Matilde Serao, Cristina, 1908
concordanze di «era»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1908 | delle alunne: non vi era. Niente, attorno non si | ||
2 | 1908 | e il corredo non era mai finito. Non pensava | ||
3 | 1908 | più grande, che si era riccamente ammogliato a Pietramelara | ||
4 | 1908 | in una stanza dove era un'immagine dell'Assunta | ||
5 | 1908 | sua zia Rosina che era malata, per suo fratello | ||
6 | 1908 | la cognata Francesca che era incinta e soffriva molto | ||
7 | 1908 | molto, per Carluccio che era piccolino e doveva partire | ||
8 | 1908 | Al mattino seguente, che era domenica, Cristina, dopo aver | ||
9 | 1908 | la messa. Peppino Fiorillo era alla sua finestra, pronto | ||
10 | 1908 | entrò in chiesa, poichè era libero pensatore e segretario | ||
11 | 1908 | la cui gran professione era di portar lettere amorose | ||
12 | 1908 | pativa nel cervello, che era un miserabile sfaccendato, che | ||
13 | 1908 | per commoverla. La lettera era tutte cassature, raschiature, macchie | ||
14 | 1908 | ogni domenica, dove ci era un sonetto dedicato alla | ||
15 | 1908 | avevano gridato abbasso Senofonte, era stato arrestato, poi rilasciato | ||
16 | 1908 | dove Aldo Fiorello che era stato ritenuto in carcere | ||
17 | 1908 | Forlì, il Satana, dove era pubblicata una ode barbara | ||
18 | 1908 | Jehova dei sacerdoti, che era anemica, ammalata d'isterismo | ||
19 | 1908 | veniva qui, che vi era ancora Ferdinando. ¶ — Che te | ||
20 | 1908 | due: povera zia Rosina era morta della sua asma | ||
21 | 1908 | baciò quella mano. Non era stato nè un padre | ||
22 | 1908 | baci, nè quattrini, ma era stato un padre onesto | ||
23 | 1908 | quanto fosse contenta, Cristinella. Era quello che desiderava lei | ||
24 | 1908 | lagrime. Il suo spirito era semplice, come la sua | ||
25 | 1908 | Cannavale, poichè il cancelliere era stato traslocato. ¶ — Mammà vorrebbe | ||
26 | 1908 | certa dolcezza: ma ella era senza imbarazzo. S'intendevano | ||
27 | 1908 | parte di casa Fiorillo. Era chiusa da due anni | ||
28 | 1908 | la madre di Peppino era morta, di tifo, a | ||
29 | 1908 | Napoli, una volta che era andata a vedere il | ||
30 | 1908 | di Peppino Fiorillo. Si era lasciato crescere la barba | ||
31 | 1908 | lasciato crescere la barba, era più grasso, più scialbo | ||
32 | 1908 | letto? ¶ — In casa vi era bisogno di me. ¶ — Lo | ||
33 | 1908 | di lui. Dunque si era convinto, non ci pensava | ||
34 | 1908 | la sua attività. Si era nel gennaio: il matrimonio | ||
35 | 1908 | matrimonio con Giovannino Sticco era fissato pel 20 aprile, giorno | ||
36 | 1908 | misurò con l'occhio, era una libbra. Tagliò da | ||
37 | 1908 | pesò tutto il cartoccio. Era troppo, ne levò un | ||
38 | 1908 | il sangue. La rivoltella era accanto a lui: egli | ||
39 | 1908 | accanto a lui: egli era bianco bianco nella faccia | ||
40 | 1908 | Da trentasei ore non era mai uscita da quella | ||
41 | 1908 | con quello sguardo concentrato. Era entrato due o tre | ||
42 | 1908 | lui: nello sguardo vi era una preghiera ardente. Intese | ||
43 | 1908 | diventava sempre più calda, era rovente come un ferro | ||
44 | 1908 | che il delirio gli era salito al cervello. Oh | ||
45 | 1908 | salito al cervello. Oh era stata presa, per forza | ||
46 | 1908 | nè fuggire, nè divincolarsi: era sua, il moribondo se | ||
47 | 1908 | di vita; l'emorragia era cessata, ma la febbre | ||
48 | 1908 | la febbre d'infiammazione era gagliarda; egli delirava ora | ||
49 | 1908 | la stravaganza, la follia, era quello che le aveva | ||
50 | 1908 | dannare un'anima. ¶ Non era il romanzo, questo matrimonio | ||
51 | 1908 | momento di lucido intervallo? Era questa tragedia quella che | ||
52 | 1908 | che lei aveva sognato era lontano, non tornava più | ||
53 | 1908 | non tornava più, non era più possibile che ritornasse | ||
54 | 1908 | se l'aveva presa, era sua moglie, ora, la | ||
55 | 1908 | di un suicida. Dove era Giovannino? Forse che aveva | ||
56 | 1908 | fortuna quel suicida che era suo marito, se l | ||
57 | 1908 | Fiorillo guarì. ¶ Sacrilegio. ¶ Egli era un vinto. Portava in | ||
58 | 1908 | sua bellezza virile si era guastata e corrotta. Per | ||
59 | 1908 | fossero abbruciati: l'occhio era vitreo, inerte: sotto il | ||
60 | 1908 | erano appassite, quello inferiore era cascante come per stanchezza | ||
61 | 1908 | rovina del suo spirito era anche più grande. Entrato | ||
62 | 1908 | che l'anima sua era piena d'ideali variabili | ||
63 | 1908 | donne orgoglio e compassione. Era un innamorato bizzarro che | ||
64 | 1908 | troppo tardi. Sulle prime era freddo, glacialmente stanco delle | ||
65 | 1908 | nell'amore, come si era buttato nella politica, nella | ||
66 | 1908 | malvagio, egoistico, il cinismo. ¶ Era una donna fulminata. Nell | ||
67 | 1908 | ombra sotto gli occhi era di un bistro carico | ||
68 | 1908 | una severità così orgogliosa era diffusa nella sua fisonomia | ||
69 | 1908 | da una grande disgrazia. Era una donna fulminata, vivente | ||
70 | 1908 | Invero aveva tutto perduto. Era stata una giovanetta male | ||
71 | 1908 | la cui anima si era ingrandita in precocità singolari | ||
72 | 1908 | che tentano. Così ella era stata una fanciulla senza | ||
73 | 1908 | senza soavità. Così ella era stata una fanciulla senz | ||
74 | 1908 | le bastava il flirt. Era stata una fanciulla caparbia | ||
75 | 1908 | la guardava, che non era bello, che non era | ||
76 | 1908 | era bello, che non era elegante – e se ne | ||
77 | 1908 | di gioventù, che si era burlata dell'amore, che | ||
78 | 1908 | guarire lentamente di quanto era stata la sua infermità | ||
79 | 1908 | un colpo solo, si era poi sviluppata lentamente, togliendo | ||
80 | 1908 | quella passione di donna era il perdono della fanciulla | ||
81 | 1908 | amore, perchè l'amore era la sua nuova anima | ||
82 | 1908 | la sua nuova anima, era la sua gioventù riconquistata | ||
83 | 1908 | purificata, perchè l'amore era la sua salvazione. ¶ Questa | ||
84 | 1908 | L'anima di Teresa era più dignitosa e severa | ||
85 | 1908 | casa di Teresa vi era un silenzio intenso e | ||
86 | 1908 | nelle giardiniere, il pianoforte era chiuso a chiave. Visite | ||
87 | 1908 | del suo amore, come era nato, in quale ambiente | ||
88 | 1908 | in quale ambiente desolato era cresciuto, come egli n | ||
89 | 1908 | cresciuto, come egli n'era stato invaso e travolto | ||
90 | 1908 | poi come questo amore era stato violentemente spezzato. Egli | ||
91 | 1908 | ella disse come si era perduta. Era un racconto | ||
92 | 1908 | come si era perduta. Era un racconto informe, affogato | ||
93 | 1908 | e si sentiva soffocare. Era presa dalla febbre dell | ||
94 | 1908 | la pazienza dell'ascoltatore era calcolo di colui che | ||
95 | 1908 | più e meglio: lui era più glaciale, più morto | ||
96 | 1908 | ricca di colore. Egli era stato quasi un artista | ||
97 | 1908 | Di questo, egli forse era inconscio. Se Teresa trasaliva | ||
98 | 1908 | accusare la donna che era stata l'ultima sua | ||
99 | 1908 | cullamento quasi inavvertito, tanto era lento. ¶ Ma in certe | ||
100 | 1908 | se li erano mostrati. Era rimasto l'estremo pudore | ||
101 | 1908 | il ritrattino di lui. ¶ — Era bello, ma doveva essere | ||
102 | 1908 | questa commedia dove tutto era falso, dove gli attori | ||
103 | 1908 | del passato, non vi era più rinnovamento di confidenze | ||
104 | 1908 | estranei dopo quel che era accaduto, rimanere estranei, mentre | ||
105 | 1908 | e giuravano d'amarsi, era uno squilibrio, una contraddizione | ||
106 | 1908 | furibonde dove l'esaltazione era tutta di cervello, dove | ||
107 | 1908 | nei teatri: dove ci era un ricordo, vollero deturparlo |