parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «era»

nautoretestoannoconcordanza
1
1983
modificando, e che l’èra del gran freddo e
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1983
suo paese, ogni miseria era dimenticata per un giorno
3
1983
che apparisse il cantiere. Era risorta la sensazione che
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1983
addolciti. Il mondo abitato era finito e Kirkovsk era
5
1983
era finito e Kirkovsk era l’ultima frontiera. Dopo
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1983
attraversato per arrivarci non era possibile che ci fossero
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1983
mistero. Ma la verità era che il nostro ingegnere
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1983
perché di scalpellini c’era già abbondanza, e la
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1983
di opere in pietra era ancora di là da
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1983
cielo, e perciò non era il caso di lamentarsi
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1983
di lamentarsi. ¶ Il cantiere era lungo a perdita d
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1983
direzione della Mongolia, c’era la cava di pietre
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1983
forzata. La nostra vita era un po’ la storia
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1983
base. Il mio compagno era Marco. Desideravo lavorasse con
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1983
da altri, se non era ancora un boscaiolo finito
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1983
capii che sarebbe durato. Era una neve a larghe
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1983
completamente sulla terra. C’era tra me e la
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1983
scompariva dietro una collina. Era soltanto una parte del
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1983
nostre spalle, ve n’era uno che cominciava quasi
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1983
due anni, la collina era stata pressoché distrutta, e
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1983
la testa sorridendo. Non era il caso di pensare
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1983
per dedicarsi alla ferrovia era quello di lavorarci con
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1983
radice. Il modo sbagliato era invece quello di spingere
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1983
dei membri del comitato. Era meglio abbandonarsi al lavoro
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1983
nella sua totalità. Mi era difficile dimenticare che settantamila
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1983
completamente ritrovato, come mai era accaduto dai giorni straziati
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1983
Ciò che desideravo soprattutto era già avvenuto. Avevo progettato
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1983
succedeva alla mia persona era di scarso rilievo, e
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1983
loro. Ciò che contava era che stessi vicino a
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1983
tronchi a mangiare. Marco era sempre quello che mi
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1983
la sostanza della cosa era la stessa. In Marco
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1983
conto del fatto che era arrivato fin quaggiù, nella
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1983
nello stesso tempo, si era subito adattato al lavoro
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1983
Marco gli avrebbe chiesta era quella. Ma era davvero
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1983
chiesta era quella. Ma era davvero possibile che un
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1983
avrebbe impedito? Lo Zar era lontanissimo, ma la sua
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1983
casa sua, e c’era persino nel negozio di
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1983
modo completi. Suo padre era caduto da un’impalcatura
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1983
più discorrere. E così era toccato a Marco ad
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1983
ad andare tal forest. Era venuto il suo turno
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1983
Il suo cuore si era riempito di ignoti tremori
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1983
dei cui pensieri egli era sempre stato il punto
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1983
all’estero anche lui. Era come se i giovani
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1983
che l’emigrazione forniva. Era un po’ come superare
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1983
scemo del villaggio. C’era una sirena ignota che
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1983
conoscenza un uomo non era tale fino in fondo
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1983
tale fino in fondo. Era la stessa sirena che
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1983
non lontano dal suo. Era lì che gli emigranti
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1983
po’ gobba e zoppicante, era arzilla e piuttosto allegra
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1983
sentito parlare. Sapeva che era come una serie di
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1983
di vederlo, perché lei era vecchia, e non desiderava
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1983
diceva?» ¶ «Cose da santo. Era il Signore a mettergliele
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1983
ascoltavamo a bocca aperta.» ¶ Era salito sopra un carro
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1983
sconforto e di desolazione. Era passato per il villaggio
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1983
sui giornali non si era mai parlato. Come tutte
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1983
un altro friulano che era sistemato da lui, Arrigo
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1983
lui e Arrigo. Katja era già dispettosa di sentirsi
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1983
russo. Più che altro era un dialogo tra me
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1983
lavoro non sapevamo niente. Era all’estero da più
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1983
e invece la linea era ancora tutta a pezzi
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1983
miniere di carbone. Là era davvero tremendo. Sottoterra faceva
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1983
d’acetilene. L’aria era irrespirabile come quella di
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1983
per tutta la notte. Era stracca e tanfosa anche
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1983
in continuazione. Se non era per il buio della
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1983
rublo.» ¶ Con sua moglie era stato in tutto due
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1983
più bene nemmeno com’era fatta. Un particolare alla
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1983
pochi anni per lui era diventata un’estranea, una
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1983
ma lei nelle lettere era brusca, aveva sempre sciocchezze
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1983
di una donna lontana? Era lì, dove viveva, che
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1983
donna, perché lui non era un santo del calendario
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1983
fotografia. A Kirkovsk gli era bastato entrare nella bottega
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1983
stufa. Da quella sera era stata sempre lei a
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1983
e poi uscirne com’era entrato, se lei non
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1983
sua gola bianca, ed era fatta. Silvestro ritornò a
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1983
occhi vuoti e fissi. Era silenzioso, tranquillo e triste
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1983
fortuna. A cinque anni era rimasto cieco quasi da
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1983
a una malattia. Quando era venuto il medico, da
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1983
villaggio vicino, il disastro era già successo, e non
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1983
successo, e non c’era niente da fare. Era
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1983
era niente da fare. Era il bastardo di una
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1983
petto. Così il ragazzo era passato in casa dello
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1983
dello zio, e dopo era rimasto con Katja, con
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1983
Sapeva che sua madre era morta all’ospedale di
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1983
da Ajdym. La Tribù era partita per un lungo
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1983
astrusa stregoneria. ¶ Falalej non era mai sazio di notizie
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1983
della sedia. Lui non era come i vecchi contadini
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1983
i boscaioli di Kirkovsk. Era invece la riprova vivente
88
1983
che la ferrovia si era impastata con l’anima
89
1983
aveva raccontato Anataj, che era stato dappertutto, e conosceva
90
1983
e di gente che era andata ai santuari e
91
1983
ai santuari e ne era ritornata risanata. Sentivo in
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1983
un disegno che non era mio, ma stava a
93
1983
avevo vissuto. Quel disegno era sepolto in me, e
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1983
della mia antica malattia era rimasto ad oscillare negli
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1983
in mezzo alla taiga era piena di neve battuta
96
1983
mentre di notte rigelava. Era la fine di marzo
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1983
mi resi conto che era cieco. Mi sentii a
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1983
con Silvestro. Il primo era un lituano come lei
99
1983
pur dirlo, anche se era lì suo nipote che
100
1983
seguito fin dove le era stato possibile, cioè un
101
1983
villaggio balcanico che si era ribellato ai turchi. ¶ L
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1983
delle sorti della guerra era stata per lei, in
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1983
le ripugnava immaginare. ¶ Allora era cominciata la sua fuga
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1983
fuga per la Russia. Era lei, adesso, che ripeteva
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1983
mesi e mesi, si era fermata a Kirkovsk. ¶ Nel
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1983
chissà quale fattura. Nasarka era un siberiano gigantesco, alto
107
1983
Grande, ma con lei era docile e innocuo come
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1983
ogni festa a Kirkovsk era lui, Nasarka. Chiunque voleva
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1983
cominciò a pensare. Gli era venuta un’idea fissa
110
1983
un bambino, né v’era il più lontano segno
111
1983
quando moriva non c’era nessuno dopo di lui
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1983
Tre giorni dopo non era ancora tornato. Allora cominciarono
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1983
sempre, ossia da quando era nato, pochi anni dopo
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1983
ricordo di loro non era intaccato dalla dimenticanza. In
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1983
dimenticanza. In certo modo era come vivessero ancora, e
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1983
Nasarka, la persona cui era stato maggiormente affezionato dopo
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1983
volta che ci pensava era assalita da brividi di
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1983
L’ombra di Nasarka era perseguitata da un freddo
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1983
micidioso, eterno, che si era fatto il nido dentro
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1983
detestava il negozio: perché era appartenuto a Nasarka, e
121
1983
segreta di quelle tragedie era seppellita in lei stessa
122
1983
mondo, e non v’era per essi nemmeno una
123
1983
liberarsi dalla loro memoria. Era come se temesse che
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1983
Di noi tre Bastiano era di gran lunga il
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1983
in ordine. Marco si era già spinto fino al
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1983
ero sotto la naia, era così che facevo con
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1983
fosse una donna. ¶ Ma era sempre più vivo il
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1983
che la nostra situazione era sospesa nel vuoto, greve
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1983
senza certezze, perché niente era stato ancora definito e
130
1983
infatti, che il vecchio era un kirghiso dalla vita
131
1983
della liberazione dei contadini era fuggito alla macchia, ed
132
1983
fuggito alla macchia, ed era entrato in una banda
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1983
assaltatori di diligenze. Poi era finito ai lavori forzati
134
1983
la sua tribù, si era sistemato a Kirkovsk con
135
1983
agli operai stranieri. Non era un segreto per nessuno
136
1983
entrare in casa sua, era di inserirsi nel lavoro
137
1983
sperduto e solitario, v’era una certa animazione e
138
1983
la Mongolia. Ma tutto era ancora in alto mare
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1983
venuti da fuori. Mi era facile insinuarmi nella simpatia
140
1983
si poteva permettere perché era quello che era, e
141
1983
perché era quello che era, e non doveva render
142
1983
qualche frase sull’argomento, era come se parlassero di
143
1983
un po’ il mondo era l’ultimo dei loro
144
1983
seri. Ma la ferrovia era una ragazzata, una grande
145
1983
fosse, perché nella taiga era difficilissimo valutare le distanze
146
1983
giovane. Con gli anni era diminuito, il tempo lo
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1983
vento, ma il sonno era più forte di ogni
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1983
mia spalla. Bastiano invece era sveglio come una civetta
149
1983
durante la notte, non era una steppa misteriosamente ritornata
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1983
intravedendola appena. Il viaggio era quasi terminato. ¶ Mi sentii
151
1983
sbarrate con pali perché era già calata la notte
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1983
stazione di posta. Forse era ancora il sarma. Neppure
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1983
quanto mi guardassi attorno, era possibile vedere qualche traccia
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1983
da lontano. Non v’era segno di lavori in
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1983
fumare, perché non c’era altro da fare. Quando
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1983
che uscivano da me, era come se tutto rientrasse
157
1983
di legno, su cui era scritto il numero degli
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1983
nello spazio del paese. Era piuttosto grande. Vi erano
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1983
disboscata. Ognuna di esse era circondata da steccati, che
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1983
legno. Il suo collare era irto di chiodi, per
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1983
lontanissimo di lupi, che era forse il rimprovero rivolto
162
1983
una lince? La taiga era, almeno di notte, un
163
1983
di risonanza… ¶ La notte era limpidissima, e da una
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1983
appoggiata alla costruzione, c’era un’immensa catasta di
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1983
penosa. Forse davvero c’era un altro villaggio con
166
1983
stesso nome, oppure c’era stato qualche disguido che
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1983
La cosa più strana era che non ne provavo
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1983
ne provavo meraviglia. Anzi, era un po’ come se
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1983
che ci riguardava. Ma era assolutamente impossibile risalire alle
170
1983
alle cause di esso. Era qui ormai che dovevamo
171
1983
non potevamo fare diversamente. Era qui che dovevamo trovare
172
1983
affidati. Risolvere la difficoltà era compito mio. ¶ Lo starosta
173
1983
compito mio. ¶ Lo starosta era un uomo anziano, con
174
1983
e nel villaggio vicino.» ¶ Era già qualcosa. Non avevamo
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1983
avevamo inseguito un miraggio. Era probabile che in un
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1983
per lui la cosa era già fatta. Ma noi
177
1983
alla condizione di cuc era un’umiliazione estrema e
178
1983
della sua vita si era sentito altrettanto superfluo, sottano
179
1983
in quell’arnese, perché era ancora con la maglia
180
1983
quando il villaggio si era gremito di operai. ¶ Finì
181
1983
dei vecchi recinti v’era una breve spianata e
182
1983
prima cosa da fare era accendere il fuoco, ma
183
1983
del figlio che non era mai nato. Mi sentii
184
1983
il fuoco.» ¶ Fuori c’era una catasta di legna
185
1983
quanti sentivamo che c’era una ragione sconosciuta per
186
1983
mia persona. ¶ Il negozio era un’isba un po
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1983
strettoie cui il compratore era costretto, per entrare e
188
1983
il mio viso sconosciuto. Era alta e bionda, molto
189
1983
del suo viso v’era qualcosa di avido e
190
1983
esuberante. La sua voce era roca e fangosa come
191
1983
presto avrei saputo, ed era una delle figure del
192
1983
angolo dell’isba c’era un ragazzo sui dodici
193
1983
fiume che l’attraversava era un affluente dell’Irtyš
194
1983
fascicolo che m’interessò. Era un elenco di centinaia
195
1983
pianta, perché la regione era disabitata e selvatica. ¶ Kirkovsk
196
1983
disabitata e selvatica. ¶ Kirkovsk era molto al di là
197
1983
in là di loro? Era un capriccio della sfinge
198
1983
svegliava ogni tanto? O era il progetto del destino
199
1983
non sarebbe rimasto. Ormai era legatissimo a me e
200
1983
ma la sua disapprovazione era totale. Sembrava non si
201
1983
Siberia, ma neppure perché era venuto in Russia. Aveva
202
1983
sveglia di Marco si era messa a trillare e
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1983
in piedi. Bastiano non era riuscito a chiudere occhio
204
1983
avventura. «Auf! Aufstehen!» si era messo a gridare. Imitava
205
1983
e dove suo zio era stato ammazzato prima di
206
1983
a ore piccole. C’era la luna piena, e
207
1983
dato che l’alba era lontana soltanto un’ora
208
1983
e per me c’era stato per anni qualcuno
209
1983
ogni giorno. E Bastiano era sempre stato pronto a
210
1983
il periodo in cui era stato sotto la naia
211
1983
perché la sua superficie era perfettamente piatta. Passavamo anche
212
1983
sospirare con sollievo, perché era la riprova che non
213
1983
raccontare del ponte che era stato costruito sopra il
214
1983
costruito sopra il Jenisei. Era lungo quasi una versta
215
1983
Durante i lavori c’era stata una piena che
216
1983
enorme lago che si era formato, con le barche
217
1983
freddissima e senza confine. Era improbabile che quegli audaci
218
1983
tutti gli altri non era mai stato se non
219
1983
riducevano a dimensioni trascurabili. Era come se fossi calato
220
1983
alla pianura. No, non era così. Dall’altra parte
221
1983
e cominciavano i cantieri. Era una sera intirizzita e
222
1983
viaggio anche in me era avvenuta una strana modificazione
223
1983
il cantiere di Ekaterinburg era stata una decisione assennata
224
1983
smarrita, insensata, che si era bloccata contro le muraglie
225
1983
dietro le spalle, Tomsk, era ormai un ricordo lontano
226
1983
poco ci rassicurava, invece, era che con noi fossero
227
1983
a informarmi. La risposta era sempre la stessa: «Kirkovsk
228
1983
piuttosto fantasmi. Non v’era il piacere di parlare
229
1983
nemmeno un fucile. Ma era un indugio assurdo, lo
230
1983
Allora, poiché il ritorno era totalmente interdetto, ci prese
231
1983
quel poco che dicevano era bastante a farmi capire
232
1983
Adesso il nostro regno era la taiga, un bosco
233
1983
avevo sentito parlare… ¶ Marco era in certo senso rassicurato
234
1983
ciò che mi circondava era intessuto di ambiguità, di
235
1983
imprevedibili la loro parte. Era davvero possibile che il
236
1983
informazione? Sì, non v’era nessun dubbio. La realtà
237
1983
realtà che ci circondava era fasciata di enigmi. ¶ Col
238
1983
mia vicenda con lei era stata di una brevità
239
1983
in quell’ospedale, né era rimasta senza conseguenze la
240
1983
in antico la città era un’immensa fortezza di
241
1983
al palazzo del funzionario, era sorto un parco di
242
1983
supplica allo Zar, ed era in aspettativa dei suoi
243
1983
potevano fallire, perché lui era il Piccolo Padre, che
244
1983
come tanti ve n’era a Ekaterinburg. Un’infinita
245
1983
dello Zar. Il popolo era carico delle memorie di
246
1983
che a volte m’era capitato di sentire lungo
247
1983
della memoria. ¶ Anche Marco era diventato uno scalpellino coi
248
1983
ogni direzione, e si era calato negli usi e
249
1983
verso tutto ciò che era russo, come se fosse
250
1983
volta entrato, non c’era più salvezza. Non si
251
1983
motivazione nascosta. ¶ Quell’inverno era più lungo e tenace
252
1983
varia consistenza. Il fiume era ghiacciato da due mesi
253
1983
e tettuccio, il ghiaccio era stato spezzato dalle lavandaie
254
1983
casa perché il parto era vicino. Mentre i primi
255
1983
Mentre i primi mesi era piena di ansie e
256
1983
di timori, adesso si era fatta piuttosto tranquilla. Stava
257
1983
succedendo. Solo la zia era ammessa nella stanza. Per
258
1983
senza scrupoli, che s’era ficcato nel suo letto
259
1983
giù a dirmi che era più prudente chiamare il
260
1983
mio» replicai. ¶ Corsi via. Era ormai buio come dentro
261
1983
del tempo, che si era messo a galoppare e
262
1983
che Irina non c’era più, che non c
263
1983
più, che non c’era nessun bambino, che non
264
1983
nessun bambino, che non era mai stato e che
265
1983
e che tutto si era dissolto. «Andiamo, andiamo via
266
1983
rametti intrecciati. Il cielo era verdastro e pareva contenere
267
1983
stranieri. La mia vita era tutta un viaggio che
268
1983
come tanto spesso mi era accaduto in passato. Qualcosa
269
1983
il bambino che non era mai nato, mi parevano
270
1983
consistenza solida e definitiva. Era tutta una fantasticheria, una
271
1983
Ma, nello stesso tempo, era come se nello schema
272
1983
all’epoca dell’ospedale, era soltanto una fotografia di
273
1983
ma io sapevo che era inevitabile. ¶ Quando mi trasferii
274
1983
appannati. Nonostante quello che era successo, avevo ancora tutto
275
1983
di Marco e Bastiano era dall’altra parte della
276
1983
e così l’ambiente era molto più scuro della
277
1983
da loro. Bastiano si era un po’ organizzato e
278
1983
ad arrivare al Bajkal, era un po’ come se
279
1983
germogliavano gli stessi desideri. Era fiero e coraggioso, e
280
1983
nome di chi spediva. Era come se l’uomo
281
1983
Bastiano invece, ancora bambino, era andato a far mattoni
282
1983
e in poche settimane era tornato al Creatore. Di
283
1983
della legge, se n’era andato chissà dove. Così
284
1983
della famiglia di Bastiano era rimasta sospesa a mezz
285
1983
come un’idea fissa. Era il progetto di andare
286
1983
impresa in qualche modo era andata crescendo anche dentro
287
1983
svaniti e dissolti, che era collegato a treni e
288
1983
e dovesse passare dappertutto. Era come se i rumori
289
1983
madre accorta e misteriosa era pensiero fratello e compagno
290
1983
La casa di Irina era alla periferia della città
291
1983
notate da nessuno. Irina era felice, ma ogni tanto
292
1983
e finché la conservavo era segno che non vi
293
1983
brividi lunghi come si era sfasciata la sua famiglia
294
1983
qualunque destino. La madre era andata con Dio, il
295
1983
con Dio, il padre era stato catturato dalla malinconia
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in pensione. Kostja si era messo a sognare la
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delle ingiustizie, e s’era dovuto esiliare in Siberia
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arrestato. Sua zia s’era sviata e persa dietro
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a questo mondo? Non era triste, tutto ciò? «Mia
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e il bosco. Non era mai sazia di guardare
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a me sorridendo. ¶ C’era un altro mezzo cui
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Irina ricorreva per distrarsi. Era quello di pensare alla
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progressi. Infatti l’opera era entrata in profondità nella
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il cui unico scopo era la ferrovia. Ad essa
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La ferrovia asiatica non era una faccenda remota, estranea
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guerre contro i turchi. Era invece un’impresa che
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dimenticava che suo padre era già in pensione, e
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gente, quando ci pensava, era invasa da una specie
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aveva riposte. Per essa era disposta anche ad accettare
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più dei tanti cui era costretta. Che alla ferrovia
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suoi grandi ponti. ¶ Marco era un ragazzo nemmeno diciottenne
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genere di allegra sorpresa. Era in Russia da un
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della sua anima, ed era afferrato da un desiderio
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di andare alla ventura. ¶ Era carico di lane, di
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e doloranti, perché quella era l’epoca in cui
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soldi. Ma lui non era uno stagionale, il suo
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stagionale, il suo paese era troppo lontano, e dovevano
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di volte. Intuii che era l’epoca in cui
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l’epoca in cui era abituato a ricevere qualche
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risuonava l’estrema giovinezza. Era un sentore di fiducia
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velata e assorta. Si era sentito subito in amicizia
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lo avevo invitato. Si era già investito dell’evento
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Non osava dirlo, ma era pacifico che lui e
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le grosse nevicate, quando era libero all’aperto ci
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La neve lo attirava, era evidente, anche se non
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discorso con loro. Oppure era sedotto dall’idea di
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dietro la ferrovia siberiana. Era convinto che essa stesse
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dello Zar. Sapeva che era stata voluta dal padre
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che lo Zar, quando era ancora principe ereditario, era
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era ancora principe ereditario, era stato mandato fino a
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i lavori laggiù. S’era fabbricato l’idea che
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una supplica perché non era più in grado di
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fiducia. ¶ Un altro operaio era rimasto vittima di un
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governatore del distretto s’era impadronito di un suo
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una strada. L’esproprio era avvenuto da anni e
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della strada non c’era il più lontano sentore
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La città non mi era mai parsa così lieta
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le ringhiere di legno. Era come se, prima, non
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lietezze. Perché? Non c’era perché. Mi piaceva udire
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di fiori. ¶ Il mondo era pieno di colori, i
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e per goderne. Non era straordinario? Sentivo che lo
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straordinario? Sentivo che lo era, perché i colori avrebbero
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di risparmi. Il resto era stato ingoiato dall’ospedale
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ed ora chissà dove era finita. Insondabili sentimenti andavano
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i confini. Non c’era ragione che restassi in
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alla spalletta del fiume? Era un oggetto di bronzo
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mio zio fonditore, quando era ancora un ragazzo, ne
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Molti secoli fa…» ¶ Irina era piuttosto alta, con un
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prima volta. Una cosa era certa, avevo conservato diligentemente
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magari soltanto perché v’era di mezzo una bottiglia
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sigaro e di uomini, era qualcosa che la mortificava
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Niente di piacevole, questo era chiaro. Forse era morto
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questo era chiaro. Forse era morto in guerra? ¶ «No
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soltanto questo, che Kostja era un sognatore. Era convinto
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Kostja era un sognatore. Era convinto che un giorno
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La zia con me era sempre affettuosa, carica di
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apparizioni e di sogni. Era difficile cucire un vero
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discorso con lei, perché era sempre assente, come in
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Per lei la Siberia era la terra dei deportati
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la minaccia del knut. Era una possibilità spaventante, che
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poste di Irkutsk, ed era in grado di fornire
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una sola tappa. ¶ Irina era lontanissima dal sospettare che
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fino a Tomsk. Irina era piena di ammirazione per
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ero fatto emigrante, ed era un istinto oscuro che
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mio paese non c’era. Ma nello stesso tempo
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nello stesso tempo s’era sollevata in me una
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del mio spirito non era stato del tutto domato
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di strettamente personale, che era andato perduto. Mi ero
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Di quel periodo mi era rimasto soltanto un sentimento
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un sentimento di incompletezza. Era un po’ come se
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tante cose. Sentivo che era presa di me almeno
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la strada, se v’era da attraversare una pozzanghera
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che la mia avventura era bizzarra e domestica nello
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l’aveva abbandonata. Non era il caso di meravigliarmi
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alle croci ortodosse. Lei era ancora al massimo della
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del fatto che non era stata costretta a cambiare
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due occupammo la sua. Era stato tutto di una
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tra ondulazioni e fiumi, era anch’esso un regalo
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il suo pensiero. Si era infilato dentro una matassa
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misteri dell’universo. S’era convinto che Dio non
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Francesco per lungo tempo era stato deriso e preso
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lettere anonime, e Francesco era stato chiamato a metter
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scritto la storia, non era né esaltato né svanito
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né svanito di mente. Era invece molto savio, e
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il suo primo marito era stato massacrato dai turchi
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terrorizzati. Ogni suo discorso era una sarabanda di quelle
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Forse anche la ferrovia era un’illusione, come credevano
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sentissimo come gente cui era stata affidata una sacra
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affidata una sacra consegna era anch’essa un’illusione
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il profeta scalpellino, non era che il primo degli
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Forse il mondo non era che un bosco dove
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riposante, perché non c’era ordine nel suo passato
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passato. Ma una cosa era certa, che non avrebbe
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il venditore ambulante, non era mai venuto così spesso
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ed esso perciò non era destinato a ingrandire e
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monaco folle non s’era ancora dileguata dai ricordi
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sua vita, e che era stato messo di forza
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La ferrovia, secondo Silvestro, era la grande contraddizione e
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presa, per cui si era svegliata dal suo sonno
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sonno secolare e si era gettata in quell’opera
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in quell’opera immensa? Era una faccenda contronatura. Non
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ad ottenere da me era questa: che lui sentiva
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che lui stesso si era distrutto la possibilità di
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di scrivere alla famiglia. Era diventato l’uomo senza
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ricominciare a fuggire. Non era improbabile che fosse arrivato
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mortale. Tutto il villaggio era ormai sepolto nel sonno
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in un certo senso, era una legge di natura
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nelle vicinanze del fiume? Era dunque un’illusione pensare
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Quel ghiaccio diffuso dappertutto era davvero un’ossessione. Dovunque
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sui baffi. Il ghiaccio era come un nemico subdolo
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solo istante. Il freddo era così pauroso che gli
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foci della Lena. Lassù era il polo del freddo
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ormai tutta la Siberia era percorsa da una migrazione
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silenziosa di animali. ¶ Silvestro era tutto un groviglio di
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perché anche quell’amore era una delle cose cupe
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ombra della vita. Non era assurdo che perfino il
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che in certo modo era il terzo marito, anche
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niente a nessuno, ed era abituato a viver solo
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buio, senza sbagliarsi mai. ¶ Era sempre savio e tranquillo
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colori delle cose mi era sempre parso un regalo
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regalo straordinario che mi era stato fatto, ma accanto
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si moltiplicava. ¶ Poiché non era cieco dalla nascita, il
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sono passato sopra quand’era ghiacciata, di notte. Ma
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direzione. Sapeva che c’era un mazzo di girasoli
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o usignoli per lui era lo stesso. Erano tutti
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seduto sullo scalino. V’era una misteriosa amicizia tra
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di Ekaterinburg? Sì, forse era così. Ciò che era
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era così. Ciò che era stato poteva tornare ad
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e sopra di me era sospesa l’ala nera
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di quella possibilità. C’era nella mia vita quell
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riscuotermi. Nebbiosamente sentivo che era in fondo anche una
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realizzare al più presto. Era tempo… ¶ In attesa della
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dei boscaioli, perché v’era in noi, in Arrigo
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narrava che il bosco era stato creato invece per
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cavallo e il cervo, era la madre antica e
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che non la temeva. ¶ Era fiero e coraggioso. Aveva
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spazio dentro di lui. Era sedotto anche dall’idea
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Mongolia. Sapeva che non era possibile spingersi fino al
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sua contenutezza, anche se era ansioso di crescita e
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tutto, o quasi tutto, era già pronto da molto
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pur venendo dalla steppa, era diventato un uomo della
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la vita della taiga era bloccata e sospesa. Era
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era bloccata e sospesa. Era come ci muovessimo dentro
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sottobosco si diradava, ed era possibile passare senza urtare
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Ciò che si vedeva era soltanto un monticello di
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specchio, e non c’era la più piccola nuvola
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guardare lontano. Il freddo era intenso, ma secco, non
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fastidioso, perché l’aria era ferma. Le bande del
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l’istinto della caccia era qualcosa che dormiva nel
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suo sangue, e poco era bastato per svegliarlo. Ancora
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una pernice. Altrimenti tutto era silenzioso, di un silenzio
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neve. La neve non era alta, ma talvolta si
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foresta. A volte c’era un volo o un
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preda, perché l’animale era ancora molto giovane, non
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vedeva che correrle dietro era un fatto istintivo, più
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Anche Marco in fondo era un grosso cucciolo, e
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squittendo. ¶ Marco si fermò. Era strano vedere l’animale
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capirlo perché la taiga era sempre uguale. Trovammo tra
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per ringraziare. Il ragazzo era tutto felice, come se
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lo galvanizzò. Di cos’era cacciatore? Marco lo voleva
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Marco entusiasta. ¶ Forse quello era per lui il giorno
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e Anataj decise che era ora di pensare al
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ritorno. Metà della giornata era trascorsa, e prima che
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ascoltare. Erano i lupi. Era la terza volta che
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la giornata, e forse era questa la volta buona
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stravolti. Scrivere una lettera era per loro come una
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nervoso e inquieto perché era il periodo delle feste
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cercarci e poi, quand’era nella nostra isba, non
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di friulani (anche Arrigo era venuto a stare con
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un brivido. Per lei, era evidente, il terribile freddo
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L’amore di cui era ingorda non era che
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cui era ingorda non era che un modo di
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come lui, quando si era chiuso nella stanza, e
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Per lei la guerra era come un incendio che
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senza fine. Una guerra era sempre in piedi, da
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notizie precise, perché Kirkovsk era un villaggio fuori del
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Per lei la guerra era come un funebre capriccio
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lontano troppo a lungo. Era un sanguinoso giocattolo al
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dalla brina. Il fatto era che loro stavano chiusi
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Quando parlava della guerra era come se Katja l
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E invece l’ingegnere era oppresso e inquinato da
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con essa. Il cantiere era tutto un brulicare di
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formiche al lavoro. C’era un accordo fondamentale e
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quali la ferrovia non era una cosa lontana e
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stanchezza, perché l’impresa era cominciata da troppo tempo
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in una fase che era troppo distante dall’inizio
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anche dalla fine. Forse era determinante in questo senso
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da tempo, e invece era tutto terribilmente in alto
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alto mare. Tutto ciò era certamente legato alla convinzione
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operai vi lavoravano perché era un punto difficile, e
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a identificarsi con esso. ¶ Era la nenia della Siberia
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facevano gli altri, perché era inserito in un meccanismo
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Nonostante il mio compito, era difficile anche per me
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una ferrovia che forse era soltanto un immenso capriccio
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dei capi supremi, ed era subentrata una crisi di
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alla fine di ottobre era già arrivato l’inverno
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marmotta. Ogni animale si era da tempo scavata una
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lunghissimo. ¶ Anche l’orso era caduto in letargo, o
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visto uno, ma esso era tuttavia una presenza viva
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o nel villaggio. V’era sempre qualcuno che ne