Mino Monicelli, La Repubblica di Salò, 1995

che da ex repubblicano era diventato (grazie al Collare

culo», che la guerra era «lo stato normale dei

portafogli». Ma il Duce era comunque sicuro che il

il modo in cui era riuscito a farsi seguire

si vantò, che non era mai riuscita a nessun

per cento della popolazione era ancora analfabeta, e lui

solo per un terzo era rimasta anglomane e per

gli altri due terzi era diventata accesamente filoamericana, ma

fosse. Ma forse questa era sempre stata la dottrina

Il pensiero del Duce era che il fascismo, piuttosto

ad antifascisti, il fascismo era in realtà «hegeliano e

in quelle origini c’era tutto e il contrario

trasformò in partito politico, era già una coalizione ibrida

il cui solo collante era costituito dal carisma personale

Pasquino, che a Roma era rimasta muta dal 1925, tornò

il nostro armamento individuale era ancora (e tale restò

degli Esteri. Quest’ultimo era convinto che si dovesse

la sola Urss. Mussolini era propenso, al contrario, a

monarchici (i cosiddetti revenants), era guidata dall’ex socialista

detta dei vecchi squadristi, era la vera essenza del

identificato, al cui polso era assicurata una cartella di

tedesca operante a Madrid era riuscita ad avere dalle

con successivi sbarchi tattici, era quello che il Comando

richieste in armi italiane, era tuttavia suo dovere presentare

delle forze armate italiane era già andato distrutto in

condizioni l’Italia non era più attrezzata per reggere

regime; che non c’era via d’uscita alla

guerra e che non era nemmeno il caso di

da vent’anni. Badoglio era stato Capo di Stato

anni prima, quando Bonomi era ministro della Guerra. E

di forza molto ridotta, era di carri armati e

consistenza del nostro autoparco era ridotta ai minimi termini

cauteloso nelle sue mosse, era inoltre convinto che il

italiane. ¶ Ambrosio aggiungeva che era inutile cercare le cause

in Balcania.» La conclusione era che, occupata la Sicilia

Ambrosio, la più probabile era la prima ipotesi (che

uno o più anni». ¶ Era un invito esplicito a

troppo tardi. La guerra era perduta poiché, data la

russo, la Germania non era più in condizioni di

distruzione delle nostre città, era questione di settimane. Bisognava

Germania. «L’Italia non era più in grado di

divinatoria di Ambrosio, questa. Era una prospettiva che avrebbe

Tutto il Paese ne era convinto, non le sole

Federzoni poche ore prima era stato a confessarsi; altri

la Marcia su Roma era stata poco più di

semplice crisi di governo. Era stata un’insurrezione, mai

nessun capovolgimento istituzionale. C’era una monarchia prima e

già nel 1929 lo screzio era superato; e Mussolini ammise

Suardo). Tra i 19 c’era anche il sì di

del 25 luglio. Il dibattito era durato quasi dieci ore

dimissioni e farlo arrestare. Era quindi urgente assicurarsi contro

Grandi, lasciato palazzo Venezia, era tornato nel suo ufficio

inadatto» perché, dopo Mussolini, «era il maggior responsabile della

primo pomeriggio. Non c’era più tempo da perdere

tempo da perdere. Poiché era già stato deciso che

luglio, quando incontrò Mussolini era nervosissimo e imbarazzato. Disse

luci del 26 luglio, Roma era ormai presidiata da unità

evidentemente, dacché il Duce era scomparso, al solo sovrano

principessa di Piemonte, si era esteso in un secondo

sistema giolittiano, da cui era emerso come coordinatore l

la quale, del resto, era lungi dal costituire una

Scorza e Galbiati, si era persa già ogni traccia

i grandi gerarchi non era rimasto disponibile più nessuno

più nessuno. Farinacci si era già rifugiato in volo

frattempo, la Wermacht si era messa in movimento. Entro

raccomandò il sangue freddo: era convinto che, in ogni

condivisa dagli esperti militari, era che gli italiani non

genero di Mussolini non era mai andato a genio

proprio genero.» E c’era un altro problema, infine

in Germania, dove si era già rifugiato il primo

dei tedeschi. La situazione era gravissima non solo perché

gravissima non solo perché era stato smantellato il regime

il regime, ma perché era stata messa in pericolo

di Badoglio, col quale era stato da sempre in

Neghelli prontamente si arrese. Era mezzogiorno del 22 settembre, e

quale ancora non si era raggiunto un accordo, della

martoriata dai bombardamenti angloamericani, era ancora uno Stato e

eccettuata la Sicilia occidentale, era intatto; mentre adesso, a

in lizza, non c’era un solo italiano che

loro desiderio più diffuso era di finirla una volta

amante, fin da quando era ministro della Cultura popolare

si recava a Cinecittà (era il 1935 e lei aveva

galleria di Limone, dov’era prima del ’15, appena qualche

facilone e dilettante qual era, si era rifugiato con

dilettante qual era, si era rifugiato con la famiglia

catastrofe. La sentenza capitale era naturalmente un epilogo scontato

tempo che suo marito era «il traditore numero uno

di tre cotte. Invece era solo un sempliciotto. Deve

badogliani assassinarono Muti. Invece era meglio se si consegnava

E che quel tribunale era «speciale e straordinario»: come

perché, forse, Mussolini, che era stato a suo tempo

redattore capo, tantomeno direttore. Era un giornalismo senza tabacco

dice che il paese era «lo scoglio di frangimento

alla schiena… Certo non era un tipo di eroismo

città dove il nemico era la Wermacht, e i

i gappisti di combattere era quello: le città allora

e dai fascisti, c’era il coprifuoco, in giro

gli scioperanti. In autunno era stata costituita la Guardia

della Repubblica», e si era sperato che la chiamata

lotta. Una massa che era già antifascista o lo

già antifascista o lo era appena divenuta; e che

in seguito diventerà comunista. Era una minoranza sì, non

media (all’8 settembre del ’43) era di 24 anni e variava

esercito di bande, com’era all’inizio; la Muti

acciaio, che in primavera era stata di 138 mila tonnellate

dei giorni in cui era ancora un militante della

stato il socialismo? C’era stato, e loro se

Duce che, mentre si era mostrato riservato e neutro

sentì che l’incontro era avvenuto in un clima

dello sbarco in Normandia era fallito, l’Armata rossa

la sua donna, che era arrivata alla Cancelleria fin

mattina del 26 Mussolini si era recato insieme al resto

Menaggio, dove nella notte era transitata una colonna motorizzata

Graziani, invece se n’era tornato a Cernobbio, dove

a Cernobbio, dove si era imbattuto fortunosamente in alcune

testa alla quale si era posta l’autoblindata di

autocarri. L’itinerario previsto era seguire la sponda sinistra

travestito da militare tedesco, era sceso dall’autoblindo ed

sceso dall’autoblindo ed era risalito, inosservato, su un

Incom del 23 aprile 1955, scriverà: «Era giustificata. Le autoblindo americane

frate Accursio, che si era offerto di assistere religiosamente

piazzale Loreto. «Non c’era anima viva», ha scritto

il trionfo della Resistenza era già sfiorito in quella

le quali non c’era nessun riesame critico del

formazione che ho incrociato era rossa, il merito è

presentata a me che era tanto che la cercavo

nacque l’Italia non era ancora fascista (oh sì

oh sì, invece, lo era, senza saperlo); che quando

Amici Ciano. Ma non era affatto un cretino. E

di Fiume. E siccome era alto, spavaldo, gli occhi

Gim dagli occhi verdi». Era un mistico della scazzottata

allora) di gente manesca, era un manesco fuori serie

dubbi o ripensamenti. Lui era sempre per Mussolini e

per un posto cui era così inadatto? Forse per

fedeltà al Duce. Quella era una cosa che restava

goliardica» del Ventennio. ¶ Ma era arrivata, per tutti, l

ora che l’Italia era entrata in guerra, non

garҫonnière che si era fatto arredare a palazzo