Pietro Aretino, Angelica, 1535

di chi sposa ella era ¶ n'ha invidia, meraviglia

lungo error la cagion era. ¶ 44 ¶ Quando egli udí l

di quel ch'ella era, ¶ sí 'l duol le

colmo di duol fiero. ¶ Era il giorno felice e

che de i vivi era spavento, ¶ dove morío suso

Amor non spiacqui ¶ et era vita a chi creommi

che sposo mi fu era nimico ¶ del padre mio

e real padre mio. ¶ 28 ¶ Era re, era vago e

padre mio. ¶ 28 ¶ Era re, era vago e gioven era

era vago e gioven era, ¶ era conto, era saggio

vago e gioven era, ¶ era conto, era saggio et

gioven era, ¶ era conto, era saggio et era forte

conto, era saggio et era forte, ¶ n'altro piacer

io del suo avversario era la figlia, ¶ piú finse

che sotto a quelle era ben folta e verde

in mezzo a quello ¶ era gittata, ecco una orribil

mosso i sassi "; ¶ et era ver che 'l suo