parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Paolo Cognetti, Il ragazzo selvatico, 2013

concordanze di «era»

nautoretestoannoconcordanza
1
2013
dormire o non mangiare: era un vuoto che non
2
2013
Forse perché Chris non era un filosofo dell’Ottocento
3
2013
della società occidentale, ed era partito per un vagabondaggio
4
2013
vivere quella che non era una vita, né fare
5
2013
tutto ciò che non era vita, falciarlo via con
6
2013
quartiere in cui non era possibile scendere in cortile
7
2013
liberavo la mia natura. Era una libertà diversa da
8
2013
avevo quasi dimenticato com’era stare da solo in
9
2013
andare a cercarlo. Non era tanto un bisogno di
10
2013
ci arrivai, non c’era nessuno. I prati erano
11
2013
voltai: intorno non c’era niente se non il
12
2013
Quel giorno il cielo era di un grigio funereo
13
2013
mensola, su cui si era posato uno strato di
14
2013
senso del ritorno non era la vista ma l
15
2013
vista ma l’olfatto, era il profumo di resina
16
2013
memoria altrui. La prima era una casa perduta: la
17
2013
ai racconti dei vecchi: era il luogo in cui
18
2013
di farli. La seconda era una casa reale, quella
19
2013
stati bambini. La terza era una casa della mente
20
2013
dalla disperazione. La quarta era la casa che costruì
21
2013
baita in cui abitavo era stata costruita dai montanari
22
2013
decina d’anni prima. Era una casa di due
23
2013
dove una volta c’era la stalla, ora avevo
24
2013
e l’altra c’era un grosso chiodo, o
25
2013
cosa appendevano qui, chi era l’uomo che l
26
2013
che l’ha piantato? Era una casa infestata dai
27
2013
le estati da bambino era stata costruita come albergo
28
2013
durante la mia infanzia era ormai in rovina. Sorgeva
29
2013
l’officina del meccanico era ancora la sala da
30
2013
agli anni Trenta, ma era stato occupato dai tedeschi
31
2013
larve d’insetto”, c’era scritto, “nella terra intrisa
32
2013
convincermi che quel visitatore era solo un selvatico in
33
2013
che scoprivo cosa c’era intorno. Procedevo per esplorazioni
34
2013
posto in cui abitavo era un minuscolo villaggio chiamato
35
2013
abitato tutto l’anno. Era scavata nel terreno e
36
2013
invadessero i pascoli. Adesso era ancora visibile in alcuni
37
2013
del villaggio, non si era meritato un nome per
38
2013
di ogni baita, c’era una piccola costruzione in
39
2013
ben esposto al sole, era stato disboscato, liberato dai
40
2013
Fino agli anni Cinquanta era difficile trovare un albero
41
2013
curato. Poi, nel dopoguerra, era cominciato l’esodo dalle
42
2013
Quello vicino alla baita era stato ripiantato una cinquantina
43
2013
parte degli stessi alberi era stata abbattuta, per fare
44
2013
di alberi, prati, torrenti, era in realtà il prodotto
45
2013
secoli di lavoro umano, era un paesaggio artificiale tanto
46
2013
dove un tempo si era seminato il grano. Ma
47
2013
il grano. Ma non era la mia storia a
48
2013
che interessava a me era tutta umana: perché, per
49
2013
una stalla più spaziosa? Era la più grande di
50
2013
La quarta baita infine era la più curata, forse
51
2013
cortile. Siccome il villaggio era disposto in leggera salita
52
2013
epoca in cui Fontane era un villaggio abitato? Facevo
53
2013
di cocci che non era più possibile rimettere insieme
54
2013
il numero. Il mio era l’uno. Un giorno
55
2013
violette, ma a mezzogiorno era tutto bianco intorno a
56
2013
aprile, e l’ultima era per lui la neve
57
2013
intorno al vecchio larice, era andata a bere alla
58
2013
a bere alla fontana, era perfino saltata sul tavolo
59
2013
avevo nel prato. C’era un’unica impronta là
60
2013
impronta là sopra, le era bastato un balzo per
61
2013
Sopra le orme non era caduta altra neve: dunque
62
2013
seguivo lei, la lepre era venuta a trovare me
63
2013
caduto. Il tronco si era spezzato ad altezza d
64
2013
l’avrei saputo dire. Era la prima forma di
65
2013
la neve che c’era fuori, non potevo nemmeno
66
2013
Quando tornai a controllarlo era disteso su un fianco
67
2013
Prima che venisse buio era morto e andai a
68
2013
cominciò a battermi veloce. Era Remigio, il mio padrone
69
2013
mio padrone di casa. Era venuto a vedere se
70
2013
lavorare. Lui non mi era sembrato particolarmente colpito. Senza
71
2013
sua. ¶ Quel giorno invece era più loquace. Lo invitai
72
2013
ero portato scoprii che era un buon lettore: parlammo
73
2013
Conoscendolo avrei scoperto che era una buona definizione per
74
2013
scorta di legna c’era un altro lavoro che
75
2013
lavoro che volevo fare. Era da un po’ che
76
2013
appena sotto la fontana: era terra buona, concimata ogni
77
2013
l’acqua per irrigarla era lì a due passi
78
2013
i frutti, mi spiegò, era già tanto che crescessero
79
2013
quattro metri per sei. ¶ Era solo l’inizio delle
80
2013
la terra che c’era sotto. Tolsi pietre e
81
2013
sembrarono tumuli sepolcrali. C’era la mia libertà seppellita
82
2013
il versante in ombra era ancora innevato. In giro
83
2013
In giro non c’era nessuno: le nuvole basse
84
2013
qualche pastore che si era accampato lì dentro senza
85
2013
dentro senza cura. C’era un odore opprimente di
86
2013
cui avevo sentito parlare. Era coperto da uno strato
87
2013
fuggi generale. Ce n’era una che sembrava più
88
2013
terra vibrare di suoni, era il mio cuore; e
89
2013
luna calava il buio era assoluto, e il silenzio
90
2013
la mia vigilanza non era più richiesta. Allora, come
91
2013
decisi di bivaccare fuori. Era una specie di terapia
92
2013
buongustai: quando la carne era pronta la sfilavo dallo
93
2013
casa venne ad aprirci. Era un uomo sulla sessantina
94
2013
nulla contento di vederci. Era evidente che non gradiva
95
2013
di quell’alba: chi era il musicista misterioso? Come
96
2013
Cantare da solo non era la stessa cosa. ¶ Riaprii
97
2013
tre? In cielo si era alzata la luna, e
98
2013
il sacco a pelo era fradicio di rugiada. Così
99
2013
il corpo. Non si era accorta di me: annusava
100
2013
di carne che mi era scappato o solo il
101
2013
di riabituarsi al paesaggio. Era un trasloco in piena
102
2013
quella invernale, eppure c’era un’allegria evidente nei
103
2013
in cui abitavo, c’era l’alpeggio che avevo
104
2013
di quel prato non era rimasto nulla. Mentre mi
105
2013
Allora davvero la giornata era finita. ¶ Ma il cambiamento
106
2013
le spingevano verso casa. Era uno spettacolo vederli all
107
2013
Billy e Lampo. Black era il più vecchio, un
108
2013
Mozzo. Si vedeva che era a fine carriera: alle
109
2013
pigramente nel sottobosco. Billy era un cane lupo e
110
2013
si faceva accarezzare. Lampo era il più giovane, un
111
2013
imparando il mestiere, ma era alle prime armi e
112
2013
Billy a quel punto era fradicio di pioggia: guardò
113
2013
giù. Il pastore non era uno dei miei vicini
114
2013
tanto passava col trattore: era l’unico a rivolgermi
115
2013
della sua gamba non era riuscito a inseguire i
116
2013
a catturarli: risposi che era stato facile, avevano fatto
117
2013
anno prima al trattore era partito il freno a
118
2013
a mano, lui c’era finito sotto mentre spaccava
119
2013
la sua gamba sinistra era tenuta insieme da una
120
2013
cercare compagnia. O forse era proprio la mia condizione
121
2013
a scacchi più elegante. Era abituato a vedermi con
122
2013
e non votava, non era rintracciabile in rete, non
123
2013
indagine di mercato, non era nella media di niente
124
2013
uomo così, che si era costruito un’esistenza ai
125
2013
viveva a modo suo, era quanto di più sovversivo
126
2013
fondovalle ci stava male, era troppo selvaggio per la
127
2013
da chiunque. Non c’era niente che riuscisse a
128
2013
Un dito dei suoi era grosso quanto due dei
129
2013
così ritrovava la calma. Era un gesto che lo
130
2013
modo non piaceva perché era poco delicato. Preferiva usare
131
2013
a cena. ¶ Casa sua era una stanza rivestita di
132
2013
La stanza all’interno era stipata di oggetti: alle
133
2013
spesso dei tempi andati. Era un uomo allegro per
134
2013
le sorelle, adesso invece era rimasto solo. Tra le
135
2013
al muro ce n’era una con moglie e
136
2013
per il collo: quella era Morgana, la sua preferita
137
2013
mi disse. Adesso c’era Lupo a fargli compagnia
138
2013
nel villaggio, ogni casa era abitata e operosa. Uomini
139
2013
mai visto davvero. Quand’era bambino lui, il villaggio
140
2013
bambino lui, il villaggio era già abbandonato. Nelle case
141
2013
La montagna abitata non era un ricordo, ma una
142
2013
e niente detersivo c’era parecchio da grattare, ma
143
2013
in casa la stufa era già ben avviata e
144
2013
pugni. Un’altra volta era toccato al parabrezza del
145
2013
del trattore, che così era diventato un coupé. Queste
146
2013
tipiche disavventure. ¶ Quando invece era lui a venire giù
147
2013
pollo arrosto che si era procurato chissà dove. Un
148
2013
dove. Un’altra volta era andato a lavorare da
149
2013
elaborato di andar via. Era una specie di cerimonia
150
2013
grande masso. Ce n’era una catasta alta più
151
2013
passa pure dai prati. Era un grande onore quello
152
2013
collettiva davanti a cui era impossibile starsene con le
153
2013
suo posto alla fine. Era bello vedere la montagna
154
2013
uomini in generale. ¶ C’era un colle davanti ai
155
2013
e tecniche l’alpinismo era stato per me un
156
2013
senso di abbandono che era il mio vero mal
157
2013
piangevo e vomitavo, lui era la persona che mi
158
2013
mal di montagna mi era passato e avevo cominciato
159
2013
per l’Himalaya, Renzo era venuto a chiamarmi per
160
2013
dare istruzioni. Il Quattromila era facile, dopotutto. Eravamo entrati
161
2013
e della nebbia, eppure era il ricordo più bello
162
2013
lassù uno dei colpevoli era lui. ¶ Ora questi pensieri
163
2013
noi la confidenza si era stabilita fin dal primo
164
2013
e della neve, ed era cresciuta impolverandoci nel fieno
165
2013
una macchina da scrivere. Era un vecchio modello ben
166
2013
conservato. Nel rullo c’era un foglio, e sul
167
2013
lì da vent’anni: era l’epoca della morte
168
2013
Il padre di Remigio era stato un cacciatore, un
169
2013
stati molto legati - Remigio era figlio unico, e nel
170
2013
il loro rapporto non era stato rovinato dall’alcol
171
2013
un certo punto si era messo a bere forte
172
2013
Cambiò carattere, o forse era il figlio che, cresciuto
173
2013
figlio che, cresciuto, si era fatto chiuso e scontroso
174
2013
ospedali, e infine gli era toccato trovarlo nel campo
175
2013
nel campo in cui era andato a morire. Non
176
2013
che, moribonda, gli si era avvinghiata al braccio, finché
177
2013
braccio, finché Remigio non era corso a levargliela di
178
2013
allora di caccia gli era venuto il disgusto. La
179
2013
i cacciatori, non gli era stata trasmessa insieme ai
180
2013
ai fucili. ¶ Ma c’era un’altra eredità che
181
2013
quella donazione misteriosa. Poi era morto. Anni dopo Remigio
182
2013
si intiepidiva, la neve era ridotta a minuscole chiazze
183
2013
età adulta, il cielo era limpido, di un azzurro
184
2013
nati dalla stessa montagna. Era quella montagna, il Monte
185
2013
movimento sulla roccia frastagliata. Era un piccolo branco di
186
2013
luce abbagliante. Il branco era composto da un adulto
187
2013
loro. Il vecchio ormai era l’unico che badava
188
2013
a me: mi si era accovacciato di fronte, a
189
2013
pensai. Chissà se quella era la sua ultima estate
190
2013
selvatico che una volta era lì. Incrociai di nuovo
191
2013
cui base il terreno era stato pulito, e a
192
2013
muretti a secco. C’era un nome per loro
193
2013
risposto. ¶ Giù alla baita era mezzogiorno, e una famigliola
194
2013
dal chiodo a cui era appeso. Ci buttai dentro
195
2013
scoprire che cosa c’era a due o tre
196
2013
l’aveva profanata, ma era molto più probabile che
197
2013
punto in cui si era spaccata la montagna. Roccia
198
2013
improvviso al mio passaggio. Era come se fossero migrati
199
2013
niente da fare: quella era l’estate della pioggia
200
2013
di trovare riparo. C’era una baita meno malmessa
201
2013
benché sbilenchi, sul tetto era stata posata una lamiera
202
2013
nessuna serratura. La porta era tutta storta e incastrata
203
2013
dentro una pistola giocattolo? Era l’imitazione di un
204
2013
pensai, perché il pavimento era cosparso di batuffoli di
205
2013
Per fortuna non c’era abbastanza luce da scoprirlo
206
2013
quell’acqua la cena era anche l’unico passatempo
207
2013
Quando ricominciò a piovere era già un bel falò
208
2013
due emarginati: Primo lo era appena diventato per via
209
2013
lo guardavano), Sandro lo era da sempre per le
210
2013
che gravava sull’Europa. Era il suo luogo, quello
211
2013
luogo, quello per cui era fatto, come le marmotte
212
2013
tornare indietro ma Sandro era irremovibile, voleva proseguire. “Il
213
2013
la carne dell’orso”. Era venuta notte e i
214
2013
polmoni. ¶ Fuori l’aria era umida e fredda. Mi
215
2013
oltre a quella c’era un bianco nuovo, brillante
216
2013
che nella notte si era accumulata nelle fessure e
217
2013
ne andammo con dignità. Era questa, la carne dell
218
2013
presto, in rifugio, c’era sempre qualcuno che si
219
2013
me. La mia finestra era affacciata a est, su
220
2013
groviglio di sogni agitati. Era l’odore del fuoco
221
2013
un armadio in dispensa. ¶ Era un rifugio antico, costruito
222
2013
del mulo il colle era fuori da tutte le
223
2013
invece, perché quel mondo era quanto di più selvaggio
224
2013
lavoro non ce n’era, però potevo fermarmi lo
225
2013
Quando arrivai il rosso era quasi finito, se ne
226
2013
Dei due custodi Andrea era quello mattiniero, con cui
227
2013
diventava una poltiglia che era quasi neve, e quando
228
2013
in carne e ossa era un’atleta che si
229
2013
ma da quel momento era in moto perpetuo. Ogni
230
2013
rispondeva al telefono ed era lui ad accogliere gli
231
2013
a disegnare forme simmetriche. Era convinto che ci fosse
232
2013
dello zigomo che si era spaccato anni prima e
233
2013
parlava a ruota libera. Era come avere la radio
234
2013
più in basso, ed era tutto quello che avevo
235
2013
il nostro problema principale era l’energia elettrica. Non
236
2013
energia elettrica. Non c’era abbastanza sole per alimentare
237
2013
pannelli, la pala eolica era ancora un sogno nella
238
2013
generatore, altrimenti il pomeriggio era un lento abituarsi al
239
2013
che per quarant’anni era stato lassù estate e
240
2013
quando finiva anche quella era ora di andare a
241
2013
un profumo di casa. ¶ Era facile perdere il conto
242
2013
pennone, e quel tintinnio era la musica del colle
243
2013
amico che non c’era più, sotto una piccola
244
2013
proprio impossibile farsi male. Era anche un corpo senza
245
2013
pesce che non c’era, pensai. Da principiante non
246
2013
a quel cerchio c’era l’ombra di un
247
2013
tizio sei tu. Non era una somiglianza fisica, la
248
2013
cose le sapevo già: era la prima volta che
249
2013
sopportata noi due. ¶ Lui era figlio d’arte, cioè
250
2013
alpeggio. Da grande si era adeguato ai tempi: d
251
2013
anno. Il rifugio non era un lavoro ma un
252
2013
del fondovalle non c’era bisogno di dirlo. Meglio
253
2013
forse Andrea, che ci era nato, sentiva il mio
254
2013
pesce, i limoni. C’era di mezzo una ragazza
255
2013
ci sarebbe riuscito. ¶ C’era una vetta, lì vicino
256
2013
lago che non c’era, intestardendomi a stare sul
257
2013
quale pietra saltare. C’era un ultimo intaglio sotto
258
2013
Antonia Pozzi, Rifugio ¶ Pianto ¶ Era da un po’ che
259
2013
ammazzarsi. Non sempre mi era andata bene. Due volte
260
2013
dirupo, e allora mi era toccato tornare indietro e
261
2013
in un’avventura. C’era un villaggio, a una
262
2013
nei canaloni. Il tempo era il solito enigma. Restavo
263
2013
che avevo appena compiuto. Era la pena per il
264
2013
pelle delle mani si era fatta più spessa, il
265
2013
resistente, ma non si era ispessito né rinforzato lo
266
2013
prati tutt’intorno. C’era un grande paiolo di
267
2013
una cappelletta bianca si era radunata una piccola folla
268
2013
e incontri qualcuno che era stato tuo amico e
269
2013
pastore mio vicino, che era venuto a scusarsi a
270
2013
nome del suo vitello. Era molto dispiaciuto, voleva perfino
271
2013
perdere. L’orto non era stato una buona idea
272
2013
suoi muri. O forse era solo l’autunno che
273
2013
grappa. Il sottobosco adesso era punteggiato da grossi laricini
274
2013
radure, qualche amanita muscaria; era come se la montagna
275
2013
lui, lassù non c’era traccia di faggi, frassini
276
2013
Sartre, Camus e Saramago. Era stupefacente camminare su un
277
2013
aveva la terza media, era cresciuto in un villaggio
278
2013
un certo punto si era accorto di un grave
279
2013
come stava, e si era messo a cercarle nei
280
2013
nei libri. Per questo era diventato un lettore così
281
2013
cielo stellato. ¶ Una volta era quasi morto. Aveva venticinque
282
2013
investito anche lui. Non era vento, era il fronte
283
2013
lui. Non era vento, era il fronte di una
284
2013
fronte di una valanga. Era bastata l’aria a
285
2013
il parabrezza. Remigio si era svegliato dopo chissà quanto
286
2013
delle nevi che si era andato a incagliare tra
287
2013
male tutto ma si era tirato fuori da lì
288
2013
durante la discesa, non era stato il dolore ma
289
2013
attaccata alla vita, ed era stata quella a riportarlo
290
2013
riportarlo a casa. Dove era arrivato e aveva perso
291
2013
perché tanto casa sua era la valle intera. Invidiavo
292
2013
lì. ¶ Siccome non si era mai mosso dal suo
293
2013
assomigliava a lui, ed era lì che eravamo diretti
294
2013
ufficiali: la sua mappa era composta da un bosco
295
2013
l’origine, altre volte era memoria di qualcosa o
296
2013
ultimo pezzo a cadere era proprio il nome: sarebbero
297
2013
non il suo significato - era soltanto un suono sentito
298
2013
il modo in cui era stato costruito il camino
299
2013
l’arco delle finestre. Era da questi particolari che
300
2013
porta scalpitavo, perché dentro era buio e fuori c
301
2013
buio e fuori c’era il sole e a
302
2013
al tramonto la montagna era tutta per noi. Ci
303
2013
ogni volta un percorso. Era sempre un torrente da
304
2013
li fotografava. Questo gli era rimasto della passione di
305
2013
che avevano di noi era l’unico limite invalicabile
306
2013
Il suo lago poi era particolarmente tetro. Da una
307
2013
una parte la montagna era franata, e la pietraia
308
2013
Sull’altra riva c’era un pendio colonizzato dal
309
2013
Una apparteneva a Remigio. Era stata costruita contro una
310
2013
dalle lenzuola stamattina. Com’era strano averlo lì, sul
311
2013
essersi addormentato che fuori era già chiaro. Per la
312
2013
entrava dall’abbaino si era tirato le lenzuola sugli
313
2013
quello rabbrividiva, l’altro era salvo. Non dormiva nemmeno
314
2013
e mio padre non era che ¶ un ospite nella
315
2013
mano a sessantaquattro anni era uguale alla sua mano
316
2013
mio padre non c’era già più. ¶ Più tardi
317
2013
dal fulmine, a cui era successa una cosa molto
318
2013
ramo vicino alla base era ancora in vita. Il
319
2013
in verticale, e ormai era quasi un secondo tronco
320
2013
nuovo, e il fulmine era proprio la cosa che
321
2013
questo caso, mio padre era soltanto un altro albero
322
2013
l’aveva battezzato Lucky. Era nato in paese da
323
2013
e padre ignoto, ed era stato portato in alpeggio
324
2013
Giù da Gabriele c’era una catenella che penzolava
325
2013
quegli ululati. ¶ L’autunno era arrivato in piccoli segnali
326
2013
che gli piaceva meno era l’estate, perché la
327
2013
non l’avevo visto. Era sparito da un giorno
328
2013
in vena di letteratura. Era arrabbiato e si capiva
329
2013
la malinconia. Gli si era disaffezionato, ma non del
330
2013
preparare il pranzo, che era il mio modo di
331
2013
pure la mia, tanto era affamato. Finita quella, prese
332
2013
che aveva al collo era la voce della sua
333
2013
di cuoio in cui era infilato, e appesi il
334
2013
di prigionia, ma lui era indifferente ai simboli, gli
335
2013
rimorchio carico di roba. Era la desarpa. I pastori
336
2013
ma perché l’erba era finita. Venivano giù silenziosi
337
2013
vita che se n’era appena andata: porte e
338
2013
il paletto a cui era stato legato il cane
339
2013
togliendomi calze e scarpe: era ridotto a una serie
340
2013
L’acqua dei laghi era plumbea, quasi nera. Una
341
2013
denti; qualcosa in lui era fatto per l’inverno
342
2013
proprio: spavaldo dichiarò che era solo questione di scorte
343
2013
sfuggivano che quel ghigno era una posa, e che
344
2013
portato per le cerimonie. Era un altro pezzo d
345
2013
santificare le feste. ¶ C’era un vecchio cacciatore che
346
2013
solitudine e quell’incontro era stato così prezioso; la
347
2013
di quel paziente addomesticamento, era un tranello che le
348
2013
nevicava. ¶ Stamattina il mondo era una pagina bianca. ¶ Il
349
2013
gas. Nemmeno la luce era ancora tornata. Allora ho
350
2013
tavolo il mio quaderno era lì che mi aspettava
351
2013
larice. Se la notte era stata limpida, il termometro
352
2013
con lui: all’inizio era timido, usciva solo a
353
2013
al rude montanaro che era in me, prendere la
354
2013
puntale di metallo si era incastrato tra due massi
355
2013
del supermercato. La verità era che, senza consultarci, avevamo
356
2013
mi sembrò giusto farlo: era come prendere quel larice
357
2013
in giro. Il posto era di nuovo come l
358
2013
quel giorno non c’era mi guardava e non
359
2013
messaggio per scusarsi, perché era triste e non era
360
2013
era triste e non era stato capace di abbracciarmi
361
2013
di mattina la montagna era coperta da una crosta
362
2013
andare, dissi a Lucky. Era tempo di tornare giù