Clarice Tartufari, Il miracolo, 1909

peccato che gli si era affacciato sempre alla immaginazione

carne. La donna poi era l'essere di nequizia

conservandola vergine. ¶ Ma Serena era un'altra cosa. Forse

altre valide ragioni, Serena era un'altra cosa ed

Ma Fritz Langen non era morto, nè vagheggiava di

pace? Perchè la tentazione era sempre più forte della

di rimuoverle. Don Vitale? Era meglio non parlarne troppo

Monsignore? Il ragguardevole personaggio era decoro del venerabile seminario

del venerabile seminario orvietano, era lustro del clero cittadino

rapidità. La sede vescovile era uno scoglio e gli

sangue in lui non era degenere, ch'egli era

era degenere, ch'egli era coraggioso e fiero, pronto

dei suoi diritti. Dov'era la rassegnazione cristiana che

amabile e mite! Ella era la piuma che vola

e gli dava gioia. Era come se gli avi

Non lo chiamava qualcuno? Era la voce della sua

adolescenza torbida? O non era forse la madre che

campi, la quale si era voltata dalla sua parte

santo fra i vôti, era un chierico fedifrago, un

approssimarsi dell'alba, Gesù era entrato sotto spoglie umili

interessava, non la riguardava. Era ombra, era vapore di

la riguardava. Era ombra, era vapore di fango terreno

e forse l'amato era apparso, col giungere del

del mattino, e si era mostrato a lei dalla

e poi languiva. C'era allora negli alberi come

facesse Serena, la quale era nel portico, affacciata al

Rosa, ch'egli si era abituato a vedere quasi

ma l'atmosfera greve era colma di emanazioni disgustose

della secchia piena. Tutto era visibile, nitidamente, tutto era

era visibile, nitidamente, tutto era limpidissimo; l'azzurro trasparente

il proprio pensiero. Questo era melanconico anche più della

scompaginata la mia vita». Era come il ritornello di

Egli sentiva questo, ed era sollevato dall'orgoglio, travolto

raggi del sole. Ermanno era infelice; due coscienze si

a sommo del cielo. Era mezzogiorno? Guardò l'orologio

alla madre, che si era abbandonata sopra il sedile

tramontava. Quanto tempo dunque era egli rimasto ludibrio del

strada, asserendovi che quella era per voi la strada

forse la passione gli era sorta in cuore dal

di un giglio, si era presentata sposa nella casa

sa fra quali spasimi, era stata perennemente calma, soffusa

monsignore. ¶ L'ombra si era ammassata nella stanza, nè

Il perdono di Vanna era sincero, profondo il rammarico

loro cuori. Che cosa era accaduto? La madre aveva

figlio; il figlio si era alzato giudice davanti alla

e la confidenza reciproca era caduta, simile al frutto

piccole riverenze dei chierici. ¶ Era la terza domenica di

si avvicinavano, e maggiore era l'affluenza dei parenti

Una collera sorda si era ammassata improvvisamente nel cuore

trionfo della sua bellezza, era tutta una luminosità, dalla

de' suoi ventidue anni, era pallido, e gli occhi

anello episcopale, che si era mossa con tardità solenne

vuoto, e il vuoto era ampio, percorso da onde

severamente. ¶ Perchè monsignore gli era ostile? Perchè? Perchè? ¶ Ermanno

schiena, un calore insostenibile. Era il sole di marzo

medico diagnocizzava; ma Vanna era disperata, non trovava requie

constatando che la tonsillite era scomparsa quasi, e la

il crepuscolo. Non c'era più alcun bisogno di

liberarsi dal dolore. Soffrire era una cosa stupida, agire

di mammà, dove c'era un consiglio per combattere

smarrimento di ogni nozione. Era forse tornato bambino, che

di ciò Bindo Ranieri era tutto riconfortato, perchè un

vero, nel mondo c'era anche una signorina che

di un'alba, gli era grato di trovare un

il mio male? - domandò. ¶ - Era più che mai grano

giorni della convalescenza Ermanno era veramente un bambino, e

ventidue anni trascorsi non era perduto e che le

quell'ultimo biennio si era accanito nello studio della

Perchè di tante rovine era seminata la sua mente

vegetazione rigogliosa andava fiorendo? Era bene? Era male? Bisognava

andava fiorendo? Era bene? Era male? Bisognava estirpare le

fra loro. Pericle Ardenzi era diventato un personaggio quasi

ancora, non più scapigliati. ¶ Era una signorina, una signorina

No, no, nemmeno questo era nei progetti di Serena

egli da anni non era più stato, perchè il

non rammentava se questo era accaduto di mattina o

un bagno; il gattuccio era morto e Serena lo

del seminario, egli non era stato davvero soggetto a

le vie di Orvieto, era stato di frequente a

di ogni stile; ma era tutt'altra cosa. ¶ Aveva

di abbandonare il seminario era colposa, era sterile, perocchè

il seminario era colposa, era sterile, perocchè l'intiera

a colazione. ¶ Il portico era ancora tutto immerso nell

anni egli non si era appartato mai; nelle camerate

studio, perfino in sacrestia, era circondato dai compagni, sorvegliato

si accorgeva ch'ella era desta; ma preferiva lasciarla

nel braccio. ¶ Oh! certo, era convintissima, e la filosofia

suo spirito invece tutto era tenebroso, ed egli nutrì

cecità incommensurabile. ¶ Serena non era una donna; Serena era

era una donna; Serena era Serena, «madamigella grano di

buon Dio; nè Ermanno era un uomo; era Ermanno

Ermanno era un uomo; era Ermanno, il suo figliuolo

Anche per lui Serena era Serena. Ma frattanto il

ventidue anni, il chierico era di una castità assoluta

ch'egli medesimo si era imposta, alla mancanza d

alla parsimonia del cibo. Era casto, ma non più

sue violenze; don Vitale era un sacerdote ardente di

sè che la constatazione era superflua, e rispose laconico

quattordici fra un mese, era studente di terza ginnasiale

le regole del cantofermo, era il chierico non plus

i nervi. Dio! quanto era sola, quanto era misera

quanto era sola, quanto era misera! Nemmeno Ermanno oramai

perfino la sua tristezza era fiacca, incapace di ribellione

voluto consolare quella che era stata la compagna de

l'essere suo si era scosso al passaggio della

franca loquela: Ermanno Monaldeschi era diventato brutto e somigliava

quindici anni compiuti, ed era istruita, avendo da tutti

a ventola. ¶ Quella mattina, era una domenica di mezzo

costume del paese. Non era ella forse arrivata sola

che non ce n'era bisogno: lo sapeva a

signora Vanna, dove c'era pranzo. Si rimise frettolosa

immortale. ¶ La diligenza si era frattanto empita di viaggiatori

età e negli studi, era uscito dal seminario per

medicinali ordinati dal medico, era agitata dalla doppia preoccupazione

Palmina col decrepito Titta era stato un piccolo dramma

irretito quando la decrepitezza era discesa ad annebbiargli lo

in piazza Corsica, dov'era adesso l'abitazione di

nostre alture, e ch'era indubbiamente una strada sacra

saputo dire. Egli non era più il bimbo ingenuo

soli già tramontati. Ma era avvenuto questo caso strano

la ragione di Ermanno era viva e vigile, talvolta

monsignore, il quale si era mostrato, anche in quell

linee; ma in cui era facile riconoscere la saldezza

ogni suo pensiero. Vanna era contenta, oh! molto contenta

voce di lei c'era il fremito di una

velluto che Vanna indossava era violacea come la sottana

dalla nepote, poichè, certo, era stato Gesù ad ottenebrare

uomo dei tempi andati era un facinoroso beone; molto

loro signori dovevano convenirne, era sufficientemente rilevante. ¶ Pericle Ardenzi

Certo, il signor professore era stato una volta a

vedendo molte cose peraltro. Era di estate, il sole

facevano banditori di eresie; era doveroso informare di ciò

con vivo sgomento: non era dunque lecito iniziare la

credere che quel fantoccio era lei. Che colpa avrei

Serena, ch'ella si era abituata a considerare come

tesi di laurea si era naturalmente aggirata su Orlando

potuto dire se questo era veramente nelle secrete intenzioni

vederla, giacchè ella si era già immerso il cappello

il cappello comèta le era già andato di traverso

Dio! quale domanda! Serena era Serena «madamigella grano di

farfallina del buon Dio, era tante persone in una

persona sola; ma non era don Vitale e lo

le tornava piccolo, Ermanno era proprio il suo figliuolo

batteva le mani, ed era così felice che la

bronzo, e l'ammonimento era savio; ognuno doveva far

Oh! Monna Vanna gli era entrata in ogni vena

minestra compostamente e si era educatamente forbita la bocca

ci sei. ¶ Vanna non era accorta, sopratutto era ignara

non era accorta, sopratutto era ignara di psicologia infantile

audacemente: ¶ - Il signor Frì era bugiardo. Una volta mi

con Titta e Serena. Era forse colpa del suo

una macina? Ella sola era in peccato, ella sola

mondo? Ma che cosa era il mondo per Domitilla

punto dell'arcata, Vanna era felice; oggi avrebbe voluto

sua vita. Ogni luce era scomparsa ed ella si

pace e di soavità. Era eloquente, trattando di cose

tutto in pochi giorni. Era la sua voce disperata

cenere! Interrogò l'orologio, era tardi. ¶ Recandosi al telegrafo

di chiesa, la volontà era già schiava di mille

in lei non c'era, ella, facendosene acerba colpa

una chiesa, che forse era un tempio d'eresia

lusinghe il demonio si era valso per irretirla? ¶ - Oh

la sua anima si era invischiata così fra dubbi

dubbi e tristezze. Tutto era opaco; la piazzetta Gualterio

osservante, umile, benefica, com'era stato sufficiente con monsignore

domandare. ¶ Il predicatore teologo era ben altra cosa, eVanna

cervello il pensiero ch'era necessario offrire in olocausto

da lei osservata, quando era piccola, nei fogli della

lei spiriti di alterezza. Era gentildonna, nasceva Montemarte, portava

ogni desiderio! Non c'era atto, il più insignificante

ogni più lieve gesto era incluso un olocausto, in

gelida indifferenza. ¶ Ma c'era Ermanno, il piccolo cherubino

Santo Iddio, come Ermanno era cresciuto, com'era alto

Ermanno era cresciuto, com'era alto per i suo

fini sopraccigli. Il bimbo era ancora di tale innocenza

rotonda di Bindo Ranieri era un libro aperto, dove

complicate riflessioni di Ermanno, era «madamigella grano di pepe

iroso, pensando ch'ella era di cattivo cuore a

inverno una volta ancora era passato e le chiome

sonno. Di mattina s'era svolta in piazza del

sfera del Mondo. Sognava? Era desta? Subiva lo scherno

collegati per volontà divina! Era un avviso del Signore

della vita, perocchè egli era quel tale ometto capace

di lei. ¶ No, non era giusto premere sulla volontà

quell'ambiente, dove tutto era quiete e regolarità, dove

fastidio e rispondeva ch'era grande, non piccolo, e

del pensiero in lui era arrestato; egli non tormentava

E che bisogno c'era di scrutare, di riflettere

spiegato che se Troia era stata distrutta dai Greci

Greci, se Enea si era salvato dalle fiamme, portando

d'immensi fatti si era svolta per savia predisposizione

in fasce e ch'era anche il suo padre

silenzio e ciascuno si era appartato fra le pareti

la bile? La serata era così tepida e la

tepida e la giornata era trascorsa in tanti affanni

più che il vino era squisito e non costava

Bindo, che ce n'era da contentare le ricche

brutte. ¶ Il Paterino si era gettato all'indietro sullo

L'Opera del Duomo era formata dei più grandi

Paterino contro Bindo Ranieri, era indizio che i ferri

Pier di Parenzo, romano, era uomo di vaglia, uomo

professore, San Pier Parenzo era o non era spoglio

Parenzo era o non era spoglio di calzari, quando

Paterino, il quale non era eccessivamente ben educato, cominciò

posato a profanarli. ¶ Tutto era muto, tutto pareva morto

negozietto di Bindo Ranieri era spalancato al pubblico, che

entità delle circostanze. ¶ Forse era giunto inaspettato, col direttissimo

in piazza del Cornelio era rimasta silenziosissima, entrarono in

sterminatori. ¶ Alle due tutto era quieto; nessuno era. morto

tutto era quieto; nessuno era. morto, nessuno era ferito

nessuno era. morto, nessuno era ferito, tre o quattro

di Bindo Ranieri, si era scomposta dalla grazia pudica

Paterino, furtivo, guardandosi attorno, era sguisciato dalla via del

il quale non si era negata nemmeno la particolarità

per consiglio di monsignore, era stato mandato in campagna

ardì, poichè monna Vanna era squisitissima e dolce, ma

di seta. ¶ Vanna non era spiritosa, nè pronta allo

atto di supplichevole difesa. ¶ Era giunta così presso il

suoi dieci anni ed era eccezionalmente riflessivo, si domandò

talora schiudeva le labbra, era vago, non dava nessuna

rispondeva che veramente si era sentita morire durante lunghi

in tasca le monete. ¶ Era eccessivamente stupida? Era eccessivamente

monete. ¶ Era eccessivamente stupida? Era eccessivamente astuta? Per Fritz

non vista. ¶ Ella non era puntuale. Doveva aspettare che

carattere del suo sentimento, era: Süsses Dummerchen, dolce sciocchina

ira e lo impaurì. ¶ Era un pomeriggio domenicale di

l'intimità per loro era stata altrettanto completa. Il

sua vocazione; forse non era nato per fare il

cuore, perchè la faccia era come senza vita: finalmente

Fritz? Quale assurdità! Egli era protestante, era straniero, già

assurdità! Egli era protestante, era straniero, già fidanzato da

di un possibile matrimonio era sorta. ¶ Vanna ripensava a

felici. Dio! Dio! quanto era caduta in basso! Tanto

tela di quattrocentista ella era discesa per lui, avvolta

e la catastrofe precipitò. Era di sabato ai primi

grembo. No, monsignore non era lì in visita, come

proprio martirio. ¶ Egli si era stabilito in Orvieto per

silenzio e umiltà. ¶ Egli era diventato amico di tutte

troppe memorie egli si era imbevuto entro le navate

nordica anima sentimentale si era pasciuta di poesia nella

una sera di luna, era uscito, tenendo la ronca

cose e che Palmina era bugiarda. ¶ Ecco per quale

passavano e Vanna si era ammalata di uno strano

notte, e il sogno era sempre quello: Gentile entrava

dolcezza del bacio sognato era interrotta, il suo male

aggiungendo ch'ella non era rimasta troppo persuasa da

sui cristalli delle vetrine, era deserta, nè Vanna se

l'avverbio «maledettamente», ch'era per lui una specie

nei pulviscoli del sole, era un incanto di pace

simpaticissime. Ad esempio, egli era capace di fermare una

censo, per quanto tempo era stata sposa felice, da

Fritz Langen poi si era abituato a sentir parlare

la nobile signora, si era fermato, diventando pensieroso, poichè

per risolvere la situazione, era sul punto di accettare

le bizzarrie della pronuncia. Era strano come quella pronuncia

guardando il mantello bruno, era presa da una grande

tra loro, Fritz Langen era loquace e gioviale, ma

lei, che pur non era nè spiritosa, nè troppo

giovialmente che monna Vanna era una bellissima gentildonna pisana

di omaggio, non si era più recato in casa

dalle sue maniere. ¶ Ella era ad un tempo più

mesi che il mondo era vuoto, che il mondo

vuoto, che il mondo era brutto. ¶ Palmina, aiutando Titta

dove abitava Fritz Langen era una grande canestra di

prendere il treno, gli era balenato, con sua viva

ora maschio, ora femmina. ¶ Era bene accertare, era onesto

femmina. ¶ Era bene accertare, era onesto verificare, sopratutto era

era onesto verificare, sopratutto era piacevole trattenersi in Orvieto

e che ad Orvieto era fino allora mancato un

come la rupe orvietana era stata illo tempore una

giudizio di Bindo Ranieri era necessario anzitutto visitare le

in luce verso il 1863. Era stata scoperta una intiera

marzo finiva dolcemente ed era il giorno dell'Annunziazione

tra cardi e ginestre, era pagano di gusti e

delle sue risate. Si era messo il bastone in

Vanna, rimasta indietro, si era fermata. ¶ Ella rideva pian

che evidentemente Sua Maestà era diventata sorda per l

Gesù redentore, quando non era ancora disceso in terra

scherzando; ma la voce era supplice, ma supplice e

ma supplice e ardente era lo sguardo ond'egli

eterno, e il pomeriggio era invece già morto. ¶ - Oh

avversi partiti militanti si era iniziato appunto con una

chierichetti. Un episodio spiacevole era venuto a buttar olio

L'attentato politico si era svolto in piazza Vittorio

cane bastonato, la notizia era corsa per le vie

dilagato nelle piazze, si era infiltrata nelle case, destando

a piazza Vittorio Emanuele, era deserto del suo vezzoso

le nove già tutto era silenzio e ciascuno si

della Madonna, dov'ella era sicura che il Beato

che la signora, così era chiamata di solito Vanna

che poteva uscire, se era annoiata di rimanersene quieta

rimanersene quieta, ma Serena era già uscita da molto

molto tempo e si era messa alla ricerca di

sopraggiungere delle loro maestà. ¶ Era bello vedere al sole

filippesche dimore. ¶ Serena non era contenta. I fratelloni delle

della sua fronte? ¶ - C'era una volta un devoto

e di sante. ¶ - C'era una volta la figlia

gli si diceva ch'era sciocco se prendeva per

Palmina? Perchè il sangue era grondato una volta sola

ella stava in piedi era stretto e la bimba

cuoio sotto la giacca. ¶ Era noto urbi et orbi

il cambio. ¶ La cittadinanza era pienamente soddisfatta, e perfino

In principio il compianto era stato universale, chiassoso, e

di ciascun numero. ¶ Egli era confidenziale con la folla

Trecento lire di vincita! Era un sogno, e il

ne rimaneva inebetito. ¶ Ahimè! era un sogno davvero! Si

Si verificò che c'era sbaglio e al gobbetto

aver fatto cinquina io. ¶ Era proprio così, ed a

annunzio il gobbetto, ch'era rimasto buttato sopra una

aveva scricchiolato. Senza dubbio era il vento, il vento

altra stanza. Nessun dubbio, era il vento. Ma se

l'impeto dell'emozione. ¶ Era una fresca notte lunare

vedeva; ma la piazzetta era lucente, rorida, come sommersa

felici! Ma il segreto era disceso nella tomba con

avvertirla che il bagno era pronto; anche sapeva che

in compagnia di Titta, era andato a giuocare al

quadro. Non soffriva, ma era come indolenzita, intorpidita. Certe

in silenzio. Di solito era quello il momento in

Palmina, Titta lo giurava, era nata per fare la

carte danno lacrime. ¶ Vanna era punta da uno sgomento

foschi, giacchè don Vitale era combattuto aspramente fra il

il bambino, Ermanno si era imbizzito dardeggiando fierezza dagli

lui, grazie a Dio, era immune dalla tabe del

come don Vitale credeva, era dotato di una intelligenza

di cristallo, e questo era vero; ma nel cervello

di Domitilla Rosa. ¶ Serena era già arrivata; alla metà

del pasto e si era già seduta a tavola

porzione. ¶ Se Titta non era pronto a rispondere, i

palme e il fazzoletto era sparito. ¶ Ermanno e Serena

la signora col ventaglio era la Madonna? ¶ - Sicuro, la

se ne andavano, perchè era tardi, lasciando in casa

piccola farfallina, che si era addormentata in terra col

articolo delle streghe Palmina era più dotta del buon

donne che, quando ella era piccola, girellavano per la

cognato di suo padre, era entrata nella casa per

vecchia Proina se ne era andata, imprecando, e la

viste di avere dormito. ¶ Era tempo. La faccia bella

già per civetteria. Vanna era semplice al pari del

invocare il lido dond'era partita; ma spingeva l

la mantiglia di mussolina era scivolata e Vanna sentì

il topolino della mamma era un animaluccio assai discreto

tempo insolita. ¶ Ermanno si era infilata una blusa alla

ed il cavallo si era ostinato a rimanere immobile

vide che il raggio era stato pronto subito a

e rimase preoccupato. Egli era semplice di spirito, perchè

le quali viveva; ma era insieme profondamente riflessivo e

detto che il babbo era andato in Paradiso? Chi

che, quando il babbo era morto, tutti avevano esclamato

faccia della terra mai era apparso uomo più generoso

la statuetta piaceva, perchè era di cera dipinta e

San Luigi Gonzaga, quando era vivo, camminava sempre con

castità e San Luigi era castissimo. ¶ Ermanno pretendeva che

idee, volle conoscere se era vero che San Luigi

Vanna, abbracciandolo - ma egli era un santo e tu

che guizzi al sole. Era ossequiosissima, faceva inchini e

umilmente alla signora che era il momento di abbigliarsi

sentiva che per arrestarlo era necessario oramai qualche cosa

balcone, poichè la giornata era stata assai calda e

Provvidenza, e Vanna si era sentita all'improvviso felice

che la disperazione s'era ammansata nell'animo di

animo di Vanna, monsignore era diventato meno loquace, e

che Gentile Monaldeschi si era fatto promettere da monsignore

si riandasse su quanto era stato detto in confessione

in faccia monsignore, ma era turbata da un senso

uno scheletro vestito, tanto era magro e tanto le

che, per giuoco, si era adattato un cordone rosso

lui, povero vecchio servo, era il suo orgoglio e

dispetto e per Titta era un bruciore, un rancore

piazzetta d'un villaggio, era tutta immersa nell'ombra

giorno della sua nascita, era vissuto all'ombra del

ho vista poco fa; era con mia moglie. Ma

dei Monaldeschi della quale era entrata a fare parte

la sua figura aitante era già scomparsa dalla piazzetta

ad aspettar Serena. Dov'era Serena? Perchè non si

piroscafo? Questo bel giuoco era una invenzione di Serena

grande stanza disabitata, c'era una cassa vuota lunga

del Signore. ¶ E c'era quasi da credere che

sè tutti i cuori. Era chiamata «la figlia della

figlia della città» perchè era l'ospite d'ogni

di più? ¶ Domitilla Rosa era una contemplativa; nutrita fin

tutta la sua magnificenza. Era dunque giorno sacro, giorno

esposizione del reliquiario, si era immersa nella preghiera mentale

che Serena non le era comparsa in casa dal

la torre di Maurizio. Era Serena, con le gambe

Pericle Ardenzi, il quale era andato a salutarlo prima

della muraglia giallastra. Tutto era gelo, tutto si cristallizzava

La fede nei dogmi era morta, uccisa dall'idea

tornerai! Tutto per Ermanno era vano e vacuo, della

te? Il mio posto era nella mia casa. ¶ La

mai egli se l'era scelta la sua santa

gli avevano inculcato, ch'era dovere di cristiano ammantarsi

visioni di sogno gli era apparsa per anni a

rimanga menomata. ¶ Ermanno si era genuflesso, ed il vescovo

urto improvviso e ne era rimasto sconvolto. ¶ Chi dunque

del sacrilegio che egli era sul punto di commettete

di commettete? ¶ O non era forse la voce malvagia

La mente di Ermanno era offuscata; le tenebre, nell

larghissime falde, perpendicolarmente. Orvieto era morta. Alti mucchi bianchi

braccioli della poltrona. ¶ Tale era l'immobilità delle cose

rinnegarlo. ¶ Il vescovo si era alzato e, stendendo il

giorni dopo, il martedì, era la vigilia di Natale

desolazione. ¶ Quando Ermanno le era entrato a casa il

corso di medicina, ella era stata colta da un

deliquio; ma, rinvenuta, si era chiusa in mutismo inesorabile

nome dei Monaldeschi. ¶ Ella era stata sopraffatta da uno

pianto e gli si era avvinghiata al collo con

lavoro, Vanna gli si era divincolata dalle braccia e

cuore dunque le si era impietrito? Dunque ella non

figliuolo? ¶ Ahimè! Ahimè! tutto era muto! La preghiera in

La preghiera in lei era stata sempre domanda avida

speranza di ogni gioia era caduta, la preghiera le

forte, più amaro! Egli era scomparso lontano, e con

adorazione fanciullesca di lui era scomparso, battendo l'ala

austera soavità! Il vuoto era in lei, mentre per