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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ceccardo, 1922

concordanze di «era»

nautoretestoannoconcordanza
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1922
perchè nobile ed alto era l’uomo che le
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parola alta e solenne: era Ceccardo! ¶ I genitori del
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quando l’anima sua era ormai piena d’illusioni
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vecchia fotografia in cui era effigiata una nobile signora
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capitano Pier Angelo Ceccardi, era un umanista del 700. Il
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cure, sulle Alpi Retiche». Era anche lui poeta e
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spezzava ogni domanda tanto era il dolore che palesava
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che lo studente si era fatto stampare: - Rossi - studente
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amore. L’«Emilia Novella» era una fanciulla apuana, di
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cui il poeta si era invaghito quand’egli frequentava
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ferroviaria». ¶ L’«Emilia Novella» era la ingenua figlia di
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Certo la poveretta non era consapevole della terribile passione
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credeva indegna di lui. «Era indifferente, vi dico!... Ella
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cuore. ¶ Ceccardo Roccatagliata Ceccardi era «alto di mente e
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sulle spalle, il fuoco era spento e intorno aveva
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Luigi Campolonghi, che allora era al «Lavoro» di Genova
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scrisse che l’Italia era un ben disgraziato paese
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a nube di loppa era piombato a rapinar le
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L’ultimo letto che era rimasto e sopportava il
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all’avito Castello, questo era completamente spoglio e deserto
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deserto: lo speco solitario era riempito dalla figura melanconica
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della «casa avita» non era mai stato diligentemente frugato
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di un antico gigante? ¶ Era invece un vecchio arcocchio
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piccolo foro, animato com’era di rinvenire qualche vecchio
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tesoro che ormai si era rassegnato a ritenere dei
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svoltate a secco, tale era l’impeto di Ceccardo
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collo sudante di Luigi era a volte scaldato dall
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morte dei genitori. Ma era possibile mai che la
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suo corpo, relegata com’era giù sotto la scorza
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sedeva soltanto Ceccardo; Luigi era atteso da tutti. ¶ Quando
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nella declamazione, e quando era ben certo di averci
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violette sui marmi bianchi era il solo omaggio all
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Forse il nome ultimo era il più proprio. Infatti
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vecchio vagone ritinto che era l’osteria, non fioriva
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di Vandik». ¶ Quel giorno era più fiero e la
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e la sua aria era un tantino più fatale
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Il poeta, che si era irrigidito come una statua
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all’osteria del «Giglio». Era notte profonda: forse le
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sor Ceccardo!... ¶ Il poeta era cavaliere con le donne
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bicchier di vino. Uno era il nostro amico Dante
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di Versiglia; l’Apua era imminente con gli schienali
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leggenda che il Kurz era stato per qualche tempo
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Nanni, volava. ¶ L’Antinori era fiero di trasportare in
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a far bufera; si era messo infatti il cappello
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raggiungemmo Val di Castello. Era morto Lui: il Titano
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e ci chiese se era vera la notizia della
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giorno Val di Castello era deserto. Vedete là... all
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umil casa di Lui? Era inchiodato un mazzo di
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la bagna. ¶ Il Gabberi era chiomato di nubi e
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Bacco. Anche l’osteria era vuota. Entrati con la
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poeta che fino allora era stato quieto e tranquillo
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piazza dello scalpellatone Riccomanni era tumultuante di una folla
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che in quella sera era tutto gremito di stelle
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noi gli chiese se era sufficiente a calmare il
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di acqua fiancheggiato com’era da alte piante di
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giungemmo al Forte, tutto era silenzio; la luna alta
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sua camera ch’egli era ancora disteso nel letto
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di sopra due guanciali era enormemente drammatica: la fronte
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del cuore la carne era aggricciata intorno ad una
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l’altra». ¶ Il Generale era abbattutissimo. Una mattina andai
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Il 3 Febbraio 1914 l’«Apua» era in festa: Ceccardo Roccatagliata
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a Viareggio il poeta era in compagnia di un
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ho veduto impallidire Ceccardo: era l’emozione dell’accoglienza
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Buon Amico»: molta gente era sull’uscio. Il Buon
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sulla tavola di marmo, era una stenderia di pesce
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gladiatore morente!» ¶ Ma non era un malore fisico. Guardò
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ci fecero sovvenire che era l’ora di desinare
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Ma il Poeta non era sereno: una profonda malinconia
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nella sua «palandrana» si era gettato in fondo al
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letargico, il che gli era qualche volta accaduto. ¶ Mi
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che in quei momenti era prudente tacere. Mi alzai
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dei passanti, del che era lusingatissimo, e dolcemente urlicchiava
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voleva concludere che lui era un cuoco; ma la
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Finalmente uscimmo all’aperto; era notte alta. Al chiarore
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della corrente. Il cielo era su noi chiaro e
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breve recinto - la fonte era vicina al cancello - la
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attacco - il suo piano era di farsi condannare per
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quale il poeta si era lambiccato il cervello tutta
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La casetta del poeta era addossata ad altre casette
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dell’unica finestra piccolina era un vasetto di gerani
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nozze di rude castagno (era l’«archivio di S
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la maschera di Lui era imbullettata al muro insieme
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talamo immenso di Appennino... ¶ Era Maria, una fanciulletta che
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lunga assenza. La giovinetta era morta la sera stessa
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umilmente. La «cravache» che era in alto, roteando discese
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grande tragedia. ¶ Il processo era fissato al tribunale di
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capirono che la comitiva era la famosa compagnia degli
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già, il cielo grigio era su noi pesante e
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del Rondinaio: in Pavullo era già scurito. ¶ - La grande
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sorella (la signora Fiaschi era sorella di Gigi Salvatori
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Siccardi... Siccardu... Dei Fiaschi era rimasto soltanto Vico e
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poeta. L’automobile omicidiaria era partita fin dal mattino
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formosa ragazza del paese era stata con tutto garbo
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vezzoso grembiule bianco le era stato appuntato con spilli
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Ma il Generale, che era umano, dopo la fuga
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Eguale!! ¶ La signora Francesca era assai lieta del buon
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manipoletto apuano, ci si era battuti sulle piazze, come
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di tristezza, il che era frequente nel suo sguardo
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è desto!... ¶ Quella mattina era con noi il console
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un mese e più era partito improvvisamente da casa
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insetti schifosi. ¶ La casa era senza impiantito e si
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stanza che albergava Ceccardo era chiusa da un paravento
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terra: il poeta si era barricato dentro! Finalmente aprì
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ai polsi. Il letto era coperto da una coperta
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e ogni colore s’era spento nel sudicio. Da
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mese. ¶ Il suo viso era come spaurito. ¶ Qualcuno di
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qualcuno «saziati gli stimoli» era a poco a poco
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tutti... ¶ Il Generale solo era desto, in vigile attesa
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precisare il giorno, ma era un giorno di vento
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non seppe ove egli era diretto. Precisato che il
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Oriente. ¶ Mentre l’amico era corso all’ufficio postale
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alla Questura che gli era stato consegnato un espresso
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tutti. L’elegante caffè era pieno zeppo di gente
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pieno zeppo di gente: era il XX Settembre. L
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dell’iniziato, il quale era chiuso nella catena formata
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Giorgio in Genova. Ceccardo era stato ufficiato dalla Magistratura
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Albergo Confidenza» il discorso era terminato. ¶ Tutta l’Italia
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terminato. ¶ Tutta l’Italia era convenuta nel Palazzo San
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ma la sua commozione era tale che il poeta
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Ceccardo. ¶ Il poeta apuano era solenne quella sera: la
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il sogno. ¶ Quella notte era serena, il mare palpitava
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quali quella sera s’era aggiunto Arnaldo Dello Sbarba
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il Generale lo comanda!... ¶ Era con noi un forte
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di prudenza, il motore era arroventato: da un momento
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pastrano e l’Aiutante era al timone. Nelle tasche
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brillavano delle luci insolite; era ivi giacente la salma
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un’osteria che si era acceso come una lucciola
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soprassalto e, o meraviglia!..., era proprio lui: Ceccardone... ¶ - Lo
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e sapendo che Ceccardo era più pratico di lui
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della «Cena delle Beffe» era chiusa fra le ampie
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sotto i portici Ceccardo. Era diretto ai quattro canti
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di lui tristi ricordi, era quindi inquieto, specie quando
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un grande gesto vendicatore. Era un momento in cui
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ira politica in lui era spettacolosa. A qualche amico
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Nuovo Giornale di cui era direttore, fondava il Popolo
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suoi generosi anni s’era talor imbattuto ai colloqui
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Papini - che allora non era cristiano - disse: - Presento il
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quindicina di anni fa - era Gino Murialdi che imperava
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l’accaduto. Murialdi intanto era sceso nella tipografia per
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ivi con lacrimante ansia era stato atteso da Mary
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su fragil legno veleggiando ¶ Era approdato per improvvisa fortuna
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dolore. La signora Francesca era molto incaschita, nè il
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ombra della morte si era diffusa in quella casa
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fogli volarono in aria. Era lei che passava. Sai
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Ceccardo, scrisse Luigi Becherucci: ¶ «Era sereno Ceccardo in quel
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Ma perchè? Ma no... ¶ Era già entrato in un
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vicino una rondine. C’era tanto sole nell’aria
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fino a stasera. Non era meglio nascere un villico