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Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

concordanze di «eran»

nautoretestoannoconcordanza
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con quelle stelle ¶ ch'eran con lui quando l
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e da vespe ch'eran ivi. ¶ Elle rigavan lor
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Ma quell' anime, ch'eran lasse e nude, ¶ cangiar
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avean le turbe, ch'eran molte e grandi, ¶ d
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che 'n quel limbo eran sospesi. ¶ «Dimmi, maestro mio
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essi, ¶ spiriti umani non eran salvati». ¶ Non lasciavam l
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fresca verdura. ¶ Genti v'eran con occhi tardi e
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e con idre verdissime eran cinte; ¶ serpentelli e ceraste
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sparte, ¶ per le quali eran sì del tutto accesi
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Tutti li lor coperchi eran sospesi, ¶ e fuor n
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nvolti; ¶ non pomi v'eran, ma stecchi con tòsco
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senta: ¶ a tale imagine eran fatti quelli, ¶ tutto che
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palme picchia. ¶ Le ripe eran grommate d'una muffa
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verso li 'mpaniati, ¶ ch'eran già cotti dentro da
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e 'l capo, ed eran dinanzi aggroppate. ¶ Ed ecco
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due né uno». ¶ Già eran li due capi un
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in una faccia, ov' eran due perduti. ¶ Fersi le
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de la fiera, ch'eran corti, ¶ tanto allungar quanto
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sé stesso lucerna, ¶ ed eran due in uno e
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lo stare a piangere eran vaghe. ¶ Ma Virgilio mi
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e a sua proporzione eran l'altre ossa; ¶ sì
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là dove appar vergogna ¶ eran l'ombre dolenti ne
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li occhi lor, ch'eran pria pur dentro molli
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i miei figliuoli ¶ ch'eran con meco, e dimandar
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che pianger suoli? ¶ Già eran desti, e l'ora
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dove l'ombre tutte eran coperte, ¶ e trasparien come
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era vermiglia; ¶ l'altr' eran due, che s'aggiugnieno
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e quella gente ¶ ch'eran con lui parevan sì
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ci traemmo; e ivi eran persone ¶ che si stavano
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queste son salite ov' eran quelle». ¶ Com' ei parlava
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cotale. ¶ Là sù non eran mossi i piè nostri
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miei, ch'a mirare eran contenti ¶ per veder novitadi
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che più e meno eran contratti ¶ secondo ch'avien
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segnato quel ch'elli eran pria, ¶ onde lì molte
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tutti da la ripa eran sofferti. ¶ Così li ciechi
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l'altra parte m'eran le divote ¶ ombre, che
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d'i miei anni. ¶ Eran li cittadin miei presso
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prima, ¶ e stupor m'eran le cose non conte
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leva. ¶ Pur 'Agnus Dei' eran le loro essordia; ¶ una
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sanz' ira mala!'. ¶ Già eran sovra noi tanto levati
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mi levai, e tutti eran già pieni ¶ de l
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vizio». ¶ Queste parole m'eran sì piaciute, ¶ ch'io
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già le quattro ancelle eran del giorno ¶ rimase a
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con picciol seguitando. ¶ Non eran cento tra ' suoi passi
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ammanna, ¶ sì com' elli eran candelabri apprese, ¶ e ne
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Questi ostendali in dietro eran maggiori ¶ che la mia
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le sue carte, ¶ tali eran quivi, salvo ch'a
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Tanto salivan che non eran viste; ¶ le membra d
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a la salute sua eran già corti, ¶ fuor che
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e del gigante.] ¶ Tant' eran li occhi miei fissi
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li altri sensi m'eran tutti spenti. ¶ Ed essi
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ciascun canto. ¶ Le prime eran cornute come bue, ¶ ma
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per la strada ¶ ond' eran tratte, come fuoro sciolte
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occhi di Bëatrice, ch'eran fermi ¶ sovra me, come
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quivi ¶ dove le resistenze eran più grosse. ¶ Di lui
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era allora, e chi eran le genti ¶ tra esso
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ch'a quel tempo eran ivi ¶ da poter arme
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Marte e 'l Batista, ¶ eran il quinto di quei
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già grande, e già eran tratti ¶ a le curule
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fascia col fregio. ¶ Già eran Gualterotti e Importuni; ¶ e
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solve alcune questioni.] ¶ Già eran li occhi miei rifissi
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lì che non t'eran possenti. ¶ Il nome del
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seguiva ogne scintilla; ¶ ed eran tante, che 'l numero
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s'indova; ¶ ma non eran da ciò le proprie