Federico De Roberto, I Viceré, 1894

lo denunziavano, o non erano creduti, o erano sospettati

non erano creduti, o erano sospettati d'invidia o

eguaglianza scritte nelle leggi erano ancora un mito: il

privilegi esistevano sempre ed erano soltanto d'altra natura

trasformata anch'io!...» Dov'erano più, infatti, le sue

in quella serenità. Forse erano i libri, le poesie

circondavano dicevano sì, che erano pericolosi; ma non riconoscevano

era stata soltanto lei, erano stati anche, e più

quattro uomini a stento erano riusciti a trattenerlo. Un

le facoltà della mente erano più tarde a ripristinarsi

fatto scomunicare ogni altra, erano in lei tollerate dai

hai fatto tu stessa!» ¶ Erano soli. Ella chinò il

altro giorno, se non erano le guardie di città

dichiarando che quelle parole erano fuori di luogo? Perché

lo stesso tetto, perché erano tutto il giorno insieme

amavano, voleva dire che erano infami! Tanto più degni

dannazione, quanto più sacri erano i vincoli che avrebbero

della madre di lei?.. Erano vere queste cose? Era

tante cose che le erano state a cuore, se

le voci del mondo erano tristi e dolorose? «Se

Stravaganti, duri, prepotenti, maniaci: erano forse responsabili delle loro

preghiera e la fede erano per lei un rifugio

sodalizi politici. Quelle carte erano il documento e la

di notte, le sale erano stipate: assessori, consiglieri, impiegati

Le stanze del morto erano tutte chiuse. ¶ Il domani

Radalì. Le due duchesse erano interamente rimesse in salute

l'opera dei missionari erano argomento di tutti i

pensiero; egli riconosceva che erano giuste, comprendeva finalmente che

spiattellato in faccia! Parenti? Erano stati mai parenti per

da lui ottenuta: ed erano stati i soli a

a quel modo inusitato, erano rimasti in ascolto: nessuno

Lanza e di Sella erano costretti a nascondersi, le

laggiù alla politica; c'erano società operaie, circoli agricoli

dal principio alla fine, erano pieni di lui, delle

Galleria dei ritratti. Tutti erano animati dal più vivo

di Francalanza»: queste parole erano il passaporto, il talismano

lo credevano sincero ed erano sicuri di averlo, al

dell'importanza a cui erano assunti d'un tratto

casa! Ma i favoriti erano scomparsi, e invece sulle

padrone e il servo erano scomparsi, sedevano a fianco

stessa malattia di fegato erano un po' ridicole: sua

avevano perduto ogni efficacia, erano naturalmente attribuite all'odio

le balaustrate; i muri erano pieni di figure e

era grandioso. Duemila seggiole erano disposte in bell'ordine

Gli altri tre lati erano per gl'invitati: autorità

le teste dal sole erano state distese grandi tende

ressa, ma le porte erano custodite da buon nerbo

in piedi, i colli erano tesi, gli sguardi fissi

all'altro. Mille sottoscrittori erano già sicuri, un altro

nessuno. ¶ In casa, naturalmente, erano venute a trovarla prima

una casa dove c'erano di quei pasticci? Ella

Del resto, queste precauzioni erano inutili per Teresa. Ella

Infatti i bei giorni erano tornati per lui; dopo

a Teresina, scritte com'erano in una lingua fantastica

signore come ce n'erano a migliaia. Il lusso

Al club di Catania erano quasi in famiglia ed

botteghe da affittare c'erano gallerie vaste quanto musei

un tempo lo aspettavano, erano divenuti per lui sempre

trascinandolo al Morteo. V'erano molti altri deputati, una

dinanzi alla folla che erano mancate al duca e

vantaggi del libero regime erano infiniti, perché «come dice

stupore e il piacere erano propriamente grandi, tutt'intorno

al foglio dove c'erano poche righe di scritto

teneva lei, non c'erano quattrini che bastassero. Il

poterla sposare, non c'erano altri che i due

tra loro due c'erano differenze che andavano considerate

e più le sacre erano le preferite dalla principessa

senso di doverosa obbedienza erano sempre vivi in lei

Certe volte quei libri erano posseduti da Consalvo, il

che non sceglieva perché erano uno più bello dell

Nobili, sissignori: i Biancavilla erano nobili, ricchi anche; ma

carta stampata. I vantaggi erano infiniti. Al palazzo, non

una parte, quei libri erano introvabili, o costavano caro

del mese i quattrini. Erano pochi, ma egli s

il giorno innanzi. C'erano i due figliuoli, il

alto: mentre già tutti erano ai loro posti, egli

nel paese, i clericali erano una forza con la

loro proposito, gl'indifferenti erano costretti a prendere un

sfoggi di eloquenza, ma erano fischiati di santa ragione

quasi tutti poveri oratori, erano invece portati alle stelle

qualche acconto; quindi s'erano accordati per sequestrar le

quel partito: se errori erano stati commessi, questi avevano

dicessero che i tempi erano mutati, tutte queste cose

la mia amministrazione» s'erano dunque aggirati su tutto

E il suo terrore erano certi impiegati poco puliti

sentirlo, tutti gli uomini erano fratelli, fatti per sedersi

e tutt'e due erano nervosissime, intrattabili, perché giusto

fratelli si volevano bene, erano andati sempre d'accordo

quel che le conveniva erano i suoi parenti; che

parlava? Certo i casi erano diversi, perché tra Michele

tormenti inflitti alla sposa erano materia del terzo capitolo

luoghi dove tanti miseri erano caduti vittime del conte

i suoi occhi s'erano chiusi alla luce del

miniatura!» dicevano quelli che erano stati a Roma; e

i quattrini? Ce n'erano abbastanza?... Consalvo rispondeva che

Giunta. Le tornate consiliari erano diventate uno spettacolo a

e di paura non erano valsi a frenare. E

fermavano, notizie e commenti erano scambiati anche tra sconosciuti

più dove arrivare!... Queste erano sciocchezze, giudicavano invece gli

Padri, che ce n'erano, costretti a vivere con

nella previsione della legge, erano state distribuite a tanto

era invece stipata: c'erano il marchese e Chiara

inviti dei parenti non erano valsi a farlo fuggire

Le maggiori insistenze gli erano venute dal principe, il

tutte le pubbliche calamità erano stati altrettanti argomenti di

in fin dei conti, erano più quelli degli elettori

per tutto forte resistenza, erano costretti a battere in

sproposito. E se c'erano altre persone, aggiungeva invariabilmente

di volgarità. I puri erano tutti borbonici; lo zio

casa Francalanza ce n'erano sedici!... ¶ Frattanto il Parlamento

Dio ne scampi, non erano passate ventiquattr'ore che

del capo! ¶ Gli Uzeda erano arrivati al Belvedere poche

andare alla Viagrande, dov'erano quasi sicuri di trovare

ai luoghi ancora immuni erano accolti a schioppettate dai

condizioni; tutte le cisterne erano asciutte, non si poteva

per trovare una casa erano ancora più grandi. Il

non i soli sposi erano in lutto: non c

I suoi figli non erano più bambini, da doverli

accuse; ma stavolta tutti erano stati d'accordo nel

beni, e tutti s'erano placati. Placati in apparenza

lo dissuadeva, considerando chi erano quei signori: il barone

le loro stesse pazzie erano altrettante occasioni perché la

occupavano di lui, o erano disarmati dalla sua politica

suoi compagni che s'erano spogliati del tutto, dandosi

avevano fatto sapere che erano pronti a ricominciare appena

il paese, trovavano credito, erano una minaccia. Giulente prendeva

capitalisti, tutti coloro che erano dalla parte del mestolo

prepotenti d'un tempo erano tuttavia al loro posto

partigiani del duca. Questi erano sempre numerosi, ma soprattutto

il principe di Francalanza erano come dieci lire per

I libri che gli erano costati tanti quattrini s

e una dieta severissima erano necessarie; ma il maniaco

ma sessanta!... I quattrini erano stati realmente sborsati dal

partito avanzato, perché, se erano generose, potevano far male

Oggi però i tempi erano maturi, qualunque indugio sarebbe

di Roma: i tempi erano maturi e a non

le loro premure fastidiose, erano cresciuti di giorno in

quei cinque anni che erano stati fuori, a Palermo

che le truppe italiane erano dinanzi a Roma; e

serrate e buie com'erano. Dinanzi a una bottega

che andavano innanzi s'erano fermati e gridavano sul

E poi, i tempi erano mutati: i signori dovevano

i parenti che non erano ricchi quanto lui... Don

giro dei parenti che erano in città: andò prima

prendere, piovve donna Ferdinanda. Erano oltre sei mesi che

nella Sala Gialla c'erano il principe e la

e Giulente, seduti accanto, erano i più vicini all

freddezza da cui tutti erano impacciati, e rendersi utile

E i tre non erano scomparsi, che nella Sala

aveva tradita, allora! Ma erano venuti i tradimenti, ed

affatto. Che le importava! Erano così; bisognava prenderli com

così; bisognava prenderli com'erano. Purché Raimondo non la

dei mobili; le cose erano fatte larghissimamente e con

Blasco e la sorella erano più arrabbiati di prima

una rosa; i dolori erano svaniti, ella aveva voluto

padre e madre, non erano ancora passati dalla nuora

matrimonio perché i Giulente erano «pezzenti». Benedetto non si

dolori e le trafitture erano continui, oramai; ma, col

Luigi; né altri novizi erano entrati, fuorché Camillo Giulente

i quattrini di casa erano tutti del fratello Michele

prossima soppressione dei conventi erano state confermate da Roma

in caso di scioglimento erano nel suo modo di

fresca data, se ne erano rallegrati come di una

quello dello scialo, s'erano tutti accordati nell'opporsi

epiteto popolare col quale erano designati da tutta la

i ragazzi non c'erano più, ripresi dalle rispettive

due o tre altri erano rimasti, mentre gli Uzeda

rimasti, mentre gli Uzeda erano scappati al Belvedere, tranne

quel che sarebbe seguito erano universali. Quali disegni aveva

garibaldino e il governativo erano venuti quasi alle mani

ostile a Garibaldi s'erano accumulati molti sospetti, poiché

paurosi senza nessuna fede erano con esso; ora che

la distanza da cui erano separati il signore vizioso

molto espressiva: «Finalmente!...» C'erano in città anche Benedetto

veri parenti. Pel momento erano all'albergo; ma non

di gusti, di vita, erano diventati peggio che estranei

in tribunale: i nobili erano con loro per solidarietà

dimostrargli che gli scrupoli erano sciocchi, che anzi l

figli già nati c'erano e che bisognava pensare

bere? Perché non c'erano figli? Non sapevano tutti

i maggiorenti della Curia erano col principe contro il

patita da sua moglie erano affermate da una quantità

Dicevano che queste testimonianze erano sospette, ottenute per via

mandato; ma questi mormoratori erano gli eterni malcontenti, i

Dai feudi di Mirabella erano venuti due campai a

e donna Isabella s'erano riconciliati con una gran

saperla lontana? Non c'erano tuttavia tante persone che

di quelli che si erano ostinati nel biasimo sollecitarono

i «cugini», gli «zii» erano ormai i soli che

scrupolosa quand'essi non erano uniti legittimamente, adesso dava

di cera sulle quali erano dipinte orribili piaghe paonazze

che a Firenze c'erano stati di casa, dicevano

anche gli altri che erano tanto duri per la

mai, marito e moglie erano ormai pieni d'una

col principe, del quale erano ospiti, fu l'affare

una parte privilegiata; ma erano appunto il principe, cioè

più di dire che erano ignobili, affermava che il

governo, tutte le donne erano state altrettante baldracche... Lucrezia

un vascello dove tutti erano mascherati da marinai, passò

le innocenti creature che erano sangue suo! Ma vederselo

anzi al Belvedere, dov'erano tutti gli Uzeda. Lì

i Fersa non c'erano, gli Uzeda parevano di

Nossignore!» protestò Padre Rocca. «Erano ventimila di meno...» «Centosessantamila

dieci a dodici anni, erano tal e quale don

degli avventori, i quali erano la più parte spie

Chiara e Lucrezia non erano andate d'accordo; il

impedirgli di toccar terra. Erano le prerogative della città

Se la sera innanzi erano state insieme a San

queste cose non s'erano messe in chiaro sul

quelle partenze eran vere. Erano verissime: donna Isabella e

donna Isabella e Raimondo erano partiti, l'uno per

non udire, i «benpensanti» erano costretti a nascondersi! E

perché, tolta la politica, erano amici, dettero fuoco ai

I congiurati, vistisi scoperti, erano disperati, non comprendendo donde

di corsa. ¶ Le squadre erano finalmente scese in città

napolitani. Tutti i monaci erano tappati dentro; l'Abate

liberali, di quelli che erano stati in galera o

finimondo. ¶ Bixio e Menotti erano alloggiati alla foresteria; l

tra i novizi che erano scemati di numero perché

all'Università. Non v'erano stati parecchi signori pubblici

opuscolo sulla Pompei Sicola, erano buoni titoli: per averne

Già i sì colossali erano tracciati sui muri, sugli

fuori del mondo com'erano per via della nascita

fra i quali c'erano i due Giulente, zio

in presenza del duca, erano stati da costui invitati

soffocate. I più infervorati erano i popolani, gli operai

al silenzio. Gli Uzeda erano tutti borbonici fin sopra

da quando i napolitani erano andati via, di tanto

specialmente contro il duca. Erano poche parole, in forma

donne di mal affare erano complimenti e zuccherini. E

più tremendi per Lucrezia. Erano tutti scatenati contro di

pazzia del duca, s'erano riuniti tutti gli Uzeda

alla famiglia? Quando c'erano i Viceré, i nostri

i Viceré, i nostri erano Viceré; adesso che abbiamo

cosa era diversa. C'erano i figli di mezzo

i suoi parenti non erano molto fini; ma gli

andava troppo pel sottile erano considerati come nobili; come

tra i due s'erano impegnate discussioni molto più

anzi quattordici, precisamente. Prima erano dodici, poi il Concilio

Torino e, mentre c'erano, a chieder notizia degli

è Placido, questo Luigi...» ¶ Erano frattanto arrivati due camerieri

Voleva dire che non erano buoni di educarlo in

dei ragazzi; non c'erano soltanto fiori, ma alberi

un tempo, che adesso erano monaci o alle case

i boschi e s'erano accasati da signori in

anno, e certi feudi erano così vasti, che nessuno

obbedirli.» ¶ I fratelli, infatti, erano addetti alle grosse bisogne

cristianità; e poi c'erano gli isolani, i Gerbini

sul petto; e se erano seduti, alzarsi in piedi

o avvilitivo, col quale erano conosciute in città più

alla miseria in cui erano ridotti; i Currera Tignosi

del resto non c'erano castighi, ché i maestri

calderoni e le graticole erano tanto grandi che ci

imbottite, i crespelli melati erano piatti che nessun altro

a mezzogiorno, quando tutti erano raccolti nell'immenso salone

Molte altre «antichità» c'erano veramente nella Regola: San

cantine di San Nicola erano però ben provvedute e

serravano i portoni, c'erano visite di parenti e

poco a poco, questi erano tornati alle abitudini di

magra rendita, perché parte erano affittate a prezzi di

o sagrestani ritirati, parte erano addirittura concesse come elemosina

feroce e inestinguibile. ¶ C'erano stati sempre numerosi partiti

del principino, i contrasti erano quotidiani e violenti. L

tutti i buoni monaci erano per lui, non garbando

certo modo, i partiti erano poi scompigliati dalla politica

ordine tutto diverso. V'erano i liberali, quelli che

suoi soldati; e v'erano i borbonici, che i

quistioni d'ordine interno erano quasi tutti con l

tra i novizi v'erano partiti politici: i liberali

eguali, qui i liberali erano in maggioranza. ¶ «Sono tutti

nei posti migliori, c'erano tutti gli Uzeda: il

rappresentanti i dodici Apostoli, erano entrati nel Coro; l

col Superiore alla testa; erano senza scarpe, coi piedi

padre. ¶ Fin da quando erano andati a Milazzo, secondo

assistenza di lui le erano più necessarie. La nuova

Lunghi e lunghi mesi erano così passati, quasi un

ma le maggiori ostilità erano contro Teresina. La bambina

la partenza del fratello, erano state ragioni per le

ritorno» perché, se non erano falsi del tutto, dovevano

mangerà!...» Vedendo ora che erano tutt'una cosa, si

tempi quanto le circostanze erano diverse; egli non poteva

sulla brutta copia. C'erano espressioni di questo genere

superbia alle conghietture azzardarmi...» Erano il frutto di riforme

uno tutti gli alberi erano morti. Nondimeno egli non

libri che comprava glien'erano capitati alle mani alcuni

Gli altri servi ne erano perfino gelosi: il sottococchiere

casacca, perché, mentre prima erano contrari alla contessa, adesso

personalmente a lei. V'erano giorni terribili, quando donna

per terra, piene com'erano d'iscrizioni, capaci di

nobiliare. Tutti gli Uzeda erano gloriosi della magnifica origine

anni addietro; ma che erano centocinquant'anni paragonati ai

della carrozza. I legni erano due vecchi trespoli comprati

da quei contadini che erano. Le due cognate, a

ricche e nobili gli erano aperte come la sua

ora che i primogeniti erano preferiti per un'idea

combattimento. Tutti gli Uzeda erano scappati alla Piana, il

depresso: le speranze non erano morte o cominciavano a

duca tornò in patria. Erano passati appena due anni

servi protetti dalla principessa erano stati mandati via da

l'avversione della madre, erano stati da costui riconfermati

segno d'approvazione ammirativa. Erano tutti pel conte, in

e suo marito c'erano dissapori: comprendeva e taceva

Teresa, le carezze non erano tutte per lui; nondimeno

cartiera, nel comodino. Dov'erano nascoste le cose del

cognata. Tutti gli altri erano stati senza pietà per

giunto a Milazzo dove erano andati per affari, per

inganno. Già da quando erano venuti a Firenze, la

il suo odio si erano raddoppiati, le facevano una

le passate sofferenze le erano parse nulla, paragonate a

la morte della principessa, erano partiti, ed ella aveva

principessa e Consalvo s'erano già levati di tavola

fra loro due c'erano state un tempo parole

veramente, gli studi non erano stati il forte dell

credo sia per davvero!...» Erano quelli i sintomi? Poteva

come nel '37, gli Uzeda erano scappati alla loro villa

non arrivava mai lassù, erano certi di liberarsene. Il

il Priore don Lodovico erano già scappati, con tutti

a casaccio: non c'erano due finestre dello stesso

tante spese folli che erano state causa della sua

Uzeda, che in città erano molto severi, facevano adesso

di tutti i discorsi erano naturalmente le notizie della

ma le sue preferenze erano pel duchino Michele: non

madre gli parevano iettatori erano stati da lui messi

risposto sì. Poi s'erano scambiati gli anelli: la

stava bene e che erano tutti al sicuro. Non

le voltò le spalle. ¶ Erano passate due settimane dal

intendere ai legatari che erano stati trattati male dalla

che, a suo giudizio, erano tutti buoni e bravi

sarebbe cucito alla gonna, erano dell'opinione del principe

gli stemmi?» ¶ Gli stemmi erano l'opera del Mugnòs

fatti»; ecc. ecc. Questi erano, per donna Ferdinanda, atti

e tanta nobiltà. C'erano stati prima molti altri

giovanotti che le si erano stropicciati alle gonne; maritata

ogni buco, non c'erano in paese altro che

dettava quelle parole, esse erano buone, la toglievano, almeno

sala delle lezioni dov'erano riuniti tutti i fanciulli

resto, neppure gli scuri erano chiusi su al piano

Tutti i parenti, ormai, erano avvertiti: soltanto il famiglio

solo, dieci altre visite erano sopravvenute: il barone Vita

seghe, e le finestre erano state abbrunate fin dal

su tripodi d'argento, erano confitte quattro torce grosse

sono?... Di dove spuntano?...» ¶ Erano i zolfai delle miniere

in coda dove c'erano le carrozze dei non

le opinioni, nel pubblico, erano diametralmente opposte: alcuni sostenevano

una bolgia; alcune donne erano già svenute, in due

il signor Marco, poi erano tutti in campagna... ¶ «Mio

al Palestrina!... Come lui, erano venuti in chiesa quanti

assordava tutti; i frati erano scesi verso il catafalco

pezzi grossi dove c'erano, fra gli altri, il

dell'aprile Quarantanove: non erano del tutto scomparse le

i figli della morta erano al buio peggio degli

come familiari della defunta, erano richiesti della loro opinione

I tre di cappacorta erano nobili... nobili! e i

principi!... Un tempo c'erano i baroni da dieci

parete era lunga, quant'erano larghi i vani tra

non aveva nessun interesse, erano più impazienti di conoscerlo

ma tutti gli sguardi erano rivolti alla cartella del

di capo di ringraziamento erano stati generali; ma appena

voti. Tutte quelle ricchezze erano del fratello primogenito: a

portato in dote che erano? Una miseria! Quando quella

fino ai quindici anni. Erano i tempi delle rigide

tesori che in parte erano colati sotto i suoi

della miseria in cui erano ridotti, raccogliendo fiammiferi spenti

miserie lamentate dalla madre erano mentite, e che il

Uzeda, i cui antenati erano stati tanto benemeriti del

testa li potevan rimuovere; erano dei Viceré, la loro

le rendite delle proprietà erano state riscosse anche nei

a salvar le proprietà; erano quindi confuse nel patrimonio

figli, però, se non erano più imbecilli del padre

la soggezione a cui erano stati avvezzi da colei

paio di animali. Ma erano giuramenti da marinaio; egli

che in cassa c'erano soltanto cinque onze e

che le sue risposte erano oggetto di risa per

spia: per questo v'erano altrettanti partiti, nel cortile

e gli altri figliuoli erano qual più qual meno

Da parecchie generazioni s'erano venuti imparentando con famiglie

che le sue passioni erano tre: lei, la madre

sue viscere materne s'erano improvvisamente commosse per Raimondo

fresche e giovani entrambe, erano disavvenenti, quasi non parevano

né don Eugenio s'erano accasati; ma la principessa

della soggezione in cui erano tenuti gli altri figli

tanti partiti che le erano offerti, quale aveva preferito

così al morale essi erano o sfrenatamente amanti dei

Patrocinatore, notaio e sensale erano i suoi amici. Fra

di quei giorni lontani. Erano i tempi in cui

Il piacere, l'ammirazione erano in ogni animo: negli

Ma i guai non erano senza riparo. «Non facciamo

FRANCALANZA crescevano di dimensioni, erano lenzuoli di carta con

se egli ci fosse. Erano venuti i rappresentanti di

elettori dichiaratisi per lui erano migliaia, venivano apposta dalle

ma quei risultati non erano tutti egualmente favorevoli: i

di 3000 voti; gli altri erano tutti a distanza di

prova anche con lei erano sciocche, degne d'un

disse: "Vedi? Quando c'erano i Viceré, gli Uzeda

i Viceré, gli Uzeda erano Viceré; ora che abbiamo

molti di quei sovrani erano stinchi di santo. E

la folla; se no, erano ambasciatori che andavano a

casa. Gli antichi Uzeda erano commendatori di San Giacomo