Giovanni Arpino, L'ombra delle colline, 1964
concordanze di «erano»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1964 | mucchi, secche nel fango, erano le forme biforcute e | ||
2 | 1964 | noi e quella pianura, erano balzati a vivere tre | ||
3 | 1964 | le chiome infinite non erano vegetali, ma cupole e | ||
4 | 1964 | le chiome degli alberi erano cumuli di minuscoli teschi | ||
5 | 1964 | Non ero sicuro, mi erano sempre parse piccole, erano | ||
6 | 1964 | erano sempre parse piccole, erano entrate troppo facilmente, ballando | ||
7 | 1964 | quella stessa nicchia, diversi erano stati i nostri segreti | ||
8 | 1964 | i grappoli di barbera erano appena viola e aspri | ||
9 | 1964 | Le sue mani non erano uscite a mostrarsi e | ||
10 | 1964 | coltivato e le ortiche erano forti come braccia, di | ||
11 | 1964 | dei cespugli da verdi erano diventati quasi neri, le | ||
12 | 1964 | acque di un fiume erano solo più una lamina | ||
13 | 1964 | di uno zampognaro s’erano stinte in un innaturale | ||
14 | 1964 | con sghembi noccioli dov’erano i peschi e le | ||
15 | 1964 | da spedire a casa… – erano briciole e scorie di | ||
16 | 1964 | nuovo e di stalla, erano i primi giorni di | ||
17 | 1964 | quelle finestre, le persiane erano spalancate ma i ferri | ||
18 | 1964 | riparo nel bugigattolo. C’erano tre buchi rotondi, protetti | ||
19 | 1964 | ora i discorsi s’erano come placati in uno | ||
20 | 1964 | d’uno dei commensali. Erano quasi tutti suoi nipoti | ||
21 | 1964 | allineati lungo il muro erano fitti rettangoli di bottiglie | ||
22 | 1964 | tavoli lungo il muro erano già stati feriti in | ||
23 | 1964 | le ballerine, più tardi, erano state servite a tavola | ||
24 | 1964 | Sul tavolo di giunco erano i caffè, qualche superstite | ||
25 | 1964 | mio nonno, sulla panca, erano cugini e nipoti, i | ||
26 | 1964 | di fernet. Alcuni s’erano appoggiati alla balaustra di | ||
27 | 1964 | quelli che gli si erano scappellati davanti. Un’altra | ||
28 | 1964 | è visto, ma c’erano tutti i suoi ufficiali | ||
29 | 1964 | file di gente s’erano ormai acconciate ad attendere | ||
30 | 1964 | aveva scritto per mesi. Erano vergati in un inchiostro | ||
31 | 1964 | e minuziosi e acidi erano i paragoni tra certi | ||
32 | 1964 | e i soldati camerieri erano al fondo del salone | ||
33 | 1964 | le sue scarpe, quand’erano da risuolare, risultavano ugualmente | ||
34 | 1964 | di neppure un chilo erano già ritenuti buoni per | ||
35 | 1964 | era ancora una vacanza, erano ancora rose e fiori | ||
36 | 1964 | me, le sue ossa erano tutte in evidenza, ma | ||
37 | 1964 | incanto…”. ¶ Nella stalla c’erano due maiali, uno di | ||
38 | 1964 | al pozzo, chiamarono, c’erano dodici metri di pietra | ||
39 | 1964 | schiuma di tante enormità, erano nuvoli che mutavano colore | ||
40 | 1964 | mutavano colore, forma, consistenza, erano balbettii che intuivo galleggiare | ||
41 | 1964 | e fango non s’erano piegati nel rispetto di | ||
42 | 1964 | Discutevamo se gli apparecchi erano partiti da una portaerei | ||
43 | 1964 | vuoti del cane randagio. ¶ Erano diecine di migliaia di | ||
44 | 1964 | campana al cancello. Non erano sbandati in cerca di | ||
45 | 1964 | Dopo, anche gli ufficiali erano spariti… ¶ “Capite, signora?” raccontava | ||
46 | 1964 | se alle stazioni c’erano tedeschi… Anche i borghesi | ||
47 | 1964 | e Francesco ora non erano più ilari e gonfi | ||
48 | 1964 | la forza della fantasia, erano già a pochi passi | ||
49 | 1964 | già a pochi passi, erano i contadini impiccati nel | ||
50 | 1964 | essersi fatto bandito sanguinario, erano le spie fasciste che | ||
51 | 1964 | nei solai, nelle cantine. Erano i ragazzi di dodici | ||
52 | 1964 | parte, ma i trucioli erano risultati puzzolenti nella pipa | ||
53 | 1964 | esperimento, le liste sottili erano state messe a bollire | ||
54 | 1964 | più giovani, forse non erano armati, o forse avevano | ||
55 | 1964 | e i nemici tedeschi…, erano corsi nella conversazione. ¶ Potevo | ||
56 | 1964 | e col mitra non erano alti e grossi come | ||
57 | 1964 | bancarella in movimento c’erano certi biscotti scuri, dall | ||
58 | 1964 | che strepitavano in cortile erano più d’una, adesso | ||
59 | 1964 | il cartoccio. Intatti, c’erano ancora il collo e | ||
60 | 1964 | Genova, stazioni e voci erano fuggite senza che la | ||
61 | 1964 | del mare scurissimo m’erano apparsi tra gli archivolti | ||
62 | 1964 | il magazzino. Le divise erano di panno buono, nuovissime | ||
63 | 1964 | le calze non c’erano mitra o altre armi | ||
64 | 1964 | in ordine di servizio erano arrivati lì da trenta | ||
65 | 1964 | del rancio. Non c’erano trombe a suonare, né | ||
66 | 1964 | I maccheroni nella gavetta erano rossi e poco salati | ||
67 | 1964 | le basette. A volte erano allegri, entusiasti, brillanti negli | ||
68 | 1964 | nude nel freddo notturno, erano tornati in camerata con | ||
69 | 1964 | subito i marò s’erano vendicati. Paolo era quasi | ||
70 | 1964 | impresa. Gli indumenti femminili erano rimasti a lungo inchiodati | ||
71 | 1964 | di sopra delle brande erano questi segni e anche | ||
72 | 1964 | sera e tornando, se erano riusciti a far rissa | ||
73 | 1964 | della mano. Altri si erano spinti fino a pochi | ||
74 | 1964 | Anche i suoi pantaloni erano neri, e non pareva | ||
75 | 1964 | della casa del contadino erano chiuse, anche Francesco poteva | ||
76 | 1964 | mattini d’inverno. C’erano lenzuoli di nebbia depositati | ||
77 | 1964 | dormire contenta, vero? Come erano… Ah, dorme il cane | ||
78 | 1964 | facce sconciate dal sangue, erano Pedro e Parisot. Francesco | ||
79 | 1964 | I cancelli della stazione erano ancora chiusi, il mattino | ||
80 | 1964 | quel che facevano… Non erano disgraziati alpini in Russia | ||
81 | 1964 | ma i nostri vecchi erano meglio… Almeno si divertivano | ||
82 | 1964 | hai mai detto che erano così, non mi hai |