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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Arpino, L'ombra delle colline, 1964

concordanze di «erano»

nautoretestoannoconcordanza
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mucchi, secche nel fango, erano le forme biforcute e
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noi e quella pianura, erano balzati a vivere tre
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le chiome infinite non erano vegetali, ma cupole e
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le chiome degli alberi erano cumuli di minuscoli teschi
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Non ero sicuro, mi erano sempre parse piccole, erano
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erano sempre parse piccole, erano entrate troppo facilmente, ballando
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quella stessa nicchia, diversi erano stati i nostri segreti
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i grappoli di barbera erano appena viola e aspri
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Le sue mani non erano uscite a mostrarsi e
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coltivato e le ortiche erano forti come braccia, di
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dei cespugli da verdi erano diventati quasi neri, le
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acque di un fiume erano solo più una lamina
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di uno zampognaro s’erano stinte in un innaturale
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con sghembi noccioli dov’erano i peschi e le
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da spedire a casa… – erano briciole e scorie di
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nuovo e di stalla, erano i primi giorni di
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quelle finestre, le persiane erano spalancate ma i ferri
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riparo nel bugigattolo. C’erano tre buchi rotondi, protetti
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ora i discorsi s’erano come placati in uno
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d’uno dei commensali. Erano quasi tutti suoi nipoti
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allineati lungo il muro erano fitti rettangoli di bottiglie
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tavoli lungo il muro erano già stati feriti in
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le ballerine, più tardi, erano state servite a tavola
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Sul tavolo di giunco erano i caffè, qualche superstite
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mio nonno, sulla panca, erano cugini e nipoti, i
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di fernet. Alcuni s’erano appoggiati alla balaustra di
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quelli che gli si erano scappellati davanti. Un’altra
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è visto, ma c’erano tutti i suoi ufficiali
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file di gente s’erano ormai acconciate ad attendere
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aveva scritto per mesi. Erano vergati in un inchiostro
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e minuziosi e acidi erano i paragoni tra certi
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e i soldati camerieri erano al fondo del salone
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le sue scarpe, quand’erano da risuolare, risultavano ugualmente
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di neppure un chilo erano già ritenuti buoni per
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era ancora una vacanza, erano ancora rose e fiori
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me, le sue ossa erano tutte in evidenza, ma
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incanto…”. ¶ Nella stalla c’erano due maiali, uno di
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al pozzo, chiamarono, c’erano dodici metri di pietra
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schiuma di tante enormità, erano nuvoli che mutavano colore
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mutavano colore, forma, consistenza, erano balbettii che intuivo galleggiare
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e fango non s’erano piegati nel rispetto di
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Discutevamo se gli apparecchi erano partiti da una portaerei
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vuoti del cane randagio. ¶ Erano diecine di migliaia di
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campana al cancello. Non erano sbandati in cerca di
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Dopo, anche gli ufficiali erano spariti… ¶ “Capite, signora?” raccontava
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se alle stazioni c’erano tedeschi… Anche i borghesi
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e Francesco ora non erano più ilari e gonfi
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la forza della fantasia, erano già a pochi passi
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già a pochi passi, erano i contadini impiccati nel
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essersi fatto bandito sanguinario, erano le spie fasciste che
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nei solai, nelle cantine. Erano i ragazzi di dodici
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parte, ma i trucioli erano risultati puzzolenti nella pipa
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esperimento, le liste sottili erano state messe a bollire
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più giovani, forse non erano armati, o forse avevano
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e i nemici tedeschi…, erano corsi nella conversazione. ¶ Potevo
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e col mitra non erano alti e grossi come
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bancarella in movimento c’erano certi biscotti scuri, dall
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che strepitavano in cortile erano più d’una, adesso
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il cartoccio. Intatti, c’erano ancora il collo e
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Genova, stazioni e voci erano fuggite senza che la
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del mare scurissimo m’erano apparsi tra gli archivolti
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il magazzino. Le divise erano di panno buono, nuovissime
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le calze non c’erano mitra o altre armi
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in ordine di servizio erano arrivati lì da trenta
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del rancio. Non c’erano trombe a suonare, né
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I maccheroni nella gavetta erano rossi e poco salati
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le basette. A volte erano allegri, entusiasti, brillanti negli
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nude nel freddo notturno, erano tornati in camerata con
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subito i marò s’erano vendicati. Paolo era quasi
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impresa. Gli indumenti femminili erano rimasti a lungo inchiodati
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di sopra delle brande erano questi segni e anche
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sera e tornando, se erano riusciti a far rissa
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della mano. Altri si erano spinti fino a pochi
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Anche i suoi pantaloni erano neri, e non pareva
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della casa del contadino erano chiuse, anche Francesco poteva
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mattini d’inverno. C’erano lenzuoli di nebbia depositati
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dormire contenta, vero? Come erano… Ah, dorme il cane
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facce sconciate dal sangue, erano Pedro e Parisot. Francesco
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I cancelli della stazione erano ancora chiusi, il mattino
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quel che facevano… Non erano disgraziati alpini in Russia
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ma i nostri vecchi erano meglio… Almeno si divertivano
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hai mai detto che erano così, non mi hai