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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950

concordanze di «erano»

nautoretestoannoconcordanza
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alberi e la terra erano cambiati; la macchia dei
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sentieri, le cascine sparse erano come li avevo veduti
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le gambe alla gente erano quelli; i fazzolettoni, le
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donne sulle gambe scure, erano quelli. E le allegrie
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fino al mattino. C’erano feste, processioni, nozze; c
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feste, processioni, nozze; c’erano gare con le bande
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E a mangiare, diceva, erano sempre gli stessi. ¶ Che
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tempi. Ma i piatti erano sempre gli stessi, e
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ragazzi, i servitori, tutti erano dispersi, spariti, chi morto
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l’anno prima, quando erano venute le bande di
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che quelle stelle non erano le mie, che come
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grosse come angurie, non erano niente, somigliavano a quei
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era per tutti. C’erano donne, c’era terra
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vent’anni – che c’erano morti, su quelle strade
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che quei boschi s’erano riempiti di gente di
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figli i piú vecchi erano morti in guerra – non
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Giulia. Chi sa dov’erano? Se in qualche luogo
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Se in qualche luogo erano vive, dovevano avere l
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ch’eran morti soldati erano sani, ma che questo
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che intanto gli altri erano venuti sani, e l
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bestia; adesso i prati erano stoppie e le stoppie
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cacciatori, i sindaci. C’erano delle case – palazzine, come
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si vedeva, non c’erano quegli alberi – tutte le
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ritrovare le cose com’erano. ¶ Allora scoprí i denti
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braccia che non c’erano piú. ¶ Allora parlammo della
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quanti, dissi, ce n’erano ancora sepolti nei boschi
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aveva perduto sullo stradone. Erano un po’ sporche ma
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I sassolini della strada erano ancora gli stessi, e
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Le persiane della villa erano sempre chiuse quand’io
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e di me, ma erano cose che non quadravano
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quei suoi mezzadri, che erano i padroni di mezzo
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lontane oltre Canelli, c’erano dei ciuffi scuri di
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ma le piú grosse erano queste. Era inutile che
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porto, questo sí, c’erano le facce delle ragazze
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facce delle ragazze, c’erano i negozi e le
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pezzo di vigna, dov’erano? Anche la storia della
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casa. A Cossano, dov’erano andati a finire coi
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dietro ai boschi. Lassú erano vissute col vecchio e
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volta al mese, tant’erano fuorimano. I due uomini
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di vermut. Le stradette erano le stesse, con quei
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schiacciata e senza scarpe. Erano corsi su il dottore
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e monticelli che non erano colline, e i pali
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le strade non c’erano, e li avevano ritrovati
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tanto che i californiani erano in gamba, quei quattro
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comunisti. Qui le bande erano autonome. – Cosa importa, – disse
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dire. Tutti i partigiani erano degli assassini. ¶ – Per me
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il pretore concluse ch’erano meridionali. Dichiarò «sconosciuti» e
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tutti quanti e s’erano messi d’accordo. Siccome
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passato, e non c’erano piú sovversivi in paese
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fanno dire quante volte erano andati alla caserma dei
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Disse che i tempi erano stati diabolici, che le
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la famiglia, la religione erano tuttora minacciate. Il rosso
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in suo nome s’erano commessi e si commettevano
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per i vivi ch’erano ancora in pericolo, per
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mostrarsi per quello che erano, io di qua tu
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ponte, il giorno dopo erano di là da Bormida
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le altre due non erano niente. L’hanno viziata
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e riconoscermi, non c’erano piú. Da un pezzo
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un pezzo non c’erano piú. Quel che restava
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come quelli che c’erano in chiesa. Sotto i
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e piangevo. Le ragazze erano in casa e non
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la stalla dove c’erano i manzi, la vacca
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rustico, le figlie non erano ancor nate, e il
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messo insieme le cascine. Erano un sangue cosí, fatto
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alla Mora. Poi c’erano le volte che il
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pino – sul terrazzo c’erano Irene e Silvia, c
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me. Io chiesi com’erano adesso le ragazze. – Che
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d’agosto che tutti erano andati in festa a
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la partita al pallone. ¶ Erano andati anche i padroni
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è nessuno? – sentii chiamare. Erano due ufficiali di Nizza
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del sor Matteo non erano per me, e nemmeno
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e nemmeno per Nuto. Erano ricche, troppo belle, alte
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belle, alte. Loro compagnia erano ufficiali, signori, geometri, giovanotti
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È vero che c’erano famiglie su famiglie, e
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viali, ma quella gente erano armeni, messicani, italiani, sembravano
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campagna non ce n’erano. Anche quelle dell’alta
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che stendeva sul letto erano tutta la sua forza
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e mi disse ch’erano i dollari e il
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del sor Matteo non erano poi le piú belle
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anche capito che non erano in gamba, che col
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Irene e Silvia non erano piú contadine, e non
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di San Giovanni, c’erano i falò dappertutto – eran
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Anche Irene e Silvia erano gente come noi che
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a Canelli, dove c’erano i vivai coi sostegni
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la signora Elvira c’erano andate insieme e tornate
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con dei mazzi ch’erano piú belli dei vetri
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era sposato in Francia, erano morti i loro figli
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Le finestre di sopra erano accese; l’Emilia corse
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si ricordava che carogne erano stati in guerra gli
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la teneva. Adesso s’erano messe, nelle sere d
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con calma e non erano cosí prepotenti. Irene soprattutto
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di queste occhiate, ma erano già piú calde, maliziose
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i cuscini del biroccio erano scrostati. Mi dissero anche
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grilli – anche lassú c’erano i grilli – scesi dal
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in quella sala, c’erano delle pitture di fiori
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visti da sotto non erano piú un boschetto ma
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quarant’anni fa c’erano dei dannati che per
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le dava da leggere. Erano vecchi libri, foderati con
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giovani che già s’erano sposate e stavano per
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a piedi e s’erano portata la coperta e
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Di tutti sapeva dov’erano, che cosa avevano fatto
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morta la cagna? ¶ Non erano cambiati gran che; io
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i militari… Allora c’erano i fascisti e queste
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potevano dire… Ma c’erano anche gli altri… ¶ Non
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che Guido e Remo erano stati arrestati, e cercavano
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finito, tutti i vicini erano corsi a dar mano
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e i fagioli, s’erano messi d’accordo guardandosi
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La stanza dove s’erano picchiati era già piena
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dolci, poi una sera erano andate al teatro con
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e tutti gli altri erano gente che capivo, giovanotti
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era lui solo, ch’erano in molti, che la
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una nipote che non erano nemmeno conti, e nominato
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un giardino, dove c’erano cameriere che portavano biglietti
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Silvia, a loro ch’erano signore e non avevano
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non si oppose piú. Erano i tempi che Silvia
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giugno e ce n’erano molti. La seppellirono senza
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davano il cambio, gli erano sempre intorno. ¶ Chi adesso
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le ragazze della Mora erano state puttane. Lui non
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dei platani, dove c’erano le stanghe per legare
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Mango, dove non c’erano che strade da capre
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non passava mai nessuno. Erano venuti in festa sui
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Seraudi ballavano già. C’erano anche le loro sorelle
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a piedi. Ma c’erano le altre signorine che
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di Nuto protestò ch’erano già in troppi nella
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sotto il sole. C’erano in cielo delle lunghe
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sempre un azzardo. C’erano le pattuglie, i tedeschi
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non rischiava nulla, ch’erano vecchie conoscenze vigliacche che
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si muoveva, non c’erano lumi, sai come andava
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una notizia, brutta. C’erano le prove che la
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due di condurla fuori. Erano piú stupiti i ragazzi