Federigo Tozzi, Tre croci, 1920

tutti bianchi. I baffetti erano ancora biondi; il viso

conosceva perché una volta erano andati a caccia insieme

sua ghiottoneria, gli chiese: ¶ — Erano belle da vero? ¶ — Meravigliose

e riservato; e quelle erano le occasioni della sua

anni della sua vita. Erano risate sorde, ma spumose

sempre sottovoce, anche se erano sole; perché credevano che

di sottrarsi a chiunque. Erano contente di pensare a

convitto, che i parenti erano andati a prendere. Dando

i muri della strada erano tutti storti e piegati

lei; ma non ne erano ben certe. In due

da bucarsi le mani. ¶ Erano in fondo alla Strada

grembialata d'uva. ¶ Quand'erano più piccole, Chiarina e

scontarla, o almeno, com'erano soliti, per scemarla d

di vino; perché s'erano scordati di portarglielo, e

sapeva che quei due erano piuttosto amici dei suoi

lui. E, siccome c'erano appunto tutti e due

io. ¶ Ed, entrato dov'erano a mangiare, si scusò

delle carte che c'erano, e con le unghie

cancelli su le strade erano aperti; ma portavano ancora

tutte le botteghe dove erano ghiottonerie e robe da

Le mani gli s'erano affilate e parevano fatte

il Corsali escì, minacciandoli. ¶ Erano tutti e tre fuori

sé dalla collera; ed erano i soli momenti che

una cosa impossibile. C'erano dinanzi a lui tante

dovette attendere perché c'erano almeno una dozzina di

né meno una lira, erano per lui soltanto un

smettendo se essi non erano i primi. Poi disse

del perché, se n'erano andati. Niccolò avrebbe voluto

stati di coscienza si erano solidificati l'uno vicino

forse, quei sentimenti si erano sempre attaccati. Ora, anche

d'incerato verde; ma erano sospettosi di tutti e

essi non avevano: ed erano veramente commossi. Giulio s

si scansavano; e, se erano in più d'uno

di prima. ¶ In casa, erano stati afflitti in un

cinta; e le croci erano tutte una catasta accanto

in un piazzale; dove erano le serre dei limoni