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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Oriana Fallaci, Penelope alla guerra, 1962

concordanze di «erano»

nautoretestoannoconcordanza
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solo i capelli perché erano biondi e in essi
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agguantò i polsi che erano larghi, impellicciati da una
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guardò nelle pupille che erano pazienti, immalinconite dalle lenti
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partiva senza rammarico perché erano ventisei anni che mangiava
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non è un uomo?» ¶ Erano ormai arrivati all’aeroporto
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mani, questo lo ricordava, erano bianche come quelle di
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orribili cose che c’erano da fare, presto tornando
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occhi e siccome non erano rossi aveva esclamato che
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le apparenze gli arcangeli erano innocui, e di colpo
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Le va?» ¶ Millecinquecento dollari erano quasi un milione di
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inoltrò per saloni dov’erano appesi migliaia e migliaia
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le mani di Giovanna erano ghiacce e il suo
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snack-bar. Le cabine erano tutte occupate. Entrò in
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elenco. Ma che elenco! Erano sei libri, l’elenco
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la lettera B. ¶ C’erano sette pagine di nomi
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uno alla sua sinistra, erano invece due macchie nell
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altra persona. Le guance erano ancora incavate ma nell
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occhi, ora lo ricordava, erano azzurri. ¶ «Hallo, Giò» disse
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tante bugie, vero?» ¶ «Non erano bugie. New York io
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basta, bambini». I semafori erano occhiate di rosso, di
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se fossero barche, ed erano le navi più grandi
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stelle perché le stelle erano ruzzolate sopra la terra
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vederli perché quella notte erano di nuovo fanciulli. ¶ «Compriamo
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Andiamo a sparare.» ¶ C’erano anche i tirassegni a
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perché era tardi, perché erano stanchi, perché non avevano
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Go, young lady! Go!». Erano cento, duecento, trecento, tutti
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destro del soggiorno c’erano due porte: quella della
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i suoi occhi c’erano quelli di Richard: spalancati
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Infatti i suoi occhi erano asciutti e non sentiva
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esso fosse diventata mostruosa: erano sempre le medesime braccia
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Le valige di Richard erano pronte e il cestino
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Lì però non c’erano risate di mammy. C
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risate di mammy. C’erano urla, e lamenti, e
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di Broadway, ma non erano fogliolini di carta, erano
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erano fogliolini di carta, erano vite umane appese a
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al primo piano dov’erano la stanza da pranzo
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secondo piano dove c’erano la camera sua e
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da Giovanna. Le camere erano separate da un boudoir
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perdonala!» ¶ «Sta’ zitta, Martine!» ¶ Erano passati ormai quattro giorni
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Martine a sostenere che erano fatti per andare d
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largo, le ciglia che erano troppo spalmate di rimmel
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carico di promesse. ¶ Non erano una promessa, quei platani
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quei platani verdi? Non erano una promessa quelle campane
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chiesa di fronte? Non erano una promessa quei ragazzi
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anta, le sue mani erano asciutte. Tese la camicia
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i nostri rapporti non erano tali da darmi il
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plastica dove le scarpine erano chiuse, ne aveva fatto
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svegliare Martine. ¶ * * * ¶ I negri erano tutti vestiti di bianco
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alle panche. Non c’erano immagini religiose né fiori
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litigarvi, voi due?». Così erano usciti, fianco a fianco
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pesante silenzio, e così erano entrati in Harlem, una
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rompessero. I suoi peccati erano peccati qualsiasi ma i
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difficile. Gli americani felici erano vestiti di rosso, di
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tutti i colori; ed erano belli. Le donne avevano
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toraci robusti, i bambini erano biondi. All’angolo con
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urla, da pianti che erano le voci dei gabbiani
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Prima del tunnel c’erano gli spogliatoi per mettersi
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Misero gli stivali che erano neri, il mantello che
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labbra di Richard, notò, erano storte in una specie
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i suoi occhi sbarrati erano pieni di acqua che
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Le labbra di Richard erano fresche. Ma Giovanna pensava
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o resti per Dick?» ¶ Erano ormai giunti al marciapiede
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di alberi che non erano verdi come i soliti
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di pecora sembravano bacche, erano a casa dove la
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il pomeriggio che s’erano incontrati al Monocle. ¶ «Figurati
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anonimo, le sue spalle erano curve, e quando parlava
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ma gli alberi non erano più gialli, rossi, viola
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più gialli, rossi, viola, erano verdi come tutti gli
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e le sue dita erano flosce, di cera. Aveva
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una che l’altro erano innamorati del nonno e
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alleati, le nostre strade erano tutte un concerto. Avevano
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le fotografie che s’erano fatti a Times Square
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dalle finestre. Le finestre erano buie. Tornò indietro, mangiò
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delle finestre di Richard erano abbassati. Erano alzati. Salì
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di Richard erano abbassati. Erano alzati. Salì. Bussò alla
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e i suoi occhi erano iniettati di sangue, i
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e le sue labbra erano dischiuse in uno stupefatto
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odiato: al contrario. C’erano giorni in cui cercavo
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era dunque reciproca. «C’erano giorni in cui cercavo
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le tiravan la manica erano due. Ora tre. Ora
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Ora quattro, cinque. Ora erano un grappolo, tanti grappoli
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testolina, nella testolina c’erano gli occhi e la
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dove andare. Le strade erano vuote come se fosse
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e basta, non s’erano visti nemmeno, e Igor
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che pensava come lei. Erano i tetti ed i
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passarmi quei pantaloni, Martine?» ¶ Erano i pantaloni che indossava
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gettarvi un’ultima occhiata. Erano press’a poco le
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di povertà. Però queste erano le sue vigne e
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Richard e Bill non erano affatto dimenticati, non potevano
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catena nel quale s’erano avvolti tutti e tre