Alessandro Baricco, Emmaus, 2009

Andre era seduta, altri erano seduti, tutti dei loro

gli portavamo da mangiare, erano vecchi senza un soldo

E nel giardino c’erano i miei genitori: parlavano

perché i miei si erano messi a parlare della

di Luca. Non si erano accorti che lui era

e sua madre lo erano perché dovevano vivere accanto

i genitori di Andre. Erano giovani e incerti, così

con le mani, che erano però piccole mani, e

applicata su scala famigliare. Erano due bambine, e si

due bambine, e si erano scambiate la vita. ¶ La

le mutande – i jeans erano per terra, non volevo

e paglia quando c’erano sedie normali dappertutto, nella

disse che se l’erano sicuramente studiata, era tutto

di capire meglio chi erano tutti quei preti, le

Dovette chiedersi se non erano tutti ciechi di fronte

segreto. I gesti che erano assolutamente semplici diventano oscuri

aperto gli occhi, c’erano altri, sul letto. Non

mio padre, da piccolo. Erano posteggiati in piazza. Mio

ordine, ogni volta. Così erano venuti a rassettare, e

del Santo se ne erano già andati. Quando uscimmo

Ma dato che si erano picchiati, poi se ne

lo zampino del Santo, erano cose da lui. Voleva

mano destra. Bobby!, urlò. Erano lontani, e poi c

esperienza dei primi apostoli. Erano pochi, i più vicini

del posto, ma soprattutto erano amici e parenti quelli

in disparte, perché c’erano molti dei loro – quelli

altri ballerini che però erano gente normale, perfino deformi

festa, da lontano. Poi erano più stretti e allora

quelle che non lo erano mai state, per me

tempo. Altri non c’erano, intorno a noi. Nessun

fermò dove ero io. Erano giorni in cui chiunque

padri stanchi, che si erano fidati di noi, noi

non detto. Segreti. Non erano lontani dal vero, ma

in quel modo. Ne erano preoccupati i miei genitori

modo di dire, quando erano giovani. C’erano delle

quando erano giovani. C’erano delle ragazze che erano

erano delle ragazze che erano regine. ¶ Poi mi chiese

lui e sua moglie erano giovani. Ci teneva a

a farmi capire che erano stati felici. Nessuno voleva

insieme. Disse che c’erano un sacco di moralismi

un certo punto si erano ammalati. Ma non ne

voluto lasciarle a te. ¶ Erano proprio canzoni. O poesie

probabilmente canzoni, perché c’erano degli accordi vicino, alle

a poco. Raccontò che erano in tre, lui e

davanti, e se n’erano andati tutti insieme. Non

andati tutti insieme. Non erano drogati, e nemmeno ubriachi

nemmeno ubriachi. Ridevano ed erano contenti. I due amici

tempo, in quei giorni erano accadute troppe cose. Mi

non ricordando più quali erano i nostri, e quali

mistero dei demoni, che erano angeli. Nel modo più

domenica, a suonare. C’erano altri ragazzi, ormai, una

così ci aveva rimpiazzati. Erano giovani, e non avevano

valeva qualcosa. Gli altri erano ragazzi. Comunque ho chiesto

mia chitarra, e loro erano onorati. Va detto che

mi accorsi di come erano fatti. Avrei dovuto notarlo

un lato, tenuti lunghi, erano riportati poi fino all

subito sopra l’orecchio. Erano biondi, e pettinati con

mia terra, tanto si erano spostati i confini del

Mi alzai, alla fine, erano rimasti i gesti vellutati