Aldo Palazzeschi, Il re bello, 1921

bestemmia. ¶ Le nove principesse erano state segregate all'ultimo

le piccole teste gli erano fra le mani e

s'alzò Ludovico XIII, erano le plebi nella polvere

accadeva. ¶ — Due Re? Chi erano? Chi li aveva fatti

di frontiera in Birònia, erano discese da una misteriosa

scale, e altrove, si erano soffermati lanciandole gli sguardi

e allora le visite erano divenute più frequenti, e

agli occhi di nessuno. Erano riusciti a nascondere. ¶ Lei

tristi giorni della separazione erano venuti con quelli della

mese i soldi gli erano sempre avanzati. Udite, studenti

ingresso, attorno alla tavola erano tre persone. La giovine

disinvoltura: le tre persone erano lì come non si

avevano per mano, che erano naturalmente del corredo della

specchio. Oh! Non c'erano di quei pericoli per

La casa pareva rianimata. Erano ormai tutta una famiglia

volevano bene, che si erano simpatiche, che formavano un

zelo? Le faccende non erano chiare ugualmente? Incominciava a

la creatura al petto. ¶ Erano trascorsi appena due anni

Gli occhi bianchi, inespressivi, erano quasi completamente fuori delle

letto; attorno ad esso erano, colla vecchia zittella, tre

uscì gesticolando. Rincasò che erano suonate le otto, e

appena nato le ali erano state messe davanti e

quei pochi che non erano stati inclusi nella categoria

ultimi gli uomini. C'erano dei ciechi menati per

No. ¶ — Sono arrivato che erano le sette e mezza

ha fatto capire che erano finte. ¶ Ella ha sorriso

Ho guardato coloro che erano per la stanza. Ma

la stanza. Ma chi erano? Fanny non mostrava di

pettinare; i suoi capelli erano belli sì, ma di

fosse sbagliata? Dieci anni erano passati da quella sera

cuore era per scoppiare. ¶ Erano le sette, era appena

sera avanti. Sulla tavola erano sparsi avvizziti i petali

i mozziconi delle sigarette erano nel piattino di porcellana

le sue arie frivole erano scomparse, aveva quarant'anni

di questa terra. Gli erano cresciuti smisuratamente i baffi

poco a poco si erano riavvicinati. ¶ — Sicuro ho rischiato

quando avete visto che erano fichi secchi, ma io

vociferavano, alle finestre tutti erano affacciati; e sbracciavano, sbraitavano

attese: due creature gli erano attorno con occhi che

saranno belle.... Anna.... Agnese.... erano rosee.... perchè le ho

esse salterellando e ridendo erano entrate. La vecchia arrivò

di qualunque bassezza, ed erano quasi in diritto di

il piacere dell'uomo, erano cresciute sane.... belle.... erano

erano cresciute sane.... belle.... erano state concepite nella purità

e ve le incontrò. Erano inginocchiate.... cogli occhioni belli

le lunghe filastrocche, ed erano contente che la mamma

raccontarono. ¶ Intanto due uomini erano giunti, e con due

così complicata, ve ne erano delle bambine, ma ora

i pretendenti non le erano mancati; ma per il

Anche le sue risate erano favolose, altri le chiamerebbe

il baggiano, che c'erano anche le donne al

in lei non c'erano che le parole, e

lasciata la casa ed erano partite felici cogli amati

una disperazione! Le altre erano aperte, si leggeva loro

abbaruffava con la bestiola, erano insomma due burrasche che

il matrimonio di Valentina erano presenti tutte le sorelle

l'alta Italia dove erano due delle sue figliole

a Napoli. I nipoti, erano bruni come zulù, o

sue scarpe pure non erano rotte. ¶ Dall'abito non

avuta una vita ma erano gli aggregati di una

sortita spontanea, le donne erano la sua più grande

piccola città i gobbi erano cinque, egli aveva quattro

stavano celati, lo temevano, erano rimasti talvolta passivi di

portati dinanzi a lui, erano divenuti lividi, viperini, pur

ricorso a viaggetti ch'erano durati fino a due

bene? ¶ Questi quattro gobbi erano veramente quattro infelici, gl

di fine estate, tutti erano fuori in grande uniforme

del bimbo il suo, erano perle che il tesoro

da diciotto anni esercitava. ¶ Erano stati sposi diciotto anni

sposi diciotto anni prima, erano venuti in quella casa

per la prossima campagna. ¶ *** ¶ Erano trent'anni che la

loro famiglia. Le camere erano tenute con tale meticolosa

camerina; e gl'introiti erano via via aumentati, e

dato. Ma non c'erano di questi bisogni, la

seconda, e anche quelli erano piccoli guadagni per la

inquilini nuovi, studenti, ch'erano quelli che sorvegliava di

colpettini di tosse che erano divenuti un po' ironici

con Rosina la veglia. ¶ *** ¶ Erano nella sua casa, in

naso. ¶ Siccome gli altri erano fuori, la signora Costanza

il crocifisso. ¶ Sul comodino erano accese due candele in

passavano le orazioni lentamente; erano avvolte, l'una in

alba, un'alba cupa, erano ancora accesi i lampioni

le sue vecchie ossa erano intirizzite. Anelava il momento

le condizioni del baratto erano così favorevoli ch'egli

diavolo le abitudini ed erano tornati fanciulli. Non si

morti, ma perchè non erano mai riusciti ad averne

quando i due mariti erano di fronte ad un

maggiore, ma in fondo erano tutti colpiti da quello

così spudoratamente come quando erano soli. — Siamo i nonni

aver comperato un fanciullo erano divenuti due perfetti imbecilli

il maschio.... Infine loro erano genitori in condizioni tutt

dunque che a Vincignano erano stati venduti questi tre

di fabbrica «Vincignano». ¶ Si erano installate lassù, già da

dieci anni. Ce n'erano dall'espressione triste, malinconici

agi e di ricchezze. Erano tutti ben messi, i

e di colore. Altre erano intente a ravviare capelli

sulla piazza. Ve ne erano anche venuti in gita

acciuffarsi. I poveri fanciulli erano ormai intontiti, si portavano

prezzi enormi.... non ne erano stati venduti a meno