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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

concordanze di «erano»

nautoretestoannoconcordanza
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che mi uscirono. ¶ C’erano non so quanti perché
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stronzo» e «tuo padre» erano e sono ancora in
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pochi anni di frequentazione erano comunque bastati a mamma
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mese i due piccioncini erano innamorati e nel giro
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gli studi universitari non erano adatti a me) ho
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le attenzioni di mamma erano tutte per me. Una
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compagni di classe mi erano antipatici e lo stesso
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nella mia vita, ma erano sentimenti diversi da una
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che i suoi genitori erano ignoranti e avevano poco
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mia presenza non si erano mai scambiati una carezza
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altri giochi. Quando loro erano adolescenti, per esempio, il
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fantastiche i cui protagonisti erano i miei giocattoli, che
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certi discorsi per me erano troppo complicati e che
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da piccoli. Di come erano i nostri genitori. Il
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a farne le spese erano i familiari dei soci
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uno sconosciuto accanto, quantomeno erano anestetizzati. ¶ Che poi è
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fu Flor a chiamarci. Erano le sei e un
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quando a Napoli si erano tenute le elezioni amministrative
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stringere la cinghia gli erano serviti per mettere da
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spazzolai i tre piatti. Erano tutte buonissime, dissi, ma
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chiese se avessi fame. Erano le sei del pomeriggio
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e un po’ malconci erano tutti dipinti con colori
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verde. Alle pareti c’erano locandine di film, copertine
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In un angolo c’erano un piccolo divano e
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sul foglio. I portacenere erano stracolmi di sigarette e
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spinelli, nel lavabo c’erano due tazzine sporche di
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se stesso. ¶ Non mi erano bastati quarant’anni per
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me? Okay» balbettai. ¶ Si erano fatte le otto di
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Al suo fianco c’erano Mario che sorrideva beato
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e i nostri amici erano ormai entrati. ¶ «Mamma, cazzo
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braccia, perché le mani erano impegnate a mantenere uno
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assoluto. Mamma e Mario erano eccitati e scattavano foto
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e Valerio e Giovanni erano alle prese con l
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e a dirle quanto erano fortunate, lei a essere
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che per farsi grandi erano capaci di raccontare le
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primi, e invece c’erano già tutti, compresa l
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Rosalinda, che nel frattempo erano diventati due simpatici vecchietti
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eppure le finestre attorno erano aperte, perché a Napoli
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fra Raffaele e Vittorio erano proprio i capelli, e
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Quando i miei si erano sposati lui aveva insistito
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aveva risentito zio Vittorio. Erano rimasti al telefono per
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rivelare una catastrofe: c’erano ottime probabilità che i
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dei ricci. Ce n’erano di bellissimi e colorati
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imbacuccava nelle lenzuola. ¶ Eppure, erano entrambe belle. Anche se
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due figli, per fortuna, erano in campeggio con gli
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roba di attimi. Eppure erano lì, ancora nella mia
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loro indubbie qualità fisiche erano veri e propri centometristi
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te?» ¶ Guardai l’orologio. Erano le undici di un
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nessuno e le strade erano deserte, e siccome ormai
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garbatamente in giro? ¶ Si erano avvicinati a un travestito
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di chiamare qualcuno, loro erano rimasti lì a divertirsi
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Per fortuna, non c’erano né Gambino, né Matilde
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sue labbra, sulle quali erano abbarbicati baffi poco curati
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sono accorto che c’erano tante cose che mi
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le nostre lingue si erano sfiorate, la mia mano