Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

bacio, sulle dita. Non erano dunque gli occhi di

bene. Le nostre anime erano fatte per vivere insieme

prese le mani; adesso erano fredde, come se tutto

deserta: le vecchie devote erano sedute qua e là

sua borsetta da viaggio. Erano sparite le verdi vigne

mai non cessa: ed erano anche spariti, per sempre

Andiamo. ¶ Le ore, lente, erano trascorse: ne mancava una

le invadeva il sangue. Erano presso alla Via di

Baedeker. I due innamorati erano presso la finestra, guardando

soli in quel salotto, erano adesso pallidi, gravi, confusi

ambiente, dove tanti estranei erano passati, le ispirò una

scuro: tutti questi mobili erano perduti nella vastità della

forze del suo cuore erano decuplate: in quel momento

e le palpebre ne erano cosparse. In breve tutta

inquieto. ¶ Pure, quelle non erano due figliuole per lui

Anna sapeva che essi erano là, silenziosi, inchiodati sulle

proibiti. Le due donne erano state fuori lungo tempo

in un sol movimento erano dentro. Le carrozze, al

fosse; altre più impazienti, erano già al loro posto

e ogni tanto, vi erano dei minuti di profondo

di compagnia Stella Martini, erano giunte in teatro alle

fila. Le due sorelle erano vestite di bianco, di

stoffa del vestito, esse erano dissimiglianti. Laura aveva fatto

trasparenti, di seta bianca, erano attaccati con un nastrino

fronte e sulle tempia, erano rialzati sul sommo del

si abbandonava: i capelli erano poi raccolti dietro, sulla

occhialini dei giovanotti si erano rivolti su loro, così

possibile vederle un poco: erano belle, attraenti, avevano una

altro. Le guardavano, perchè erano della loro società, degne

Sulla fronte molto bianca erano sprezzantemente gittati indietro i

vi si lasciava andare. Erano, intorno a lei, dei

prendendo l'occhialino. Essi erano colà, da varii minuti

altri, tutti quelli che erano giovani o si sentivano

nell'anima di Raul erano due anelli di quella

muoversi! le due sedie erano vicine e i due

a guardare talvolta? Non erano tanto più belle le

vicinanza. I suoi occhi erano chiusi allo spettacolo del

sentendo che quei momenti erano troppo preziosi per perderli

Anche le Acquaviva si erano levate, quando Cesare Dias

idee, sue del passato erano contraddette? Quale mano invisibile

Ma le conversazioni, anche, erano così brevi! Al teatro

assiduità di Luigi Caracciolo erano diventate così chiare e

vedeva che queste intenzioni erano approvate da Cesare Dias

che le sue transazioni erano vigliacche e che l

che era l'avvenire, erano sparite dalla discussione; e

ore dell'alba si erano approssimate, il suo delirio

alle visite, assistendole quando erano malate, e aiutandole nel

guardare le incisioni, che erano assai belle. Stella li

pian terreno, dunque, vi erano i due saloni, due

minuti e delicati che erano appartenuti alla giovane sposa

conoscevano bene la parola; erano alternative di esaltazioni, in

che un tempo le erano piaciute, ormai non la

vibranti di affetto esaltato, erano lette da un giudice

cose umane, tranne una, erano diventate indifferenti. Egli stesso

tre volte, quando si erano trovati soli - adesso, ambedue

dei bagagli: i servi erano partiti un giorno innanzi

le sue forze spirituali erano molto abbassate, e che

due piccole frasi che erano una preghiera indistinta, una

le terrazze di Sorrento erano piene di gente, nella

di villa Caterina, dove erano sedie e poltrone, fra

ho capito che vi erano certamente stati, vi erano

erano certamente stati, vi erano dei segreti nella vostra

ella non lasciava mai: erano già le undici. Nella

tappeto dal fondo bianco. Erano le undici, e sua

ma Laura e Stella erano a un capo della

taciturno. Però le relazioni erano diventate più familiari fra

città, e le vie erano così affollate di pedoni

equipaggi, e i balconi erano così pieni di donne

ed ella, immediatamente, obbediva. Erano brevissime, anzi fugaci tempeste

un tandem, a cui erano legati due cavalli, uno

suo vestito: i petali erano caduti sul tappeto della

laggiù, laggiù, dove vi erano gruppi di signore e

di quel primo giorno erano finite. Già si formavano

ancora, con Caracciolo. Ambedue erano ritti presso lo sportello

si dissero una parola. Erano abituate a rispettarsi, nelle

loro ore di silenzio. Erano entrambe un po' pallide

a quelli che si erano leggermente annoiati sul principio

lusso. L'equipaggio dove erano Anna Dias e Laura

ai fiori che gli erano offerti innanzi, come se

ella se ne accorgesse; erano venuti a chiederle se

gli occhi di Laura erano velati di lagrime: e

cattivi - mormorò ella, candidamente. Erano aggruppati in un cantuccio

cui soleva mettersi Anna, erano tante sedie e sedioline

troppo le anime loro erano assorbite in un profondo

se ne fu andato, erano le undici passate. ¶ - Non

aveva detto che non erano l'amore, ma che

musicalità toccante con cui erano state dette, l'avevano

tutti, padroni e servi, erano ritirati nelle loro stanze

e tutti i lumi erano spenti. Pian piano la

tutti gli scampi terreni erano spariti, dimenticando poi di

lettura, sentendo che vi erano intorno a lei degli

fu finito alla meglio. Erano le due giuste. Adesso

ella sapesse, non vi erano balli, in quella notte

e dei balconi illuminati: erano quelli del club che

più luce, le imposte erano sbarrate. Caracciolo era dunque

inevitabile verità. Non vi erano nè balli, nè ricevimenti

più ostinati nottambuli si erano rassegnati a ritornare alle

mercato? E così, forse, erano tutti gli uomini; e

dicea: non soddisfatta certo. ¶ Erano indimenticabili, per lei, le

Caterina. Le due sorelle erano sempre pensose, e nessuna

cogitazione di ignote cose. Erano nella stessa villa, ma

o giornale. Nel luglio erano arrivati a Sorrento tutti

sorrentina. Le due sorelle erano troppo graziose ed eleganti

bel giovane non si erano mai potuti intendere e

intendere e spesso si erano scambiati delle frasi pungenti

che quelle due donne erano stravaganti, ognuna nella propria

azzurro di campagna sorrentina, erano pesanti e tristi per

una povera sciocca sublime. Erano restati in un salotto

di suo marito si erano posate. ¶ Ma quel giorno

Cesare, Anna e Laura erano travolti in un turbine

gite sui yachts che erano ancorati a Sorrento. La

a Sorrento, poichè vi erano capitati molti forestieri, fra

crocket, al lawn tennis, erano seducentissime e avevano una

e il suo dolore erano adoperati assai finemente, con

Ma intese subito che erano ubbie, che ella non

intorno, vedeva bene che erano delle puerilità. Era una

per torturarla, quei due erano familiari, familiari molto: Cesare

lasciare le stanze dove erano suo marito e sua

commessa una mala azione, erano creature superiori, degne di

che le sue malinconie erano un sollievo per loro

di scuoterla; e ne erano seguite delle scene, in

presa, i suoi sensi erano presi del vecchio, dell

stanza. E coloro che erano osservatori, dicean bene che

Anna, rialzati sul capo, erano fissate tre stelle di

sospiri delle madri; ed erano mille cose guastate, mille

una ad una, si erano intrecciate alle dita di

sforzi interiori di volontà, erano per poter chiudere i

e di Laura si erano congiunte insieme, in un

in un bacio. Vicine erano le persone, congiunte e

avevano lampeggiato di passione, erano adesso velati, morenti. ¶ - Io

dalle loro labbra: forse erano degli spettri che si

le guance, i capelli erano arruffati, mentre nessuna mano

le orecchie. Le labbra erano schiuse, stirate da un

i cui occhi si erano velati di lacrime, vedendola

spettri avevano parlato: parlavano. Erano un uomo e una

non due vane ombre. Erano suo marito Cesare e

voci, da quelle parole, erano rientrate nel loro assetto

la loro ricchezza, non erano valse a salvarla dalla

fissava quelle mani, che erano state intrecciate così amorosamente

di suo marito si erano posate, capiva che avrebbe

avanti: ma le spalle erano curve e la testa

state complici del peccato! Erano sedute, adesso: Laura sulla

infinita debolezza muliebre si erano confuse, nell'abdicazione della

e i suoi nervi, erano ormai spente: nella profonda

vedere che ora fosse: erano le quattro del mattino

Nella piazza della Vittoria erano rari i viandanti e

nella sua convulsione, si erano disciolti: ricercò e trovò

intorno. I bimbi che erano alla fontana, forse erano

erano alla fontana, forse erano andati via, paurosi della

gran viale di mezzo. Erano le due precise. L

della stanza di Cesare erano chiusi, come ella li

montagna. Le stanze attraversate erano in penombra, poichè sui

sapeva le vere, quali erano, come erano, le vere

vere, quali erano, come erano, le vere, le invincibili

labbra violette: gli occhi erano appena socchiusi, quasi che

dolore di coloro che erano la Passione e che