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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Melissa Panarello, La bugiarda, 2013

concordanze di «erano»

nautoretestoannoconcordanza
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accanto a lei c’erano la signora Chichili e
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giorni. ¶ Su un angolo erano stati appoggiati un rocchetto
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Nella parte opposta c’erano trenta milioni di lire
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mio padre ventisei, si erano sposati un paio d
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e unico uomo. Si erano sposati in chiesa, lei
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i fantasmi della villa erano capaci di regalarci. ¶ Qualche
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potessi immaginare. Le persone erano cattive, erano tutti assassini
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Le persone erano cattive, erano tutti assassini. ¶ “Non devi
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in casa, le mamme erano silenziose. ¶ Incontrammo mia madre
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avevo cose da dire, erano più interessanti dei bambini
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fidanzati. ¶ Quando non c’erano neanche i parenti con
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a fiori. I capelli erano già lunghissimi, lisci, arrivavano
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prendere.” ¶ Dieci minuti dopo erano tutti andati via. ¶ Era
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alcuni dei compagni poeti erano stati aiutati dai loro
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di una gioia piena erano quelli del trasloco. Fingendo
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due: o le analisi erano positive o aveva comprato
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di tè al limone. ¶ Erano tre le uniche raccomandazioni
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culo mi faceva male. Erano stati calci violenti, inflitti
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con i suoi, ma erano troppo corti, potevo solo
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gli occhi azzurri si erano riempiti di cerchi, spirali
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a sigaretta. I capelli erano in piega. ¶ La guardavo
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poche, molto poche. Si erano fidanzati e lei aveva
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del bagno. Dentro c’erano fiori di marijuana, delle
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in garage dove c’erano il mio computer, i
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dicevo e ci masturbavamo. Erano amplessi molto sofisticati. A
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Lui rimase in silenzio. Erano gravi, i suoi silenzi
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che durante l’amore erano stati lasciati sul pavimento
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degli uomini che c’erano stati prima di lui
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Tutti gli altri, dopo, erano stati impresentabili. ¶ Nove ¶ La
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dal precedente appartamento. C’erano scatole, vestiti dentro i
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grandi dell’immondizia. C’erano il mio scooter e
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film porno. ¶ Lì c’erano moltissimi film porno, perché
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nessuno, dovevo essere autosufficiente. Erano tre mesi che non
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scopriva che i due erano sposati e che il
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fino a un bar. Erano le quattro del mattino
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portone. ¶ “Madonna professoressa! C’erano un sacco di onde
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banco, a matita, c’erano le nostre conversazioni scritte
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e i capelli crespi erano tenuti insieme da una
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compagni che intanto si erano alzati e c’era
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cortile. ¶ I miei compagni erano fermi, muti, dritti davanti
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capitolo. ¶ Alcune mie compagne erano scandalizzate e abbandonavano il
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case editrici italiane. C’erano editori che non avevo
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della casa editrice c’erano le copertine delle novità
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una mediocre. Nelle copertine erano stampate banali foto con
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schifo che in estate erano l’unica cosa su
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con il tallone screpolato erano anche peggio di quelli
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le nuvole in realtà erano fumo dell’Etna e
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frantumandosi tutte le ossa. ¶ Erano sconvolti. ¶ Mia madre mi
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le mie amiche si erano molto divertite. Ma non
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all’idea che si erano fatti di me? ¶ Forse
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raccontati e anche se erano miei, mio padre, mia
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madre, mia sorella ne erano tragicamente coinvolti. ¶ Avevo tradito
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seduta, i suoi piedi erano sul mio grembo. ¶ Cominciò
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con altri esseri umani. Erano una coppia, amici di
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vivente nella sua testa, erano distillati di cattiveria accanto
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speranza. I miei genitori erano stati chiari: quel romanzo
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le cose, i sentimenti erano un’idea, non riuscivo
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sentirli sul mio corpo, erano da qualche altra parte
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diceva che certe cose erano giuste, altre sbagliate e
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terra. I nostri volti erano rilassati, sereni, nessuno aveva
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non sentire, ma ormai erano in trappola. ¶ Poi Simone
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la mia vita. ¶ Loro erano lì. ¶ Simone era la
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quelli, da qualche anno, erano stati evitati. Leggeva giornali
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di noi come ladri. Erano tutti giovani, si spostavano
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alla nostra destra, c’erano tre scrivanie, due occupate
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e quindi probabilmente si erano fatti delle fantasie. Avrei
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resi conto che certi erano più belli di altri
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unica, quando dentro c’erano gli occhi e le
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pensieri razionali e consci erano la voce, dunque. La
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assegno da mille euro. ¶ Erano i primi soldi che
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vedevamo più. ¶ Tre donne erano persuase che quell’uomo
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a fiori, i mobili erano stati presi ai grandi
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tre mesi!” ¶ I brufoli erano scomparsi di nuovo. La
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Io e Paola ridevamo. Erano mesi che non mi
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casa, l’aprii. ¶ C’erano dieci copie del mio
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vere. E i titolisti erano ancora peggio. Dovevo abituarmi
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aveva comprato i giornali. ¶ Erano in cucina, lui e
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Lì, diceva, le donne erano sensuali. ¶ “Volgari, semmai.” ¶ “Che
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Si guardò le mani. Erano larghe, le dita annodate
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a Roma che non erano ancora le undici. ¶ Salimmo
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e volevo dargli, dopotutto, erano un paio di occhi
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dovevano entrare, non potevano. Erano felici, ad ogni modo
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mia autenticità. Quei personaggi erano me, io ero quei
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innamorai perdutamente. ¶ Al tavolo erano seduti Francesca, Enrico Lucherini
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mattonelle. Lì fuori c’erano persone che mi offrivano
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il Maurizio Costanzo Show. ¶ Erano le quattro del pomeriggio
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una dietro l’altra. Erano curiosi e scioccati, erano
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Erano curiosi e scioccati, erano lì per dirmi che
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quel libro era sbagliato. Erano lì per dirmi che
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Elido, Thomas e Martina erano seduti in prima fila
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finito i compiti, ed erano già a letto. ¶ Solo
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città il giorno dopo erano ancora senza elettricità. ¶ “E
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poltrona blu. ¶ Le luci erano basse, come secondo loro
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un’insegnante eccezionale. ¶ Non erano riusciti a farmi male
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i miei occhi si erano chiusi per non vedere
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il mio nome c’erano delle strisce marroni tracciate
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I miei genitori non erano scioccati per le mie
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e mia sorella. ¶ C’erano tutti quelli della casa
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della casa editrice. C’erano scrittori, attori, registi, giornalisti
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suonavano Forever Changes. C’erano, sul letto con noi
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in nessun luogo, c’erano suo padre, mio padre
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studenti. ¶ “Troia” e “muori” erano le parole più gettonate
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calia a scuola. Loro erano costretti a frequentare le
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silenziosi attorno al tavolo. Erano ricominciate le liti, la
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parlare, completamente vestiti. C’erano solo baci. Molti baci
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avevo, perché le royalties erano una specie di truffa