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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Svevo, La coscienza di Zeno, 1923

concordanze di «ero»

nautoretestoannoconcordanza
1
1923
Un giorno d'estate ero ritornato a casa da
2
1923
certo lavoro di cucito. Ero prossimo al sonno, ma
3
1923
che l'accompagnarono. M'ero arrabbiato col diritto canonico
4
1923
catene del carbonio. M'ero dimostrato poco idoneo alla
5
1923
a scotere l'aria. ¶ Ero andato da quel medico
6
1923
mi disilluse, perché m'ero aspettato che il dottore
7
1923
costituito e poiché m'ero lagnato di digerire e
8
1923
le lasciavo solo quando ero ben certo di conoscerle
9
1923
si dimostrò perniciosissima. Non ero più alternativamente padrone ma
10
1923
mia libertà, occupato com'ero a rimpiangere altre cose
11
1923
mia ammirazione, ma evidentemente ero anch'io oggetto della
12
1923
parole m'indispettirono. M'ero cacciato volontariamente in una
13
1923
sentivo geloso dacché m'ero sposato. Quale tristezza! S
14
1923
altra cosa. Ma ne ero tuttavia ferito e mi
15
1923
lo sforzo cui m'ero lasciato indurre. Ora non
16
1923
pensavo affatto, occupato com'ero dal pensiero di mia
17
1923
e del dottor Muli. Ero dunque guarito del tutto
18
1923
anziché con me, ch'ero il suo paziente. Mi
19
1923
le raccontai che non ero veramente io che volevo
20
1923
per non destar sospetto. ¶ Ero arrivato al pianerottolo del
21
1923
poi, a trent'anni, ero un uomo finito. Anch
22
1923
Fino ad allora io ero passato di sigaretta in
23
1923
subito per spacciato. Quand'ero a Trieste ci vedevamo
24
1923
tutto indulgenza, sicuro com'ero che le sue debolezze
25
1923
di me anche perché ero stato fatto da lui
26
1923
inquietavano a questo mondo ero io. Il mio desiderio
27
1923
ogni giorno, ma non ero ancora in grado di
28
1923
casa. Niente di male: ero caduto nelle mani di
29
1923
venuto tanto tardi. Prima ero meno stanco e avrei
30
1923
volesse ancora seccarmi perché ero venuto tardi e gli
31
1923
quand'era invece debolissimo. Ero poi lusingato dall'affetto
32
1923
il padre per cui ero sempre vissuto. Non importava
33
1923
m'incoraggiò a parlare. Ero pieno di terrore all
34
1923
cose in simile momento. Ero esausto e cessai dal
35
1923
entravo in quella stanza ero pronto per discutere ed
36
1923
di sollievo. ¶ Poco dopo ero a letto, ma non
37
1923
padre insieme all'infermiere. Ero abbattuto e stanco; mio
38
1923
a quel momento io ero rimasto adagiato sul sofà
39
1923
ammalato s'era coricato. Ero deciso: avrei costretto mio
40
1923
e l'amicizia. Io ero abbastanza cólto essendo passato
41
1923
Di tali idee io ero ben povero e m
42
1923
a lui per arricchire. ¶ Ero venuto al Tergesteo per
43
1923
momento dell'acquisto. ¶ Io ero la persona più importante
44
1923
ingannarmi due volte, quand'ero già divenuto suo genero
45
1923
le dissi che m'ero morsa la lingua. Un
46
1923
altri malanni perché vi ero abituato. Guardavo istupidito quel
47
1923
sapere che io allora ero invaso dall'idea del
48
1923
casa sua proprio perché ero l'amico di quel
49
1923
arrivò a dirmi ch'ero atteso perché il suo
50
1923
gliene serbava rancore. Io ero sposato da un anno
51
1923
sapevano, fra altro, ch'ero passato nei miei studii
52
1923
intima soddisfazione vedendo ch'ero avviato magnificamente all'ammirazione
53
1923
toccata un'avventura sgradevole. Ero andato da un libraio
54
1923
intero popolo inglese? ¶ Com'ero sfortunato! Per quanto vera
55
1923
toccò a me perché ero io o forse perché
56
1923
io o forse perché ero italiano. It was really
57
1923
Vedrai che ti legheranno! ¶ Ero stato assaltato tanto impensatamente
58
1923
po' differente di quanto ero; pensai che mi sarebbe
59
1923
riso altrettanto lieto. M'ero lasciato trascinare a dire
60
1923
farle sapere ch'io ero un uomo tanto lieto
61
1923
facevo per lei, ma ero tuttavia riuscito a renderla
62
1923
di buona famiglia come ero io. Già alle prime
63
1923
lo vorrà". In complesso ero ben modesto perché è
64
1923
Di ogni sonata io ero obbligato di eliminare qualche
65
1923
ingiusto. Io che già ero passato per ogni specie
66
1923
alla sfacciataggine, ecco ch'ero ridivenuto il ragazzetto timido
67
1923
accorto a tempo ch'ero avviato ad un fiasco
68
1923
lei. A lei m'ero avvicinato non per conquistarla
69
1923
non sapesse ch'io ero là pronto per sposarla
70
1923
cui per caso m'ero rivolto, non rispose. Rispose
71
1923
persona ch'io non ero riuscito a conquistare: la
72
1923
giornata fu piuttosto sgradevole. Ero inquieto e ansioso. Io
73
1923
strano di ritornarvi. M'ero perciò coricato di buon
74
1923
delle notizie delle fanciulle. Ero perciò alquanto distratto e
75
1923
di poter escluderla. Io ero innocente, visto che non
76
1923
più una fanciullina? Io ero certo di non averla
77
1923
cui solo allora m'ero ricordato, mentre era vero
78
1923
dall'altra. Io m'ero proposto di dimostrarle dell
79
1923
divertirsi come quando c'ero stato anch'io. Alla
80
1923
casa, nel luogo ove ero più facilmente raggiungibile. Ma
81
1923
soggiacere al giuoco com'ero soggiaciuto all'amore. Ebbi
82
1923
all'amore, neppure [109] allora. Ero suo marito e avevo
83
1923
la città quando non ero ancora certo che nessuno
84
1923
sobborgo nel quale non ero mai stato e dove
85
1923
occupava un buon posto. ¶ Ero tuttavia tanto distratto che
86
1923
di mie notizie. Io ero ben deciso di non
87
1923
nacquero. A tarda notte ero ritornato a casa e
88
1923
invece che coricarmi m'ero recato nel mio studiolo
89
1923
dovuto comportarmi quella sera. Ero stato invitato da Ada
90
1923
Ma lei zoppica? ¶ Arrossii! Ero però in vena d
91
1923
improvvisazione. Gli dissi ch'ero scivolato mentre uscivo dal
92
1923
tanto bene, io semplicemente ero un uomo distrutto. Almeno
93
1923
prolungarvi le mie visite. Ero stato una bestia! Avrei
94
1923
perduta per me. Ne ero certo! Non sapevo io
95
1923
un posticino libero. ¶ Io ero ben risoluto di non
96
1923
il mondo di là. Ero anzi seccato di non
97
1923
raccolsi affatto. Poi m'ero fatti tanti di quei
98
1923
bello si è ch'ero rimasto al tavolino, solo
99
1923
ma modellata perfettamente. Io ero disposto di diventare un
100
1923
uomo della compagnia. ¶ M'ero dimostrato più forte di
101
1923
no! - dissi deciso. - Io ero stanco d'aspettare quegli
102
1923
che guardare e ascoltare, ero tutt'occupato dal mio
103
1923
perché suonasse. Ricordavo: non ero io venuto quella sera
104
1923
Ad un certo momento ero rimasto da una parte
105
1923
allora tanto esattamente. Allora ero pieno di odio e
106
1923
altrettanto spropositato quanto lo ero stato io. Dichiarò: ¶ - Forse
107
1923
Davvero che non m'ero ancora accorto che l
108
1923
semplice e breve. Vi ero anche costretto perché mi
109
1923
lo spirito di cui ero tanto orgoglioso, ma nelle
110
1923
quel giorno stesso m'ero sentito troppo male? Le
111
1923
da una sola mano. Ero salvo e cioè dovevo
112
1923
goderne molto, solo perché ero [145] molto stanco. Ero anche
113
1923
perché ero [145] molto stanco. Ero anche assonnato. Ciò provava
114
1923
mie caricature. Nella prima ero rappresentato come, col naso
115
1923
nelle cui mani m'ero posto, s'ostinò per
116
1923
io di Augusta m'ero innamorato subito alla mia
117
1923
accorto che io non ero tanto innamorato di Augusta
118
1923
non potevo sapere se ero al caso di addossarmi
119
1923
e che perciò m'ero astenuto dal far visita
120
1923
un po' di sincerità. Ero vicino al pianto e
121
1923
anticipato. Io non m'ero neppure accorto di quel
122
1923
dal torpore in cui ero caduto a forza di
123
1923
veramente ad uccidere Guido! Ero in piedi accanto a
124
1923
perché quasi mi portava. Ero io che finalmente gl
125
1923
un po' titubante. Non ero sicuro se gl'impegni
126
1923
quell'epoca io m'ero già assueffatto a considerare
127
1923
una sorella, ma non ero preparato a vederne far
128
1923
mie giornate con lui. Ero legato a lui anche
129
1923
della bestia perché m'ero lasciato prendere a quel
130
1923
della bestia perché m'ero lasciato prendere a quel
131
1923
solo allora, frastornato com'ero dalla tanta gente ch
132
1923
dal mio matrimonio: m'ero vendicato rifiutando d'approfittare
133
1923
compagnie e delle letture. Ero costretto ad una grande
134
1923
l'imitazione che m'ero proposta. Augusta voleva veder
135
1923
in compagnia dei quali ero almeno sicuro di non
136
1923
avvicinava alla morte. Finché ero vivo, certamente Augusta non
137
1923
sua bella salute perché ero morto io. Avevo una
138
1923
un altro. Io ne ero tanto sicuro che mi
139
1923
se io non m'ero accorto della sua confusione
140
1923
che al vedere Augusta ero stato distratto dalla sua
141
1923
bruttezza visto che m'ero atteso di trovare in
142
1923
padrone, ed io gliene ero tanto più grato in
143
1923
dichiarò ch'io non ero altro che un malato
144
1923
per dirgli che non ero tanto malato. Intanto io
145
1923
quella noia assicurandolo che ero convinto ch'egli sapesse
146
1923
sarebbe volato via. Ma ero di buon umore, perché
147
1923
in parte il collo. Ero tanto compreso della mia
148
1923
rivisto mai più, perché ero molto occupato. Il Copler
149
1923
Augusta. Ecco che ora ero innocente del tutto. ¶ Ella
150
1923
Augusta ne pareva incantata. Ero sempre esatto in quello
151
1923
amore. Da tanto tempo ero privo non d'amore
152
1923
corse che vi conducono. ¶ [189] Ero appena uscito dal Giardino
153
1923
madre in cui m'ero imbattuto la mattina al
154
1923
mi sentii benissimo. Ma ero realmente purissimo [190] perché passai
155
1923
Tutto andava bene: io ero salvo ed era salvo
156
1923
Ma intanto io m'ero calmato in modo da
157
1923
tutte le mie esitazioni. Ero avviato a tradire Augusta
158
1923
accorgermi che se non ero stato aspettato da lei
159
1923
amante. Ma io non ero ancora giunto tanto lontano
160
1923
se non altro, non ero molto sicuro del mio
161
1923
Da alcuni istanti io ero fortemente preoccupato da una
162
1923
dei sacrifici per aiutarla. Ero veramente serio e severo
163
1923
quale il più efficace. Ero già alla porta che
164
1923
di cui ancora non ero l'amante? Era evidente
165
1923
altra. Ecco ch'io ero corso da Carla e
166
1923
peggio di quanto m'ero figurato. Dovetti spiegarmi e
167
1923
di baciarla. Io m'ero proposto di venir da
168
1923
per sempre e quand'ero accorso per prenderla fra
169
1923
da mio suocero ove ero stato immobilizzato ad ascoltare
170
1923
l'aveva abbandonata. ¶ [209] Io ero sempre lontano dalla compassione
171
1923
Per quel giorno bastava. Ero ben lontano da quel
172
1923
scomparsa. Ma tranquillo non ero. È, forse, mio destino
173
1923
e senza nessun vantaggio. ¶ Ero quasi alla porta e
174
1923
dire il vero non ero ancora tranquillo; dunque mancava
175
1923
antica idea che m'ero fatta che le donne
176
1923
che poco prima io ero stato lieto di apprendere
177
1923
Giardino a casa mi ero baloccato con l'idea
178
1923
facesse torto: io non ero colpevole di un simile
179
1923
signori, alla mattina, m'ero sentito scoraggiato profondamente. Poi
180
1923
sentito scoraggiato profondamente. Poi ero andato a prendere gli
181
1923
amore. ¶ Prendendo il caffè, ero tanto assorto nel preparare
182
1923
prima di uscire. Se ero tutto suo! Andavo da
183
1923
È certo che io ero quel gentiluomo che non
184
1923
dopo che me n'ero andato il giorno prima
185
1923
Quella sua comunicazione, ch'ero il suo primo amante
186
1923
potuto accorgersene. Dissi che ero arrivato al colmo dei
187
1923
molto tempo non m'ero sentito tanto puro. ¶ A
188
1923
noi. Niente di eccessivo: ero come dovevo essere con
189
1923
mi preferiva quando non ero tutto e con grande
190
1923
sincerità suo. ¶ Io stesso ero un po' stupito della
191
1923
attribuivo al fatto ch'ero riuscito di far accettare
192
1923
quella mia innocenza. Se ero ritornato a casa non
193
1923
riempì di Carla. Com'ero stato duro con la
194
1923
Bruscamente le raccontai ch'ero venuto a portare alla
195
1923
questo mi rassicurò. Com'ero circondato dalla più assoluta
196
1923
avevano cessato di funzionare. Ero tanto indifferente al fato
197
1923
mio animo di cui ero il primo io a
198
1923
poverina ad Augusta, ma ero riconoscente alla povera Carla
199
1923
ch'io me n'ero andato. Accompagnato dal vecchio
200
1923
volte una donna ed ero ritornato due volte a
201
1923
confessarmi anche quando non ero reso più magnanimo dall
202
1923
mi sentivo proprio quale ero stato descritto, ma sarei
203
1923
i musei d'Italia. Ero tanto bene immerso fino
204
1923
Carla e Augusta, ne ero sicuro. Intervenne il vino
205
1923
Ma in fondo non ero triste. Augusta contribuì alla
206
1923
affetto e protezione. ¶ Ora ero pronto di accordarle tanto
207
1923
avrei rivista mai più. Ero dolce e paterno: ecco
208
1923
avevo mai visto prima. Ero geloso! Poco dopo fui
209
1923
Stadion! Meno male ch'ero noto anche a mia
210
1923
orrendamente. ¶ S'accorse ch'ero tutto bagnato. Mi fece
211
1923
poté restarmi accanto. Io ero molto stanco e anche
212
1923
dire il vero, m'ero arrestato al suo nome
213
1923
simile, ma io lo ero altrettanto al vederla stupita
214
1923
per quanto mi costasse, ero obbligato d'associarmi. La
215
1923
così che anche quando ero esasperato dalla gelosia, seppi
216
1923
peso allo stomaco: evidentemente ero più compromesso che mai
217
1923
allargato ed esteso. M'ero attaccato alla mia amante
218
1923
Carla, per abbandonarmi quand'ero con lei e per
219
1923
commiserarmi. Senza volerlo, m'ero gettato in un ginepraio
220
1923
e a mia figlia. Ero per loro qualche cosa
221
1923
le scarpe dell'altro. Ero di ottimo umore. Sentivo
222
1923
così la propria casa! ¶ Ero abbastanza sincero di rimproverargli
223
1923
Ieri lo sapevo. Non ero però sicuro che la
224
1923
avuto piccolissima parte. Io ero sempre andato direttamente a
225
1923
stato in cui m'ero trovato al momento d
226
1923
l'accorgimento di cui ero capace. La riscrissi tante
227
1923
tanta schiavitù. Non c'ero io? Avrei continuato a
228
1923
Uscendo da quella casa ero pieno di sdegno e
229
1923
eccentrica della città, cui ero pervenuto senz'alcun proposito
230
1923
moglie, proprio [278] come quand'ero stato in procinto di
231
1923
per l'Olivi, ma ero certo d'essere il
232
1923
mai gliene impedii alcuno. Ero l'ammonitore! Lo spingevo
233
1923
sua assunzione all'impiego. Ero venuto all'ufficio dopo
234
1923
un mese non m'ero fatto vedere in ufficio
235
1923
a me perché io ero stato assente dall'ufficio
236
1923
amicizia di cui gli ero sempre grato e non
237
1923
quei giorni in cui ero corso dietro a tante
238
1923
di Carla, io m'ero messo a esaminare i
239
1923
a giorno i libri. Ero spesso solo con Carmen
240
1923
piacere d'apprendere ch'ero anch'io della partita
241
1923
barchetta di Guido. Io ero sempre in dubbio: dal
242
1923
mia. Mi ribellai! Io ero puro e potevo parlare
243
1923
avevano atteso finché c'ero stato io. L'acqua
244
1923
temuto perché subito m'ero accorto che freddamente esaminava
245
1923
rivolta [328] a me ch'ero in atto di salire
246
1923
oramai poca fatica. M'ero abituato a fingere di
247
1923
ore in cui io ero fuori di casa. ¶ Si
248
1923
che nel frattempo m'ero accorto d'esservi inchiodato
249
1923
padre? ¶ Per un momento ero stato in procinto di
250
1923
la dichiarazione che m'ero rimangiata. Intanto gli avevo
251
1923
contabile ed io non ero disposto di gabellare per
252
1923
eliminare una frase ch'ero stato in procinto di
253
1923
meglio proprio perché m'ero messo a fare la
254
1923
curiosissimo ricordo. Il dubbio: ero io buono o cattivo
255
1923
resto in quel momento ero tanto pieno di buoni
256
1923
fatta quella domanda, m'ero sentito movere nel petto
257
1923
pratico ed io ora ero calmo e freddo. Curioso
258
1923
ad una organizzazione. Non ero io che potevo fare
259
1923
Guido. Uno sforzo immane. Ero dapprima arrivato ad una
260
1923
più ingenue confessioni. Non ero io recente di una
261
1923
brevità che mi offese. ¶ Ero sul punto di interrompergli
262
1923
seguii nel salottino ove ero stato poco prima e
263
1923
potesse credere ch'io ero pronto a concederle ambedue
264
1923
anche che allora io ero già reso inferiore per
265
1923
quel momento. Del resto ero tanto commosso che non
266
1923
sua volontà come lo ero stato fino a pochi
267
1923
e le comunicai ch'ero tanto contento del modo
268
1923
era vero o almeno ero contento di lui quel
269
1923
la lettera perché m'ero lasciato sfuggire parole addirittura
270
1923
piena soddisfazione. Non m'ero affatto compromesso con quelle
271
1923
carcere? - gli domandai severamente. Ero preparato ad una scena
272
1923
sua famiglia con lui. Ero anch'io della comitiva
273
1923
diritti su di me! Ero il suo buon cognato
274
1923
compresi nulla, preoccupato com'ero dal sodio. Nei giorni
275
1923
a terzi - proclamò ch'ero uno dei migliori suoi
276
1923
di aver fornicato. ¶ Io ero tanto ingenuo, diceva il
277
1923
attento ai suoi affari. ¶ Ero ben deciso di non
278
1923
doveva provare il valore. Ero tanto abituato a difendermi
279
1923
alcun modo e ch'ero perciò libero di dare
280
1923
incatenato peggio dell'alunno. Ero ben deciso di procurargli
281
1923
e sua moglie ma ero seccatissimo anch'io e
282
1923
confessò, sempre ridendo, ch'ero riuscito di imitare proprio
283
1923
quell'impegno, che m'ero creduto autorizzato di gridargli
284
1923
a Guido di accettarlo. ¶ Ero tanto imbarazzato che finii
285
1923
altre persone. Io non ero un tale uomo d
286
1923
lascialo da parte! ¶ Non ero affatto disposto di accalorarmi
287
1923
quistione di disposizione. Io ero pieno di un imbarazzo
288
1923
pericolo, ma ormai io ero tutto dalla parte sua
289
1923
sarà chiaro e asciutto". Ero tanto convinto della giustezza
290
1923
da quella stanzuccia, ove ero stato ricevuto due volte
291
1923
assistere la sorella. Io ero molto commosso ed Augusta
292
1923
dei suoi figliuoli. Ma ero poi sicuro di saper
293
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di salvataggio cui m'ero accinto, non parlai a
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avrei informata Ada ch'ero riuscito di ricuperare tre
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movimento che non m'ero concesso da varii giorni
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varii giorni, si dilatavano. Ero tutto salute e forza
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dal funerale. Non ne ero più tanto sicuro e
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Cominciai a scusarmi, ma ero ben lontano dalla sicurezza
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dalla sicurezza con cui ero volato dal cimitero in
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e che non m'ero sentito di allontanarmi dall
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le lacrime agli occhi. Ero di nuovo non l
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Ada come io solo ero stato pronto di soccorrere
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già due volte m'ero trovato con Ada, la
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sapeva perdonarmi subito. M'ero seduto e guardavo i
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al tavolino a cui ero seduto e vi si
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non volevo gridare ed ero persino dubbioso se dovessi
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fino a poco prima ero stato seduto io. Vedendomi
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seppi godere come m'ero atteso. ¶ Ada mi trattò
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mandai a dire ch'ero impedito, e per qualche
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uggioso. ¶ Tanto fiduciosamente m'ero abbandonato al dottore che
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egli mi disse ch'ero guarito, gli credetti con
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mi parve indiscutibile: io ero condannato ad andare sempre
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grande, certamente perché io ero tanto piccolo. Vecchissima m
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io andavo a scuola. Ero sicuro d'essermene avvisto
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fratello ed io, come ero fatto allora, piccolo, innocente
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distrutta l'immagine cui ero arrivato con tanta fatica
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Ma io in tempo ero ritornato dal mio lontano
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tale. Ma per lui ero guarito, ben guarito. Spalancai
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faceva tanto d'occhi. Ero guarito e non volevo
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disse ch'io oramai ero come un convalescente che
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Egli sentiva che non ero ancora ben suo ed
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da lui. Da solo ero esposto al pericolo di
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avrei rivelato che non ero guarito ed egli avrebbe
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Non ricordò ch'io ero allora intento nella mia
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con cui altri accarezza. ¶ Ero salito da lui col
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alla mia età m'ero lasciato prendere ad una
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malattia reale all'immaginaria. Ero oramai d'accordo con
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Addio propositi: finalmente ne ero libero. Tutto avrebbe seguito
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certi momenti. Io, invece, ero stato accompagnato sempre dall
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Grazie al cielo non ero guarito ancora! Avevo cessata
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dell'educatore burbero ed ero passato a quello del
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non arrestarmi finché non ero ritornato a casa, non
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d'albero in fiore. Ero veramente giocondo: così in
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versante da cui io ero venuto, e alcuni altri
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mio caffelatte da cui ero diviso soltanto dal suo
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mi spiaceva molto perché ero molto stanco, ma esitavo
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per recarmi a Trieste. Ero agitato, ma devo dire
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per vedere se proprio ero tanto sorpreso e arrabbiato
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perfettamente quell'occhiata eloquente ero avviato al caffè per
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miei cari da cui ero stato staccato in un
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la psico-analisi m'ero esercitato a ritenere le
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volli significare ch'io ero compratore di qualunque merce
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piena certezza. Dapprima m'ero messo, secondo l'antico