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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

concordanze di «ero»

nautoretestoannoconcordanza
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forse. Non per me. Ero nel corridoio di casa
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si piazzò davanti. Io ero al computer e le
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proteggermi. Solo che io ero troppo veloce e lei
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raffica di interrogativi idioti ero riuscito a zittire tutti
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nuda davanti a me. Ero così inebetito da anni
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ripeteva in continuazione che ero stato capace di mettermi
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farmi battezzare. In famiglia ero l’unico non battezzato
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padre. ¶ Grazie a lui, ero anche l’unico bambino
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io a dirglielo, che ero grande, che mio padre
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per i miei fratelli ero l’altro fratello. Che
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di depressione. ¶ Io allora ero poco più che maggiorenne
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fare centro. ¶ Tadààà! ¶ Comunque, ero in fumetteria in una
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però non potevo farlo, ero impegnato a contrastare la
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coscia intorno alla mia. Ero nella morsa di un
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lo farai.» ¶ «Lo farò.» ¶ Ero già impegnato a illustrare
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giorno fa, chiedendomi se ero libero per stasera, non
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liquido viscoso del medicinale. ¶ Ero stufo di quelle discussioni
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grande di quel che ero. ¶ Perciò allungai la mano
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simpatico e se m’ero divertito a giocare con
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di diventare un fumettista. ¶ Ero felice e fiero di
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sogno, lo avevo convinto. Ero riuscito, insomma, dove per
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anni dopo, quando mi ero allontanato da Matilde e
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inutile che ti sbatti.» ¶ Ero fiero della mia audacia
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tornare a casa mi ero fatto una canna con
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economica, che io non ero abituato a una vita
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sempre libero di andartene». ¶ Ero così stordito dalle sue
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il più vecchio, che ero io, ne aveva diciannove
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di liceo non lo ero più e quanto al
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godimento della mia sessualità: ero brutto, e di certo
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spinelli di Orlando. ¶ Insomma, ero schiavo dei miei difetti
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Insomma, io di Giulia ero cotto e di tutti
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senza amore e gliene ero pure grato! ¶ Giulia, dal
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fra i capelli. Sì, ero un po’ stempiato, ma
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dice: «Non ricordo dove ero arrivato». ¶ «Alla famiglia Ferrara
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padre, nel fine settimana ero costretto a fare la
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che mi ricordo» rispondo. ¶ «Ero una bambina stupida» dice
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in cui nacque Giovannino ero in viaggio con papà
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a tutto, che ormai ero grande e dovevo collaborare
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che tante volte mi ero fermato ad ammirare mentre
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distogliere lo sguardo, ma ero in pieno sviluppo, e
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a pensare che sì, ero stato proprio bravo. Non
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al termine della vacanza ero perdutamente innamorato. Non avevo
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notte prima della partenza ero tristissimo e non volevo
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In dieci giorni non ero riuscito a dichiararle il
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rammarico. Per anni mi ero afflitto al pensiero che
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dal posticino che mi ero ritagliato, accovacciato sul tappeto
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della sua risolutezza. ¶ Comunque, ero già pronto a dire
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La sera dopo cena ero io a portarlo a
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stata quella dell’università. Ero troppo immaturo per prendere
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o andavo in discoteca. Ero il suo fratello maggiore
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fare, dentro l’abitacolo ero in trappola. ¶ «Però lui
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successo. ¶ Già, con lei ero rimasto alla sera del
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la domenica delle elezioni ero pronto a fare il
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me alle urne, ed ero andato con gli amici
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spinello, e alla fine ero tornato a casa in
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tacchetti. Appena tornato lucido, ero subito corso al campo
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che riguarda l’eredità, ero e sono sempre stato
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mia moglie, infatti, mi ero presentato in ufficio puntuale
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avvertito dall’amante. Mi ero preparato a comportamenti animaleschi
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rimanere privata, ma mi ero illuso; in nessun ufficio
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e salutare tutti. Invece ero rimasto al mio posto
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La mattina dopo mi ero svegliato con l’amara
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solo a me, che ero un codardo, quindi iniziò
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Oh! Una volta tanto ero stato io a prendere
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o meno garbate, mi ero limitato a ciabattare dalla
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segreti ¶ Due giorni dopo ero sul lettino di Iazeolla
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Matilde non sarebbe accaduto, ero un adulto e gli
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fai qui?» ¶ In effetti, ero andato a trovarlo poche
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di Rosalinda. ¶ Un giorno, ero a pranzo da loro
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tuo parere.» ¶ In famiglia ero l’assaggiatore ufficiale di
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troppo dipendente da lei». ¶ Ero stanco e tentai di
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la tua felicità se ero il primo a essere
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non conta.» ¶ «In realtà ero venuto a chiederti di
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di modificare il copione.» ¶ Ero così sbalordito dalle sue
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per la terza volta. Ero lì solo da qualche
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ti sono già addosso. ¶ Ero preso dalla ricerca del
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Qualche sera dopo, mentre ero a letto a leggere
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di rendersi conto che ero io. ¶ «Ciao, sorellina!» esclamai
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raccomando.» ¶ «Questa cosa, cosa?» ¶ Ero abituato alle performance sessuali
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possibile, quella che mi ero conservata inutilmente per Ghezzi
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spiedino. ¶ Solo che ormai ero lì e se mi
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sarebbe, che non c’ero?» ¶ «Vivevi con Matilde.» ¶ «Embè
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Annuisco. ¶ «Ti dissi che ero convinto di aver preso
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la testa e mi ero lasciato portare a letto
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a letto, dove mi ero girato verso il muro
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quel che mi riguardava ero contento che Rosalinda passasse
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una coppia di amici, ero in fila per il
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lei, un po’ perché ero certo che ci fosse
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Al ritorno a Napoli ero sfatto. Senza più Giulia
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neanche lo sapevo?» ¶ «C’ero, ci sono sempre stato
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di dire. ¶ «No, non ero piccola, a sedici anni
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io piccola non lo ero nemmeno a sette. E
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avevi capito?» ¶ «Cosa?» ¶ «Che ero l’amante del mio
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colpa sua» chiarisce subito, «ero stata io a provocarlo
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nemmeno a piangere. Eppure ero già consapevole che niente
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i brufoli sulla fronte, ero troppo magro (come mio
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risposi di getto. Mi ero preparato per giorni al
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Già.» ¶ A quel punto ero anche pronto a una
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altro discorso. ¶ In definitiva, ero convinto che mi sarebbe
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che ogni sabato pomeriggio ero io a nominare i
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amore, volevo dimostrarle che ero meglio di lei, più
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pronunciare il nome, mi ero del tutto svegliato ed
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del tutto svegliato ed ero presente a me stesso
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darsi.» ¶ Un’ora dopo ero sul molo e tre
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Sì, avevo bevuto, fumato, ero piena di psicofarmaci, ma
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che quella maledetta sera ero con un ragazzo, uno
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motivo per il quale ero lì.» ¶ «Sì, sì, lo
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la delusione e io ero quasi pronto a fare
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un’agenzia di viaggi. ¶ Ero con Matilde e stavamo
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non vedevo da quando ero bambino. Matilde non si
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paio di volte mi ero alzato in piena notte
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fare pipì e mi ero ritrovato lo zio che
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faceva pensare che sì, ero solo e avevo già
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sudore, il sorriso. Insomma, ero lì, con il sogno
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mente?» ¶ «Non lo so, ero lì che mi lavavo
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mi sentivo così adulto. Ero un bambinone cresciuto al
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a un certo punto ero così stanco che, quando
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volta per sapere se ero interessato a vedere il
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il rettangolo verde, ma ero troppo stravolto per dedicarmi
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destra. Chissà se c’ero ancora in quella foto
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d’altronde, per anni ero stato il figlio acquisito
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quasi toccato cibo.» ¶ «Sì, ero troppo nervosa. Quando sto
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nati i miei fratelli ero già un bambino bello
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e ripreso, e io ero un po’ il suo
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piacere. ¶ Un giorno, mentre ero seduto sulla Vespa, Giulia
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increduli, a seconda. ¶ Io ero tipo da Giulia, non
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venuto a dirmi che ero pronto per fare il
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perché mi sentivo impazzire, ero fuori di me, ora
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al dito. Neanche mi ero accorto che se l