Gianluca Morozzi, Dracula ed io, 2019

era un mio parente. Ero io.» ¶ Dracula si stupiva

diciottesimo secolo. Quel giorno ero morto, seppellito, con un

Be’, perché quel giorno ero morto io. Morta. Morto

Morto. Non ricordo. Comunque, ero nei sette giorni di

nome, immagino...» ¶ «Forse lo ero. E tu? Hai conosciuto

Dunque, il 24 agosto mi ero svegliato in casa mia

Dream Syndicate. ¶ Neppure io ero tecnicamente nudo. Indossavo un

positivo la giornata. ¶ Così ero lì sveglio nel mio

molti modi, familiare. ¶ Mi ero subito rabbuiato. ¶ Sapevo benissimo

perché di là c’ero io. ¶ Silvia aveva borbottato

quella volta che mi ero un po’ arricchito con

faceva venire la tachicardia. Ero impegnato ogni istante a

Con calma, finalmente, mi ero alzato e avevo dato

terrificante storia. ¶ Infine, mi ero messo una maglietta pulita

di Rat-Man ed ero sceso a fare colazione

Il simbolismo delle magliette ¶ Ero tornato a casa per

portato al quarto. ¶ Mi ero presentato in un caffè

per il grande appuntamento. ¶ Ero uscito di casa sicuro

al mento. E così ero entrato spavaldo e col

adeguata per l’appuntamento, ero entrato nell’osteria di

in mezzo ai maroni.» ¶ Ero tornato a rivolgermi all

di cantante porca. Io ero il chitarrista scarso. L

un po’ turbato, mi ero messo a cercare un

ho scritto io.» Mi ero morso subito la lingua

era tutto quel che ero riuscito a belare. ¶ «Per

cielo, non me n’ero accorta prima... hai un

Chi sono?» E mi ero proteso in avanti sul

Ne sento tantissimi», ed ero sincero, perché Maddalena aveva

Prima di Florence io ero abbastanza dedito alla birra

pensaci». ¶ E io mi ero ritrovato con i gomiti

fronte al portone mi ero accorto di aver perso

risucchiarle, secondo me. ¶ Così ero tornato da Ringo, avevo

mazzo. Grazie alla quale ero andato a morire sul

Florence mi aveva lasciato, ero triste, sì, ma ancora

un termine tecnico, mi ero consolato in fretta. ¶ A

e Stefania Rocca.» ¶ Non ero in realtà ricco come

le tette di Diana, ero tornato, in linea di

di Gran Burrone –, mi ero lamentato della situazione. ¶ «Capite

Il sabato mattina, 25 agosto, ero andato al lavoro. La

quell’incombenza molto piacevole. ¶ Ero andato da Fausto a

devo andare al negozio.» ¶ Ero uscito cercando di concentrarmi

pollo tandoori. ¶ Henna ¶ Quand’ero entrato nella Batcaverna, avevo

CERCASI COMMESSA! ¶ Quando mi ero trovato davanti questa creatura

stata, la premiazione. Non ero entrato nei primi cinque

fissato con comprensibile perplessità. ¶ Ero molto goffo e inelegante

fa.» ¶ D’un tratto, ero arrossito come una collegiale

fronte a sorpresa mentre ero sovrappensiero, a pochi passi

lasagne all’Orrido, mi ero arrovellato sulla proposta di

costume, bellissima. ¶ E mi ero convinto. ¶ Quella notte mi

convinto. ¶ Quella notte mi ero avviato all’appuntamento notturno

ha regole antiquate». ¶ Mi ero guardato intorno perplesso. C

pasto. Erano cinque. ¶ Mi ero un minimo tranquillizzato. ¶ L

bianco per me, mi ero guardato in giro. ¶ Ai

turchi in Transilvania, io ero già in giro da

tutta la sua famiglia. Ero presente in città nel

avevo chiesto. ¶ «Oh, sì. Ero qui in città per

lo aveva indicato. Mi ero alzato sorridendo. Ero entrato

Mi ero alzato sorridendo. Ero entrato in bagno sorridendo

scuole superiori. ¶ Poi, calmissimo, ero tornato a sedermi con

passato. Ma appena mi ero riunito a lui, si

annebbiato... ¶ ... e quando mi ero riavuto, non ero più

mi ero riavuto, non ero più seduto nel soppalco

più seduto nel soppalco. Ero di nuovo in strada

praticabile. Non me n’ero mai accorto, ma la

uomo calvo: non mi ero accorto che fosse calvo

lingua leggendaria...» ¶ «Ehi, grazie», ero intervenuto, sentendomi sminuito. ¶ «Lajos

negli anni Ottanta non ero ancora nata?» ¶ «Ah... ma

orrendo fidanzato! ¶ «Dimmi», mi ero limitato a commentare. ¶ «Non

sublime. ¶ Tanto che mi ero fatto coraggio. ¶ «Magari», avevo

parole era diventata suono. Ero rimasto muto. ¶ Quindi il

quei dettagli che non ero certo fossero usciti sui

o Hamšík... per quant’ero lucido in quel momento

in via del Pratello ero arrivato in glorioso anticipo

baretti altre osterie, mi ero fermato a bere un

e all’orario stabilito ero andato ad attendere la

era venuta incontro, io ero stato a metà tra

di presentazioni, e io ero andato a farmi firmare

ammetto, ho letto, mi ero fatto l’idea che

pallidissima, triste. Okay, mi ero detta, non vado a

qualunque altro uomo, mi ero sforzata di compiacerlo. Avevo

Il fatto è che ero sempre stanca. Stanchissima, come

più cari amici. Ma ero rimasta zitta, come se

ritornare la persona che ero, di dimenticarlo. E ogni

gomma dura? ¶ Entrando, mi ero trasformato in mia madre

in passato, e mi ero sentito molto lusingato, ma

Portico dei Servi mi ero idealmente lanciato in un

vuota. ¶ Un attimo dopo ero andato a bussare alla

Henna? Stai bene?» mi ero sincerato. ¶ Lei era lì

fazzoletto per caso?» ¶ Mi ero alzato, ero andato dietro

caso?» ¶ Mi ero alzato, ero andato dietro la cassa

e Ray!» E mi ero un po’ commosso anch

Un istante dopo mi ero trovato le sue tette

Inferno. ¶ Lì per lì, ero stato sul punto di

tra venti minuti? Cos’ero, il suo galoppino? E

Io stavo lavorando, cazzo! Ero nella mia fumetteria, e

fumetteria, e stavo, ne ero abbastanza sicuro, per baciare

strade di Bologna. Mi ero addentrato nel ghetto ebraico

un vecchio portone. ¶ Mi ero trovato in una casa

accomodare in salotto. Mi ero seduto su un divano

a raccontarti, in realtà ero io.» ¶ «Oh. Quindi le

correre via urlando? ¶ Mi ero risposto da solo: era

ibrido annacquato –, io mi ero spostato dietro Dracula per

avevo creduto. ¶ E mi ero anche un po’ pisciato

detto qualcosa, ma non ero abbastanza lucido da poter

già molto se non ero svenuto, aggrappandomi ai tendaggi

nuovo per poco non ero svenuto. Avevo fatto bella

con Dracula solo perché ero troppo terrorizzato per muovere