Pantaleo Carabellese, Il problema della filosofia in Kant, 1938
concordanze di «esperienza»
n | autore | testo | anno | concordanza |
---|---|---|---|---|
1 | 1938 | è un risultato dell'esperienza, ma un presupposto della | ||
2 | 1938 | L'accadimento, datoci dall'esperienza, è successione. Il nesso | ||
3 | 1938 | verità intrinseca indipendente dall'esperienza, ma pur necessitante l | ||
4 | 1938 | ma pur necessitante l'esperienza stessa? Può l'esperienza | ||
5 | 1938 | esperienza stessa? Può l'esperienza, con la sua non | ||
6 | 1938 | suffragato, confermato, procurato dalla esperienza, la quale ci pone | ||
7 | 1938 | successione costante datami dall'esperienza. La oggettività del nesso | ||
8 | 1938 | tutti essendo indipendente dall'esperienza (per Kant c'è | ||
9 | 1938 | non può fondarsi sull'esperienza, cioè sul sentire di | ||
10 | 1938 | una qualche conoscenza fosse esperienza di tutta l'umanità | ||
11 | 1938 | sarebbe scienza, perchè l'esperienza di uno o di | ||
12 | 1938 | necessità della conoscenza sulla esperienza non vuol dire escludere | ||
13 | 1938 | escludere tale conoscenza dalla esperienza. Questo è il carattere | ||
14 | 1938 | scienza: non fondarsi sull'esperienza ma bensì fondarla. ¶ Noi | ||
15 | 1938 | cioè fondata non sulla esperienza ma sullo stesso pensiero | ||
16 | 1938 | spiega e fonda l'esperienza. Essendo giudizi sintetici apriori | ||
17 | 1938 | scientifiche non dipendono dalla esperienza, ma invece danno valore | ||
18 | 1938 | valore di conoscenza all'esperienza. ¶ I giudizi, secondo Kant | ||
19 | 1938 | di conoscenza alla stessa esperienza. Chiusa nella sua analiticità | ||
20 | 1938 | di sorta con l'esperienza. ¶ Conoscere non è fantasticare | ||
21 | 1938 | cioè nella indipendenza dalla esperienza, nella apriorità. E perciò | ||
22 | 1938 | apriori senza bisogno della esperienza; ma se la matematica | ||
23 | 1938 | che viene prima dell'esperienza («prima» nel senso di | ||
24 | 1938 | poi andiamo con l'esperienza verso le cose che | ||
25 | 1938 | che devono corrispondere; l'esperienza risponde alla matematica e | ||
26 | 1938 | introduzione del concetto di esperienza nella apriorità (paragr. 16). Sintesi | ||
27 | 1938 | punto di partenza l'esperienza. ¶ Finora ci siamo occupati | ||
28 | 1938 | sarebbero leggi, perchè l'esperienza è relativa e limitata | ||
29 | 1938 | sperimentale, che dipende dall'esperienza sulla base della fisica | ||
30 | 1938 | in quanto dipendente dall'esperienza e quindi mancante di | ||
31 | 1938 | tutti gli oggetti dell'esperienza» (pag. 78). A darci queste | ||
32 | 1938 | involontariamente, il concetto di esperienza. Natura è l'insieme | ||
33 | 1938 | oggetti, sì, ma della esperienza, perchè se questa legalità | ||
34 | 1938 | che costituisce la nostra esperienza. ¶ Sappiamo che il sentire | ||
35 | 1938 | non fossero quelli della esperienza nascente dal sentire non | ||
36 | 1938 | ad essere fatta nell'esperienza, come esperienza. Così questo | ||
37 | 1938 | fatta nell'esperienza, come esperienza. Così questo nuovo elemento | ||
38 | 1938 | di quegli oggetti della esperienza, non può porsi senza | ||
39 | 1938 | può porsi senza l'esperienza. ¶ Se gli enti di | ||
40 | 1938 | come oggetti di una esperienza possibile»; (quella parentesi apre | ||
41 | 1938 | la necessaria legalità dell'esperienza stessa. È l'impostazione | ||
42 | 1938 | natura per arrivare alla esperienza o viceversa? Sapendo che | ||
43 | 1938 | natura è natura dell'esperienza e che l'esperienza | ||
44 | 1938 | esperienza e che l'esperienza è esperienza della natura | ||
45 | 1938 | che l'esperienza è esperienza della natura, da dovunque | ||
46 | 1938 | Partiamo con Kant dall'esperienza; la natura è l | ||
47 | 1938 | l'intera legalità dell'esperienza. Ma, si noti bene | ||
48 | 1938 | bene, partiamo non dall'esperienza di osservazione, cioè dall | ||
49 | 1938 | di osservazione, cioè dall'esperienza già fatta, ma dalla | ||
50 | 1938 | già fatta, ma dalla esperienza possibile. ¶ Nel determinare quindi | ||
51 | 1938 | personale o anche umana esperienza: sono soltanto «oggetti di | ||
52 | 1938 | sono soltanto «oggetti di esperienza possibile». L'esperienza, di | ||
53 | 1938 | di esperienza possibile». L'esperienza, di cui abbiamo bisogno | ||
54 | 1938 | fisica pura, è soltanto esperienza possibile. Con questa determinazione | ||
55 | 1938 | Con questa determinazione della esperienza, richiesta dalla fisica pura | ||
56 | 1938 | pura è natura di esperienza possibile, il problema è | ||
57 | 1938 | le condizioni apriori dell'esperienza (cioè l'esperienza nella | ||
58 | 1938 | dell'esperienza (cioè l'esperienza nella sua apriorità) possano | ||
59 | 1938 | possibile l'apriorità della esperienza, vediamo cioè la schietta | ||
60 | 1938 | la schietta possibilità della esperienza. ¶ Il problema puro della | ||
61 | 1938 | il problema puro della esperienza in generale. ¶ È la | ||
62 | 1938 | OGGETTIVITÀ (paragr. 18 - 20) ¶ Empiricità ed esperienza; l'oggettività come carattere | ||
63 | 1938 | percezione a quelli d'esperienza dell'oggetto (paragr. 18): Obiekt | ||
64 | 1938 | distingue i giudizi di esperienza da quelli empirici. Nei | ||
65 | 1938 | sensi; i giudizi di esperienza sono empirici, ma solo | ||
66 | 1938 | sono anche giudizi di esperienza. Tra giudizi empirici e | ||
67 | 1938 | giudizi empirici e d'esperienza non c'è una | ||
68 | 1938 | basta a definire l'esperienza anche se in questa | ||
69 | 1938 | è in quelli di esperienza e cioè l'oggettività | ||
70 | 1938 | oggettività sono giudizi di esperienza. Immediata percezione dei sensi | ||
71 | 1938 | l'oggettività dà l'esperienza; e il giudizio d | ||
72 | 1938 | e il giudizio d'esperienza è dunque reso possibile | ||
73 | 1938 | obbiettiva, sono giudizi di esperienza; ma quelli che sono | ||
74 | 1938 | realtà) dobbiamo partire dall'esperienza nelle sue condizioni trascendentali | ||
75 | 1938 | l'apriorità; laddove l'esperienza non ci farà perdere | ||
76 | 1938 | dalla possibilità (apriorità) della esperienza (che come tale ha | ||
77 | 1938 | materiata di empiricità). Questa esperienza non solo non esclude | ||
78 | 1938 | l'oggettività perchè sia esperienza. Ma donde questa oggettività | ||
79 | 1938 | donde questa oggettività? L'esperienza si ha in quanto | ||
80 | 1938 | abbia un giudizio di esperienza). ¶ Da che cosa ci | ||
81 | 1938 | percettivo al giudizio d'esperienza. L'oggettività della coscienza | ||
82 | 1938 | giacchè questa caratterizza la esperienza, nella quale abbiamo coscienza | ||
83 | 1938 | pag. 86) «A fondamento (dell'esperienza) vi sta la intuizione | ||
84 | 1938 | è il campo della esperienza. La conoscenza quindi, secondo | ||
85 | 1938 | ne manca. ¶ «Per l'esperienza non è sufficiente, come | ||
86 | 1938 | valore oggettivo ed essere esperienza» (pag. 87). Il giudizio dunque | ||
87 | 1938 | giudizio, sebbene non sia esperienza. E per Kant invece | ||
88 | 1938 | è dunque coscienza singolare; esperienza è questa stessa coscienza | ||
89 | 1938 | così il giudizio di esperienza con cui abbiamo conquistata | ||
90 | 1938 | esprimono. La necessità della esperienza. Passaggio alla natura come | ||
91 | 1938 | Passaggio alla natura come esperienza possibile apriori attraverso lo | ||
92 | 1938 | soggetto, al giudizio di esperienza, per il quale si | ||
93 | 1938 | condizioni di giudizi di esperienza oltre quella che subordina | ||
94 | 1938 | avere un giudizio d'esperienza, devo sussumere questa percezione | ||
95 | 1938 | facessi un giudizio di esperienza. ¶ «Si trova anzi che | ||
96 | 1938 | fa un giudizio di esperienza. Or se questi concetti | ||
97 | 1938 | e il giudizio di esperienza, e servono di mediazione | ||
98 | 1938 | funzionale del giudizio di esperienza e così e perciò | ||
99 | 1938 | spiegato la oggettività della esperienza; siamo sempre nella coscienza | ||
100 | 1938 | quello di passare dalla esperienza come punto di partenza | ||
101 | 1938 | legalità della natura alla esperienza. Kant (abbiamo visto) preferisce | ||
102 | 1938 | perciò, essendo ancora nell'esperienza, siamo ancora nel punto | ||
103 | 1938 | c'è oggettività, nella esperienza. Per la dissociazione del | ||
104 | 1938 | Kant dice che l'esperienza è necessaria; incoerenza, perchè | ||
105 | 1938 | può essere tratta dall'esperienza la necessità ed universalità | ||
106 | 1938 | concorde in una determinata esperienza, non per ciò questa | ||
107 | 1938 | parla di necessità della esperienza, e non può non | ||
108 | 1938 | ed universalità e l'esperienza è oggettiva. Ma così | ||
109 | 1938 | che ci sono nella esperienza, provengono non da quanto | ||
110 | 1938 | carattere di necessità dell'esperienza, occorre uscire dal punto | ||
111 | 1938 | v. paragr. 23 e 24). ¶ L'esperienza apriori è possibilità di | ||
112 | 1938 | apriori è possibilità di esperienza, non esperienza di fatto | ||
113 | 1938 | possibilità di esperienza, non esperienza di fatto che suppone | ||
114 | 1938 | quella possibilità. E quella esperienza apriori (soltanto possibile) è | ||
115 | 1938 | scienza della possibilità dell'esperienza; la quale dà le | ||
116 | 1938 | leggi a cui l'esperienza di fatto deve obbedire | ||
117 | 1938 | natura conosciuta e dell'esperienza con cui la si | ||
118 | 1938 | di natura e loro esperienza umana. Estensione del dubbio | ||
119 | 1938 | concetto di natura come esperienza possibile. Accentuazione kantiana della | ||
120 | 1938 | conoscenza umana che diciamo esperienza: questa conoscenza non par | ||
121 | 1938 | solo la già fatta esperienza prova la realtà di | ||
122 | 1938 | causalità reale fonda l'esperienza, l'esperienza fonda la | ||
123 | 1938 | fonda l'esperienza, l'esperienza fonda la causalità reale | ||
124 | 1938 | a fare la nostra esperienza con questo nesso ma | ||
125 | 1938 | perciò si attui nella esperienza. Ma ampliato così lo | ||
126 | 1938 | di là di questa esperienza, che voi dimostrate che | ||
127 | 1938 | che non sia l'esperienza. La natura invece è | ||
128 | 1938 | natura conosciuta sperimentalmente; l'esperienza umana è proprio l | ||
129 | 1938 | umana è proprio l'esperienza naturale. L'errore è | ||
130 | 1938 | su questa unità natura-esperienza, la rende concetto secondario | ||
131 | 1938 | l'uomo agisce nella esperienza; quindi la sua azione | ||
132 | 1938 | la stessa possibilità della esperienza, possibilità dell'esperienza, che | ||
133 | 1938 | della esperienza, possibilità dell'esperienza, che l'esperienza umana | ||
134 | 1938 | dell'esperienza, che l'esperienza umana attua e può | ||
135 | 1938 | quella possibilità. Possibilità dell'esperienza, che è la stessa | ||
136 | 1938 | distinzione tra possibilità dell'esperienza ed esperienza: (1. possibilità dell | ||
137 | 1938 | possibilità dell'esperienza ed esperienza: (1. possibilità dell'esperienza è | ||
138 | 1938 | ed esperienza: (1. possibilità dell'esperienza è legge, essenza della | ||
139 | 1938 | della natura come tale; 2. esperienza di fatto è l | ||
140 | 1938 | in questa possibilità dell'esperienza, è vivere nella coscienza | ||
141 | 1938 | es., noi con una esperienza di fatto determiniamo l | ||
142 | 1938 | dalla possibilità stessa dell'esperienza, cioè dalla legalità di | ||
143 | 1938 | fatto sperimento. La mia esperienza in genere è l | ||
144 | 1938 | ridurre la natura alla esperienza possibile e l'esperienza | ||
145 | 1938 | esperienza possibile e l'esperienza possibile alla legalità naturale | ||
146 | 1938 | Questa identificazione non dell'esperienza umana di fatto ma | ||
147 | 1938 | fatto ma solo della esperienza possibile con la legalità | ||
148 | 1938 | che se natura è esperienza possibile e questa è | ||
149 | 1938 | costituiscono la possibilità dell'esperienza che è certo esperienza | ||
150 | 1938 | esperienza che è certo esperienza di realtà naturale. ¶ «Scaturisce | ||
151 | 1938 | altro che principi dell'esperienza possibile» e non possono | ||
152 | 1938 | fenomeni come oggetti dell'esperienza» (pag. 110). La natura dunque | ||
153 | 1938 | è che possibilità di esperienza. Resta così sempre aperto | ||
154 | 1938 | interrogativi: ¶ 1°) la natura è esperienza possibile; ma come, donde | ||
155 | 1938 | che permettono appunto l'esperienza in atto. Donde e | ||
156 | 1938 | Donde e perchè una esperienza di fatto su una | ||
157 | 1938 | di fatto su una esperienza soltanto possibile? Questa esperienza | ||
158 | 1938 | esperienza soltanto possibile? Questa esperienza del fatto come tale | ||
159 | 1938 | che compongono la nostra esperienza (fino ad oggi) con | ||
160 | 1938 | natura come possibilità di esperienza. Questo problema sarà poi | ||
161 | 1938 | presentano ingenue, schive di esperienza ed in questa loro | ||
162 | 1938 | in questa indipendenza dalla esperienza si presentano necessitanti; ci | ||
163 | 1938 | puri, cioè indipendenti dall'esperienza, ma che non per | ||
164 | 1938 | ragione, indipendentemente da ogni esperienza, raggiunga qualche cosa che | ||
165 | 1938 | ai fisici bastava l'esperienza: una matematica ed una | ||
166 | 1938 | si ha conferma nella esperienza. Delle idee pure della | ||
167 | 1938 | concorrono a formare l'esperienza possibile e perciò sono | ||
168 | 1938 | sono escluse da ogni esperienza di fatto. La stessa | ||
169 | 1938 | di mondo non è esperienza possibile, non può attuarsi | ||
170 | 1938 | può attuarsi in nessuna esperienza di fatto. ¶ Queste idee | ||
171 | 1938 | si potesse con l'esperienza risolvere questo problema: c | ||
172 | 1938 | di mondo vissuto in esperienza. Ciò invece è, umanamente | ||
173 | 1938 | primi che spiegano l'esperienza, che costituiscono la possibilità | ||
174 | 1938 | la possibilità stessa della esperienza. Scienza che non può | ||
175 | 1938 | determinazione della possibilità della esperienza, tutto questo capisco perchè |