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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Salvatore Di Giacomo, Novelle napoletane, 1914

concordanze di «essa»

nautoretestoannoconcordanza
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per divertire il pubblico; essa ha questo di comune
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rubata, la decorazione che essa m’ha procurata. ¶ Questo
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ha riconosciuto. Da allora essa non esce più in
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guardare da vicino, ed essa ha una governante che
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ce n’è bisogno), – essa mi rispose filosoficamente. ¶ Per
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ombra fece un movimento. ¶ – Essa m’ha visto, – sussurrò
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felice delle donne, che essa aveva incontrato a Mergellina
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un segno della principessina; essa aveva voltato verso noi
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solo istante collo sguardo. Essa era grande, slanciata, aveva
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tutto quanto desideravo. ¶ Appena essa fu uscita, una mano
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tutto ciò che vede; essa vi ha sorpreso due
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l’acqua sulfurea che essa mi paga, le porto
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di meglio, dei franfellicchi; essa accetta tutto. È vecchia
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che prima della reclusione, essa aveva condotta una vita
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mie domande, seppi che essa non aveva avuto dopo
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di parlare al principe, essa supplicò di non farlo
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dopo lo sguardo ch’essa mi aveva restituito in
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che tanto da lontano. Essa mi rispose: ¶ – Non stiamo
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volta sola la mano! ¶ Essa cambiò voce, e replicò
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dirvi tutta la verità: essa non è mia figlia
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me. Non ricevendo risposta essa aveva in breve divezzato
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della Madonna, e se essa vi ama, il che
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convento perché s’istruisse; essa non poté imparare niente
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per la mia cucina; essa vede tutto, perfino il
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che una parola ed essa scapperebbe per la via
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affezionarvela, di trattenerla, ma essa avrà sempre degli istinti
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guanti, o si informicoliscono, essa è nata per andare
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più a Grazia. Quanto essa perdeva in nobiltà di
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di natali, tanto più essa guadagnava per me in
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Vedendomi vicino al principe essa mandò un grido, si
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frutto d’una colpa, essa ne è innocente e
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per lei. Si troverà essa bene colle tue abitudini
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vuol conoscerti, – le dissi. ¶ – Essa mi conoscerà tua moglie
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seguirmi. Quanto a Gelsomina, essa non si fece tanto
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vedeva spofondarsi nell’orizzonte essa mormorava tra i denti
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giovine rallegrò immensamente Grazia. Essa l’aveva appena visto
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né frutti di mare! Essa imprecò contro il cuoco
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della cabina di Grazia. Essa dormiva; niente s’era
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e dalla mia materassa. Essa riuscì alla fine ad
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ci avvicinavamo al settentrione, essa tremava. Sono convinto che
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sono ben altre cose», essa mormorò: «Non è Napoli
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niente di tutto ciò, essa esclamò in aria di
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più la mia napolitana. Essa rideva soltanto quando Tortaniello
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e quelli, ai quali essa metteva allegria non ne
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di spiegare a Grazia; essa alzò le spalle con
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soprannome burlesco di Tortaniello. Essa si piegò verso di
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d’ogni suo canto essa mormorava sempre più sotto
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ma se facea vasà! ¶ Essa cantava co chella bella
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me mettea a sonà, ¶ Essa dicea cantanno doce doce
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pennea, ¶ Ma se intrasatto essa maje se scetava, ¶ O
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franchezza: ¶ – Guarda che sciocca! ¶ Essa non ne volle sapere
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il collare di ferro, essa tagliò l’anellino d
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donna e prima che essa avesse il tempo di
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no, si lasciava baciare. ¶ "Essa cantava con quella sua
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a suonare il mandolino. Essa diceva cantando con somma
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dì appresso, e con essa se ne sarebbe andato
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fanciulla dal principe, perché essa né l’aveva supplicato
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so in che maniera essa riuscì a persuaderlo, e
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e prima dell’inverno essa aveva il baule. Trombardo
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sotto i suoi sguardi, essa mi parve piccola e
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diavoletto nero. ¶ – Hai fame? – essa mi domandò colla sua
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dell’acqua, – le risposi. – Essa andò a prendere un
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dell’acqua per lavarmi. ¶ Essa non mi comprese. Mi
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lontano; seppi poi che essa non aveva mai assistito
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volte i suoi gioielli, essa era veramente bella! ¶ – Brava
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veramente bella! ¶ – Brava! – gridai. ¶ Essa si fece color ciliegia
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aveva ferito il cuore. Essa era piccola, e quando
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acconciata a quel modo: essa aveva dunque frugato nel
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che in quella posizione essa era seducente. Ma ebbi
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a Carmela: ¶ – Lasciami vestire. ¶ Essa si slanciò fuori; io
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tentai di rialzarla, ma essa mi scappò dalle braccia
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per chiudere la lettera. Essa ritornò subito portando pane
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è? (Che c’è?) ¶ Essa sfidò lo sguardo fiammeggiante
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per avvicinarmi a Carmela. Essa era seduta sulla roccia
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che colla sua imprudenza essa comprometteva, non solo sé
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morte. Mentre io parlavo essa precipitò il movimento e
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da fuochi d’artificio. Essa ci volgeva le spalle
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cadere in un precipizio. Essa s’ostinava a starsene
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vuoi venir giù? ¶ Ma essa era già sul ramo
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dimenticarlo. L’abito che essa portava mi irritava contro
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noi nel bosco, – diceva essa; – perché ci ha abbandonati
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angelo del mio cuore! Essa lo servì coi bocconi
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perdeva fra le piante. Essa rideva come una matta
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mostrandomela: ¶ – Osservate una cosa, essa non salta mai sul
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suo passato, non perché essa cercasse di nasconderlo sotto
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o sei albergatori che essa non pagava la misero
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tornarsene a Napoli. Allora essa riprese l’opera di
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di vent’anni moribonda. Essa teneva un bambino attaccato
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ci vedete, – le disse (essa non dava a nessuno
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vedere quello delle ragazze. ¶ Essa non chiedeva di meglio
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prendere la mia lezione. ¶ Essa mantenne la parola e
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re allora a Napoli. Essa rifiutò risolutamente perché era
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batté palpebra e quando essa ebbe finito disse con
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alla brezza marina, mentre essa colle narici dilatate, colla
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lavorare, la camera dov’essa doveva dormire, la corte
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cosa vuol dire, pensava essa, saper leggere.» ¶ Intanto Toniello
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un tozzo di pane. Essa aveva buon cuore del
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di Toniello, poi andò essa stessa in giro con
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mancanti al suo istrumento: essa non gliele vendette a
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Ogni giorno all’alba essa aveva la sua mattinata
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il secreto di Reginella. Essa era afflitta così profondamente
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Mentre egli la tirava, essa si trascinava sulle ginocchia
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detto Don Cristoforo che essa vedeva sempre più spesso
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su quest’ultimo punto essa diceva innocentemente le cose
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una napoletana è da essa tanto poco offesa, quanto
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farne tabacco da fumare. Essa ricevette con un certo
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gambe penzoloni ed agitate, essa sembrava ballare sull’animale
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e di dolore che essa abbassò la testa. Il
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tu glielo dirai, ed essa creperà di rabbia. ¶ – Che
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spense quello della fanciulla. Essa mise la testa tra
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egli non rispose. Allora essa prese il bicchiere ch
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Toniello non rispose, ed essa riprese: ¶ – Tu non vuoi
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dialogo a miss Uragan. ¶ Essa s’innamorò subito della
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e Reginella ama Toniello, essa ha giudizio appunto perché
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miglior salvaguardia dell’onore; essa allatta il settimo bambino
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ad ogni nuovo parto essa diventa più bella. Toniello
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Trova che ha ragione; essa è diventata borbonica e
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malati. Se ne trova essa li cura, e per
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Era infatti destino che essa non si maritasse. ¶ Al
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non ostante la malaria. Essa partì subito per Roma