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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matteo Bandello, Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose entro poeticamente descritte, 1545

concordanze di «esser»

nautoretestoannoconcordanza
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come egli le veggia esser publicate col nome in
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acqua mi distempre, ¶ ch'esser non può dinanzi a
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meco sète ¶ d'un esser, d'un poter e
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quanto ritroso l'uom esser mi soglia, ¶ né l
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ben mostrò di Marte esser figliuolo. ¶ Un indomito toro
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con titol di marchese esser signore, ¶ e fu di
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grazia e maiestate, ¶ quant'esser possa in donna che
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eternamente a canto? ¶ Com'esser può, che senza te
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ardenti e belle, ¶ com'esser può che morto ancor
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fama dare. ¶ E com'esser potrá non ben purgato
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nipote tanta grazia, ¶ qual esser suol la gioia di
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lui tanto congiunto, ¶ ch'esser non può da' tuoi
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re quand'ebbe inteso ¶ esser giunto il Rangone ed
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e sola, ¶ e com'esser si de' leggiadra e
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la sua partenza, ¶ qual esser suol un lucido baleno
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mai date a donna esser ne l'idol mio
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dirò la verginella vaga ¶ esser Lucrezia di Gazuol Gonzaga
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è senza Amore, ¶ com'esser può svegliato a l
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giá ch'ivi devea ¶ esser l'albergo de la
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piú s'apprezza. ¶ 50. ¶ Com'esser può che 'n pargolette
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a lor sovien quest'esser quella ¶ di ch'altre
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che meglio t'era esser celato, ¶ dal fuoco vinto
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da lei divella ¶ l'esser gientil sí com'è
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o a quella riva, ¶ esser chiara vorrá che l
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non s'acquista: ¶ forse esser può che lá su
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i casti ama, ¶ ed esser còlta da man casta
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assai che ti stimaro ¶ esser offeso da mortal veleno
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che fosse libertate ¶ l'esser disciolto da quel nodo
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mai: ¶ povero e fido esser volesti, prima ¶ che restar
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a ragion si sente esser schernito. ¶ E so che
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i suoi parenti, ¶ ed esser ricco quant'altri mai
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e piú da questi esser veduto teme, ¶ che da
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la mente, ¶ Amor ritroverai esser disio ¶ di bellezza fruir
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sol la voglia, ¶ ch'esser non può che non
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scorno, ¶ né cura d'esser mostro ogni or a
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con le Grazie Amore, ¶ esser in ciel allor non
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il giovane have ¶ ch'esser non possa ogni or
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s'egli è morto esser s'impara, ¶ e dolce
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par gravezza oprar ed esser pesa, ¶ e senza l
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che da tutti devrebbe esser schifato. ¶ Ei sempre stará
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amando morte agogna, ¶ d'esser amato sempre fòr di
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e duro: ¶ e ch'esser peggio puote, a dir
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amar né di compenso esser sicuro? ¶ Questo terrestre Amor
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guai. ¶ Ladra e omicida esser colei si crede ¶ che
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questo mezzo le parole ¶ esser oneste e un viver
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alcun mostrare, ¶ e s'esser disfrenato altrove vuole, ¶ qui
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questo fragil velo, ¶ com'esser può d'affanno e
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il mastro e donno esser si prova ¶ di ciò
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considerar di questo mondo ¶ esser tre gradi in quante
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e gravi di natura ¶ esser diverse vedi chiaramente: ¶ Amor
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se quest'è, ch'esser si vede certo, ¶ regnar
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via di consentire, ¶ ch'esser tra l'acqua e
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natura ciascun brama famoso ¶ esser tenuto, chiaro e glorïoso
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arco Febo addita: ¶ l'esser fabro ferrar solenne e
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ciel distender l'ale. ¶ 107. ¶ Esser potrai gran vate e
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Pietro in croce d'esser posto elesse, ¶ il morir
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e quanto vede ¶ tutt'esser scala al ciel piamente
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quante vedi qui bellezze ¶ esser del Re del ciel
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voi che detti amanti ¶ esser volete, gli occhi ombrar
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tu t'avedi ¶ qual esser ti bisogni con costei
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né so come, stando, ¶ esser non mi parea quel
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a chi m'ascolta esser noioso alquanto. ¶ Ben ne
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Redentore. ¶ CANTO XI ¶ 1. ¶ Suol esser gran conforto in ogni
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egli, "ciò che buono esser vedete". - ¶ 32. ¶ Mentr'ella i
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la gioia fu d'esser lá giunto, ¶ ch'ogni
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balsamo mi parve d'esser unto, ¶ perché di piaga
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giovato ¶ a me l'esser colá un tempo stato
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luogo tant'adorno, ¶ ch'esser piú bello e vago
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fui sí diviso, ¶ ch'esser mi parve giunto in
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la morte, ¶ e d'esser casto seco 'l titol
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sopra sale; ¶ ch'ad esser mondi tutti inviteranno, ¶ fin
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ch'eternamente furon destinate ¶ esser al tempo lor qui