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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovan Battista Marino, La sampogna, 1620

concordanze di «et»

nautoretestoannoconcordanza
1
1620
si ritrasse in disparte. Et ella, sciolta ¶ da' legami
2
1620
una e due volte, et una e due la
3
1620
per l'onde spaziose et ampie ¶ allungar la veduta
4
1620
in angoscia e languida et essangue ¶ s'abbandona e
5
1620
del gran mostro biforme, ¶ et ala tua posposi ¶ la
6
1620
sconoscente ¶ preda mi lasci et esca ¶ dele selvagge fere
7
1620
che creda ¶ a lusinghe et a vezzi ¶ di giovane
8
1620
immantenente, ¶ ama cangiar sovente, ¶ et apena veduta, ¶ nova beltà
9
1620
un punto ¶ Creta insieme et Atene, ¶ e genitore e
10
1620
questo dolor mortale, ¶ mortale et omicida; ¶ solo però ch
11
1620
del suo ramarico diletto. ¶ Et ecco allor de' Satiri
12
1620
danze rotano le membra, ¶ et ululando assordano la selva
13
1620
gonfia la buccina marina, ¶ et altri batte il cembalo
14
1620
batte il cembalo sonoro, ¶ et altri suona il crotalo
15
1620
come spuma. ¶ È soave et è mordace, ¶ picca, e
16
1620
onda schietta ¶ sia bandita et interdetta. ¶ Chi pon l
17
1620
bontà. ¶ Un di Creta et un di Chio, ¶ bevi
18
1620
ardenti e fulgidi piropi, ¶ et ornandone a lei le
19
1620
pieghevole acanto ¶ al'edra et ala vite ¶ invidiò le
20
1620
specchio il bel volto, et invaghito ¶ di sì rara
21
1620
per grazia a corlo et a raccorlo in seno
22
1620
di tanta bellezza acceso et ebro ¶ fra sé rivolge
23
1620
apunto, ¶ due ossa eguali et egualmente aguzze ¶ fan curve
24
1620
canori; ¶ e più gradisce et ama ¶ dala semplice man
25
1620
cred'io) ¶ amoroso intelletto, ¶ et a cui del'umano
26
1620
porge ¶ lo Dio sagace et al'amata soma ¶ oh
27
1620
era Amor il nocchiero, ¶ et ella stessa e passaggiera
28
1620
anco i gelidi pesci; ¶ et al chiaro balen, che
29
1620
tonante ¶ una fanciulla auriga, ¶ et additolla ale marine Dee
30
1620
mostro del mar doma et affrena? ¶ È forse Citerea
31
1620
tutto ¶ la bella donna, et ella ¶ quando non vide
32
1620
vide alfin che stelle et onde, ¶ lacerandosi il crin
33
1620
ammanti, ¶ peròch'ala sembianza, ¶ et agli atti et al
34
1620
sembianza, ¶ et agli atti et al'opre ¶ non rassembri
35
1620
o pur è sogno, et ombra? ¶ Misera, che non
36
1620
i fior già colti, ¶ et or di perder temo
37
1620
mio grave periglio? ¶ Questi et altri lamenti ¶ gittava invan
38
1620
gittava invan l'addolorata; et era ¶ presente al tutto
39
1620
armando di quante ¶ chimere et altri mostri ¶ l'orrido
40
1620
la vuol per nuora, et emuli e discordi ¶ l
41
1620
contendon tra lor Marte et Apollo. ¶ Questi Delo, et
42
1620
et Apollo. ¶ Questi Delo, et Amicla, e Cinto, e
43
1620
sia sposa di Plutone; ¶ et or che per ventura
44
1620
eccelse, ¶ un'altra arida, et arsa ¶ mille torbidi globi
45
1620
in ninfa si muta, et or diviene ¶ arbore, or
46
1620
or fonte, or sasso, ¶ et or rapida fiamma, or
47
1620
or nembo lieve ¶ rassembra, et or repente ¶ si dilegua
48
1620
uscisse ¶ del'indico Oceano. ¶ Et ecco, emula al ciel
49
1620
a poco si rischiara et erge; ¶ poi quando è
50
1620
priva langue, ¶ rimase essangue; et io (com'altri vede
51
1620
breve ¶ divora e beve, et ogni cosa a Pluto
52
1620
di quel petto ¶ setoloso et inculto ¶ le ferruginee lane
53
1620
frettoloso, ¶ rotta la legge et obliato il patto, ¶ fu
54
1620
regna. ¶ A dio cielo, et a dio sole, ¶ già
55
1620
il cantor vostro nobile. ¶ Et or perché sì poco
56
1620
peggiore inferno, ¶ più penoso et orribile. ¶ Folle, astener non
57
1620
notte, ¶ abiterai le tenebre. ¶ Et io sola cagione ¶ del
58
1620
esposta ¶ ala pena infernale et al dolore; ¶ et io
59
1620
infernale et al dolore; ¶ et io senza il mio
60
1620
le corde mie ¶ dilettose et amabili. ¶ Nulla più di
61
1620
la mia Musa afflitta et egra; ¶ né voce avrà
62
1620
avrà più mai, grata et allegra, ¶ come talor fu
63
1620
uscite, e divoratemi –. ¶ Questi et altri discorsi ¶ con travagliato
64
1620
ch'abita i fiumi et ama ¶ pascer la sete
65
1620
rive il faggio ombroso. ¶ Et uscì dele braccia ¶ dela
66
1620
fuggir solea, corse veloce, ¶ et incurvando al'onorata fronte
67
1620
corona. ¶ L'elce negra et annosa, ¶ da que' versi
68
1620
cotogno, ¶ il sorbo, aspri et acerbi, ¶ maturaro i lor
69
1620
maturaro i lor parti, et indolcita ¶ la naturale asprezza
70
1620
seguir la musica potesse, ¶ et acciò che gli augelli
71
1620
cicala ¶ striduletta e loquace: ¶ et è fama ch'allora
72
1620
a se medesmo arciero et arco, ¶ cui scusa il
73
1620
orecchio l'ostinata coda, ¶ et incantato dal celeste canto
74
1620
tigre, ¶ abbassato l'orgoglio, et obliata ¶ del caro nido
75
1620
e calde, ¶ con tirsi et aste e vanghe e
76
1620
drappello ¶ ammutirono i versi; et era poi ¶ di voto
77
1620
e peregrina forma, ¶ riconosci, et abbraccia ¶ del caro cervo
78
1620
teschio scarno e spolpato, et ossa ignude". ¶ Ma se
79
1620
fresche, ombre fosche, antri et orrori; ¶ quando la casta
80
1620
cui sacrati rami ¶ baldanzoso et audace ¶ furtivamente a contemplarla
81
1620
immodestia e l'insania. Et ecco tutto ¶ di man
82
1620
onda tersa ¶ argentata saetta, et ella arciera, ¶ ch'al
83
1620
corpo si fan quattro, ¶ et ha ciascun di lor
84
1620
e i persi ¶ temerari et ardenti. ¶ Havvi i seri
85
1620
m'uscì sovra repente, et avea seco ¶ Tigrino il
86
1620
la libertà del collo. ¶ Et io di sudor molle
87
1620
così lunga fuga, ¶ anelando et ansando, ¶ senza saver, che
88
1620
scherniti ¶ dala spoglia fallace et irritati ¶ dala sdegnosa Dea
89
1620
bada ¶ del popolo latrante, ¶ et empiendo di spirto i
90
1620
sia quindi lontano, ¶ misero, et io mi lagno ¶ che
91
1620
crudo stuolo ¶ a strangolarmi et a spolparmi inteso, ¶ meschinel
92
1620
vita, ¶ darotti un certo, et infallibil segno. ¶ Tu troverai
93
1620
selvaggia ¶ in frondosi arboscelli et arricchiti ¶ di novella verdura
94
1620
e su la guancia; ¶ et era quel disordine sì
95
1620
confin del varco estremo ¶ et ai recessi interni ¶ del
96
1620
è la sua vesta et un bel zanio fatto
97
1620
si suole) riescono ritonde et che in un bel
98
1620
tutto per una particella, et dannare a morte un
99
1620
auctoribus incidunt aliqua vitiosa et a doctis inter ipsos
100
1620
ipsos etiam mutuo reprehensa. ¶ Et l'istesso, nel medesimo
101
1620
dixerunt esse perfecta, nam et labant aliquando, et oneri
102
1620
nam et labant aliquando, et oneri cedunt et indulgent
103
1620
aliquando, et oneri cedunt et indulgent geniorum suorum voluptati
104
1620
signori sindici di Parnaso et gabbellieri degl'impacci esser
105
1620
altro degno di correzzione, et nelle cui cose è
106
1620
questi, non dirò Zoili et Aristarchi, ma più tosto
107
1620
ma più tosto Momi et Pasquini, di disfogar contro
108
1620
corso de' miei vari et fortunevoli accidenti crederei oggimai
109
1620
più compatito, che invidiato. ¶ Et sarebbe pietà il considerare
110
1620
fra tanti moti, pericoli et travagli, qualche cosa ho
111
1620
di qua dall'Alpi et introdottele nelle camere reali
112
1620
introdottele nelle camere reali; et per aver fatto oltracciò
113
1620
Conviene pertanto darsene pace et soggiacere con pazienza a
114
1620
forze pari all'orgoglio et all'arroganza, sìche ci
115
1620
in barba agli aspidi et alle vipere; là dove
116
1620
altre armature. ¶ Gracchino pure et garriscano a posta loro
117
1620
si è il tacere et procurar d'avanzarsi ogni
118
1620
si sotterra la presunzione et si subbissa la temerità
119
1620
con tutta l'anima et ringraziandovi di nuovo del
120
1620
di disprangar cioppe vecchie. ¶ Et senza più, alla vostra
121
1620
si stampano l'Adone et la Strage de' fanciulli
122
1620
ridotta a semplice mercatura, et ne' librai è tanta
123
1620
interesse la propria reputazione et quella dell'autore. ¶ Questo
124
1620
ha fatto mutar deliberazione, et ho preso partito di
125
1620
forte, proporzionate alle favole et ai suggetti. ¶ Ma qui
126
1620
posseggano eccellenza di disegno, et infine non si trovano
127
1620
divisa in Idilli profani et sacri. ¶ Ve n'ha
128
1620
n'ha dodici profani, et son questi: Arione, Leandro
129
1620
La rete di Vulcano et Il giudicio di Mida
130
1620
fu tentato da Satana et La Vernia, dove si
131
1620
Fantasie, l'Epistole eroiche et la Polinnia, le quali
132
1620
di riformarle raccorciandole alquanto et d'aggiugnervene parecchie che
133
1620
la Notomia del Crocifisso et tre discorsi overo meditazioni
134
1620
l'Orto, i Tribunali et il Monte Calvario. ¶ Questo
135
1620
libro di Lettere gravi et piacevoli, ch'io ho
136
1620
ancora di dar fuori, et quattro comedie, tra le
137
1620
maggiori, la Gerusalemme distrutta et le Trasformazioni, non mi
138
1620
corso, ¶ cacciossi in fuga et egli ¶ con sollecito piè
139
1620
olive, ¶ fabro del mele et inventor del latte, ¶ ch
140
1620
vestiva ¶ gl'ignudi sterpi et arricchia con scorno ¶ dele
141
1620
mortal fumar la via. ¶ Et ecco, poiché in arco
142
1620
e le dolenti case; ¶ et ebbe ardir cantando ¶ di
143
1620
il peregrin del mondo. ¶ Et ei poiché fu avante
144
1620
abbandono ¶ il mantello volante ¶ et a l'usanza persa
145
1620
è tra il furto et l'imitazione et della
146
1620
furto et l'imitazione et della regola da tenersi
147
1620
da tenersi nell'uno et nell'altra parmi esserne
148
1620
sopradetto preambolo della Lira. ¶ Et qui che posso, o
149
1620
notandolo nel mio Zibaldone et servendomene a suo tempo
150
1620
valenti uomini che scrivono; et chi così non fa
151
1620
nostra memoria è debole et mancante, et senza questo
152
1620
è debole et mancante, et senza questo aiuto di
153
1620
fare a suo capriccio et con quel metodo ordinarlo
154
1620
Gl'intelletti son diversi, et diversissimi gli umori degli
155
1620
dispiacerà ad un altro, et taluno sceglierà qualche sentenza
156
1620
rifiutata. ¶ Le statue antiche et le reliquie de' marmi
157
1620
poste in uon sito et collocate con bell'artificio
158
1620
bell'artificio, accrescono ornamento et maestà alle fabriche nuove
159
1620
se secondo i precetti et le circostanze nel sopracitato
160
1620
furtarello, me ne accuso et me ne scuso insieme
161
1620
mare dove io pesco et dove io trafico essi
162
1620
stesso non la rivelo. ¶ Et almeno non mi potranno
163
1620
farlo altrui con sottilità et con grazia. ¶ Stentino adunque
164
1620
il cervello nel capo et crepino le vene nel
165
1620
hanno disiderio di gloria et vogliono farsi onore. ¶ Et
166
1620
et vogliono farsi onore. ¶ Et se non hanno spirito
167
1620
scrivere con fondamento, reveriscano et ammirino coloro che l
168
1620
spalle, di deprimer me et avantaggiar se stessi nella
169
1620
di tutto ciò ridermi et dissimularlo, perché son fanciullacci
170
1620
muffi, de' critici falliti et degli altri correttori delle
171
1620
tutto crivellando gli scritti et tassando gli scrittori, non
172
1620
il contrasegno della virtù et il tocco del paragone
173
1620
censori che gli flagellano: et sì come il vento
174
1620
ad alcuni parevano smunte et asciutte, ad Eschine barbare
175
1620
Calvo erano stimate trite et essangui, da Bruto dirotte
176
1620
essangui, da Bruto dirotte et dislombate, da altri aride
177
1620
dislombate, da altri aride et secche: altri al contrario
178
1620
suo dire troppo turgido et gonfio, altri troppo lubrico
179
1620
gonfio, altri troppo lubrico et fluido, altri molle et
180
1620
et fluido, altri molle et ricercato, altri superstizioso, freddo
181
1620
superstizioso, freddo negli scherzi et poco osservatore dell'antichità
182
1620
così parimente Gallo Asinio et Larzio Licinio. Contro Teofrasto
183
1620
eccellenza, alquante parole padovane. ¶ Et il medesimo poi riprese
184
1620
a fare il punteruolo et il postillatore dell'altrui
185
1620
Euripide, Accio, Ennio, Pacuvio et altri poeti classici del
186
1620
classici del primo secolo? ¶ Et pure Orazio riprende lui
187
1620
i lor nomi ruginosi et acquistarsi qualche grido, ché
188
1620
ché altrimenti sempre abietti et sconosciuti se ne starebbono
189
1620
Diana si fece famoso, et Pilato per la sceleragine
190
1620
osserva solamente il male et tutte quelle cose lasciando
191
1620
reddit, quem vult manus et mens, ¶ poscentique gravem persaepe
192
1620
feriet, quodcunque mirabitur, arcus. ¶ Et conoscendo egli ottimamente che
193
1620
talora per proprio passatempo et talora per compiacerne altrui
194
1620
greco passato nella latinità, et non da altro idioma
195
1620
non da altro idioma, et sempre con le mentovate
196
1620
aver fatto pochissime volte, et queste poche le riduco
197
1620
due Elegie d'Ovidio et stampate nella terza parte
198
1620
dire i Trastulli estivi et l'Incostanza d'Amore
199
1620
percioché son luoghi publici et esposti a tutti gli
200
1620
nel lido del mare. ¶ Et sì come Virgilio non
201
1620
versi intieri d'Ennio et di Catullo; né altri
202
1620
Catullo; né altri lirici et epici toscani si hanno
203
1620
di quelli di Dante et del Petrarca, così chiunque
204
1620
straniero, tuttoché il primo et antico fonte da cui
205
1620
nostri ruscelli sia Ovidio, et forse prima d'Ovidio
206
1620
m'inganno) aiutato, illustrato et amplificato con diversi episodietti
207
1620
amplificato con diversi episodietti et descrizzioni, onde quel che
208
1620
dissi) da me accresciute et arricchite di molti lumi
209
1620
esse qualche giusta giuridizzione et d'essermene non senza
210
1620
poesie che da' sopraccennati et da altri bell'ingegni
211
1620
messe in favella forastiera, et che poi sono parte
212
1620
uscite alla publica stampa, et parte vanno in volta
213
1620
prima che impresse fussero, et specialmente quelle della detta
214
1620
tutte quante le mani, et dopo l'impressione per
215
1620
fatti di mia propria et assoluta invenzione? ¶ Vengo dal
216
1620
confà con la natura et da cui nasce il
217
1620
onde l'imaginative feconde et gl'intelletti inventivi, ricevendo
218
1620
concetto che n'apprendono et vanno subito machinando dal
219
1620
dal simile altre fantasie, et spesso per aventura più
220
1620
sovente da un conciso et semplice motto d'un
221
1620
ne porga l'occasione et ne sia il primo
222
1620
universale consiste nella invenzione et nelle cose, la particolare
223
1620
la particolare nella sentenza et nelle parole; l'una
224
1620
questa è più sfacciata et manco lodevole. ¶ Tralascio infiniti
225
1620
Tralascio infiniti essempi antichi, et tocco solamente i due
226
1620
Capaneo in Tebe? Cloridano et Medoro da Niso et
227
1620
et Medoro da Niso et Eurialo? Sobrino da Nestore
228
1620
incontro è stato maggiore et più manifesto imitatore delle
229
1620
assai forme di dire et elocuzioni latine, delle quali
230
1620
de' Demoni, dell'uno et dell'altro in Claudiano
231
1620
dell'altro in Claudiano et nel Trissino; la battaglia
232
1620
battaglia tra i Diavoli et gli Angioli nella espugnazione
233
1620
dell'essercito egizzio seguita et abbracciata da Rinaldo, d
234
1620
Rinaldo, d'Abra sconfitta et appunto nel medesimo modo
235
1620
per Lisvarte. ¶ Nell'una et nell'altra foggia mi
236
1620
fatto i migliori antichi et i più famosi moderni
237
1620
maniera le cose nuove. ¶ Et s'io questa sorte
238
1620
legga con occhio puro et con animo spassionato quant
239
1620
Ora discendo al terzo et ultimo capo del rubare
240
1620
se ben di questo et della differenza ch'è
241
1620
si richieggono a cavaliere et a letterato, vivere registrata
242
1620
gentilezza che di scelta et peregrina erudizione, et poi
243
1620
scelta et peregrina erudizione, et poi dal Capponi, dal
244
1620
dal Dolci, dal Forteguerra et dal Valesio, cime et
245
1620
et dal Valesio, cime et fiori degl'ingegni elevati
246
1620
famose Academie d'Italia, et principalmente in quella degli
247
1620
da monsignor di Brussin et da altri nobilissimi ingegni
248
1620
Mazarini, torrente d'eloquenza et specchio di bontà, che
249
1620
cardinal di Perona, oracolo et miracolo di sapienza, un
250
1620
secol nostro tra' morti; et mi basta ch'un
251
1620
Ubaldini, ornamento delle porpore et splendore delle scienze, un
252
1620
corone di virtuose ragunanze, et parte con private lettere
253
1620
altrui onore o disonore. Et quando costoro mormorassero di
254
1620
spuntate degli avversari maledici. Et poco debbo curare con
255
1620
vento finché si stanchino, et questi abbaiare alla luna
256
1620
dagl'imitatori di Bovo et di Drusiano? ¶ Lodato pure
257
1620
me disteso in sonetti et con ogni confidenza communicato
258
1620
prima che da me et poi seguito da essi
259
1620
quelli delle lor Colombaie, et non solo ne' concetti
260
1620
concetti, ma ne' versi, et non solo ne' versi
261
1620
rispetto più distintamente queste et altre cose, le quali
262
1620
a certe interpretazioni ridicole et puerili, come se noi
263
1620
si ricorre all'equivoco et si scherza col doppio
264
1620
lasciare il senso metaforico et salvarsi nella ritirata del
265
1620
ch'ell'è dentro et ch'ell'è fora
266
1620
quieto, se non sodisfatto; et sì come non curo
267
1620
presumere di far paralleli et riscontri tra i suoi
268
1620
tra i suoi scartabelli et la Gerusalemme liberata, se
269
1620
le misure riescono corte et si fa come il
270
1620
consiste nell'atto pratico et non nelle parole; bisogna
271
1620
parole; bisogna sapere operare et porre a effetto quel
272
1620
ma pochi l'attingono. ¶ Et chi non è nato
273
1620
cognizione di belle lettere et di finezza di giudicio
274
1620
di finezza di giudicio; et se questo talora s
275
1620
vorrebbono subito esser maestri; et per aver dato fuora
276
1620
un quinternuzzo di sonettini et di madrialetti quasi tutti
277
1620
fanno il concorrente addosso. ¶ Et percioché sono stati loro
278
1620
ombreggiando la mia persona, et tra' denti cinguettando del
279
1620
fatto mio. ¶ Mostrano sdegno et rimordimento, si lamentano et
280
1620
et rimordimento, si lamentano et arrabbiano che nel proemio
281
1620
un vizio in generale et altri appropria a se
282
1620
per discolpar se stessi et difendersi dalle imputazioni apposte
283
1620
volere abbellirsi del mio, et di più, nascondendo la
284
1620
delle poesie dal latino et dallo spagnuolo. ¶ Permettetemi, vi
285
1620
è facile essermi accaduto, et non pur con latini
286
1620
cose belle son poche et tutti gl'intelletti acuti
287
1620
dilicatura gentile. ¶ Ad arte et a bello studio si
288
1620
le circostanze della ipotesi et alterando gli accidenti senza
289
1620
pochi altri, salvo Aminta et Mirtillo, è stato permesso
290
1620
oltracciò tra l'una et l'altra sampogna tanto
291
1620
inventata da un avversario et competitore del celeste Apollo
292
1620
opera d'un famigliare et devoto di colui che
293
1620
compose di canna fragile et con fragilissima cera la
294
1620
averla fabricata d'eterno et solido diamante. ¶ Egli, confidatosi
295
1620
umiltà. E con umilissima et profondissima reverenza per fine
296
1620
io vi saluto cordialissimamente, et vi assicuro col cuore
297
1620
parzialissimo delle vostre glorie; et sì come nella più
298
1620
questa medesima conclusione difendo et professo continovamente con la
299
1620
fabricano nella vostra bocca; et la Fama poetica non
300
1620
fortune in cotesto Regno, et particolarmente che la vostra
301
1620
sia risorta più viva et più bella dal suo
302
1620
Bettune, norma de' Cavalieri, et Monsignor Rucellai, specchio di
303
1620
Rucellai, specchio di valore et di gentilezza. ¶ Vivete felice
304
1620
di gentilezza. ¶ Vivete felice, et conservatevi tale con la
305
1620
tal segno di tenerezza et di sincerità, ch'io
306
1620
petto più che umano. ¶ Et quando ella avesse figurato
307
1620
sé un amore eminente et ideale, allora credesse fermamente
308
1620
celebrator della sua gloria et direi difensore de' suoi
309
1620
ormai superata l'invidia et trionfato della malignità. ¶ Io
310
1620
ordinari degli ingegni mortali, et ch'ella ha posti
311
1620
l'eminenza dell'arte, et ora è temerario per
312
1620
libretto con alcune giunte, et non manca tutto dì
313
1620
che l'ombre mie et l'altrui non vagliono
314
1620
dal Signor Cardinale Ubaldini, et io ho seminato per
315
1620
bacia affettuosamente la mano, et preghiamo il signor Iddio
316
1620
per ornamento delle lettere, et per gloria del nostro
317
1620
In un medesimo punto et per una medesima mano
318
1620
mi abbia al mondo; et care anche, perché caramente
319
1620
perché caramente mi lodano et mi lusingano. ¶ Risponderò a
320
1620
parlerò con l'uno et con l'altro, perché
321
1620
commune una istessa patria et una stessa affezzione, così
322
1620
tenta sempre l'eminenza et cerca la sovranità, così
323
1620
trascende i gradi mezani et si diffonde negli eccessi
324
1620
per me timo migliori et più tollerabili le detrazzioni
325
1620
colui che loda freddamente et a bocca secca, discopre
326
1620
intendere a chi legge et a chi ode che
327
1620
che diletta a tutti et un incanto ch'agli
328
1620
può chiamar loda gloriosa, et l'ambizione del gloriarsene
329
1620
allora commendano quando vituperano et allora avviliscono quando essaltano
330
1620
presume conformità di costumi et negl'ingiuriati contrarietà. ¶ I
331
1620
derivano da' par vostri; et s'alcun di voi
332
1620
fare di non affligermi et restarne mortificato, perché crederei
333
1620
sia autenticata dalle stampe et che a guida d
334
1620
ricchezze di concetti preziosi, et il Preti, spirito dilicatissimo
335
1620
fioriscono tutte le delizie et tutte le grazie delle
336
1620
uomo consumato nelle lettere, et nell'Autunno del conte
337
1620
segno della devozion mia, et tardi mi riduco a
338
1620
anche hanno voluto precorrermi et anticiparmi nella impressione. ¶ Ora
339
1620
fortuna, fuor della casa et della patria mi ritrovo
340
1620
affari mi hanno trattenuto et distrazzioni d'altri accidenti
341
1620
fuggire ogni risoluzione frettolosa et vi fa di mestieri
342
1620
stampa è atto irrevocabile et irretrattabile, et quantunque (come
343
1620
atto irrevocabile et irretrattabile, et quantunque (come non ne
344
1620
delle edizioni emendare, rimutare et distornare quel che prima
345
1620
qualche nota d'incostanza et di leggerezza; oltre che
346
1620
intelletto in un essere, et mancando con gli anni
347
1620
s'incontrano nello scrivere et a quante censure si
348
1620
fatte determinazioni esser grave et pesante che correre in
349
1620
fretta a pericoloso precipizio; et ho voluto più tosto
350
1620
lima infino al nono et al decimo anno, sì
351
1620
Cinna la sua Smirna et Isocrate il suo Panegirico
352
1620
Isocrate il suo Panegirico. ¶ Et ho imitata l'istessa
353
1620
si richiede negli studi, et quanto hassi a procedere
354
1620
con lentezza nel rivedere et nel publicare le fatiche
355
1620
alla testugine, animal terrestre et aquatile, tardo, stupido, neghittoso
356
1620
aquatile, tardo, stupido, neghittoso et essangue, non solo per
357
1620
veloce, povero di vivacità et inetto alle alte specolazioni
358
1620
folgore, simbolo della potenza, et l'aquila, figura della
359
1620
altra sollevando gli amici et giovando a tutti né
360
1620
come l'istesso Giove. ¶ Et se pur Ella, come
361
1620
ama però i cigni, et del canto loro si
362
1620
canto loro si compiace. ¶ Et se, come Giove per
363
1620
nondimeno volentieri dell'oro et con profusa liberalità lo
364
1620
profusa liberalità lo dispensa. ¶ Et se, come Giove per
365
1620
Giove per la maestà et per la generosità, ma
366
1620
ultimi conflitti del Monferrato, et specialmente nell'assedio d
367
1620
nell'assedio d'Asti et nel soccorso di Cravacore
368
1620
d'un'armata reale et sostenere quasi solo l
369
1620
grosso della fanteria nemica et farne di propria mano
370
1620
così animosamente a piedi et malgrado di coloro che
371
1620
che la circondavano, rimontare et ridursi in salvo; queste
372
1620
per l'accorto senno et per lo discreto giudicio
373
1620
di pace incomparabilmente dimostra et che ne' più dubbiosi
374
1620
sì per la grazia et venustà singolare di cui
375
1620
sì per l'affabilità et benignità mirabile con cui
376
1620
di chiunque la conosce, et tira ad amarla tutti
377
1620
non solo di Giove et di Marte, ma d
378
1620
degli anni suoi giovanili et per la serenità dello
379
1620
addolcisce gli animi umani. ¶ Et se bene non la
380
1620
sostenendo con la protezione et col favore chi ben
381
1620
del guscio della testugine, et quinci è che presso
382
1620
piacere a Vostra Altezza et abbia ad essere da
383
1620
essere da lei gradito. ¶ Et ancorché il dono non
384
1620
piagge della mia diletta et dilettosa Partenope; ma da
385
1620
occhi ha di Febo, et ha di Febo il
386
1620
Pesto e Pancaia, Ibla et Himetto, ¶ e quanto d
387
1620
i lor frutti ¶ vernarecci et estivi ¶ vi tengon sempre
388
1620
candidetto giglio. ¶ Altra lega et intesse ¶ il giacinto sanguigno
389
1620
studi, ¶ tratta insoliti scherzi et insegnando ¶ ai folgoranti arnesi
390
1620
rigor marzial placar alquanto, ¶ et al'aspra celata ¶ lasciar
391
1620
per quale ¶ virtute occulta et artificio ignoto ¶ di strania
392
1620
sfacciato ¶ in Lampsaco adorato. ¶ Et ignudo la testa, ¶ fumante
393
1620
ad altro intenda, ¶ dissimula, et intanto ¶ del'aguato d
394
1620
grave suo dentato scettro, ¶ et ecco immantenente ¶ spezzarsi i
395
1620
agli antri più remoti et ermi. ¶ Tosto ch'al
396
1620
suo stellato incarco. ¶ Inorridiro et adombraro usciti ¶ al bel
397
1620
di piglio agli strali, ¶ et incurvando il suo cornuto
398
1620
le commove al'ira, ¶ et ambedue del predator fellone
399
1620
rabbia del'Eumenidi superbe? ¶ Et onde avien che violar
400
1620
furtivo, ¶ fermò col tuono, et approvò col cenno ¶ per
401
1620
cenno ¶ per genero Plutone; ¶ et Imeneo cantando ¶ tra le
402
1620
frema ¶ il cinghiale spumante, et impunito ¶ il rabbioso leon
403
1620
Amor di furto nacque, et è guerriero, ¶ guerreggia armato
404
1620
perde ¶ l'amata prole, et orba ¶ d'ogni suo
405
1620
esprimer non so, copro et ascondo. ¶ Dafni ¶ Idillio 6 ¶ Già
406
1620
immonda ¶ distrutti i fonti, et asciugati i fiumi, ¶ infette
407
1620
fiumi, ¶ infette l'acque, et infamati i lidi, ¶ con
408
1620
anzi perdon ti cheggio, ¶ et aita e pietà ti
409
1620
giorno; ¶ quel Dio grande et illustre, ¶ ch'ebbi la
410
1620
lo scettro in Pindo, et ho la reggia in
411
1620
l dolore. ¶ Forse sprezzi et aborri i pianti miei
412
1620
abbia tolto ¶ ogni vanto et ogni raggio. ¶ Son arcier
413
1620
in mezo al petto, ¶ et ognor co' vivi fiumi
414
1620
baci. ¶ Indi de' sacri et onorati fregi ¶ del novello
415
1620
avea con ogni affetto, et ogni studio ¶ votati i
416
1620
pestifero, ¶ non drago ingordo et avido ¶ di tormento e
417
1620
minimo, ¶ ma Dio sublime et inclito, ¶ c'ho de
418
1620
me propizio, ¶ sostegno amato et unico ¶ dela mia speme
419
1620
son rozo e sucido ¶ et amar cosa dubiti, ¶ che
420
1620
ch'un corpo irsuto, et ispido ¶ è più robusto
421
1620
scropoli, ¶ le gambe torte et aride, ¶ le braccia grosse
422
1620
aride, ¶ le braccia grosse et aspere, ¶ noderose di muscoli
423
1620
dice, e destro intanto et agile ¶ con quel caprigno
424
1620
esser volea violator sacrilego. ¶ Et ecco allor nel terren
425
1620
allor nel terren molle et umido ¶ tenacemente il vago
426
1620
stride e mugge orribilmente et ulula, ¶ sparge a terra
427
1620
instabile ¶ agevolmente si ripiega et agita, ¶ tondendo il crine
428
1620
par che si ramarichi, ¶ et è lamento di quell
429
1620
i gettiti, ¶ pietoso amante et ingegnoso artefice ¶ di propria
430
1620
e geme e mormora. ¶ Et è pur sì crudel
431
1620
per l'ampia valle, et eccolo ¶ ch'assiso alfin
432
1620
pensoso, afflitto e maninconico, ¶ et appoggiato a un nero
433
1620
l'età fresca ¶ pargoletti et acerbi, ¶ ma là dove
434
1620
luce ¶ del publico pianeta, ¶ et ai lampi novelli ¶ del
435
1620
che di perderlo avea. ¶ Et egli et ella aprova
436
1620
perderlo avea. ¶ Et egli et ella aprova ¶ l'ore
437
1620
e soave ¶ domestichezza antica, ¶ et ala verginella, ¶ afflitta e
438
1620
ala pietate ¶ e paterna et umana ¶ contradice e repugna
439
1620
suo sereno, ¶ repentina procella; ¶ et ambo rimembrando ¶ le passate
440
1620
aprisse ¶ per dar loco et uscita, ¶ ond'essalar potesse
441
1620
suoi non crede. ¶ Stupido, et incapace ¶ di tanto bene
442
1620
freno sì duro ¶ contenda et impedisca ¶ ala lingua il
443
1620
cui quel giorno ¶ infelice et infausto, ¶ ch'a sì
444
1620
morte. ¶ Vivean senza riposo, ¶ et a questo et a
445
1620
riposo, ¶ et a questo et a quella ¶ già rincresceva
446
1620
ch'ai mesti cori ¶ et a chiunque infermo ¶ del
447
1620
sua rabbia in esso, ¶ et a quel modo istesso
448
1620
morto il cor mio? – ¶ Et allor il ruscello ¶ parea
449
1620
morio Tisbe, morio. – ¶ Questo et altro dicea ¶ Piramo addolorato
450
1620
e serena, ¶ foreste erme et oscure, ¶ solitarie paure, ¶ antri
451
1620
Tu, che più intendi et hai ¶ dela famosa e
452
1620
non risplende, ¶ non lampeggia et incende, ¶ si reputò felice
453
1620
ch'a' miei pianti et a' miei preghi ¶ sei
454
1620
voci ascolti; ¶ voci possenti et atte ¶ a distornar dala
455
1620
fierezza e l'arsura; et ha del'onde ¶ l
456
1620
abbarbicata. ¶ E tu, cruda et ingrata, ¶ perché di viver
457
1620
immortale, ¶ far di rustica et aspra, Amor possente, ¶ domestica
458
1620
volea, ¶ il medesmo dicea. ¶ Et or né sì meschino
459
1620
tocchi, ¶ chiuder le foglie et abbassar la testa, ¶ pallida
460
1620
quanta stima sia ¶ bellezza et onestate ¶ non conoscon le
461
1620
pomo ¶ mosse a lite et a guerra, ¶ e fe
462
1620
essempio. ¶ Se sia malvagio et empio, ¶ non so, né
463
1620
queste erbette ¶ fusser capre et agnelli, ¶ questi faggi e
464
1620
prendon sonno? ¶ Laurino ¶ Anzi, et aman talora ¶ e si
465
1620
il ballo, ¶ ala piva et al crotalo vincesti, ¶ uscì
466
1620
con dolci occhi ridenti, ¶ et uccidere altrui spietata e
467
1620
Aver forma di ninfa, et esser fera? ¶ Sotto velo
468
1620
là dove Borea rugge, et ale selve ¶ fa coverchio
469
1620
viver mio procaccio esca et aita, ¶ io te, Ninfa
470
1620
io, me stesso amando ¶ et amando la vita, ¶ altro
471
1620
gradito ¶ fusse l'amore, et io ¶ d'esser amata
472
1620
contro te non commisi, et altro errore ¶ che di
473
1620
mi fai, ¶ giudice ingiusta, et io ¶ al tribunal d
474
1620
perfetto; ¶ come imperfetta ancora ¶ et inutil si stima ¶ beltà
475
1620
vaghe foglie ¶ ale nari et agli occhi almen diletta
476
1620
leggiadro sposo ¶ si congiunge et unisce, ¶ non subito languisce
477
1620
fia sterile il letto et infecondo, ¶ quel piacere, onde
478
1620
Egizzi adorare il sole, et al sole, come al
479
1620
occhi loro, offerire incensi, et consacrare olocausti. ¶ Ma se
480
1620
al sole, divini onori, et tributi? ¶ Percioché se il
481
1620
sole è vera statua et simulacro di Dio nel
482
1620
voi lume non prenda, et ch'a lato a
483
1620
l'oscurità della notte et reca a' mortali la
484
1620
caligine de' miei dolori, et aprite all'orizonte della
485
1620
non pure agli animali, et alle piante comparte la
486
1620
vita di quest'anima, et nel chiuso seno di
487
1620
preziosi d'alti desiri, et gemme illustri d'affetti
488
1620
illustri d'affetti nobili et generosi. ¶ Il sole è
489
1620
le notturne rugiade asciuga, et le congelate nevi discioglie
490
1620
riscaldate, ma dolcemente infiammate, et sì come potete distemprare
491
1620
siete un nuovo sole, et al par del sole
492
1620
voi vinto si chiama, et per fuggire il paragone
493
1620
giorni, se non sereni et ridenti. ¶ Così potess'io
494
1620
voi sempre mi rivolgo, et come fenice delle vostre
495
1620
sol voi per unico et degno idolo di quest
496
1620
di quest'anima eletto? ¶ Et se voi di quest
497
1620
non sia umile insieme, et grato riconoscitore della vostra
498
1620
riconoscitore della vostra deità? ¶ Et che sforzandomi di scoprirvi
499
1620
procuri eziandio con voti et con sacrifici, di movere
500
1620
del vostro nume ministro, et sacerdote, a tutte l