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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cesare Balbo, Vita di Dante, 1839

concordanze di «et»

nautoretestoannoconcordanza
1
1839
si fu egli leggiadrissimo, et costumato, et parlante huomo
2
1839
egli leggiadrissimo, et costumato, et parlante huomo molto; et
3
1839
et parlante huomo molto; et ogni cosa che far
4
1839
cosa che far volle, et a gentil huomo pertinente
5
1839
che altro huom fare; et con questo era ricchissimo
6
1839
con questo era ricchissimo, et a chiedere a lingua
7
1839
astratto dagli uomini diveniva; et perciò che egli alquanto
8
1839
di Firenze in buono et pacifico stato, et in
9
1839
buono et pacifico stato, et in grande, tranquillo et
10
1839
et in grande, tranquillo et utile per li mercatanti
11
1839
utile per li mercatanti et artefici, et massimamente per
12
1839
li mercatanti et artefici, et massimamente per li Guelfi
13
1839
se non in giuochi et in solazzi, et balli
14
1839
giuochi et in solazzi, et balli di donne et
15
1839
et balli di donne et di cavalieri popolani, et
16
1839
et di cavalieri popolani, et altra gente assai honorevoli
17
1839
la città con trombe et molti stromenti, stando in
18
1839
stromenti, stando in gioia et allegrezza, a gran conviti
19
1839
gran conviti di cene et desinari. La quale corte
20
1839
si facesse in Firenze et in Toscana. Alla quale
21
1839
ricevuti e provveduti honorevolmente. Et nota, che ne' detti
22
1839
stato che mai fosse, et durò infino li anni
23
1839
tra' Bianchi e Neri. Et havea ne' detti tempi
24
1839
latino con alto dittato, et con eccellenti sententie et
25
1839
et con eccellenti sententie et autoritadi, le quali furono
26
1839
quanto in ben dittare... Et fu dittatore del nostro
27
1839
ma fu mondano huomo. Et di lui havemo fatta
28
1839
mentione, perchè fu cominciatore et maestro in digrossare i
29
1839
in digrossare i Fiorentini, et farli scorti in bene
30
1839
scorti in bene parlare, et in sapere giudicare et
31
1839
et in sapere giudicare et reggere la nostra Repubblica
32
1839
che non occor tradurlo: «Et dico vobis, quod in
33
1839
intendo docere ordinarie, bene et legaliter, sicut unquam feci
34
1839
Aretini n'avean poche, et erano fediti per costa
35
1839
de' Cerchi de' Capitani, et malato di sua gamba
36
1839
non fosse de' feditori. Et convenendoli eleggere per lo
37
1839
messa in grande pregio; et per suo bono esemplo
38
1839
per suo bono esemplo, et per vergogna molti altri
39
1839
battaglia co' miei cittadini; et se noi vinciamo, chi
40
1839
Pistoja per la condannazione; et francamente si mosse con
41
1839
mosse con sua schiera, et fedìo i nimici per
42
1839
i nimici per costa, et fu grave cagione della
43
1839
Villani, erano gentili huomini et guerrieri, di non soperchia
44
1839
parlatore, il meglio pratico et di maggiore rinomanza, di
45
1839
rinomanza, di grande ardire et imprese, ch'al suo
46
1839
Fu bello della persona et di gratioso aspetto, ma
47
1839
ma molto fu mondano; et in suo tempo fece
48
1839
in Firenze molte commutazioni et scandali, per havere stato
49
1839
scandali, per havere stato et signoria.»208 Anche più al
50
1839
del numero de' Grandi et misono nel popolo, per
51
1839
optime, conformior Creatori cunctorum, et regni tui largitori, quam
52
1839
tui largitori, quam misericordia et pietas, el afftictorum commiseratio
53
1839
pace lo re Carlo et Fiorentini con D. Giano
54
1839
e stettevi venti dì: «et da' Fiorentini gli fu
55
1839
fu fatto grandissimo onore, et egli mostrò grande amore
56
1839
di molto grossa forma, et piccola a comparatione di
57
1839
di sì fatta città; et ordinarono di crescerla et
58
1839
et ordinarono di crescerla et di tirarla a dietro
59
1839
farla tutta di marmi et con figure intagliate. Et
60
1839
et con figure intagliate. Et fondòssi con grande solennità
61
1839
cardinale, con più vescovi et prelati ec., nominandola Santa
62
1839
anno 1296, essendo il Comune et popolo di Firenze in
63
1839
meglio fortificarsi in contado, et scemare la forza de
64
1839
la forza de' nobili et potenti del contado, et
65
1839
et potenti del contado, et spetialmente quella de' Pazzi
66
1839
facessono due nobili terre et castella. L'uno, pòselisi
67
1839
l'altro Castel Franco; et francarono tutti li abitanti
68
1839
abitanti d'ogni fatione et spesa di Comune per
69
1839
in picciolo tempo crebbono, et multiplicarono assai, et divennero
70
1839
crebbono, et multiplicarono assai, et divennero buone et grosse
71
1839
assai, et divennero buone et grosse terre.»239 Due anni
72
1839
Priori per lo Comune et popolo di Firenze... Et
73
1839
et popolo di Firenze... Et colà dove posono il
74
1839
Uberti rubelli di Firenze et Ghibellini; et di loro
75
1839
di Firenze et Ghibellini; et di loro casolari fecero
76
1839
loro casolari fecero piazza, et comperarono altre case di
77
1839
altre case di cittadini, et fondaronvi su il detto
78
1839
su il detto palagio et la torre de' Priori
79
1839
il vescovo di Firenze et di Fiesole et di
80
1839
Firenze et di Fiesole et di Pistoja ec., et
81
1839
et di Pistoja ec., et muraronsi allora dalla torre
82
1839
Firenze nel maggiore stato et più felice, che mai
83
1839
prima, sì di grandezza et potenza, et sì di
84
1839
di grandezza et potenza, et sì di numero di
85
1839
arme havea nella città, et più di LXX mila
86
1839
nobiltà di buona cavalleria et franco popolo, con grandi
87
1839
furono finite le feste et allegrezze de' Fiorentini, che
88
1839
stavano in molte delizie et morbidezze, et tranquilli et
89
1839
molte delizie et morbidezze, et tranquilli et sempre in
90
1839
et morbidezze, et tranquilli et sempre in conviti; chè
91
1839
le compagnie d'huomini et di donne, di solazzi
92
1839
di donne, di solazzi et balli.»242 ¶ CAPO DECIMO ¶ I
93
1839
tra' cittadini le sette, et una principale et maggiore
94
1839
sette, et una principale et maggiore si cominciò nel
95
1839
messer Vieri de' Cerchi: et elli e quelli di
96
1839
di grande affare possenti, et di grandi parentadi, et
97
1839
et di grandi parentadi, et ricchissimi mercatanti; chè la
98
1839
tempo in grande stato et potere.»244 Dove nota quel
99
1839
Vicini erano in Firenze et in contado; et per
100
1839
Firenze et in contado; et per la conversatione della
101
1839
amalata amala l'altra et corrompe tutta la greggia
102
1839
corruppe tutti i Fiorentini, et partilli d'insieme; chè
103
1839
prime tutte le schiatte et casati de' nobili, appresso
104
1839
i popolani, si partiro, et chi lavorava l'una
105
1839
lavorava l'una parte et chi l'altra. Per
106
1839
Per la qual cosa et gara cominciata, non che
107
1839
s'accostaro altre case et schiatte di popolani et
108
1839
et schiatte di popolani et artefici minuti, e tutti
109
1839
grandi e popolani ghibellini; et per lo seguito grande
110
1839
messer Vieri de' Cierchi, et come fu dinanzi da
111
1839
con messer Corso Donati et con la sua parte
112
1839
promettendoli di mettere lui et suoi in grande et
113
1839
et suoi in grande et buono stato in Firenze
114
1839
buono stato in Firenze, et di farli gratie spirituali
115
1839
turbata tutta la città. «Et come la morte di
116
1839
principio di parte guelfa et ghibellina, così questo fu
117
1839
e della nostra città. Et nota, che l'anno
118
1839
verso il castello Altafronte, et per ciò fare si
119
1839
piè del Ponte Vecchio, et convenne che si rimovesse
120
1839
la statua di Marte; et dove guardava prima verso
121
1839
per le dette sette et brighe parte Ghibellina esultasse
122
1839
ne facea il sembiante, et molti Ghibellini tenuti buoni
123
1839
in su li uffici), et ancora quelli che teneano
124
1839
della città di Firenze et di parte di Chiesa
125
1839
Ordine dei frati Minori, et mandollo a Firenze del
126
1839
tutti ricchi,» aggiunge poi: «Et trovandomi io in quello
127
1839
Roma, veggendo le grandi et antiche cose di quella
128
1839
antiche cose di quella, et leggendo le storie et
129
1839
et leggendo le storie et gran fatti de' Romani
130
1839
Romani, scritte per Virgilio, et per Sallustio, Lucano, Titolivio
131
1839
Valerio, Paolo e Orosio268 et altri maestri di historie
132
1839
le grandi cose descrissero, et etiandio delli stremi dello
133
1839
mondo, per dare memoria et esemplo a quelli che
134
1839
venire; presi lo stile et forma da loro, tutto
135
1839
recare in questo volume et nuova cronica tutti i
136
1839
cronica tutti i fatti et cominciamenti d'essa città
137
1839
cominciamenti d'essa città... Et così, mediante la gratia
138
1839
a reverentia di Dio et del beato santo Ioanni
139
1839
ricevuto a grande onore. Et lui riposato in Firenze
140
1839
pacificare insieme i Fiorentini; et per levare via le
141
1839
via le sette Bianca et Nera, volle riformare la
142
1839
volle riformare la terra, et raccomunare li offici» (cioè
143
1839
esclusivamente di parte Bianca); «et quelli dell'una parte
144
1839
quelli dell'una parte et dell'altra ch'erano
145
1839
a sesto a sesto, et trarli di due mesi
146
1839
le gelosie delle parti et sette incominciate, non273 si
147
1839
non perdere loro stato et d'essere ingannati dal
148
1839
presono il piggiore consiglio et non vollono ubbidire: per
149
1839
città di Firenze scomunicata et interdetta.»274 Così il Villani
150
1839
per lo infermo luogo; et tornonne malato Guido Cavalcanti
151
1839
Guido Cavalcanti, onde morìo. Et di lui fu gran
152
1839
ch'era troppo tenero et stizzoso.»279 Del resto, la
153
1839
decembre, messere Corso Donali et suoi segnaci et quelli
154
1839
Donali et suoi segnaci et quelli della casa de
155
1839
della casa de' Cerchi, et loro seguaci armati a
156
1839
insieme l'una parte et l'altra, si vollono
157
1839
si levarono a romore. Et così fuggendo, tornando ciascuno
158
1839
facendo l'una parte et l'altra grande ragunata
159
1839
Cerchi, Guido Cavalcanti. Baldinuccio et Corso degli Adimari, Baschiera
160
1839
Adimari, Baschiera dalla Tosa et Naldo Gherardini, con loro
161
1839
Gherardini, con loro consorti et seguaci a cavallo et
162
1839
et seguaci a cavallo et a piedi, corsono a
163
1839
casa messer Corso Donati, et non trovandoli ivi, corsono
164
1839
ai quali furono riparati et rincalciati et fediti, con
165
1839
furono riparati et rincalciati et fediti, con onta et
166
1839
et fediti, con onta et vergogna della casa de
167
1839
e di loro seguaci: et di ciò furono condannati
168
1839
condannati l'una parte et l'altra dal Comune
169
1839
di volere la Signoria et guardia della Città, et
170
1839
et guardia della Città, et balìa di poter pacificare
171
1839
pacificare i Guelfi insieme: et ciò fu per lo
172
1839
per lo Comune consentito. Et a dì 5 di novembre
173
1839
essendovi ragunate le Signorie et Priori di Firenze, il
174
1839
Consiglio e 'l Vescovo, et tutta altra buona gente
175
1839
fatta proposta, e deliberata, et rimessa in lui la
176
1839
in lui la signoria et la guardia della Città
177
1839
la guardia della Città. Et messer Carlo, dopo la
178
1839
di sua bocca accettò et giurò; et come figliuolo
179
1839
bocca accettò et giurò; et come figliuolo di re
180
1839
la città in pacifico et buono stato; et io
181
1839
pacifico et buono stato; et io scrittore fui a
182
1839
fu tutta in gelosia et in sospetto; et furono
183
1839
gelosia et in sospetto; et furono a l'armi
184
1839
a l'armi grandi et popolani, ciascuno a casa
185
1839
pochi vi si ragunarono; et quasi il popolo fu
186
1839
e 'ngannati i Priori, et coloro che reggeano il
187
1839
seguito di suoi amici, et con masnadieri a piede
188
1839
venuta i signori Priori et Cierchi suoi nimici, vegnendo
189
1839
di trecento cavalieri soldati, et volea andare contro al
190
1839
Corso Donati per prenderlo et offenderlo; messere Vieri, caporale
191
1839
ne' borghi della Cittade; et trovando le porte delle
192
1839
tra le sue case et quelle delli Uccellini; et
193
1839
et quelle delli Uccellini; et quella trovando serrata, cominciò
194
1839
serrata, cominciò a tagliarla, et dentro per li suoi
195
1839
fu messa in terra; et lui entrato dentro, schierato
196
1839
Maggiore, li crebbe gente et seguito de' suoi amici
197
1839
era chiamato messere Corso. Et egli, veggendosi cresciere forza
198
1839
egli, veggendosi cresciere forza et seguito, la prima cosa
199
1839
nella ruga del palagio, et quelle per forza aperse
200
1839
e deliberò i prigioni; et ciò fatto, il simile
201
1839
al palagio del Podestà, et poi a' Priori, facendoli
202
1839
paura lasciare la signoria, et tornarsi a lor case
203
1839
Bianchi al suo podere et mulina con suoi compagni
204
1839
vertudioso donzello di Firenze, et da venire in maggiore
205
1839
venire in maggiore stato et pregio, et era tutta
206
1839
maggiore stato et pregio, et era tutta la speranza
207
1839
quale di sua tornata et allegra vittoria hebbe in
208
1839
Condennaciones facte per nobilem et potentem militem Dom. Cantem
209
1839
Gabrielis potestatem Florentiae MCCCII et primo.»322 Ed ivi, poi
210
1839
mette che fecerunt baratterias, et acceperunt quod non licebat
211
1839
VIII m. per uno: et si non solverint, fra
212
1839
fra certo tempo devastentur, et mittantur in commune; et
213
1839
et mittantur in commune; et si solverinti, nihilominus pro
214
1839
da mangiare come facesti, et io darò a te
215
1839
in Arno sopra barche et navicelle palchi: et fecionsi
216
1839
barche et navicelle palchi: et fecionsi la somiglianza et
217
1839
et fecionsi la somiglianza et figura dello inferno, con
218
1839
fuochi ed altre pene et martorii, con homini contraffatti
219
1839
demonia, horribile a vedere: et altri i quali aveano
220
1839
tormenti con grandissime grida et strida et tempesta, la
221
1839
grandissime grida et strida et tempesta, la quale parra
222
1839
a udire e vedere. Et per lo nuovo giuoco
223
1839
a vedere molti cittadini; et il ponte, pieno et
224
1839
et il ponte, pieno et calcato di gente, essendo
225
1839
molta gente vi morio et annegò in Arno, et
226
1839
et annegò in Arno, et molti se ne guastarono
227
1839
volete essere in guerra et in maladittione, et non
228
1839
guerra et in maladittione, et non volete udire nè
229
1839
quondam Aligerii de Florentia, et nunc stat Padue in
230
1839
Villani: «A messer Corso et suoi seguaci, pareva essere
231
1839
male trattati degli honori et ufficii, parendo loro essere
232
1839
dello stato de' Neri, et principali cacciatori della parte
233
1839
fare signore della città, et non volea essere compagnone
234
1839
l'haveano in odio et a sospetto, da poi
235
1839
Uguccione della Fagiuola, Ghibellino et nemico del Comune di
236
1839
del Comune di Firenze; et ancora il temeano conosciendo
237
1839
il suo grande animo, et seguito et potere, dubitando
238
1839
grande animo, et seguito et potere, dubitando di lui
239
1839
levasse loro lo stato et cacciasseli della terra; et
240
1839
et cacciasseli della terra; et massimamente, perchè trovarono che
241
1839
Corso havea fatta lega et giura col detto Uguccione
242
1839
Uguccione, mandato per lui et per li suoi seguaci
243
1839
gelosia nacque nella città, et levossi il romore, et
244
1839
et levossi il romore, et feciono sonare i Priori
245
1839
la campana a martello, et fu tutta la città
246
1839
ad arme, a piede et a cavallo, et le
247
1839
piede et a cavallo, et le masnade de' Catalani
248
1839
che guidavano la terra. Et subitamente, com'era ordinato
249
1839
venire Uguccione co' Ghibellini et nemici del Comune di
250
1839
del Comune di Firenze. Et fatta la richiesta e
251
1839
più termine al processo; et fu condannato come rubello
252
1839
fu condannato come rubello et traditore del suo comune
253
1839
traditore del suo comune; et incontanente mosso da casa
254
1839
della torre del Cicino, et in Torcicoda alla bocca
255
1839
Brocolo, con forti sbarre, et con gente assai d
256
1839
consorti rinchiusi nel serraglio, et con balestra in suo
257
1839
essere forte, attendendo Uguccione et sua gente, che n
258
1839
serragli da più parti, et messere Corso et suoi
259
1839
parti, et messere Corso et suoi a difendersi francamente
260
1839
suoi a difendersi francamente; et duroe la battaglia gran
261
1839
gran parte del dì; et fu a tanto, che
262
1839
della gente d'Uguccione, et gli altri amici di
263
1839
Chè, perchè 'l Comune et popolo fossono assai, erano
264
1839
erano male in ordine, et non molto in accordo
265
1839
giardino incontro alle Stinche, et entrarono dentro con gran
266
1839
gran gente d'arme; et veggendo messere Corso et
267
1839
et veggendo messere Corso et suoi che 'l soccorso
268
1839
fallito, abbandonò le case et fuggì fuori della terra
269
1839
incontanente rubate e disfatte; et messer Corso et suoi
270
1839
disfatte; et messer Corso et suoi, perseguiti per alquanti
271
1839
prova che il pigliassono. Et per Boccaccio Cavicciuli fu
272
1839
il quale era stato et era della setta di
273
1839
setta di messer Corso; et in uno picciolo fiumicello
274
1839
chiamato Affrico, l'uccise; et morto gli tagliò la
275
1839
gli tagliò la mano, et recolla nel corso delli
276
1839
nel corso delli Adimari, et conficcolla nell'uscio di
277
1839
nimistà havuta con loro. Et messer Corso, tutto solo
278
1839
solo andandosene, fu giunto et preso di sopra alla
279
1839
certi Catalani a cavallo; et menandolne preso a Firenze
280
1839
quelli che 'l menavano, et promettendo loro molta moneta
281
1839
moneta se lo scampassono, et i detti volendolne pur
282
1839
mani de' suoi nemici et d'essere e giustitiato
283
1839
di gotte nelle mani et ne' piedi, si lasciò
284
1839
badìa di san Salvi: et dissesi che, innanzi che
285
1839
in luogo di penitenza: et altri dissono che 'l
286
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che 'l trovarono morto: et l'altra mattina appresso
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honore nella detta badìa, et poca gente vi fu
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il più bello parlatore, et meglio pratico, et di
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parlatore, et meglio pratico, et di maggiore nominanza di
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nominanza di grande ardire et d'imprese, che al
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Fu bello della persona et di gratioso aspetto; ma
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ma molto fu mondano, et in suo tempo fece
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scandali per avere stato et signoria: et però abbiamo
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avere stato et signoria: et però abbiamo fatto della
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novità alla nostra città, et seguironne molte cose appresso
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intendenti si potrà comprendere; et acciocchè sia esemplo a
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una selva oscura, selvaggia, et aspra e forte; e
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è diretta «a tucti, et ad ciascuno re d
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ciascuno re d'Ytalia, et a' sanatori di Roma
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a' sanatori di Roma, et duchi, marchesi, conti, et
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et duchi, marchesi, conti, et a tucti i popoli
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Dante Allighieri di Firenze, et confinato non meritevolmente, priega
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coll'imperadore si partirono, et tornarono in loro paesi
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Altri cavalieri tedeschi, brabanzoni et fiamminghi, con loro bandiere
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e prese la signoria, et appresso col seguito delli
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Pisa e di Lucca, et del vescovo d'Arezzo
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del vescovo d'Arezzo, et de' conti di santa
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conti di santa Fiore, et di tutti Ghibellini di
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tutti Ghibellini di Toscana, et delli usciti di Firenze
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delli usciti di Firenze, et con aiuto de' Lombardi
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di messer Maffio Visconti, et de' figliuoli. Il quale
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e più di cavalieri, et popolo grandissimo.»675 ¶ I Fiorentini
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di Pistoia, di Volterra et di Prato, e di
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l'altre terre guelfe, et amici di Toscana; in
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la gente del prenze et di messer Piero, di
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tre mila dugento cavalieri, et gente a piè grandissima
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di testa che savio, et con questo non bene
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intenzione, se il prenze et sua hoste non si
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si dilungassero, di vallicare et d'andarsene a Pisa
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d'andarsene a Pisa; et se 'l volessono contastare
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il vantaggio del campo, et di prendere alla ventura
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le fazioni de' Neri et Bianchi. Con il qual
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dimorò per buon tempo, et con lui frequentò sovente
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dilettevole, per la bellezza et copia incredibile di fontane
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copia incredibile di fontane, et fiumi limpidissimi et sani
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fontane, et fiumi limpidissimi et sani, per l'aria
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l'altezza dei monti et profondità spaventosa delle valli
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per i passi strettissimi, et novità del paese; il
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di campagne, di rivi, et di terre grasse et
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et di terre grasse et ben coltivate. In questo
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per speculatione de' filosofi et poeti, si crede che
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de duobus elementis aquae et terrae tractans super reperta
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auspicata, Veronae vero disputata et decisa, ac manu propria
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poeta clarissimo, quae diligenter et accurate correcta fuit per
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D. Bici filiae suae et uxori D. Simonis de
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quae dicitur la Barbagia, et quanto Januenses retraxerunt dictam
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una «parte della città et hora in altra.21 » Del
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qua habitat gens barbara et sine civilitate; et foeminae
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barbara et sine civilitate; et foeminae suae vadunt indutae
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Questa doppia data MCCCII et primo è relativa all
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imperio. ¶ [692] ¶ In urbe Verona, et civitate Vicentia, così distinguendo
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Sicut fremitus leonis, ita et regis ira (Proverb. XIX
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Sicut rugitus leonis, ita et terror regis (Proverb. XX
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regna uno confoederarentur imperio, et cito pervios haberet populos
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de SS. Ap. Petr. et Paul.) – E questo era