Luigi Pirandello, Diana e la Tuda, 1926

scusa, chi te lo fa fare? ¶ Sirio (con ira

che cosa? viaggiare, come fa adesso mio fratello? giocare

che il nudo lo fa bene. È di moda

per sé, sai che fa? la sposa, caro! ¶ A

da una settimana mi fa la corte, lo sai

Sara: - già; mentre mi fa la corte. ¶ Sirio: Bisogna

acconsento anch'io! - Andiamo! ¶ Fa per trascinarselo via. ¶ Sirio

tenera pietà che le fa socchiudere gli occhi, ma

sghignare orribilmente): Trent'anni fa! ¶ Rosa: Eravamo le prime

Dossi, no? Vedi? ti fa un certo effetto - ¶ Sirio

Il giardino... E io... ¶ Fa per guardare Sirio, il

di cappelli, che gli fa pagar cara la sciocchezza

non si può, si fa altrimenti! ¶ Pausa. ¶ Tuda: È

si muove più! - ¶ Giuncano: - fa' che si muova - corpo

sporge il capo e fa per baciarla su una

prestate? ¶ Giuncano: M'in-fa-sti-di-te! ¶ Sara

mi potevo aspettare. - Ma fa di peggio! Come se

una violenta bracciata la fa scorrere con gli anelli

Scorgendo Sirio che, sorridendo, fa cenno di sì ¶ - Ecco

me non riderà più! ¶ fa per uscire. ¶ Tuda (subito

io ardo! ¶ Smaniando disperatamente, fa per strapparsi le vesti