Luigi Pulci, Morgante, 1483

pur se vuoi andar, fa' che ti guardi, ¶ ché

afferman ciò che E' fa, che facci bene, ¶ e

Vangelo ¶ che maggior festa fa d'un solo Iddio

ben per mal, come fa Iddio; ¶ ma vo' ch

Qual grazia o ventura ¶ fa ch'io vi truovi

pasturale, ¶ poi la Natura fa diversi ingegni, ¶ e però

un re pagan vi fa drento dimoro, ¶ il qual

dimoro, ¶ il qual si fa chiamar re Caradoro. ¶ Ed

la dama giulìa, ¶ e fa gran cose, come amor

rinchiusi e inviluppati ¶ come fa il bruco su per

il mio signor, mi fa cercare ¶ d'un suo

onde 'l pastor si fa sentire; ¶ e qual ferisce

sciorinare il battaglio ¶ e fa veder più lucciole che

per nessun modo, e fa del buffoncello. ¶ Ecco di

un paiuol, come si fa al porcello, ¶ ed ossa

il cervello ¶ come si fa delle bestie al macello

fiato del dragon si fa sentire. ¶ Ma pur Rinaldo

Dodone, ¶ o tu mi fa' fare scorta al lïone

che la vergogna il fa restare; ¶ e de' tre

pianger di costui non fa mestieri. ¶ Il tuo parlare

Macon falso e rio: ¶ fa' che conosca questo beneficio

dama cortese ¶ ogni dì fa mille pensieri strani, ¶ ed

mio lïon non ci fa buona scorta. - ¶ Poi, non

quel Manfredon che gli fa guerra. - ¶ Mentre che dice

armadura vuol, che ne fa polvere, ¶ e molti già

di ciò che si fa testimonio; ¶ e poi, chi

Ah, Ulivieri, amor ti fa sì ardito!) ¶ - Dite che

gigante ghiottone. - ¶ Rispose Orlando: - Fa' come t'aggrada, ¶ o

del tuo aiuto ci fa qui mestiero. - ¶ Morgante più

da vedere ¶ quel che fa il campo e le

ogn'elmo stiaccia ¶ e fa balzar giù capi e

che nel suo dipartir fa la sua gente, ¶ certo

Se cristiana è certa, ¶ fa' che la cosa almen

reame, ¶ e la giustizia fa' che osservi ed ame

facciamo. ¶ Lascialo far, ché fa come far suole, ¶ sì

Manda pel prete e fa' trovare i moccoli, ¶ ché

guerra, come or vi fa colla sua gente; ¶ ch

che in piazza si fa torniamento ¶ e 'l popol

te mai alcun piacere, ¶ fa' ch'io sia capitan

conte ¶ Orlando, che tremar fa il monte e 'l

apportar l'arme si fa. ¶ Così coperti di piastra

signore, ¶ una grazia mi fa' ch'io ti domando

poltrone. ¶ Ma non si fa così di Carlo in

buono, ¶ a questa volta fa' che sia gagliardo. - ¶ Poi

altra gente: ¶ però chi fa vendetta con sue onte

il petto, ¶ che sempre fa valoroso chi ama: ¶ tu

e sempre volge come fa la luna, ¶ mentre che

rose, ¶ ed ogni dì fa giostre e torniamenti, ¶ e

torto hai sempre, e fa'mi poco onore. - ¶ Rinaldo

conte. ¶ Disse Rinaldo: - E' fa pur daddovero! ¶ Ben debbe

cenno ci farai. ¶ Ma fa' che bene in ogni

levato ¶ e ciò che fa di bisogno ordinava: ¶ insino

sia tua tal cura: ¶ fa' che la giustizia abbi

tutta la tua corte. ¶ Fa' che tu creda sempre

traditor di Gan dicea: - Fa' presto. - ¶ Astolfo avea della

mperador nascoso. ¶ Orlando disse: - Fa' che tu lo tenga

passi il furore; ¶ e fa' che in modo nessun

signore; - ¶ così diceva - e fa' che sia segreto. - ¶ Vedi

ordinare e ciò che fa mestiero. ¶ Gan traditor grande

tutto il mondo si fa ricordare, ¶ quel ch'ha

sottil nigromante, ¶ e disse: - Fa' ch'io sappi per

in prigione? ¶ Di questo fa', per Dio, mia voglia

dove tu vedi; e fa' che 'l mio destriere

e' ci sare' vergogna; ¶ fa' che quell'altro ben

volato son non come fa chi sprona, ¶ tanto ch

aver meco quistione: ¶ però fa' gentilezza, cavaliere; ¶ ché pur

via; ¶ ed ogni dì fa dare aspro martìre ¶ a

ben di ciò che fa mestieri, ¶ che rinnegato avien

che rinflora. - ¶ Disse Marsilio: - Fa' come t'aggrada, ¶ pur

opprima, ¶ e l'altro fa con l'aghiron giù

che t'ha mandato fa' risposta: ¶ domandal s'egli

costoro: ¶ - Perché e' si fa già bruna ogni campagna

schiacciato come uova ¶ e fa fuggire il suo popol

apre e serra, ¶ e fa, quando e' vuol, l

in nobil core ¶ che fa della ragion passare il

fine tal chiosa ¶ che fa che d'ogni cosa

ch'io ci guadagno, ¶ fa' che tu abbi a

Forisena e di Meredïana, ¶ fa' che qui cosa non

d'una pagana! Or fa' che ti vergogni, ¶ ché

porto 'Antea me lo fa fare, ¶ e son venuto

partì perdente. ¶ Questo sospetto fa che mi persegua ¶ e

moschee molti ufici si fa ¶ al modo lor, ché

fuggiéno, ¶ anzi sparivon come fa il baleno. ¶ Poi cominciò

Diceva Orlando: - Certa nimicizia ¶ fa che questo elmo tengo

veder la giustizia che fa, ¶ che si farà il

figliuol di Mellone, ¶ e fa gran cose per campar

fede è fatta come fa il solletico: ¶ per discrezion

niente: ¶ vuol cinque parte, fa' ch'a la man

è proverbio antico, ¶ e fa' che non sia povero

quando tu l'assanni; ¶ fa' che sia caldo; e

il segno soglio ¶ come fa la lumaca, e nol

intanto qui colle bigonce: ¶ fa' che non manchi al

di' che vi si fa tristizia. ¶ Or oltre, a

tutto appellato. - ¶ Disse Margutte: «Fa' come tu hai nome

qui presso. ¶ Che si fa ora in corte del

mio padre? ¶ Che si fa or ne' templi e

e che e' si fa verso il palazzo avante

si copria ¶ come si fa con palvesi o rotelle

sì arricchito ¶ che ci fa spesso mala compagnia: ¶ perch

ma ciò ch'uom fa per difender la vita

vi capitò colui che fa l'armata: ¶ Can di

qua per farci inganno, ¶ fa' che tu pensi alfin

ha stropicciato, ¶ e così fa il marchese e Ricciardetto

famoso Orlando ¶ di cui fa tanta stima Carlo Mano

dirvi come qua si fa apparecchio: ¶ non so se

lor destrieri. ¶ Lo 'mperador fa intanto diceria: ¶ - Chi si

e 'l conte Orlando fa incredibil cose, ¶ ed Ulivier

se sa schermir, gli fa mestieri, ¶ e netto lo

grande ira arrabbia, ¶ come fa Salaý del cadimento, ¶ ch

andati, ¶ anzi volati come fa il disio, ¶ tre cavalier

a tutti gli altri fa la scorta; ¶ e dove

aver di ciò timore; ¶ fa' che per nulla tu

barbe solo una; ¶ e fa de' matti savi e

Trivigante appruova, ¶ anzi adorar fa sé, ch'era gigante

manda più suo messaggiero, ¶ fa' ch'io lo vegga

reggeva appena; ¶ questo gli fa tener la bocca cheta

vicitare, ¶ e disson: - Donna, fa' che tu sia saggia

fratello ¶ quale Archilagio si fa nominare, ¶ e molto conto

molto conto là si fa di quello. ¶ Pensa che

raccortare il camino, ¶ come fa spesso la dolente vacca

è che spesso così fa, ¶ e molta gente in

saracina, ¶ e di partirsi fa provedimento. ¶ Gano avea fisso

disse: - Pagan, chi mi fa cortesia, ¶ non gli farei

di venir, come si fa, ¶ per la vendetta far

a Malagigi allora: ¶ - Deh, fa' che questa lepre balzi

avvisar gli doverrebbe: ¶ "Così fa il tal; così Carlo

ben fatto: ¶ forse Grifon fa pur contro a sua

sia quel che soglia: ¶ fa' che tu creda a

baron gagliardo. - ¶ Rispose Berlinghier: - Fa' che tu guati ¶ come

tristo e tapinello ¶ lo fa portare innanzi allo imperieri

suo proposito mutòe, ¶ come fa il savio udendo la

giusto merto, ¶ come si fa a' tuoi par corsar

recato, ¶ dicendo: - Questa svegliar fa i poltroni: ¶ con essa

contro a me poi fa còlta. ¶ Io vo' più

Dio sù piace; ¶ ma fa' ch'a questa impresa

pellegrini andare in pace; ¶ fa' che tu vadi a

questo fiero matto, ¶ che fa di là chiamarsi Fuligatto

sono, ¶ Rinaldo dal padron fa dipartita, ¶ e dice: - Fra

mio d'ogni lancia fa rocchi. - ¶ Diceva la Brunetta

e grande onor gli fa. ¶ Poi s'accordorno mutar

vuoi, Marsilio, far come fa quello ¶ che giuoca a

te quel savio tiensi, ¶ fa' che tu anche come

così sùbita ¶ di Bianciardin fa ch'ogni savio dubita

a ogni mira; ¶ ognun fa sopra me sue belle

questa volta i tradimenti! ¶ Fa' sempre bene e giudica

Natura? ¶ Per Dio, Malgigi, fa' che tu gli spacci

mente, Orlando, questo, ¶ e fa' pur che Ulivier cavalchi

con Malagigi. ¶ Disse Malgigi: - Fa' che al tempo dato

si vide ancor mai. ¶ Fa' che in sul fatto

maraviglierai. ¶ Un'altra cosa fa' che non ti scordi

ride e più giuochi fa quello ¶ ch'un Fracurrado

giganti, e tresca, ¶ e fa certi atti come scuccobrino

babbuïno ¶ o come scimia fa la schiavonesca: ¶ sì che

poi gli dileggia e fa coppino e struffa, ¶ e

ché spesso «sanza colpa fa vergogna»; ¶ ma s'io

si chiuse ¶ cercavo come fa chi s'innamora: ¶ questo

estremo era, ¶ facea come fa il lume a mattutino

a quel che non fa la civetta, ¶ ché non

groppone ¶ come e' si fa quando e' casca giù

amarlo, ¶ la prima pace fa' che sia nel core

d'oro ornata: ¶ or fa' che tu dipinga la

e suda, ¶ tante abbracciate fa viziatamente; ¶ poi baciòe Ulivier

e grande onor gli fa, ¶ e saltan tutte della

divulgata, ¶ per Siragozza si fa fuochi e festa, ¶ e

credo, di corto; ¶ intanto fa' che la tua corte

perché la pruova lo fa manifesto. ¶ Orlando è uom

tu vincerai allotta. ¶ Ma fa' che in Roncisvalle sien

ritruovi Rinaldo e Ricciardetto ¶ fa' che tu dica, e

Montalban si torneranno. ¶ Ma fa' che a questo tu

miracolo. ¶ E perché tutto fa perfettamente ¶ e tutto ha

al presente quel che fa Marsilio. - ¶ Disse Astaròt: - Io

che ignun saggio ¶ non fa mai cosa a suo

sempre con Carlo che fa pissi pissi. ¶ E 'l

che il popol ne fa poi suo badalucco. ¶ Ma

lecito era quando ¶ si fa per tener regno o

secol non ben cognosciuto, ¶ fa che si dice «d

perché di' colaggiù si fa guerra, ¶ io voglio andar

il sartor che non fa il nodo. ¶ Solo una

al mondo, ¶ e non fa male a bestie né

staffier ne verrai, ¶ e fa' che allato a Rinaldo

vede che quivi si fa buona gala, ¶ e non

di qualche bella cosa ¶ fa la via breve, piana

l'armadura ¶ prima si fa tuffandosi nel loto; ¶ dormendo

bisogno. ¶ Orlando disse: - Chi fa col barletto, ¶ pensa quel

che sia buona, ¶ ma fa come sparvier che in

ogni buon capitano. ¶ Orlando fa come un vento fracasso

o vivo o morto!». ¶ «Fa' che tu sia alla

impetüosa e rea, ¶ mi fa pur dubitar drento alla

che Grandonio col baston fa fiacco, ¶ che par quel

tra' pagani ¶ come chi fa del suo signor vendetta

e come l'orso fa scostare i cani; ¶ talvolta

bestie mai prede ¶ qual fa costui de' saracini il

leon parea foresto ¶ che fa tremar con la voce

a questa volta!» e fa svegliar chi dorme, ¶ anzi

maggio», ¶ e non si fa così degli altri mesi

linguaggio ¶ e l'asin fa que' suoi ragghi distesi

egli è così, ¶ giustizia fa' pur con la tua

per grazia ci si fa sì presso, ¶ conforta e

e 'l cuore, e fa tremar la mente, ¶ ed

La sua loquela mi fa manifesto ¶ ch'a nunzïar

Disse Carlo: - Tu, Iddio, fa' la vendetta, ¶ poi che

l'altro orecchio! ¶ Così fa chi in Gesù si

quel toma ¶ quando si fa la festa di Testaccia

pensi ciascun, quando e' fa cose inorme, ¶ che la

questa. ¶ Del corpo mio, fa' tu quel che ti

non maturo il frutto: ¶ fa' ch'io paia alla

è de' cani, ¶ ognun fa la sua presa, ognuno

fratello, ¶ e ciò che fa ti par ch'e

ch'ogni cosa si fa per un despetto. ¶ Quando

voleva sentir ricordarlo, ¶ come fa il padre che perde

poi si risveglia come fa chi sogna. ¶ E del

dal Ciel data, ¶ e fa tremare ogni lito, ogni

ch'ogni cosa ben fa chi teme Iddio. ¶ Dunque