Gian Pietro Lucini, Revolverate, 1909

intanto la Nazione? Che fa? La Nazione è in

discrezione. ¶ E poi, che fa? ¶ Venni d'Africa orrenda

Ma la crisalide si fa vanessa, ¶ farfalla splendida multicolore

comperai, per ciò, poco fa, una bicocca ¶ tenuta in

rimutare; ¶ che il sesso fa quando gli è dato

terrore del vicinato, ¶ qualcuno fa reclamo; ¶ specie questo Villano

quanti. Grassa truppa mi fa d'avvisatore, ¶ epe tonde

invito. ¶ Ho letto poco fa nelle gazzette ¶ che pativate

amico; ¶ attender che vi fa Albanesi e Pascià, ¶ che

una apparenza è quanto fa; ¶ far molto fumo con

d'una nera parabola ¶ fa il suo Paraclito: e

un piviale. ¶ Il pivial fa strascico lungo la via

portar, per bersaglio, poco fa, ¶ sulle piazze d'Italia

innocente e serena: ¶ Tony fa i lazzi; le Ballerine

della prima donna. ¶ Poco fa, il tesoriere strofinò, ¶ coi

guercia dal cielo si fa ¶ sulle due corna acute

chi, senza parere, si fa ligio ¶ all'una e

in sul cielo si fa ¶ sulle due corna acute

e confonde: ¶ Morte che fa tremar polsi e ginocchi

di caccia e bersagliera ¶ fa volgere la folla trepidante

persuasi. ¶ La festa augurale ¶ fa le brachette agili ed

soffio di scirocco le fa lagrimare. ¶ Puttina, oggi abbiam

nell'energia che ti fa dire e spasimare, ¶ e

ai troni. ¶ VI ¶ Anita fa nono au bousin del

co' suoi nemici, non fa per me. ¶ No; l