Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

Cento o centocinquant’anni fa l’avrebbero chiamato un

egli mi mostrò mesi fa. Ma nè l’editore

gran medico disse anni fa ai suoi assistenti e

a studiar canto, si fa infelice lui e chi

amore di suo figlio fa da sarta, povera donna

sbaglio, ciò che lo fa un indice del tempo

nominarti cavaliere vent’anni fa quando nominarono quella bestia

di verde dieci anni fa e sulla tabella smaltata

al popolo come si fa la rivoluzione; infine uno

peste del socialismo. Ti fa meraviglia, eh, ragazzo mio

dalla città. Quindici anni fa ho adattato due stanzette

quindici o vent’anni fa era tanto bella e

sono stati, due anni fa, i giorni dei saccheggi

fino a poco tempo fa, all’americana, e, alla

sei venuto? ¶ — Un’ora fa. È il mio turno

simile a quel che fa la provvidenza divina col

ho piantati dodici anni fa con le mie mani

a questi uomini nuovi fa piacere vestirsi da tiranni

che sul popolo questo fa un grande effetto. ¶ Capitò

lettore, che il dolore fa buoni i giovani e

Naturalmente. Perchè non le fa tradurre o non le

preferita dei rossi; e fa quattrini quanti ne vuole

notte gireno Roma a fa sti scherzi de fijacci

girotondo che la danzatrice fa della sua persona sopra

quei giri che essa fa sulla punta dei piedi

avessi saputo due ore fa, lo dicevo all’onorevole

un russo. Un mese fa era in Russia. Già

Quel che lei chiede fa parte del nostro programma

Il capitano Tocci che fa? ¶ Mi sono dimenticato di

di magnanimità. Pascone non fa la spia. E anche

sempre quello che si fa, non avere paura. Vieni

e un poco mi fa ridere. Scoprii cioè d

sì, lo so. Non fa niente. Sarà contento lo

altra? Ma non si fa che svoltare, da sei

in automobile chi non fa credito? Tutta quella brava

È qui accanto, ci fa comodo, e Matteo lo

si dà alle automobili. ¶ — Fa benissimo. Così facesse il

diceva Ippocrate, alcuni secoli fa: “Non sono io che

sul serio solo chi fa per burla. – Quel giudizio

dice presto: – Il tale fa per burla; il tale