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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «faccia»

nautoretestoannoconcordanza
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magnifica persona. Aveva una faccia sanguigna, lucida, con lineamenti
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un centesimo, con una faccia che incuteva paura, e
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le dita agili, la faccia intenta e china in
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Tuffò nell’acqua la faccia, e quando la trasse
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osava più guardare in faccia il suo padre maestoso
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di traverso, con la faccia buia. ¶ VII. ¶ Un po
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voleva nemmeno vederla in faccia quella svergognata! E poi
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che aveva una brutta faccia ed un corpo di
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di lacrime, nascondendo la faccia ¶ contro la sua spalla
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lui con timore la faccia un po’ confusa. ¶ — Allora
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dalla pallida e bella faccia di efebo, che si
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che aveva nella sua faccia mansueta una volontà incisiva
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bel Ferrante bene in faccia, poi disse: ¶ — E ora
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volgersi ella vedeva la faccia di lui, tormentata, piena
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viperetta. E la sua faccia divenne cattiva. ¶ — E per
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giovine distinto, con la faccia pallida; è alto quasi
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m’hanno guardata in faccia ed hanno compreso bene
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parlare così! — La sua faccia divenne aspramente severa e
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per essere veduta in faccia, con un atto pieno
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avesse osato guardare in faccia, la prima frode che
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lui, tanto la sua faccia era mutata. ¶ — Che hai
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bocca, gli molestava la faccia con la piuma d
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cara, ma dicono che faccia anche l’usuraio, così
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ella, piano, chinando la faccia, per nascondere la bocca
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che gli diede in faccia il suo fresco respiro
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biondezza tenue. La sua faccia un po’ stanca prendeva
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sguardo, poi chinò la faccia nell’ombra del cappello
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aveva pudore; sollevò la faccia, la sua bocca rise
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mente. ¶ E vedeva la faccia del suo padre, immiserito
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Quel giorno la sua faccia era pallida, concitata, i
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veniva con quella sua faccia da can mastino e
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sorridere, ma la sua faccia era contratta. ¶ — Lela va
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Egli rise; la sua faccia sciupata dalla notte insonne
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augurii. ¶ — È verissimo; glieli faccia pure. Lui è piuttosto
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il domestico nascose la faccia nel vano del saliscendi
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una sua guancia la faccia bagnata. Nel piangere lo
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il piccolo britanno, dalla faccia arida, che non segnava
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e Arrigo, volgendo la faccia, fulminò la sorella con
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Ma cosa volete che faccia, santo Dio! Mi trovo
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gli sorrise levando la faccia. I suoi capelli biondi
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e davano alla sua faccia, al suo sguardo, un
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capo, gli volse in faccia gli occhi ridenti. ¶ — E
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è necessario ch’io faccia per averti? ¶ Ella rideva
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E si nascose la faccia nelle mani congiunte. ¶ Un
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chiusi, vide la sua faccia sconvolta e si fermò
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contro, gli nascose la faccia ancor umida contro la
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Gli errava per la faccia livida una buia disperazione
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osato più guardarla in faccia, s’eran fatti obliqui
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per non sciuparsi la faccia. Egli la tradiva spesso
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Non ti pare che faccia un po’ caldo ancora
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remare. Su la sua faccia era nuovamente scesa quell
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e si prese la faccia fra le mani: ¶ — Senti
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catino a rinfrescarsi la faccia; immaginò che per una
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vide subitamente in quella faccia avvenuta, come nella trasparenza
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acqua ferma, salir la faccia grave del lor padre
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senili, e vide nella faccia della sorella svenuta le
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dopo si guardaron in faccia, lividi, come se avessero
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struggente inquietudine. ¶ Ma nella faccia di lui, devastata e
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baci. E rivedeva la faccia grave del lor padre
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paterno, la sinistra pallida faccia che appariva nel viso
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occhi fermi. La sua faccia si è confusa nella
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è confusa nella tua faccia. Ho inteso che nostro
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la memoria di quella faccia sconvolta le incuteva paura
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impallidire; le nascose la faccia nel grembo, e con
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lungo e volgendo la faccia contro la spalliera del
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casa, e la sua faccia per solito mansueta si
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altro nascondere tutta una faccia, altre labbra sarebbero passate
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torbidi sogni, la squallida faccia del padre non veniva
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Paolo, si guardaron in faccia un po’ stupiti: supponevano
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mia pipa. ¶ — Gesummaria, che faccia hai, Rigo! — esclamò la
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vita febbrile nella sua faccia devastata. ¶ Egli cercò di
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a lui con una faccia spettrale. ¶ — È via... È
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l’uscio apparve la faccia barbuta e lucida del
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che gli gettavano in faccia una luce abbagliante; camminò
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mani si coverse la faccia. ¶ Ella ebbe la bontà
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chiudono le porte in faccia dappertutto, mi dileggiano, mi
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le forre, toccata In faccia dal vento di quelle
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lei. Si guardarono in faccia e risero. Entrambi, senza
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vederlo si coverse la faccia. ¶ Lazzara fu meno timida
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lasciami... ¶ E con la faccia quasi nascosta fra le
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sentirsi ancora su la faccia il flotto de’ suoi
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dita le sollevò la faccia. ¶ — Guardami! — comandò più forte
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alcuna mia colpa. ¶ Nella faccia bianca dell’uomo passò
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cuore, la fronte, la faccia, quasi per riconoscere sè
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che v’immerse la faccia, ne spirò, ne bevve
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fece sentir su la faccia il freddo pericolo del
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infranta. E subitamente, nella faccia della sorella svenuta come
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egli rivide salir la faccia del loro padre taciturno
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padre taciturno, la pallida faccia senile, emaciata sino al
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compagni; e con la faccia tutta bianca, rimase incerto
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sopra un fianco, la faccia bruttata nella terra tutta
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più da presso, la faccia orrenda li raggelò. Si