Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

odiai quella mia seria faccia di invitato che lei

costretti a rompermi la faccia. Dunque mia madre promise

con la mia stretta faccia nel mezzo che evita

sera che ci incontrammo faccia a faccia mentre sbucavano

ci incontrammo faccia a faccia mentre sbucavano dalla «Sala

ero mezzo tisico, una faccia olivastra e lunga, ma

lungo, credo, con la faccia sulle sue ginocchia; infine

scontri. Rivedo la sua faccia candida e bestiale, sudore

B. nessuno se ne faccia un problema o una

che coprono la vera faccia della terra mi parve

dorme supino, con sulla faccia un sudicio giornale pieno

un fruttivendolo, la cui faccia enfiata da un atrocissimo

gente mi guardasse in faccia e mi parlasse, io

di ciabatte aguzze, la faccia stessa del nonno continua

e impercettibilmente gemeva. ¶ Quella faccia di annegata nella luce

le lacrime. Ciascuno ne faccia ciò che vuole, tenendo

scherza. Voi sguarnite una faccia che vi è cara

sputa al cielo, in faccia gli torna». Don Mimì

ingiustizia, che le si faccia bere un uovo fresco

d’amore, qualora si faccia qualche imparziale considerazione. ¶ Voglio

sulla scogliera; rituffavi la faccia nell’erba e piangevi

labbra, l’intera sua faccia delusa esclamava: «Questo è

tutta la sua vecchia faccia si mette in movimento

inevitabilmente una scarpa in faccia. ¶ Ma in che consistevano

una signora con la faccia di marmo? Nessuno l

con avarissime contrazioni della faccia, e con sberleffi, si

insultare il santo; brutta faccia, faccia gialla – poteva dirgli

il santo; brutta faccia, faccia gialla – poteva dirgli e

fionda gliela gettò in faccia. Riportarono danni monumenti e

lacrime su tutta la faccia: ansimava dell’inconcepibile speranza

per caso si trovavano faccia a faccia con lui

si trovavano faccia a faccia con lui nelle gremitissime