Melissa Panarello, La bugiarda, 2013

seduta, rigida, con la faccia seria. ¶ “Dai, è come

mi guardo. ¶ Ho la faccia devastata. ¶ Mi sento vecchia

bagno e lavai la faccia con la punta delle

mie creme!”, urlò in faccia alle bambine. ¶ “No signora

pc c’era la faccia di Julie Andrews con

rughe Grand Canyon sulla faccia olivastra. ¶ “Mi spiace”, disse

sicura di avere una faccia molto calma. Lei no

display sparata sulla mia faccia. ¶ Mia sorella si svegliava

svegliava, diceva, “Hai la faccia a uovo, cogliona”, perché

di avergli sputato in faccia la mia giovinezza, le

sbatterai la porta in faccia per sempre. Te ne

una sontuosa tragedia: la faccia diventava rossa, si gonfiano

idee. ¶ Mi lavavo la faccia, guardavo il dentifricio colare

si era attaccato alla faccia, ai capelli. ¶ “Panarello! Ma

mi guardava dritto in faccia, impressionato anche lui dal

spalmo argilla ventilata sulla faccia e aspetto che arrivi

argilla si secca sulla faccia. ¶ Vorrei chiamare qualcuno ma

via l’argilla dalla faccia. ¶ Vendo casa. ¶ Tredici ¶ Vivevamo

occhi e fissarli in faccia. Mia mamma aveva i

non era la tua faccia, la tua pelle, non

padre piangeva, tenendosi la faccia con entrambe le mani

vertigine. I muscoli della faccia sono tutto ciò di

fa avevi un’altra faccia”, e io non so

spiegargli che anche quella faccia sono io, che nessuna

una maschera, che ogni faccia è la proiezione esatta

un taglio netto sulla faccia e mi sembrava che

fatta irritare, urlare in faccia a noi il suo

le avevo tirato in faccia un mucchio di fiori

credere che urlando io faccia più male.” ¶ Non potevo

e decoro? ¶ Avevo la faccia seria. ¶ Mi muovevo lentamente

avrei visto la mia faccia identica tutti i giorni

mia se ho questa faccia”, avrei voluto dirle, ma

che mi cascavano sulla faccia, gli occhi come chiodi

sguardo fisso sulla mia faccia. ¶ Di rado prendeva appunti

tiravo i muscoli della faccia, le guance tremavano per

Warhol che ritraevano la faccia di Mao Tse-tung

avrebbero visto la mia faccia e chiunque avrebbe potuto

più attaccati alla mia faccia. ¶ Contemplavo i suoi, assurdamente

per mostrare la mia faccia all’Italia intera. ¶ L

le quinte. ¶ Avevo una faccia enorme e serena. ¶ Raggiunsi

spingendo via la sua faccia che stava per avvicinarsi

per terra, con la faccia contro il pavimento. Continuava

nome. Che con quella faccia da bambina non potevo

Lei crede che la faccia sia l’espressione di

togliessi le cicatrici dalla faccia. ¶ Odio tutti. ¶ Tutti sembrano

le rughe sulla sua faccia segnavano ogni sconfitta, ogni

mio anche. ¶ La mia faccia sulla sua spalla. ¶ Cuore

di essere presa in faccia. ¶ Mentre ero al telefono

rughe, devi rifarti la faccia.” ¶ “Ma non ho ancora