Catena Fiorello, Picciridda, 2006

E qualche volta mi faceva anche male. Un male

figlia, anche se lo faceva per un pezzo di

di gioventù, e la faceva scompisciare dalle risate. Era

bottiglione enorme, e mi faceva paura. Avevo sempre il

mani, la nonna le faceva notare quanto quella pratica

quando era inverno e faceva brutto tempo. ¶ Il mio

fino in Germania, perché faceva troppo freddo, e perché

emigrati a Genova. Lì faceva il carrozziere, e aveva

limite della sua capienza. Faceva eccezione la settimana di

botti del vino che faceva sua sorella Carmelina. Inoltre

piccione. Da morto, mi faceva una gran pena, e

in casa nostra». ¶ Mi faceva rabbia sentirla parlare in

trascorreva lento e malinconico. Faceva ancora un caldo terribile

i nostri genitori? Nessuno faceva menzione di questa variabile

e per assonanza, si faceva chiamare mammana. Davanti alla

ordine la contabilità e faceva le consegne a domicilio

e anche il cielo faceva capire che l’estate

no? E lei non faceva eccezione. Non paga della

sul letto – cosa che faceva infuriare la nonna – e

amico che lo zio faceva il barbone in una

bruttezza infinita, non le faceva mancare niente. Questo dicevano

e già sposati: Giacomo faceva il pescatore come il

la nonna, invece, che faceva funzionare il cervello più

al mio andamento scolastico. Faceva poche domande al riguardo

se stesso e perché faceva comodo per il nostro

C’era scritto che faceva il manovale, che era

solo una bugiarda che faceva cose scabrose con gli

finestre (questo invece lo faceva lei, ed erano quasi

della vita faticosa che faceva in negozio. Parlò a

siciliani, e poi li faceva esporre a un bel

mi disse sorridendo, come faceva sempre quando si rivolgeva

leggere, e se le faceva declamare. ¶ Chiunque le andava

mercatini, oppure se li faceva regalare da coloro che

quei dettagli, ma non faceva il minimo accenno al

verità, finalmente rivelata, mi faceva stare troppo male. ¶ Non

Veni cca…» Il vecchio faceva lo spavaldo. ¶ Così, più

tanto la zia Franca faceva disquisizioni sul tema, e

altro che me lo faceva giudicare come un tipo

basta. Spesso lei mi faceva vedere il mondo con

fiero e risoluto mi faceva sentire ancora più piccola

letto. Lei detestava chi faceva scorrettezze di quel tipo

finestra, e lei le faceva il verso. A quel

calato il buio e faceva freddo. Trovai la nonna

Pina la nonna non faceva altro che ripetere una

Nina – la signora che faceva le iniezioni alla nonna

un ottimo sconto. E faceva parte della lista dei

quell’abito, perché mi faceva sembrare goffa e ridicola

aspetto, e non la faceva sorridere, però viveva in

pancia, e mentre lo faceva le veniva fuori un

avrebbe salvata. A me faceva troppo male; lei era

nella gioielleria in cui faceva le pulizie ogni sera

per guadagnare degli extra, faceva le pulizie in un

avversità, e non si faceva scoraggiare per una stupidaggine

Sembrava insofferente, perché non faceva altro che girarsi e

al colore della pipì. Faceva un certo effetto pensarla

aria della campagna le faceva bene e componemmo mazzetti

della gamba, ad alcuni, faceva proprio orrore. La nonna

che era nata, supponevo. Faceva parte dell’arredamento, e

vaglia dei miei ¶ Mi faceva sempre un certo effetto

solo se stessa, e faceva come le pareva. Non

contrario del passato, mi faceva simpatia. ¶ Raggiungere la mia

noia stare fermo. Mi faceva piacere (ma non troppo

signori Sparulas; il marito faceva il turnista, e di

tedesco – e quasi ci faceva un pensierino sull’aprire

intimò il silenzio. E faceva sul serio. Ma forse

se era estate e faceva caldo – e un mazzo

ad affrettarmi (anche lei faceva parte del clan delle

fino a Francoforte. ¶ Lei faceva una gran fatica a

fine. ¶ Anche a Flörsheim faceva caldo. Però, mentre a

Paragonata al supermarket dove faceva le pulizie la mamma

salottino, e lei mi faceva un resoconto veloce della

propri figli (e qui faceva l’occhiolino alla mamma

mamma in cucina, che faceva economia anche sui cibi

per ritornare a Leto, faceva un caldo da strapparsi

sua voce inconfondibile, mi faceva notare una novità che

La nonna non si faceva sorprendere nemmeno la mattina

ma l’allegria no, faceva supporre arroganza. Quasi pazzia

dire di no: o faceva troppo caldo, o si