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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

concordanze di «faceva»

nautoretestoannoconcordanza
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un sospetto soltanto li faceva turbare per un istante
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a farsi capire. Carolina faceva come i fiori sullo
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del corpo, artifiziosa, la faceva giudicare fragile, ed era
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e bianche, lasciavano trasparire. ¶ Faceva da amministratrice delle case
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richiedevano troppo alla leggera. Faceva da amministratrice anche presso
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per il reciproco vantaggio; faceva i conti del latte
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asterità claustrale che Niobe faceva trovare distesa sulle due
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smaliziate. Un difetto che faceva incominciare il discorso in
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una dama, giungendo, le faceva fuggire, ma era proibito
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se il caso la faceva capitare per la pulizia
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gambe! Ecco perché non faceva mai una visitina a
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calmo e penetrante, non faceva che accrescere. ¶ Avvezzo alla
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donna di servizio che faceva la pulizia e preparava
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il primo viaggio che faceva, e lo considerava con
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Ah! Ah!» semplicemente, e faceva ricordare le persone che
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fargli vedere, Remo non faceva che guardare. Parlava poco
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il suo rumore che faceva accapponare la pelle: la
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grottesche, le distraeva, le faceva ridere e, per la
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ad abbracciarlo e la faceva ritrarre turbata più assai
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il giorno dopo ci faceva cascare, senza farsene accorgere
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lei, in casa sua, faceva quello che credeva bene
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le spalle. Lo stesso faceva rientrando in casa accaldato
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dal poco parlare che faceva, o dal suo sguardo
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Anche la povera Niobe faceva i miracoli quel giorno
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una più accurata indagine faceva arrivare il conto assai
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al bue. Carolina non faceva che annuire, diceva a
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è facile comprendere che faceva una concessione non indifferente
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il capo proprio come faceva Napoleone quando le cose
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tanto timore, a lei faceva soltanto ridere, e ridere
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Napoli del 1884, scoppiato mentre faceva il servizio militare in
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pensato mai di condurvelo, faceva un grande sforzo per
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si fermava lui vi faceva intorno delle evoluzioni di
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tale oscurità egli le faceva sentire i propri occhi
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e l’ardore lo faceva apparire indolente. Se qualcheduno
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avanzato, tozzi di cui faceva minestre, residui di cibo
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Talora il meccanico gli faceva eseguire un lavoro di
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ricamava intorno proprio come faceva per la scollatura delle
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gente, il facchino come faceva suo padre, o il
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solo la bellezza li faceva apparire dolci non potendo
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vivesse isolato, né lui faceva nulla per farlo uscire
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con una grossa spugna faceva a questo modo il
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il loro contatto la faceva delirare, e una volta
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peso, il peso si faceva sentire. Ma la sua
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Grande, che vittorioso si faceva aspettare, quando tutti non
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più vittime. Ma che faceva, dove andava, dove mangiava
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dieci giovinotti che Remo faceva passare nel sacrario delle
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una luce che le faceva tremolare il labbro appena
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per farla divincolare. ¶ Palle faceva da galoppino e da
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voce di Remo le faceva ammutolire. ¶ «Sono andati in
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sarto di Remo, poi, faceva per lui condizioni specialissime
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impossibile. Da un pezzo faceva sforzi sovrumani per non
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lasciarlo fare che come faceva faceva bene… Dal primo
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fare che come faceva faceva bene… Dal primo piano
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popolano; ciò che lo faceva apparire timido vicino al
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anzi l’amava, né faceva nulla per ridurla o
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vincere, e all’esperto faceva tanto bene sentirsi al
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alla vigilia delle nozze, faceva forse qualche malinconico confronto
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mattina, prima del bagno, faceva le campanelle e la
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dovuto stare zitta, non faceva mai una cosa che
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di quella donna le faceva perdere le staffe come
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e ironico, ironia che faceva ricadere tutta sopra le
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E Carolina, vedendo piangere, faceva ogni sforzo per non
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terra sulla via Settignanese, faceva l’ortolano e anche
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esso, e che lo faceva sorridere riempiendogli l’animo
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lasciò avvinghiare. Non gli faceva paura la maniera forte
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può dire, che le faceva pestare i piedi in
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le avvinceva e le faceva andare contro la loro
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fosse cosa ch’egli faceva più per servire gli
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dal sottoscala che la faceva rabbrividire: “Giselda! Niobe!”. Nessuno
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la timidità che gli faceva abbozzare una parola che
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cose impossibile, e si faceva forza per non farsi
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un gesto infantile che faceva ricordare allorquando fra ragazzi
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deciso all’indipendenza, si faceva aspettare per ore e
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Fidanzato. Remo che ne faceva di cotte e di
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addomesticata, probabilmente. Questo le faceva ridere, ridere, ridere, ridere
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sensazione idillica che le faceva trovar l’idillio anche
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la più grande cautela faceva capolino per poterla vedere
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le reggeva e le faceva andare. Il loro candore
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sorriso doloroso che le faceva sembrare anche più vecchie
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mente, una vertigine le faceva vedere tutto avvolto dalle
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viso nelle mani, Niobe faceva sentire i suoi singhiozzi
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taluno, per vecchio rancore, faceva di proposito e in
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ricordo le indispettiva, le faceva diventare aspre e cattive
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lunga di lei, e faceva bene: anche a lui
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leggere e fresche; mi faceva troppa pena di saperlo
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o quattro volte, quando faceva il bagno e per
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non volendo bisognava vedere. Faceva in un fiat a
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era troppo e le faceva ressa alla gola tutto
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che l’ira la faceva sobbalzare, sussultare, senza neppure
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mano fuori del cancello faceva loro un palmo di
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vero, ma la bugia faceva tanto bene e nessun
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discussione. ¶ E nessuno si faceva caso di trovare in