Aldo Palazzeschi, Il palio dei buffi, 1937

questa automatica corsettina che faceva ridere il vicinato burlesco

quei mantelli e sottane. Faceva ricordare, un tale sguardo

o novizio, col quale faceva ogni sera la sua

calvizie. Dal saluto che faceva, dalla posizione assunta e

quando occorreva se ne faceva un servo egli stesso

grande. E Luigi, ritornando, faceva passare dal proprio piatto

aver capito se lo faceva ripetere, l’altro sentendone

morte nera che lo faceva rabbrividire di terrore e

bella?» Tale pensiero lo faceva ridere: non era possibile

per la strada gli faceva gran festa, forse eccessiva

mezzo una donna, ne faceva il ritratto ridendone compiaciuto

come diceva lui, non faceva che accrescere il valore

primo giorno, Franco vi faceva le sue apparizioni fra

delle undici non vi faceva il suo ingresso marziale

improvvisata, il suo associato faceva da imbonitore urlando dalla

sorprendente: il suo contatto faceva vibrare dal capo ai

nella volontà che lo faceva andare; non sentendosi più

a casa i’ babbo, faceva i’ venditore ambulante e

E lui e’ un faceva ma’ nulla, e’ si

e’ un ci si faceva che grattare. ¶ — O io

volta si richiusero perché faceva molto freddo. Il ladro

porta e ora la faceva sparire, fulminandomi rabbiosa con

falda così bene addomesticata faceva risaltare quella curva che

e ore, rideva e faceva ridere. Alle sue frecce

una cosa che lo faceva ridere in una maniera

verde, e che gli faceva una figurina affusolata, flessuosa

assiduo del circolo, vi faceva durante il giorno qualche

al lastricato, qualcosa che faceva pensare a una chiocciola

il tubino che gli faceva tettoia sugli occhi, e

sugli occhi, e che faceva insieme tettoia a un

contento, felice, scherzava come faceva sempre lui, come la

del loro profumo gli faceva socchiudere gli occhi voluttuosamente

è un diritto». E faceva l’atto di congedarlo

le riflessioni ch’egli faceva da tanti e tanti

giorno in giorno si faceva più vispo e scodinzolante

pelle pelle che la faceva montare in eresia. ¶ «Certo

era una cosa che faceva impazzire lei invece di

il loro passaggio non faceva che affacciarsi alle scale

quale la signora Zobeide faceva sporgere in fila i

il pensiero della vendetta faceva esalare da ogni cosa

aria altèra che lo faceva pensare a una regina

nell’iperbole che ne faceva una scena da carnevale

per lei, l’uomo faceva ogni sforzo, pur non

una mezz’ora almeno faceva la spola fra le

quale spropositato onore si faceva chiamandolo «la corte»; ed

delle nove, e intanto faceva, un po’ in sordina

tale orgasmo, che progressivamente faceva loro tremare il corpo

o che ogni tanto faceva riapparire davanti agli occhi

Rosina — la voce si faceva tenera, l’accento appassionato

un silenzio freddo che faceva restar fermo e a

la stura ma non faceva che interromperlo e ostacolargli

e con le quali faceva da martinicca al marito

ballo il signor marchese, faceva sentire alto e chiaro

perché era quella che faceva sprofondare nell’inferno il

per un aperitivo si faceva accompagnare in una delle

dal tassì, ciò che faceva montare in bestia l

del comodino, o la faceva cercare a lei in

lasciava perplessa, e le faceva ritardare quel grido di

e incominciava a ridere. «Faceva la gatta mogia per

di tanto in tanto faceva le sue rimostranze e

era felice e non faceva che ridere. Da perfetto

ridere. Da perfetto domestico faceva degli inchini che potevano

domestica: nella sua villa faceva qualche breve soggiorno un

era fidanzata ufficialmente o faceva all’amore di nascosto

il suo pensiero mi faceva luccicare gli occhi di

dolcezza incontenibile che mi faceva tremare, palpitare voluttuosamente; che

professione della sua vittima? ¶ — Faceva il fabbro, il maniscalco

possedeva tante stoviglie. Lui faceva trovar pronto di fianco

famiglia», si fermava e faceva fermare il convoglio, assumeva

abbassava l’indice e faceva una lunga pausa: «nessuno

di andare a letto faceva la sua capatina in

e da vecchio vi faceva qualche comparsa o parte

cantava uno stornello che faceva sbellicare, e fra applausi

prescrizioni Napoli se li faceva da sé. E dato

E dato che nessuno faceva nulla di male, chiudeva

d’oro che lo faceva sembrare un generale, anche

per cui non le faceva scomodo, di quando in

un sorriso affettuoso gli faceva il saluto militare, il

il parroco sovente si faceva annunziare. Lupo gli andava

l’inebriante rumore si faceva sentire sul selciato la

il solo pensiero lo faceva sobbalzare e accigliarsi con

no, povero Chicco, non faceva come gli altri bambini

suo tavolo e li faceva diligentemente; e via via

era sotto che li faceva guardare inquieti? ¶ Finite le

quello in bicicletta, che faceva marameo! tutto ridendo, nell