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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Caterina Percoto, Racconti, 1858

concordanze di «faceva»

nautoretestoannoconcordanza
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alla strada che si faceva sempre più ripida. ¶ — Ancora
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il proprio orgoglio gli faceva sperare primo quel nome
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la voce, e tutto faceva dubitare che fosse affetta
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queste ore d'ilarità, faceva buon viso a tutti
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sua fievole speranza, ma faceva più frequenti le visite
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a mancina verso Cedarzis. Faceva un bel chiaro di
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fantasia di giovanotto, gli faceva vedere in quella interessante
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che la sua educazione faceva coll'esteriore sua forma
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donna del villaggio che faceva da levatrice, e che
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fosse innanzi colla stagione, faceva bellissimo tempo, e il
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il debole ponticello e faceva traballare le uniche due
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gli batteva forte: ei faceva una male azione; ma
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fisi nella sacra funzione faceva correre i grani del
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troppo ragione. Intanto si faceva tardi, la luna era
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vi disperate così! e faceva di rialzarla, e quando
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avarizia, e nessuno si faceva scrupolo di deriderlo e
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non mai rinnovate, poichè faceva d'uopo che fosse
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candore della sua pelle faceva aggradevole contrasto colla nerezza
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curati dei contorni, e faceva gli onori della casa
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Lì presentava della bottiglia, faceva colle sue mani un
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canna, alla cui estremità faceva rete candido velo, inseguiva
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sul palo biforcato che faceva da stipite, e si
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sulla porta del cortile faceva la guardia; ma lo
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fosse innanzi colla stagione, faceva ancora dolce invito. Chiacchieravano
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sulla porta un contadino faceva cenno ad altri ch
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passo posato che si faceva sempre più vicino. ¶ È
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che questo pensiero mi faceva un gran male.... ma
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e rosicchiandola in cerchio faceva cadere le zolle del
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affettuoso e confidenziale che faceva sparire le cieche divisioni
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tutta la strada non faceva altro che rammemorare gli
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e la fame che faceva consumare più del consueto
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farina. Il freddo si faceva sentire aspramente, pochi i
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che piombava dal fumaiolo, faceva stridere la debole fiammella
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picce fresche di forno faceva venir l'acquolina in
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una scappata all'uccellanda. Faceva una di quelle bellissime
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il lieve susurro che faceva armonia con un lontano
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volta il chiacchierare si faceva sempre più disinvolto, e
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poi, riflettendo, che se faceva questo passo per mantenere
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di cui ella si faceva render conto dal suo
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il pranzo; ciò che faceva temere non si terminasse
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di questo pranzo che faceva tanto chiasso, capitò in
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di saperle tutte, non faceva altro che dirmene continuamente
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che la domenica si faceva vedere sulla piazza colla
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suoi ceppi, e.... e faceva una grossa capponeria! Si
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moltitudine di gente, che faceva pressa alle porte della
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abbiamo mai toccati! ci faceva compassione la madre, che
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colla sua lingua mi faceva tremare. Sicchè, non vedendo
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che una volta non faceva pensiero senza tosto comunicarmelo
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La notte era placida, faceva un bel chiaro di
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passo affrettato che si faceva sempre più dappresso. Comparvero
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mistero, vedendo gli altri, faceva ogni tanto una smorfia
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la chiesa, il campanile, faceva fare di nuovo il
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lo intratteneva: talora gli faceva delle curiose interrogazioni, gli
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angolo a vivaci colori faceva capolino dalla tasca, e
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a seconda che la faceva girandolare l'aria ch
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sposo per lei vi faceva trapiantare. La signora non
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trattenevasi in campagna, o faceva qualche viaggetto fuori di
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dell'anima dilaniata. ¶ Si faceva tardi, la Badessa avrebbe
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la guardava che si faceva sempre più rubiconda, come
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soffio che ve li faceva tremolare penetrava già così
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suo grazioso visetto, le faceva come una specie di
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ma ora questa novità faceva ricordare i danni di
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aureola azzurrognola, che ne faceva più graziosi i contorni
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Intanto l'ora si faceva tarda, i campanili l
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dì che il tempo faceva un po' di tregua
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l'apparire della primavera, faceva una consolazione del sereno
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della crescente famigliola, presto faceva un mazzolino di timo
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vispa ed allegra, si faceva ammirare per la sua
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della sua ragione, la faceva sempre simpatizzare per quelli
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piene di gente che faceva echeggiare i più lieti
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pensiero della Mariuccia gli faceva versare. L'Italia, questo
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istessa ardita speranza che faceva prodi le scarse legioni
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i capegli e le faceva stridere intorno alla persona
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mentre il suo riverbero faceva più gaio il verde
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signora Colombina, e gliene faceva di tutti i colori
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e gli animali necessari, faceva lavorare in casa i
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fina, in modo che faceva contrasto coi cenci sudici
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da fenestroni mal riparati faceva continuamente girandolare, formavano una
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poi scostata la salvietta faceva rapidamente lì sulla tavola
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sere dei dì festivi, faceva più volentieri compagnia alle
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di là, e gliene faceva preghiera colla faccia mesta
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di malinconico affetto, e faceva più vago il primo
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a quel nido e faceva tacere sul mandorlo l
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annunziava i crepuscoli e faceva più bruno l'alternarsi
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incominciato a soffiare, si faceva sempre più forte, e
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il sole che si faceva specchio nelle sinuosità della
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disinvoltura piena di grazia faceva gli onori di casa
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del freddo grande che faceva; e poi ben vestita
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il salice che ci faceva ombra, mosso dalla brezza
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dava nelle invetriate, e faceva sorridere le rose del
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effusione dell'amore li faceva buoni, e discorrevano del
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la mia anima si faceva sempre più tetra e
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lenzuolo, la cui bianchezza faceva contrasto colla tinta oscura
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più minuti particolari, e faceva il confronto d'allora
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in casa ella si faceva amare dallo sposo e
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lieta comitiva d'amici faceva corona alla bella contessa
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proprio. Nelle visite che faceva alle amiche, nei convegni
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nell'ampio stellato. Talvolta faceva di lunghe passeggiate per
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da qualche tempo lo faceva suo malgrado palpitare. Le
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una ruvida cocolla che faceva cornice a una faccia
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poi ricominciava e si faceva sempre più affettuoso e
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a poco ei si faceva sempre più piccante, e
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il suo pensiero, non faceva altro che del continuo
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imboccare quella via, la faceva palpitare, finchè s'accorgeva
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cui da qualche tempo faceva la corte. Era tanto
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del sacrifizio ch'io faceva ad uscire dal mio
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vicina al sepolcro, mi faceva contemplarle con un senso
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di merletto, che la faceva più vaga assai che
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le scale e si faceva sempre più vicino. Prima
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è proprio vero, si faceva a chiedere un altro
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di Madonna di Strada faceva l'occhiolino al terzo
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Adagio un momento, si faceva a dire il Rosso
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dormiva. Una creatura peraltro faceva eccezione, la Tina. Affatto
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ogni parte circolavano, si faceva sempre più sconsolata, e
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dilicati riguardi. Per lei faceva eccezione alle austere leggi
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comparire della monaca malata faceva ogni anno più buone
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forza di tramutare. Si faceva d'anno in anno
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così la monaca si faceva a narrare i suoi
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contegnoso che a me faceva male e che mi
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Tina, era buono, e faceva il bene quasi per
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immeritata disgrazia me lo faceva ogni giorno più caro
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del creato, e nessuno faceva male interpretazioni e il
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sollecitava, appunto così come faceva con me. Gran parte
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il vento che lo faceva girandolare rendeva continuamente mobile
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un discorso che lo faceva stare con tanto d
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mezza voce, tanto lo faceva palpitare la speranza di
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ce ne hanno raccontato. Faceva all'amore con un
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in mezzo ai due faceva carezze alla fanciulla e
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soavi emozioni che le faceva provare la presenza del
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dell'anima che le faceva più quieto e più
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dal pensiero e vi faceva intorno incessanti congetture. Qual
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una leggera brezzolina che faceva gentilmente tremolare le foglie
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incerta dell'albeggiare li faceva pallidi. La fanciulla sollecita