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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Manzoni, Il conte di Carmagnola, 1820

concordanze di «far»

nautoretestoannoconcordanza
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in astratto, e senza far parola della presente qualsisia
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una conseguenza ho voluto far sentire il valore del
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ammazzare; un patto di far la guerra da stracco
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Signoria veneta ha voluto far prevalere; ed ecco ciò
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nomar mia patria, potei far che voti. ¶ Oh! mi
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romperlo, e me stesso ¶ far vile agli occhi miei
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allor dell'alleanza sua ¶ far rifiuto oseria? Beato il
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soggetti; or altro ¶ studio far si dovria, come costui
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onte e dispregi, ¶ che far? soffrirli? Non v'aggrada
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sol chiedo: ¶ vuolsi egli far mallevador del Conte? ¶ IL
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contristar con sospetti? E far disegni ¶ di terrori e
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dee sovra ogni altra far per lui fidanza? ¶ La
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inutile! Alfin stanco ¶ di far leggi a me stesso
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ma che nulla può far per conquistarli. ¶ Tu il
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ne venne straniero a far guerra? ¶ Qual è quei
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la terra ¶ dove nacque far salva, o morir? ¶ - D
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veglie lucenti ¶ de' monili far pompa e de' cinti
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COMMISSARIO ¶ Ma... che pensate far? ¶ IL CONTE ¶ Ve l
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ciò che resta a far? ¶ SCENA II ¶ IL SECONDO
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rivedervi; e posso ben far fede ¶ che pugnaste da
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terror che danno ¶ volesse far? fargli pensar soltanto ¶ quel
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sol quanto basti a far che vera appaia ¶ condiscendenza
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l'odio sol potea ¶ far che fosse in Senato
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calda e risoluta guerra ¶ far disponete, ah! siete a
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perdo; ed ora ¶ non far che troppo il senta
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nulla il padre ¶ può far per te; ma pei
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le quali, lungi dal far perdere a un autore