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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pino Cacucci, Nahui, 2005

concordanze di «fare»

nautoretestoannoconcordanza
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e vendere cavalli, per fare i preti e i
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ho ancora molto da fare, prima dell’alba.” ¶ Carmen
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chiese a Wilson cosa fare di Madero. L’ambasciatore
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Gli ho detto di fare la cosa migliore per
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professionista del raggiro per fare del male proprio a
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quello che gli piace fare di più, be’, non
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se pensasse: “Cosa tocca fare, per ottenere un po
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prendere un piroscafo e fare ritorno in Messico, da
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domestico in cui rinchiudersi, fare figli, lavorare per mantenere
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e si limitò a fare un cenno con il
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per Veracruz, deciso a fare la sua parte in
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mi si presentavano con fare galante, volti interessanti, corpi
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su cosa avrei potuto fare sotto e sopra di
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amore carnale. ¶ Insomma, lasciai fare al destino... Senza immaginare
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accanto –, ora, dunque, che fare di fronte al destino
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da dietro. Pensai volesse fare l’amore, e mi
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era questo che dovevo fare, accidenti a me che
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unica cosa che sa fare...”. ¶ E mentre si tormentava
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sinistra; lei non poté fare a meno di fissare
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vero?” Lei continuò a fare segno di no con
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viso; Nahui lo lasciò fare senza reagire: maledicendolo in
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Piangeva e lo lasciava fare. Avrebbe potuto impedirglielo forse
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unica cosa che sai fare eccelsamente, perché come poeta
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Ha pagato, convinto di fare un’opera di bene
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invitata a Hollywood per fare alcuni provini. A volerla
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uomini, altri quattrocento, a fare la parte di contadini
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lui, così bravi a fare comizi e così cinici
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civile e memorabile di fare del proprio meglio per
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insopportabili, si umiliava a fare la fila alla mensa