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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «fare»

nautoretestoannoconcordanza
1
1956
diamante solitario e lasci fare a me. ¶ Il Milord
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1956
mano? Sapete cosa dovete fare? Mandatele una collana preziosa
3
1956
come una pasqua, fece fare gran preparativi e poi
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1956
La Reginella, a vedersi fare l’occhiolino, si gira
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1956
Milord pensava che volesse fare un po’ la preziosa
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1956
diede un lavoro da fare e lei in un
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1956
il giovane, – come posso fare per mia sorella che
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1956
Giuseppe, non so che fare, voi dovete partire. Vostra
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1956
sentirci così lontani facciamoci fare il ritratto. Io mi
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1956
ho avuto a che fare. ¶ – Con mia sorella? – esclamò
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1956
hai avuto a che fare con la sorella di
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1956
e dicendo: «Come posso fare?», quando gli venne vicino
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1956
è tutto qui? Lasci fare a me e faccia
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1956
gioielli –. Poi si fece fare un vestito da lutto
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1956
che avete avuto da fare con me? ¶ – E quando
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1956
Bracciere manco non poteva fare a meno di portarci
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1956
la sposa cominciò a fare il muso. Il marito
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1956
Diavolozoppo. – Sapete cosa possiamo fare? Io m’incorporo nel
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1956
In quel momento sentii fare pss! pss!, alzai gli
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1956
c’era altro da fare. Ogni mattina, dunque, si
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1956
E che cosa devo fare? – disse il picciotto. ¶ – Niente
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1956
non aveva niente da fare. Una volta il Greco
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1956
e non sapeva come fare. Un cavallo allora si
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1956
spartirceli. Dicci come dobbiamo fare. ¶ – Che oggetti sono? ¶ – Una
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1956
stesso. Sai cosa devi fare? Fa’ scaldare il forno
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1956
pare una cosa da fare, questa di tenermi la
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1956
potentati che la possono fare franca a questa mano
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1956
Barbiere che aveva saputo fare quell’ingegnoso orologio, e
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1956
delle cose. – Cosa devo fare per farla restar con
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1956
meno, non sapevano come fare a tirare avanti. S
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1956
padre ella decise di fare buon viso al marito
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1956
sempre in casa a fare tutte le faccende e
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1956
E non sapendo come fare, aperse la porta e
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1956
disse: – Avrei piacere di fare un commercio con voi
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1956
tenne con sé a fare il mandriano. Un giorno
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1956
esercito si mise a fare gli esercizi, le sentinelle
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1956
quale disse: – Sì, fagli fare colazione, che quando scendo
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1956
non me lo dovevi fare, traditore! ¶ E il Sole
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1956
più cosa vendere per fare questa festa, allora prese
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1956
darmi, basta che possa fare la festa a San
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1956
questa donna pur di fare la festa a San
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1956
disse: – E cosa posso fare? lo posso mandar via
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1956
Guarda, devi andare a fare mercanzia. Hai tre giorni
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1956
caricare sul bastimento per fare buoni affari; la prima
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1956
Re: – E cosa posso fare? ¶ E i Consiglieri: – Mandarlo
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1956
i Consiglieri: – Mandarlo a fare un altro viaggio. ¶ Allora
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1956
li ristorarono, gli fecero fare un brodo di fave
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1956
Perdonatemi, ditemi cosa posso fare per voi! La più
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1956
che ce lo fa fare. ¶ E il Drago: – Allora
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1956
spaventata non sapeva cosa fare di quel braccio, preparato
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1956
disse: – Sapete cosa dovete fare? Giocate alla morra, e
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1956
Per il resto, lasciate fare a me. Poi mi
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1956
c’era niente da fare, se la diede a
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1956
asini. Non sapeva come fare per ritrovare il marito
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1956
io non ne devo fare! – Passò un serpente, con
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1956
si domandò: «Cosa possiamo fare?» ¶ Chiamò un villano loro
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1956
Mamma mia, come posso fare? ¶ E dalla tomba sua
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1956
anche di giorno, devi fare quel che ti dico
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1956
e ripensa, si fece fare una cassa da morto
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1956
diceva. – Cosa mi può fare, a me, tuo figlio
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1956
Vedete voi come bisogna fare. ¶ Allora il brigante: – Sai
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1956
brigante: – Sai cosa devi fare? Fa’ finta d’essere
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1956
cosa sei venuto a fare qui? ¶ – Compare orso, – rispose
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1956
diavolo. Sai cosa devi fare? Fa’ finta d’esser
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1956
cosa siete venuto a fare? ¶ – Comare tigre, sono venuto
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1956
pensare. – Sai cosa devi fare? – disse alla donna. – Digli
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1956
tuo figlio. Lui lascerà fare. Allora tu lo legherai
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1956
così bravo nuotatore, dovresti fare un giro tutt’intorno
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1956
mi son dimenticato di fare una commissione. Se vogliamo
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1956
a scopare e a fare i servizi della casa
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1956
Francisca, Vossignoria mi vuole fare la carità d’insegnarmi
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1956
come al solito a fare un mazzo di fiori
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1956
storia. ¶ – Dimmi, cosa posso fare per liberarti? – le chiese
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1956
Ecco quel che puoi fare: puoi partire domani con
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1956
Ora senti cosa devi fare. Prendi un gran vascello
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1956
bandiera forestiera. Poi lascia fare a me. ¶ Il giardiniere
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1956
che cosa si può fare. ¶ Andarono alla tomba e
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1956
tua figlia. Cosa dobbiamo fare? Sposiamoli. ¶ – Come volete, Maestà
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1956
capelli. Non sapendo cosa fare, si tolse una stecca
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1956
e si mise a fare un buco nel muro
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1956
passi, e poi lasciate fare a me. ¶ Il negoziante
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1956
cosa mi resta da fare, così solo e sconsolato
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1956
Re se ne fecero fare uno cento volte più
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1956
volete in visita, dovete fare un pontile dal mio
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1956
dato l’ordine di fare il pontile. Centinaia di
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1956
spina, e poi lascia fare a noi. ¶ La Reginella
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1956
Regno e ne fece fare un gran tappeto. E
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1956
su, – e gli fece fare il giro dei quartieri
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1956
No, Giuseppe, niente da fare! ¶ – Ma non lo sa
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1956
Lo sai cosa devi fare? – (perché lui davanti agli
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1956
c’era niente da fare: bisognava pensare a preparargli
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1956
si disse: «Che posso fare io d’una bambina
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1956
miglior cosa che posso fare è prenderla per moglie
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1956
Cavalieri: – Maestà, se volete fare una scommessa, vado a
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1956
stanza della Regina e fare tutto quello che voleva
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1956
giro. ¶ – E come possiamo fare per vederla? ¶ – Ora ci
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1956
braccia. Col cranio fece fare una tazza coperta d
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1956
figlio del Re a fare le parti. Il figlio
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1956
anche se mi faceste fare per figlia una gallina
100
1956
non abbiate paura, lasciate fare a me: pensate solo
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1956
me: pensate solo a fare la scommessa, che al
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1956
vi dico. Come posso fare per saperlo di sicuro
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1956
Il trinciatore stava per fare altrettanto quando la cavallina
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1956
portarlo con te a fare il bagno. ¶ Così il
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1956
Temperino: – Vieni: andiamo a fare un bagno in fiume
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1956
Be’, vediamo cosa sai fare. ¶ – Accieco l’occhio sinistro
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1956
Io son capace di fare tutti i venti. Pfuu
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1956
levante –. E continuò a fare venti soffiando a piene
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1956
uscirono a passeggio, a fare i guappi. Passò un
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1956
piange il cuore, vederti fare la fine degli altri
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1956
andarono alla locanda a fare una mangiata e a
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1956
Saetta: – Sai cosa devi fare? Sabato sera mi mandi
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1956
che ci sto a fare? – disse Ciecadritto. – Prima di
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1956
Poi vediamo cosa sa fare, la Reginella nostra! ¶ – Bravo
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1956
E si rimisero a fare la vita di prima
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1956
a quel che devo fare, e mi ci mangio
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1956
darmi un po’ da fare perché i quattrini vengano
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1956
di quelli che sapevano fare già da solo. Insomma
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1956
naso. Ma che doveva fare? Bisognava che stesse ai
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1956
e se ci dobbiamo fare una casetta non bastano
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1956
ci sono andato a fare alla scuola? Non ci
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1956
e io ti voglio fare un bel regalo –. Prese
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1956
la moglie, – cosa possiamo fare? ¶ – Domani, – disse l’uomo
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1956
Orco, e cominciò a fare: – Uhm! Uhm! Qui sento
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1956
ora si mise a fare il corriere perché a
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1956
che dire né che fare. – Figli miei, – disse il
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1956
moglie. ¶ – Ma come posso fare io, a prendere un
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1956
da oggi comincerai a fare pesca abbondante. ¶ – E se
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1956
tempo. Dimmi cosa devo fare. ¶ – Portamelo. Domani, – disse il
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1956
che aveva voglia di fare un po’ il gradasso
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1956
me, te ne posso fare anche dieci, o quante
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1956
trovo. ¶ – Non so come fare, – disse Scirocco, – perché è
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1956
è e cosa posso fare per lui. ¶ Né il
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1956
diedero i mezzi per fare dei bei matrimoni. Ma
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1956
comprare un cavolo per fare la minestra. Se non
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1956
alla finestra e per fare il filo lungo manda
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1956
il figlio, e lascia fare il resto alla fortuna
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1956
annegherò, che ci posso fare! Del resto, alla speranza
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1956
era dentro. Ma come fare? Il giorno dopo tornò
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1956
scendere di carrozza per fare quattro passi a piedi
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1956
Reginotta non sapeva come fare a svegliare Re Pipi
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1956
venuti i suonatori a fare la musica sotto le
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1956
per sapere cosa dovevano fare della Regina. ¶ Il Re
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1956
braccia, non sapeva come fare. Trovò una pozza d
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1956
e un ruscello per fare il bagno.» E tutta
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1956
si chiuse dentro per fare finalmente le sue uova
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1956
erba fresca e a fare il bagno nel ruscello
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1956
fabbro ferraio a farsene fare una ciascuna. E anche
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1956
di cucina. ¶ – Cosa devo fare, ora? – disse Lucibello. ¶ E
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1956
Che ci vai a fare? Ti mangia in un
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1956
giorno il Gigante volle fare una scommessa alla trottola
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1956
Giuanni: – Vieni, andiamo a fare quattro passi. ¶ – Sì, – disse
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1956
vita, io ti faccio fare una mangiata di tagliolini
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1956
Te la senti di fare uno sforzetto? – disse il
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1956
gigante. ¶ – Che stai a fare tu qua? – chiese al
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1956
Be’, che stai a fare qui di bello? ¶ E
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1956
gigante. – Che stai a fare, qui? ¶ – E a te
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1956
spada e le fece fare un giro in aria
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1956
calmi, Altezza, si faccia fare la barba, si faccia
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1956
c’era altro da fare per toglierseli di torno
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1956
il soldato li lasciò fare: lo sbarbarono, lo pettinarono
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1956
E la madre: – Lascia fare a me, che a
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1956
Aiuti a che? ¶ – A fare la fattura a un
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1956
Disse la ragazza: – Lasciate fare a me che lo
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1956
statemi a sentire. Dovreste fare cinque cose: primo, che
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1956
cuscini di velluto, a fare l’ambasciata. Ma la
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1956
buona ragione per non fare quel che vuol lui
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1956
suo padre che voleva fare un bagno e mise
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1956
parte. ¶ – E cosa sapete fare? ¶ – Tutto e niente. ¶ Allora
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1956
Maria di Legno. – Lasci fare a me, Maestà, che
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1956
subito che gliene facesse fare un’altra. ¶ Venne la
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1956
che accidente staranno a fare giù in cantina? Fatemici
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1956
sé: «Che ne vorrà fare di questo lino che
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1956
disse: – Sapete cosa dovete fare? Domani fate finta d
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1956
più scampo, disse: – Fammi fare una camicia di pece
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1956
Poi, al momento di fare i conti: – Sarebbero sei
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1956
la Bella Venezia, nel fare i conti: – Sarebbero otto
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1956
da gran signore per fare le sue rapine, e
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1956
Rafanello, si mise a fare gli esercizi per il
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1956
oro, vestito di rosso, fare tutti quegli esercizi. «Chi
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1956
stavolta, che riprese a fare i suoi esercizi. Prima
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1956
avesse qualcosa a che fare col cavaliere. ¶ La terza
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1956
tue penne ho da fare un ventaglio, ¶ Della tua
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1956
tua carne ho da fare un boccone, ¶ Sarò la
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1956
tue penne ho da fare un ventaglio, ¶ Della tua
186
1956
tua carne ho da fare un boccone, ¶ Sarò la
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1956
casa, non poteva più fare e disfare come prima
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1956
prima non vado a fare un bisognino. ¶ La nonna
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1956
hai imparata buona, dobbiamo fare una scommessa. ¶ – E che
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1956
venire. Mah! Andrò a fare i miei bisogni e
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1956
a dormire. ¶ Uscì per fare i suoi bisogni, e
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1956
vi preghi! cosa devo fare? ¶ E Franceschiello: – Entra nel
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1956
mezza cieca aveva potuto fare quel lavoro. ¶ La Regina
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1956
bugia fosse creduta, fece fare tre fantocci di cera
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1956
cosa ci sto a fare?» Ma in mezzo agli
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1956
povera vecchia, credeva di fare gli interessi del Regno
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1956
lui me lo faccia fare con queste tre lische
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1956
quel che mi tocca fare. Basta che mi troviate
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1956
capo l’idea di fare un viaggio: voleva vedere
200
1956
non so che regalo fare, – disse. Ci pensò su
201
1956
quella ragazza che sapeva fare tante cose meravigliose e
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1956
e non sapeva cosa fare. – Ora ti spiego, – disse
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1956
andò dal Re a fare la spia. Vedendolo entrare
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1956
spia. Vedendolo entrare a fare la spia i congiurati
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1956
meritavo. Mio padre faceva fare intanto grandi preparativi per
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1956
sala delle nozze fece fare tre porte: una per
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1956
di lei. Ma come fare a chieder la sua
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1956
chiusa, coi servitori, a fare una trottata per lo
209
1956
uno sarebbe restato a fare da cucina. Andò a
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1956
Digli che provi a fare quello che dice, pena
211
1956
disse: – Sai cosa devi fare? Ributta in mare il
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1956
non sapevano che faccia fare. Mangiato e bevuto, cominciarono
213
1956
mia coda. Andremo a fare un giro così per
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1956
vita mi sono fatta fare un incantesimo da una
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1956
mondo. Il Re fece fare un bellissimo palazzo sottoterra
216
1956
Ma che maniera di fare! Se sapevo che me
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1956
giorno era andato a fare le sue preghiere solite
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1956
ti dico come devi fare per procurartelo. Cammina per
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1956
diceva: – Perché non posso fare figli, così come il
220
1956
matrigna si diede da fare per entrare nella sua
221
1956
Povero me! Cosa devo fare? – e scappò. ¶ Andò da
222
1956
a Prezzemolina che bisognava fare il bucato, e che
223
1956
oro: cosa ne devono fare? «O scimmia o bambino
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1956
duro. Senti cosa devi fare: sali sulla montagna, guardati
225
1956
in fronte le fece fare il bagno in una
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1956
comandò d’andare a fare un lavoro fuori via
227
1956
queste damigelle: ¶ – Sentite: voglio fare una burla al Re
228
1956
Cosa, signora, cosa vuol fare? ¶ – State zitte, mi raccomando
229
1956
zitte, mi raccomando: voglio fare una donna di pasta
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1956
mostrarti al pubblico e fare cessare queste voci. ¶ La
231
1956
con me che devo fare un giro per le
232
1956
pancia che mi fa fare questi rumori», e ricominciò
233
1956
altro: – Tu se vuoi fare la stessa fine sai
234
1956
sai come hai da fare… – E ricomincia: – Uno due
235
1956
di tavole. Così potrà fare il viaggio stando comoda
236
1956
a sentire cosa devi fare. Nell’ultima carrozza che
237
1956
credeva gli avessero voluto fare, a disperarlo, ma ancor
238
1956
E non abbiamo da fare un pranzo come si
239
1956
Ma bada che dovete fare cose terribili, e se
240
1956
salire sulla quercia e fare il secondo uovo tra
241
1956
prestate la padella per fare le frittelle. ¶ – Aspetta che
242
1956
di rabbia, presero a fare a Giricoccola tanti sgarbi
243
1956
bene. ¶ – Ma come possiamo fare per farla morire? – chiesero
244
1956
chiesero le sorelle. ¶ – Lasciate fare a me, – disse l
245
1956
che non sapeva come fare a tirare avanti, perché
246
1956
qui nel palazzo e fare tutto quello che ti
247
1956
ti resta che di fare l’ultima. ¶ – Ma non
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1956
parrucchieri e gli fece fare dei vestiti che non
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1956
potete fermarvi qui a fare la cassa. ¶ – Volentieri, – disse
250
1956
viva. – E come possiamo fare per scappare? – chiese al
251
1956
colonna. ¶ – Ma come posso fare? – chiese ancora Stellina. ¶ – Va
252
1956
unghie. D’altro, puoi fare tutto quello che vuoi
253
1956
un pittore, si fece fare il ritratto e lo
254
1956
una furbona, disse: – Lasciate fare a me che a
255
1956
lui non sapeva come fare. Si tagliò un pezzo
256
1956
dove sta e lascia fare a me. ¶ Così anche
257
1956
domani, che lavoro devo fare? – chiese Pìrolo. ¶ – Sta’ a
258
1956
disinvolto: – Ebbene, cosa vuoi fare? Eh, è andata così
259
1956
E domani, cosa devo fare? ¶ – Avrei cento pecore da
260
1956
ma riuscì ancora a fare il disinvolto, a dire
261
1956
domandò ancora cosa doveva fare. E l’Arciprete: – Figliolo
262
1956
niente da darti da fare. Domattina vado a dir
263
1956
più. Se tu sai fare bene, scappiamo tutti e
264
1956
veri si mettessero a fare buone azioni. Allora s
265
1956
sa quello che dovrebbe fare: il primo che entra
266
1956
frati si misero a fare buone azioni finché il
267
1956
gli spiegarono come doveva fare. ¶ Giunto alla locanda, l
268
1956
potuto in un momento fare una pesca ben più
269
1956
di incantesimi. Come vuoi fare ad ammazzarlo? ¶ Il giovane
270
1956
Bel contratto hai saputo fare col Re! ¶ E il
271
1956
Eh Maestà, qui bisogna fare nuovi patti, o io
272
1956
ci ho niente da fare: preferisco andare per il
273
1956
spaventò: – Tre uccelli da fare allo spiedo, – disse. ¶ – Dàlli
274
1956
tutti. Si volta per fare il giro del vincitore
275
1956
non sapeva più come fare. ¶ Passato un mese, la
276
1956
Ma che cosa posso fare? ¶ E l’Assunta: – Mandatela
277
1956
Re, si misero a fare con mal garbo i
278
1956
che non sapeva come fare ad averla in sposa
279
1956
dico io come devi fare. Va’ a cena con
280
1956
libbra di lino? Bisogna fare un’altra prova. Ora
281
1956
Tutto quel che posso fare eccolo qui. Tieni questa
282
1956
così non si può fare. ¶ – Signor padre, – disse allora
283
1956
Cosa fosse venuto a fare nel porto di Spagna
284
1956
un sarto si fecero fare dei vestiti da uomo
285
1956
sono, non so come fare perché l’esercito non
286
1956
Invita il generale a fare il bagno con te
287
1956
non aveva nulla da fare andava a discorrere con
288
1956
occhi non potete più fare i lavori! ¶ – Eh, – disse
289
1956
a ingannare. Prima di fare una cosa così bisogna
290
1956
fatto! – Non sapeva come fare a tirarla su; alla
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Re. – Insegnami cosa devo fare. ¶ – Non è possibile, – disse
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di granchio, cosa doveva fare per liberarlo: – Devi andare
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c’era altro da fare che combinare le nozze
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fratelli! – disse. – Cosa posso fare per salvarvi? ¶ E loro
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cose che aveva da fare, e quand’ebbe finito
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nella tua stanza: lascia fare a me. ¶ Andò dalla
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dal mio viaggio voglio fare otto giorni di corte
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gli dice, – come posso fare ad avere un figlio
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Scorzo, allora, si fecero fare un gran cavallo di
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non sapeva che mestiere fare: decide di fare il
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mestiere fare: decide di fare il pescatore. Un giorno
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due! Adesso avrà da fare con me! ¶ – Ma io
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le chiede come può fare a parlarle perché gli
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là, te ne faremo fare un’altra ancora più
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che un Re possa fare all’amore con una
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disse la ragazza, – fammi fare un velo nero e
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nominare. ¶ – E come possiamo fare per impedirlo? – chiese il
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chiese il Re. ¶ – Bisogna fare un palazzo unito a
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alto e cominciò a fare una torre di tavoli
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Bistrega dovette fermarsi a fare un bisognino: posò il
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ragazzo si mise a fare il verso della quaglia
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e non sapeva come fare. – Bravo giovane, – gli disse
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stelle; ecco cosa dovete fare. Cercate un uomo che
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sposare, non sapeva come fare, e chiese consiglio al
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Ma io non voglio fare il ladro! ¶ – Allora digiuniamo
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agli uomini a non fare del male… – disse il
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del male, per fargli fare penitenza… – aggiunse il forestiero
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Signore si mette a fare i mucchi. ¶ – Cinque a
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voglio averci a che fare! ¶ – Per l’amor di
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quel che comincerete a fare stamattina, possiate continuare a
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quel che cominciate a fare stamattina, possiate continuare a
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svelta in concimaia a fare i suoi bisogni. Va
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siete! – E per non fare ingiustizie, stavolta diede una
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quante belle cose poteva fare, ormai. Non aveva che
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tu resta qui a fare il palo; io vado
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vedere cosa si può fare. ¶ Andò su quatto quatto
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quel che avrebbe potuto fare, passò un topo. Il
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raccomando, – gli disse, – devi fare tutto quel che vedi
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tutto quel che vedi fare al professore di dolce
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disse: «Qui è meglio fare gli amici: andare noi
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visita e invitarli a fare altrettanto». Salì a bordo
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disse: – Senti, io so fare delle belle pitture. Io
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giardino: il vecchio a fare l’ortolano e il
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cosa sei venuto a fare da queste parti, bel
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le dicesse cosa doveva fare, e lei, pur di
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quella bambina non sapeva fare la maglia, e chiese
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abbiamo avuto. Si poteva fare oggi? Poteva nascere con
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esistevano le condizioni per fare un libro così, data
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idea che lo dovessi fare io. ¶ Era per me
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materia ho a che fare, e sto a sentire
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lavoro che bisogna saperlo fare, bisogna saper entrare in
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consistito nel cercar di fare di questo materiale eterogeneo
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discorso a parte devo fare per le fiabe toscane
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o chi ha da fare con gente di mare
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cui si devono sempre fare i conti, se i
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e letterato che vuol fare il realista capita di
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Museo di Roma, da fare una raccolta sarda molto
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alghe ¶ Un Re fece fare la grida nelle piazze
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con ogni branca poteva fare il giro dell’isola
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ho comandato io di fare quel che ha fatto
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sconosciuto disse: – Ora devo fare il regalo al mio
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sentire, – gli disse, – fatti fare una nave a tre
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putrefatte. ¶ Il giovane fece fare i tre carichi. ¶ – Adesso
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dopo le nozze e fare il giro del mondo
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lei si mise a fare il pane e disse
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dopo. ¶ – Che modo di fare! – gli disse lei alla
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ragazza disse: – Come posso fare per ricompensarvi, buona donna
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c’era nulla da fare. ¶ Lo sposo, visto che
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Mettete la marmitta per fare la polenta! Questa maledetta
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aguzzato gli occhi a fare il filo fino! – disse
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Cosa vuoi andare a fare per il mondo? Non
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c’è altro da fare: devi partire e andare
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po’, gli aveva fatto fare un bagno nel vino
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non sapevano più cosa fare. Ma il più vecchio
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giro gli capitò di fare una guerra dopo l
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in poco tempo sapeva fare le faccende meglio delle
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testa d’andare a fare il ladro. Lo disse
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di dietro e sapeva fare gli esercizi militari e
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che lo portavano a fare quattro passi. ¶ In quel
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pagare col sangue. – Lascia fare a noi, – dissero i
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le dico io come fare a prenderli. Faccia mettere
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tanto lontani! ¶ – Sapessi come fare a raggiungerla, nonnina! – disse
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questa smorfiosa crede di fare la civetta alla finestra
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figliolo non gliene può fare, perché peggio di come
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Re Crin prese a fare il cattivo in casa
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a cercare. Si fece fare da un fabbro sette
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suo sposo. Ma come fare a mandare a monte
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quel matrimonio? E come fare a entrare nel castello
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fantesca le disse: – Lasci fare a me. Gli daremo
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Re del Sole a fare il bagno. ¶ Il giovane
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disse loro cosa dovevano fare l’indomani. ¶ Alla mattina
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in cortile. Poi lasciate fare a me. ¶ Il giorno
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muoia? ¶ – E come vuoi fare? Quanti anni ancora vorresti
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t’insegnerò come devi fare. Va’ in stalla, prendi
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di regali che doveva fare alla fidanzata, fingendo che
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c’era altro da fare: bisognava far dormire il
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rispose: «Quel che volete fare di mia moglie, fatene
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io dico si deve fare: firmiamo una scrittura a
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carichi: – Chi va a fare questo furto? – si chiesero
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Caporale Gran Narbone fa fare una bella tavolata e
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al Reuzzo; cosa volevate fare con sua moglie? – E
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gallo: – Le galline devono fare come voglio io, anche
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e ti riduci a fare quel che vuole lei
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Teresina mia, che dobbiamo fare un giuramento: quando il
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Il Reuzzo le fece fare un gran funerale, e
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mia, se mi fate fare una conversazione con la
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in casa sua volevano fare un pignoramento. – Ho una
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mi sparate, cerca di fare una gran fumata. Mentre
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E il Re fece fare due grandi feste; la
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al cane, così possiamo fare quel che vogliamo. ¶ Comprarono
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il forno, che voglio fare il pane. ¶ Fecero il
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so infornare, nonna. So fare tutto, ma infornare no
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sentire cos’hai da fare: ti vesti oggi stesso
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disse: – Sai cosa devi fare? Scava un buco per
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sua figlia continuava a fare anguille e gelsomini, pagò
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rispose la volpe, – lascia fare a me. Ti dico
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Sta’ tranquillo e lascia fare a me. ¶ Portò la
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tagliar la testa! ¶ – Lascia fare a me, e sta
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in questa catapecchia! ¶ – Lascia fare a me. Di che
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proprio quel che voleva fare la volpe, e riempì
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dobbiamo affrettarci a farle fare una bellissima bara. ¶ – Una
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non lo dovete più fare, vedete come dovete soffrire
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che si metteva a fare gli riusciva, cosicché diventò
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massaro, me lo volete fare un piacere? ¶ – Nobile signora
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Sono qua. Ora puoi fare di me quello che
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quel che aveva fatto fare alla cameriera. – Ma ora
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non sapeva più che fare, disse di sì e
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del Re. Cominciarono a fare all’amore e tanto
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vedeva. Cominciò subito a fare il suo dovere rubando
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non sapeva più come fare, e pensò di tornarsene
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bastonate per insegnargli a fare il presuntuoso, e lo
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per la strada a fare il vagabondo. Sua madre
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fazzoletto, e comincia a fare segni disperati, a gridare
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Mamma, mi scappa di fare un bisogno. ¶ – Trattieniti. ¶ – Non
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gli disse cosa doveva fare. ¶ Va di notte, arriva
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Peppino non sapeva come fare ad avvicinarla. S’offerse
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e già pensava come fare per perderlo. Disse a
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ai loro padri: – Vogliamo fare un convento di monache
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voi? ¶ Ma loro vollero fare questo convento, e lo
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mie monache non sanno fare da mangiare se non
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Sant’Antonio prima di fare il santo era stato
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a sghignazzare e a fare il gradasso: – O Marzo
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che noi ne vogliamo fare una macina per il
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dottore? E che vuoi fare d’un dottore? ¶ – Voglio
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altra, ma non poté fare a meno di saltare
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t’hanno servito per fare il bene. Voglio compensarti
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cosa che si può fare per gli altri è
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soffre a non poter fare il fanfarone, e la
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e ho voluto così fare un ciclo di trasformazioni
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a un ebreo a fare la fortuna del cordaio
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ho chiamata Carola per fare l’assonanza. ¶ Ho visto