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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federico Roncoroni, Sillabario della memoria, 2010

concordanze di «fare»

nautoretestoannoconcordanza
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macondini e non potendo fare affidamento, come loro, su
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l’unica cosa da fare era quella di registrare
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Certo a spingermi a fare una cosa simile è
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saltare fuori dal letto, fare pipì, lavarci la faccia
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per la testa di fare. Una volta per strada
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bibite, di cose da fare il suo papà ne
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gli restava tempo per fare niente, salvo accompagnare la
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un tema perché volevo fare bella figura con l
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farebbe quello che deve fare. Comunque sia — vecchia e
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e tutto tace, per fare quello che i vincoli
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permetteranno ad altri di fare. ¶ Sì, dopo aver avuto
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e a sé, nel fare, la vile lentezza nel
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che cosa è giusto fare e non farlo, per
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l’accidia comincia a fare coppia con il già
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di qualcosa che doveva fare molto male. A chiarirmi
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giugno, quando iniziava a fare caldino, era già morto
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che avesse a che fare con i baci del
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il bamba», cioè ‘Non fare il bamba’, e anche
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minga la bamba», ‘Non fare la bamba’. In pratica
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quindi avesse a che fare con la parola “bambino
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aveva niente a che fare con i bambini, tanto
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a messa e per fare la spesa. Tra l
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cosa si riprometteva di fare ora che aveva finito
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o azione facile da fare, sia di azione sciocca
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poco avevano a che fare con la mamma: ¶ Costei
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lì e si deve fare una gran fatica per
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brocco avesse a che fare con i cavoli e
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questione avessero a che fare con i calamari o
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quando hai occasione di fare esperienza di ciò che
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c’è niente da fare: puoi aver fatto il
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in espressioni del tipo «fare cipperimerli a qualcuno». Non
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che ho visto qualcuno fare “cipperimerli” è stato un
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risultato non cambia: vedi → fare all’amore vs fare
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fare all’amore vs fare l’amore). ¶ Salviamo dunque
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quasi il doppio, a fare un rapido conto, di
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pare il modo di fare, diamine!», «Dove diamine credi
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quelle donne che vogliono fare da uomo, che vogliono
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pronti persino a lasciarci fare le tonsille, cioè a
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per strada. Niente da fare. Se non era una
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faceva senza proprio voler fare una domanda ma così
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in pa, che può fare da iniziale a più
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persona che non sa fare niente e niente fa
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di “fa nagòtt”, di ‘fare niente’. Un fanagutùn celeberrimo
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tutto il tempo senza fare niente, infischiandosi di tutto
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poteva averlo derivato da “fare un cazzo” o meglio
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bocca di qualche burlone? ¶ fare all’amore vs fare
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fare all’amore vs fare l’amore (locuzioni verbali
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l’amore (locuzioni verbali) “Fare all’amore” e “fare
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Fare all’amore” e “fare l’amore” significano la
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una differenza ci sia: «“Fare all’amore”» sentenzia, «sa
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sentenzia, «sa di gioco; “fare l’amore” è cosa
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non è ‘giocare’ vs ‘fare sul serio’, bensì ‘menare
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la mia amica Elena, ‘fare sesso’ o, come dice
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Continua ), cioè sia nel fare sia nel parlare di
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che fanno o vorrebbero fare o altre persone fanno
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altra. A loro giudizio, “fare all’amore con qualcuno
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addirittura senza vestimenta e fare, e lasciarsi fare, tutto
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e fare, e lasciarsi fare, tutto, bucca et manibus
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tante reciproche promesse. Invece, “fare l’amore” con qualcuno
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punti di vista, con “fare all’amore” si allude
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leva, o viceversa; con “fare l’amore” invece si
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fanno e cosa fanno fare ai loro personaggi? “All
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cosa, tendevano a dire «fare all’amore», forse perché
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all’amore», forse perché «fare l’amore» era ritenuta
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mondo, che quella di fare all’amore, sia di
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di più bello che fare quello -, tuttavia sarebbe interessante
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uno o l’altro «fare». Ah, Giacomo, Giacomo, che
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un po’ meno dialettale “fare l’amore” e invece
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più pesante alla pronuncia “fare all’amore”, quest’ultimo
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si fa differenza tra “fare l’amore” e “fare
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fare l’amore” e “fare all’amore”? Non potendo
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le nuove generazioni dicono “fare all’amore” o “fare
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fare all’amore” o “fare l’amore”. Mi ha
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che ai nostri tempi. ¶ fare cilecca (locuzione verbale) Fallire
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fallire in tanti modi, “fare cilecca” vuol dire tante
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cose. Quando ero bambino, fare cilecca voleva dire non
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ci fu niente da fare. Il ragioniere li teneva
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ciflis” significava appunto, precisò, fare cilecca: «El s’ciopp
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anche un uomo poteva “fare cilecca”: poteva non riuscire
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non esplodere il colpo, fare fiasco, non funzionare perfettamente
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potessero o non potessero fare cilecca, dubbio che ognuno
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tempo mi riservava di fare esperienza di persona, un
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non so. ¶ Invece di “fare cilecca” si dice anche
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cilecca” si dice anche “fare cecca”, sia nel significato
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sia nel significato di ‘fare una stecca’: «Dicesi che
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toscano, detta popolarmente, “cecca”] ». “Fare cecca” però ha, di
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dal vocabolario. Non potendolo fare, condanno con tutte le
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costui sia condannato a fare il giro di tutti
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derivati tanto insulsi da fare quasi odiare l’illustre
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latino -ficum, da facere, ‘fare’) che conferisce all’aggettivo
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compagni eravamo pronti a fare il gran salto dalla
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tutto se lo lasciavano fare. Se non altro, te
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mi diceva. Oppure «Non fare il frescone». E si
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senso figurato, ‘imbroglio’: («Non fare fufigno»). Ma c’è
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che si usano per fare collane; “segond nodar” sono
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Comune ma non poté fare niente: Ramiro, che sarebbe
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babbo avesse a che fare con l’esplorazione o
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per bere o per fare bere il nostro cane
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e non sapevamo di fare giumella o giomella o
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un’agnella [...]». Era bello fare giumella e dissetarsi l
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due si appartano per fare l’amore. «Quello è
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di cui non vuole fare il nome, veniva chiamato
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ha nulla a che fare con la pece in
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me, disse: «Bisogna lasciargli fare il suo mestiere. Se
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cosa ci va a fare tutti i giorni in
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grave danno che può fare, è viepiù «accresciuto dalla
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mi sarebbe piaciuto lasciasse fare a me, ma non
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avevano nulla a che fare con la carne e
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entrato, tutto ignudo, per fare non sapevo bene cosa
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aveva niente a che fare con quella che i
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aveva dunque a che fare con la bonaccia? Il
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che aveva a che fare sia con l’apatia
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di tanto, continuando a fare la malmostosa anche da
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in verità, diceva «non fare quella faccia lì che
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Grande Dizionario, della locuzione “fare la mano morta”: «Tenerla
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avere la preoccupazione di fare quello che, del resto
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del resto, non poteva fare. Lui le credette, e
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del ragazzo ridotto a fare la guardia all’onore
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quello che non dovevano fare. Qualche anno più tardi
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fa nagòtt», ‘È bello fare niente’ (→ fanagottone); «Mi u
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tutto e a lasciarmi fare tutto ciò che volevo
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circa quello che dovevo fare e non fare: «Non
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dovevo fare e non fare: «Non giocare mai con
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lealtà, al rigore nel fare, nel pensare, nello studio
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tutto quello che volevo fare l’ho fatto. Non
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egli pensò bene di fare quello che spessissimo si
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Forza, tutta interiore, di fare apertamente quello che si
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una parola che voglio fare mia: anzi voglio insegnarla
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non soltanto quando doveva fare pipì e perché non
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una all’altra per fare un involtino di dubbia
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cosa avessero a che fare il seno e il
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coscienza, non ho potuto fare a meno di pensare
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qualche relazione con il fare i pulcini e i
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tempi delle Medie, potei fare a meno di scambiare
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ho visto tante volte fare così, caro Pirandello, e
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piccola scoreggia!». Niente da fare: mi era parsa allora
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Pisquano ha finito di fare pisquanate da quando è
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nei campus universitari, sentivo fare di termini come “gun
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cosa veramente, oltre che fare e disfare la tela
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rotonda, ebbi a che fare con innumerevoli pulzelle, per
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di cui si vorrebbe fare intima conoscenza: quelle stesse
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c’è niente da fare: fino a quasi tutto
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andare al mercato a fare la spesa. Il prezzo
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può essere usato per fare da titolo a un
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giro per negozi a fare acquisti. Il mostruoso neologismo
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e non ho potuto fare a meno di tradurmele
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Altri hanno a che fare con il cibo, come
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cugino Valerio quando vuole fare lo spiritoso. Tuttavia, alla
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ha niente a che fare con la violenza, vera
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hanno molto a che fare con quello con cui
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che hanno a che fare con il mondo dei
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ragazza che pur di fare del cinema è prodiga
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strafalcioni»; «Come si possono fare tanti strafalcioni!». Insomma, un
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ha nulla a che fare con il didattichese, del
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niente aveva a che fare con il ballo e
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affettuosa. Ma si può fare di più, come faceva
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per la voglia di fare qualcosa o in attesa
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avere niente a che fare con “trimpellare” che significa
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odorifero’, dal verbo thýein, ‘fare sacrificio agli dei’: era
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gli altri si possono fare in blu - blu elettrico
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perdere il piacere di fare quello che si sta
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all’idea che per fare il risotto, che allora
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toscano “zurlare”, che significa ‘fare chiasso per allegria, darsi