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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Mario Sobrero, Pietro e Paolo, 1924

concordanze di «fare»

nautoretestoannoconcordanza
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è dell’altro da fare, c’è da aggiustare
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sappiamo come si deve fare. ¶ Berto mastica con forza
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Che cosa vieni a fare? Non voglio più vederti
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due colpi. ¶ — Che vuoi fare coi tuoi due colpi
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La confusa passione di fare non sapeva che cosa
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in casa deve lasciar fare tutto da Margherita, che
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roba indispensabile? Tu vuoi fare il nido senza un
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comitati di beneficenza, potresti fare un’opera buona. Al
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noialtri, che ci vol fare? ¶ Risalendo a casa della
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posso cambiare condizione senza fare del male?” ¶ * ¶ La paralisi
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di quanto stava per fare. Che cosa poteva dirgli
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perchè sua figlia doveva fare tanti misteri? Antonietta, da
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andasse: questo avrebbe dovuto fare. Ma che dire alla
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guanti, poi mormorò, senza fare un passo: ¶ — Babbo, ti
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Davide non sapeva che fare nè cosa potesse seguirgli
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Ma che altro doveva fare? Ebbe il coraggio di
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disse. – Sono andata a fare il voto. ¶ — Che voto
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destino. Che ci possiamo fare? Forse che al mondo
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ha più altro da fare. Io, nella vita, ho
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assai confusa, che doveva fare le presentazioni. – Due amici
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motteggiò Lando. – Hai da fare col procuratore del re
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la prima rivoluzione da fare perchè l’altra riesca
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di compiacenza che udiva fare riguardo allo sviluppo di
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essersi guardato intorno con fare sospettoso di cospiratore, gli
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sottovoce: – Non sappiamo come fare per la luce. Se
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c’è pericolo di fare indigestione! ¶ — Adesso impianteranno le
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ricomparivano, c’era da fare un bel colpo invadendo
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spalle all’Artero: – Da fare, per chi ha del
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con angosciosa perplessità. Che fare? Portar il ferito ad
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che c’è da fare, devo farlo.... – e subito
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la gente che vuol fare finalmente sul serio, esalterete
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Ma, testa del diavolo, fare! Per ottenere che cosa
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io non so come fare.... Neanche la mamma non
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Aiutami, dimmi come devo fare! Io non so più
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rivelazione che si doveva fare alla malata, sebbene della
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presenti osava aprir bocca, fare un gesto, guardare gli
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disperazione? Perchè non vuoi fare come gli altri? – gli
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addosso, salendo sempre, senza fare nè un gesto nè
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Ma come si poteva fare, per vivere? ¶ Fu dopo
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è tanto lavoro da fare! ¶ Davide ebbe un sorriso
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soffitta avrebbe potuto non fare più ritorno. ¶ Una domenica
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doloroso affetto: – Che vuoi fare, Pietro? Dimmelo, te ne
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nel viso esangue, senza fare un cenno per trattenerlo
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ripeteva ad intervalli. – Che fare? Mi dica lei! ¶ Da
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grande. ¶ E Pietro? Che fare per lui? Come comportarsi
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Non sapeva che volesse fare, nè che cos’avrebbe