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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovan Battista Marino, La sampogna, 1620

concordanze di «fatto»

nautoretestoannoconcordanza
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quel che prima ha fatto, ciò non si può
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tra' denti cinguettando del fatto mio. ¶ Mostrano sdegno et
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arrabbiano che nel proemio fatto dal Claretti nell'ultima
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ancor questo sovviemmi aver fatto pochissime volte, et queste
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il Tasso non ha fatto, imitati i poeti greci
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non erro, che hanno fatto i migliori antichi et
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eglino hanno a me fatto; onde si possono ben
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ho pur fatta, ho fatto oltre il possibile del
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reali; et per aver fatto oltracciò al lauro, ch
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Questo disordine mi ha fatto mutar deliberazione, et ho
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amori. ¶ E fu sì fatto il canto, ¶ che 'n
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saette, or di sé fatto ¶ spinoso globo e setolosa
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il tuo dolce figlio ¶ fatto d'altra natura. ¶ Piagni
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venni a specchiarmi, e fatto ¶ altro da quel ch
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del bel volto, ¶ collar fatto di smalto ¶ a foggia
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stendea la lingua; ¶ e fatto nel baciarlo ¶ del suo
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et un bel zanio fatto ¶ di pelle pur di
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quanto ho per te fatto. ¶ Oh del mar, che
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affar compreso il tutto, ¶ fatto pietoso del'indegno oltraggio
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bel sentier di latte, ¶ fatto stella cadente, ¶ precipitò dal
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passo tardo e lento, ¶ fatto giovenco Giove, ¶ né porta
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quasi, de' begli occhi fatto ¶ idolatra, l'adori. ¶ Dale
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tra le cosce pende ¶ fatto d'un cedrolotto ¶ noderoso
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ingiurioso ¶ dal tartareo ladron fatto contrasto, ¶ se non che
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in bella prigione trionfante, ¶ fatto in un punto amante
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per grazia Dite è fatto degno. ¶ Ecco del basso
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me, ch'io son fatto ¶ tra nemici possenti ¶ di
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bel volto ¶ par quasi fatto un elitropio il sole
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in premio ¶ di sì fatto giudicio ¶ n'ebbe l
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lasciato il vertice, ¶ e fatto d'ognintorno al cantor
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rabbia ¶ giunse a sì fatto segno, ¶ che struggesse il
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il core, ¶ dov'ha fatto radice ¶ la passion profonda
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non fusse ¶ un sì fatto ritegno, ¶ foran viè più
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e poi pentito, e fatto ¶ di liberale avaro, ¶ in
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dicea: ¶ – Ecco il ciel fatto è spia ¶ de' nostri
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discacciarne amore, ¶ fu sì fatto il timore ¶ almen, che
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stracciollo ¶ com'a lei fatto avrebbe, ¶ s'era tarda
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spessi sospiri ¶ t'avesse fatto tale. ¶ O beltà senza
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e di me medesmo ¶ fatto rival geloso, ¶ intolerante, avaro
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le perle? ¶ Or sì fatto tesoro ¶ non si merca
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far contento ¶ un sì fatto desio, ¶ cui non basta
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luce, abonda di sì fatto calore, che non solo
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ange e consuma; ¶ e, fatto ognor di duo contrari
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i campi altrui molesto ¶ fatto è (mercè d'Amor
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hor, che sospirando ardea ¶ fatto a' sospiri oltre natura
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fronde, hor foglia. ¶ E fatto per lung'uso homai