Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

scivolando, come un fantasma, fatto di inafferrabile nebbia, radente

sogno, Anna, che abbiamo fatto insieme, si va dileguando

glaciale calcolatore, ti ha fatto paura? ¶ - Perchè Cesare Dias

aria distratta, e ha fatto una lieve alzata di

due o tre volte fatto perdere il lume degli

sua vita non avesse fatto altro: e che Laura

Tanto che pensò aver fatto una scelta malaugurata, andando

il passo che hai fatto, per il tuo avvenire

smentita, come egli aveva fatto sempre. ¶ - Tu non mi

e quello che hai fatto... sa che non ti

ragazza folle, che ha fatto una scappata giovanile, fortunatamente

Vattene. ¶ - Anna, l'ho fatto per te, per il

il rimprovero di aver fatto fruttare danaro all'amore

della gente che erasi fatto forte, cadde a un

erano dissimiglianti. Laura aveva fatto adornare il suo vestito

era un po' affinato, fatto più pallido, quasi spiritualizzato

amo soffrire così. ¶ - Abbiamo fatto male a venire - disse

cosa. Poi trovò: ¶ - Abbiamo fatto male a venire, Anna

anni, che sono un fatto esteriore e fallace. ¶ - Grazie

al passato, massime se fatto in presenza di Cesare

il capo, contrita. Aveva fatto quello sforzo di dolcezza

mano che accennava al fatto compiuto. ¶ Quando rientrarono a

riassumendo quello che aveva fatto nella giornata, fremeva di

poichè tanti passi aveva fatto sulla via del pericolo

egli capiva di aver fatto un piccolo miracolo. Ma

nulla. Mi raccontava un fatto, così. È da voi

raggiungere Anna. ¶ - Ebbene, è fatto questo matrimonio? - chiese tutta

uomo che mi ha fatto rifiutare le nozze con

amorosa, che ne ho fatto una figura ideale, che

importanza, come per un fatto qualunque. Stupefatta, esterrefatta, quella

una volta, un qualunque fatto umano, quotidiano, niente altro

dunque, che un miserabile fatto di cronaca? Che cosa

questo è il gran fatto: probabilmente non avrete per

profondo turbamento, mi ha fatto passare due orribili notti

amore. Che avrebbe egli fatto, quando Anna avrebbe voluto

amata. Questo era il fatto: tutto il resto era

piccola tortura: non aveva fatto proprio nulla per far

senza ragione. ¶ - Vi ho fatto troppo dispiacere, è vero

vivreste. L'avvenire, bel fatto! Cioè fra venti anni

di raso azzurro pallido, fatto ancora più smorto dal

cura - egli le aveva fatto delle rimostranze: ¶ - Ma che

non sapeva che avrebbe fatto, ella stessa si smarriva

colà... ciò vi ha fatto male. ¶ - No, no - ella

vita; voi vi siete fatto, nella vostra fantasia, un

mamma, mamma, voi avreste fatto così. ¶ FINE DELLA PRIMA

Marte: Anna le aveva fatto rispondere dalla cameriera, che

serenità, adesso, sembrava un fatto tutto materiale, poichè, talvolta

quello che ella aveva fatto, dall'amore per Giustino

che sofferto, sempre, o fatto soffrire, sempre? ¶ - Eccovi sola

con Anna, aveva persino fatto i complimenti a sua

importare un nome? Il fatto era quello, innegabile. Suo

qualunque. Questo era il fatto. Non doveva cercare altro

che cosa importava? Un fatto solo esisteva: quella notte

in cui ella aveva fatto miracoli di cortesia; ed

abbandono della giovane sposa, fatto con una disinvoltura così

un uomo che ha fatto il piacer suo, sempre

sapere da Caracciolo qualche fatto, qualche episodio, un particolare

diceva qualche cosa, un fatto, una data, un episodio

Dias, ma non avevano fatto avanzare di un passo

prima partita, lo aveva fatto accanire alla seconda. Infine

casa, se Luigi aveva fatto il dover suo di

narrato che Luigi aveva fatto miracoli di fedeltà, che

mondana, l'assedio quotidiano fatto al suo cuore da

la verità di un fatto, ma che freme di

Cesare si era anche fatto, in quel periodo, marito

doppio giuramento che aveva fatto. Egli era sincero, in

Quando mai ella aveva fatto tal paragone? il suo

l'altro ella avrebbe fatto una corbelleria. ¶ - Quale corbelleria

a cui si è fatto, o si vuol fare

Cesare: un sorriso lungo, fatto del languore di un

vinta e domata, ma fatto anche di trionfo, per

di Cesare e aveva fatto qualche passo, allontanandosi, restando

allontanarsi Laura, non aveva fatto nessun gesto per trattenerla

Non poteva sopportare quel fatto, non poteva sopportarlo. Ma

la insopportabilità di quel fatto. Ma Cesare, pian piano

alle sue spalle. Aveva fatto tutto questo con rapidità

ribellavano furiosamente nell'insopportabile fatto, visto e udito: era

qualunque speranza, dinanzi al fatto compiuto. ¶ - Buona notte e

ella obbediva a un fatto irreparabile, a una volontà

più dolce cintura avevan fatto a quel corpo snello

tradimento; era lei il fatto, atroce e insopportabile: e

figura di Laura, il fatto insopportabile: e decisamente, disse

volto persisteva. ¶ - Perchè hai fatto questo? - domandò Anna, brevemente

tu, dunque? Perchè hai fatto questo? ¶ Quella, che trasaliva

impetuosamente Anna. ¶ - Un sol fatto. Tu, fanciulla, come me

bene. Laura, quanto hai fatto io lo dimentico, io

le sensazioni che avevano fatto vibrare altamente il suo

idea, così tumultuaria del fatto ed era anche tanta

scettico, la passione aveva fatto germogliare tutti i sentimenti

Ella vedeva soltanto il fatto, lucido, crudele, inesorabile, attraverso

le cause dell'irreparabile fatto? Era così schiacciante nella

nella sua monotonia questo fatto terribile, era così veramente

baciarla sulle labbra. Un fatto così inesorabile, quella disfatta

un sogno, era un fatto, nella sua implacabilità, nella

lei. Non le ho fatto nulla. È viva. Sta

sapete? Questo è un fatto importante, per il mio

pensare che non ho fatto nulla per sedurvi, confessatelo

Cesare, quello che hai fatto ieri sera, rammentati e

Oh che mi hai fatto tu, Cesare, mentre ti

adoravo, che mi ha fatto Laura, mia sorella! ¶ E

Cesare! ¶ - Questo è un fatto assolutamente senza importanza. La

dunque, che ti sei fatto del tuo egoismo un

importa che si fosse fatto giuoco del nome della

che non ha mai fatto passioni, che non ne

lasciarvi morire, io ho fatto la solenne corbelleria di

quello in cui avevo fatto quella sciocca proposta. Eh

donna che gli aveva fatto commettere una corbelleria, che