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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «fatto»

nautoretestoannoconcordanza
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figlio, lui, ne avrebbe fatto uno scienziato od uno
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feminea che lo aveva fatto somigliare ad una signorina
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quel suo bel ragazzaccio fatto come lei. ¶ Una volta
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sciocchezza grave. ¶ — Cos’hai fatto? — interrogò la Mercedes, mentre
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di quello che ha fatto e che farà in
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Ma, quando si è fatto il male, chiederne scusa
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riaddormentarono. ¶ Ma da questo fatto incominciò a correre la
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ell’aveva di nascosto fatto i bauli, complice la
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A stagione chiusa, avrebbe fatto un giro per l
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amici, quasi vergognandosi dei fatto che un uomo ruvido
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modo che mi ha fatto quasi male. Se anche
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quello che s’è fatto sorprendere dal Farra con
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sacco ripieno. Specialmente in fatto di gioco, molte ambigue
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La Ruskaia mi avrebbe fatto commettere qualsiasi pazzia. ¶ — Non
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specie di supremazia; il fatto ch’egli avesse rivolta
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E lo avrei già fatto... ma non posso! Avrei
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lo avrebbe difeso e fatto ricevere in quel mondo
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l’era un giorno fatto presentare dal barone Silvestro
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Donna Claudia che avrebbe fatto affidamento, sebbene la vedesse
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aborto non le ha fatto male, — osservò il Rigoli
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che sai tutto in fatto di donne, sapresti per
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occhi altrui s’era fatto miope a sua volta
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lenti anni, s’era fatto un po’ dura d
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di quella visita, avrebbe fatto andare un pollo. ¶ Ad
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benissimo; solo mi avete fatto mangiar troppo ieri sera
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bene perché un simile fatto gli cagionasse tanta irritazione
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volta finalmente s’è fatto coraggio e mi ha
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Lora, quello che hai fatto! ¶ Pensa un po’!... ¶ E
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quando la sarta ebbe fatto l’abito, Arrigo andò
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sottana, che le aveva fatto intorno ai piedi un
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era stato dapprima un fatto oscuro, impreciso, una di
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hai? Cosa ti ho fatto, Rigo? — disse con una
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non vi pare? ¶ Avendogli fatto questo bel discorso, ella
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apertamente, come non ho fatto ancora. Però, se credete
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scegliere bene, come ha fatto mia sorella, perchè ho
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d’indipendenza, ed avrei fatto anche di più, se
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di vene, che avrebbero fatto un nodo, un nodo
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considerare come insolito il fatto che Arrigo la trascurasse
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le feste non hanno fatto che ballare insieme, parlarsi
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so che mi hai fatto morire. ¶ — Bah... Non si
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nervosamente ¶ — Cosa ti ho fatto? ¶ — Tu? Niente. Anch’io
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io non ti ho fatto niente, — diss’egli divenendo
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devo ancora… ¶ — Perchè hai fatto questo? — ella mormorò timidamente
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sapessi quanto mi ha fatto bene venire qui. Ero
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cavallino misero, ma ben fatto. Ecco Blonmy Boy; lo
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Ma ella, dopo avergli fatto qualche segno perchè smettesse
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e questo mi ha fatto un po’ ridere... Scusi
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all’accaduto; s’era fatto solamele un po’ scontroso
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sì che voi avete fatto il possibile perchè se
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n’avvedesse! ¶ — Che ho fatto io? ¶ — Mi siete stato
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lo sapete... Dunque il fatto solo che mi trovi
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di fiamme. ¶ XI. ¶ Aver fatto un grande cammino traverso
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alcuni, dominati altri, essersi fatto servire dai più, aver
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nell’ombra s’era fatto il cammino. Aveva scelto
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era piegato, s’era fatto agile, scaltro, violento, audace
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che pure amava, avrebbe fatto per lui qualsiasi altro
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una volta, come hai fatto prima... Così… Così… ¶ Egli
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cose gaie, s’eran fatto apparecchiare un tavolino sul
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il suo corpo era fatto per il desiderio d
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egli no. Egli avrebbe fatto il possibile per dimenticare
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dolce pericolo; un rancore fatto solo di voglie sensuali
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giorno, io pure ho fatto un sogno... Ma così
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minuti. ¶ — Quante amanti bai fatto sedere su questa poltrona
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si portasse veramente in fatto d’abiti sportivi, e
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e mangia; ti ho fatto serbare il pranzo. ¶ Ella
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nostra nessuno aveva mai fatto questo bel mestiere! ¶ Loretta
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invece comprendeva di averle fatto paura. Comprendeva questo solo
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questo solo: « Le ho fatto paura; le ho fatto
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fatto paura; le ho fatto quasi orrore... » ¶ Certo egli
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eran lasciati. ¶ — Questo avete fatto voi! — gridò con veemenza
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di te? Cos’hai fatto nella famiglia, tu, per
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ecco quel che hai fatto! Nè più nè meno
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ucciderla. Non lo avete fatto, e siete responsabili di
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oblìo. Egli le avrebbe fatto orrore, se ancora l
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vero? Tu le hai fatto gridare il suo primo
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di ammonirla s’era fatto il suo complice, per
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era stato? Che aveva fatto? Quale terribile avventura aveva
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sei fuggito, che hai fatto? ¶ Egli diede una grande
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dell’anima: ¶ — T’ho fatto piangere molto, non è
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osare. Invece che ho fatto io? L’ho spinta
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orrenda, sai che ho fatto io?... Sono fuggito. Uno
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del vicinato avevano già fatto nascere qualche malumore. ¶ — A
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e diceva d’aver fatto molto cammino, a piedi
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Lazzara. ¶ — E che hai fatto sinora? ¶ — Nulla: ho camminato
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forte. — Vedi cos’hai fatto di me? ¶ Buttò indietro
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Io non t’ho fatto alcun male, — ella disse
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Ed allora perché hai fatto questo? ¶ — lo stessa non
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perdonarmi se ti ho fatto male senz’alcuna mia
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quelli ai quali ho fatto male. ¶ Egli la guardò