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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «fece»

nautoretestoannoconcordanza
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1910
lite, ma non ne fece nulla. Era un uomo
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1910
la mala sorte, gli fece incontrare un giorno colei
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Buon giorno, signor Riotti, — fece il bimbo, con la
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un certo Natale si fece regalare un violino, ed
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mandarono al ginnasio; si fece grande e forte, si
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qualche brigata di scapestrati, fece l’occhio dolce alle
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Riotti a parte e fece la domanda. ¶ Costui scoppiò
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avremo posto. ¶ — Oh Dio, — fece il Riotti, — dove si
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su dalla fontana, che fece tornare le donne ignude
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pelle solleticosa. Poi si fece passare sopra il capo
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era, quella calma Eugenia! Fece un giro per la
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un pugno, se li fece passare sovra una spalla
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di piacere. ¶ — E vero, — fece. Carezzò di nuovo: — È
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sì?... ¶ — Tocca... ¶ — Ma no — fece, con un riso, la
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Tu non pensi mai?... — fece l’Eugenia; poi s
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sùbito. ¶ — Ah?... ti pare! - fece Arrigo, duramente.— Ci penserò
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Gilda! — egli rispose. ¶ — Perchè?...— fece la Mercedes, malcontenta, e
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navigo in pessime acque... — fece Arrigo. ¶ — Già... — rispose l
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Cosa c’entri tu? — fece la Mercedes, mentre Arrigo
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invincibile maternità. ¶ — Sentiamo, — ella fece autorevolmente, — di nuovo allora
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stupì a lungo. ¶ — Peuh!... — fece, — roba di villeggiatura! Sarà
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di capire, loro!... — E fece uno di quei grandi
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ma per intanto non fece obbiezioni. Tutte le donne
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soglia della casa; egli fece venire una vettura e
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l’uscio. ¶ — Un aborto, — fece il medico. ¶ — Eh! Sei
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ciò che il Riotti fece, non è a potersi
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giorni egli non si fece più vedere; visse allo
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perduta, ma non ne fece nulla ed infine si
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farmacista. ¶ Costui leggeva e fece le viste di non
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ne volle trar profitto. Fece un piccolo gesto di
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intesi, e buona sera, — fece, mostrando vagamente l’uscio
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mezzo per trovarne, Arrigo fece ritorno al focolare paterno
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malanni. ¶ — Ma, un momento... — fece Arrigo. ¶ — Non devi discutere
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lungo, ed una sera fece pregare padre e figlio
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volle dire. ¶ — Dunque, concludiamo, — fece Arrigo. — Ho abusato di
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meglio fosse andarsene, e fece come lui. ¶ Arrigo si
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elegante suburbano e si fece rinnovare le squamme dai
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schermo di pochi veli. Fece chiasso; la sala per
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scena e se la fece sua. Sua, beninteso, come
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detto «un poco...» — egli fece per interrompere quel silenzio
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visibilmente. ¶ — E allora?... — ella fece, sollevando verso di lui
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voi... ¶ — Ebbene... sì! — ella fece dopo una pausa, raccogliendo
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scuola con lui; talaltro fece più accurate indagini e
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un: « Peuh!... » semisdegnoso, che fece ridere alcuni. ¶ — Mi sembra
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sera, nel ridotto, si fece vedere in pubblico a
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bando. ¶ Poi l’abitudine fece il resto, e nessuno
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risparmi delle sorelle, si fece prestare persino l’economie
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immaginoso che Arrigo gli fece del proprio onore compromesso
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un prezzo indecente. La fece rilegare da un buon
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Si risovvenne de’ suoi, fece dono alla famiglia di
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treno. La vita si fece più familiare fra tutti
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sonnacchioso... ¶ E tutto questo fece si che per la
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più lussuoso e si fece servire da un domestico
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eccessive. Allora egli la fece da millantatore, s’offese
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venuto solo per stoccarti... ¶ Fece una pausa ed assunse
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amici dai nemici. ¶ Allora fece un bel bucato di
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esperta e frettoIosa. Non fece che scrivere nel suo
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il barone Silvestro si fece animo, ed ebbe finalmente
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bel Ferrante gli si fece così vivo, che l
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de’ nostri? ¶ Arrigo si fece orribilmente pallido, ma tacque
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color biondo. ¶ Sacco Berni fece una smorfia; qualche volta
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passata l’ubriacatura?—le fece uno, avvicinandosi. ¶ — Sciocco! — ella
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molto difficile « accorgersi... » — ella fece ridendo. ¶ L’altro non
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possono... ¶ —... tornare più! — ella fece, seria, nel sorridere. ¶ — Volevo
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guardarlo. ¶ — Buona sera, Arrigo, — fece il fratello senza gran
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degnare. ¶ — E perchè no? — fece Arrigo. — Non ho pranzato
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valore. ¶ — Sei bellina, sai! — fece d’un tratto. Poi
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data? ¶ — Eh, quella lì … — fece Paolo, senza levare il
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E per te papà, — fece Arrigo, risolvendosi ad interrompere
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mangiare ben altra roba, — fece, come per iscusarsi. ¶ — Eh
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scintillìo di rubini. ¶ — Buono, — fece Arrigo, assaggiandolo. — Ma voi
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Le otto e mezzo, — fece. — Mi vado a mettere
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è impossibile, caro! — ella fece con un accento voglioso
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con te, così... ¶ — Già, — fece Arrigo, riflettendo. — Ma non
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tendendole una mano. ¶ — Dunque? — fece. ¶ — Che hai? Non stai
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squisita. ¶ — Senti, Arrigo, — ella fece dopo una pausa; — il
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signorina? ¶ — Certamente, signor Arrigo, — fece il domestico, sorridendo con
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Trovi anche tu? — ella fece con impertinenza. ¶ — Come « anche
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po’... certo! ¶ — Oh, guarda... — fece Arrigo, prendendole il polso
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Impossibile! ¶ — Non credi? — ella fece, sorridendo della sua menzogna
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conosce te. ¶ — Cosa dici? — fece Arrigo impaurito. ¶ — Non temere
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della sorella. ¶ — Però, — ella fece, — tu dici « honny » lui
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libero. ¶ — Che vuoi dire? — fece la sorella. ¶ — Cosa voglio
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davano queste parole. ¶ — Però?... — fece. ¶ — Non lo credo capace
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forse immagina. ¶ Ella si fece piccola, carezzevole, insinuante come
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dire vendersi. ¶ — Rigo... — ella fece con un’aria canzonatoria
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teatro insieme. ¶ — Si?.. — ella fece, con un grande palpito
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rotondità ¶ del polpaccio. Egli fece l’atto di carezzare
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pagherò. ¶ — Ab, vedo!... — egli fece, tra maravigliato e ironico
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affusolati. ¶ — Di’, Rigo, — ella fece, — hai pensato a Rafa
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dava una sensazione strana... — Fece una pausa poi soggiunse
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poco temeraria, se ne fece rossa e guardò negli
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la capovolse. ¶ — Anche qui... — fece la sorella, segnandosi I
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non essere troppo severo! — fece Arrigo. — Loretta ha voglia
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buona sera a tutti, — fece Arrigo. ¶ E prestamente uscirono
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amore. ¶ — Tanto, tanto! — ella fece, alzandosi un po’ su
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Te ne vai? — ella fece, quasi rattristata. ¶ — Come vuoi
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al petto, e si fece rossa. ¶ — Non guardarmi così
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Sei in collera? — ella fece. ¶ — No, Lora, perchè? ¶ — Non
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sarebbe anche pericoloso… ¶ E fece tosto una risata, quasi
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altro suo ginocchio le fece posare la gamba semiscoverta
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bella pettinatura e glielo fece passare sovra il capo
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te domani. ¶ — Davvero? — ella fece con una incredulità sorridente
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s’incipriò ancora, si fece scorrere lentamente su l
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e subito se ne fece un gran discorrere. Chi
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perchè ti affanni tanto? — fece Totò Rigoli — Se fosse
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il Rigoli. ¶ — Chi è? — fece Rafa, sgranando gli occhi
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Ma niente! Ma niente! — fece Rafa seccato. — La conosco
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l’ira. ¶ — Senti... — ella fece. E colle mani congiunte
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prenderle un braccio. ¶ — Piano... — fece Loretta, respingendo la sua
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Ve ne meravigliate? — ella fece, con un certo sussiego
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non conoscete. ¶ E si fece compunta, seria, come Rafa
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Eh, si... Pur troppo! — fece Lora, con scoraggiamento. ¶ Egli
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a che alludete!... — ella fece con sarcasmo. — Ormai che
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nuda e cruda. ¶ Ella fece una pausa, ch’egli
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pieno d’ironia: ¶ — Tu?... — fece. —No! Voi non mi
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vuoi... ¶ — Ben volentieri, — ella fece. ¶ Il padre, la madre
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abiti. ¶ La sorella non fece altri commenti. ¶ Dopo aver
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te? ¶ — Sì, tutte! — egli fece con spontaneità. ¶ — E tu
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Lora, ma non piangere, — fece Arrigo, tentando con ogni
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non aggiunse parola. ¶ — Senti, — fece Loretta, — spiegami una cosa
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sua monotona cantilena. Questo fece ridere Loretta. ¶ — Com’è
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Com’ è bello qui! — fece Loretta, guardandosi attorno. ¶ Gli
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l’avambraccio, se lo fece scorrere in giù lentamente
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di domandarle: ¶ — Perchè? ¶ Ella fece un gesto vago. ¶ — Forse
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pudore. ¶ — Ed allora perchè?... — fece con esitazione. ¶ — Cosa dici
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è un nome? — ella fece. ¶ — Ma è tutto, poiché
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tu sei un altro. ¶ Fece una pausa, indi ricominciò
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li snervò, li vinse, fece del loro amore un
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di malizia. ¶ — Ah, si? — fece Arrigo, sogguardando rapidamente Clara
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madre sorridendo. ¶ — Mi curerò, — fece Arrigo; — ma intanto aspetto
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Chissà quanti pettegolezzi! — egli fece, con amabilità. ¶ — Da parte
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io? ¶ — Bene; e poi? — fece Arrigo. ¶ — E poi che
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un momento scintillò. ¶ — Senta, — fece Lela, — lei conosce bene
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egli divenendo aspro. ¶ Ella fece un atto quasi umile
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senza guardarla. ¶ — Ah... — ella fece, impallidendo. E chinato il
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suo viso. ¶ — Calmati, — ella fece mansuetamente. — Non dico nulla
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svegliarti io, se vuoi... — Fece una pausa, le si
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addensò nella fronte. ¶ — Vuoi?... — fece ancora l’amante. ¶ — Sì
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C’è tempo, — egli fece; e si mise a
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testa, ma per poco, — fece Arrigo, attento al cannocchiale
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l’ondata. ¶ — Che peccato! — fece Loretta. — Hai perduto allora
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un rapido sorriso. Arrigo fece atto di proseguir oltre
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Missolungi può vincere, — ella fece d’un tratto, levando
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impercettibilmente. ¶ — Volentieri, — disse. E fece la presentazione: ¶ — Il conte
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lo scommettitore. ¶ Arrigo si fece innanzi tra la folla
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loro esili ombrellini e fece volare in aria qualche
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mio tilburi. ¶ — Caso mai, — fece Rafa — la mia automobile
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folla. ¶ — Lo crede lei? — fece Arrigo, ironico. ¶ — Ma certo
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della moltitudine, che le fece fare nell’ ultimo metro
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più lungo, che le fece avere nell’ estrema tensione
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è l’automobile? — elle fece perplessa. ¶ — Al cancello, dietro
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di vedermi. ¶ — Loretta!... — egli fece, supplichevole. ¶ — No: assolutamente! ¶ — Ebbene
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tra gli alberi; ella fece un lungo giro. Camminava
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queste cose ora. ¶ — Perchè? — fece Loretta con un sorriso
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rispose, — ma non importa. ¶ Fece una pausa, poi soggiunsi
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rise. ¶ — Ah?... Chissà mai! — fece, interrompendo la preghiera. ¶ Il
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Egli pensò di fuggire; fece i bauli, s’apparecchiò
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bauli. ¶ — Riaprire i bauli? — fece il domestico, pieno di
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si chinò per raccoglierlo. Fece due passi per andargli
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d’una carezza. Egli fece con la mano un
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con chiamarla Adelina Patti. Fece anzi un lungo e
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remare anch’io. ¶ E fece atto di levarsi. ¶ — Non
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Perchè non si cammina? — fece, indispettita. ¶ — Si cammina adagio
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credi anche tu? — ella fece ancora. ¶ — Certo! — egli rispose
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tavola. D’improvviso ella fece una riflessione: ¶ — Vorrei sapere
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lentezza, guardandola; poi si fece ricolmar la coppa e
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ancora. ¶ — Ma, dimmi, — egli fece; — tu che parli con
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non ho sonno... — ella fece. Ma egli la persuase
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vieni qui: siediti. ¶ Gli fece un piccolo posto accanto
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suo peso non gli fece compiere che uno sforzo
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alcun sospetto. Così le fece apprezzare un gran numero
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E le donne? — ella fece. ¶ — Le donne, io credo
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Non domando nulla, — ella fece, pentita di lasciarsi vedere
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Via, lasciami stare... — ella fece, con una certa molestia
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bene. ¶ — E con chi? — fece Massimo Ravizzòli, distribuendo le
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Io so con chi, — fece. ¶ — Dillo, — propose il Cianella
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questi, con una mano, fece segno di no. E
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allora... Con la Spinardi! — fece il Berni. ¶ — Chi è
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Cianella. ¶ — Su, dillo! ¶ Si fece un grande silenzio; il
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state zitti! ¶ Se ne fece una chiassata. ¶ Alcuni giorni
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Oh, nulla, nulla... — egli fece, come chi voglia schermirsi
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nientemeno! ¶ — E allora? — ella fece, passandogli davanti con un
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di vino. ¶ — Veh, poverino!... — fece Loretta. — Come sei delicato
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quello che non vuole. ¶ Fece una pausa, poi soggiunse
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un poco. ¶ — Roba tua?... — fece l’altro con disprezzo
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taceva. ¶ — Non rispondi, eh?... — fece Paolo con un sogghigno
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salito in vettura si fece condurre alla casa del
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pensò di aver sete, fece fermare ad una bottiglieria
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di lui. Ma non fece gran caso: bevve, risalì
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lo riconobbe. ¶ — Oh... Arrigo! — fece, e si levò. Tutti
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Di’, Arrigo, stai male? — fece Paolo, avvicinandosi ancora come
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che tu sapessi tutto, — fece il padre. ¶ — Io? Non
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hai detto!? ¶ L’altro fece con la mano un
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orribile voce. ¶ Tacquero. Egli fece qualche passo indietro, fin
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uomo rovinato e perduto... — fece una pausa e ripetè
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tu per la Loretta?... — fece, con un tono ambiguo
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di bestia impaurita e fece atto di rispondere; ma
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Non seppe mai cosa fece o dove andò quella
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Ferrante, i miei rispetti! — fece, senza interrompersi. Col servidorame
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due Giocatori. ¶ — Che novità? — fece. ¶ — Peuh... nessuna! — rispose velocemente
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vergogna. ¶ — L’ami? — ella fece, così piano che appena
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pena; e gli si fece presso, gli posò le
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che l’assaliva, ¶ — Raccontami... — fece, con la estrema curiosità
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amica... Raccontami... ¶ — Si? — egli fece, guardandola; — vuoi? ¶ Ma improvvisamente
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intendi? Fuggire insieme... ¶ Egli fece una lunga pausa, perchè
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desiderio di possedere lei... ¶ Fece un’altra pausa, e
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non venga più tardi, — fece Lazzara; — magari dopo la
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paurosa com’era, si fece il segno della croce
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fanciulla giacere sul fieno, fece una smorfia e rise
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non rideva più: si fece scuro, e, come sentendosi
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ore di fiume, — questi fece, senza volgersi. ¶ — E a
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Come ti chiami tu? — fece il battelliere ¶ — Io, Lazzara
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uomo, curva, irriconoscibile, che fece qualche passo avanti, quasi
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fu meno timida; si fece avanti, su l’orlo
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in alto, fissamente; poi fece due salti rapidi, e
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E questa viltà lo fece ridere, d’un riso
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era stato fra noi? fece una pausa, ma prima
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una gita che si fece insieme, su le rive
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1910
vendicata nè lagnata, mai. ¶ Fece una pausa ella pure
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so, non so!... — ella fece nervosamente. — Perchè mi vuoi
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vimini, che oscillava. ¶ — Dunque, — fece, con amarezza e con
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1910
più vicino. ¶ — No! — ella fece due volte, — no. ¶ — Hai
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presto. ¶ — Ho pensato, — ella fece, — che non vorresti rimanere
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di quel brancolare gli fece sentir su la faccia
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quel che videro li fece inorridire. ¶ Lì su la