Pietro Metastasio, Giustino, 1713

Sofia dal veleno, in felice nodo si uniscono; e

Si poserà la tua felice sorte. ¶ IMP. Tu, che

valore ¶ Vindice generoso, ¶ Belisario felice, ¶ Non resta allo spiegar

almeno, impara ¶ Che chi felice amor fugge e non

Lungamente conservi ¶ E la felice vita e il vasto

Onde spero che avrem felice evento. ¶ Ma tu, Sofia

tuoi sponsali. ¶ SOF. Oh felice Sofia! Chi mai pensava

governa, ¶ Volan condotte da felice vento ¶ A rapir dai

degli effetti ancora. ¶ Oh felice colui che a Giove

per venire a sì felice stato, ¶ Passar dovran per

merto. ¶ TEOD. O voi felice, a cui nulla si

l'amor, quando è felice. ¶ AST. Sì, se felice

felice. ¶ AST. Sì, se felice amor durar potesse. ¶ CLE

da' legami suoi. ¶ IMP. Felice te, che un corpo

Ciel non volle ¶ Farti felice. Al suo volere immenso

allora ¶ Non abbracciai così felice sorte ¶ Quando da' guardi

misera Sofia, come vivesti ¶ Felice allor quando non eri

Troppo, ahi troppo godrei felice stato, ¶ Se nel mio

minor. ¶ Si scorge appena ¶ Felice speme, ¶ Che nuova pena

Fu il mondo allor felice ¶ Che un tenero arboscello

piacere ¶ Che nel tempo felice ¶ Rammemorare i suoi passati

ora vive, e viverà felice. ¶ IMP. Oh giustissimo Ciel

quali con tranquillo corso ¶ Felice esser dovea la vostra

morte ¶ Nascer dovea così felice sorte? ¶ Atra nube, ombroso

prezzo vil di sì felice ardore. ¶ Scherza lieto agli