Ugo Foscolo, Tieste, 1795

mia consacro. ¶ (impugnando un ferro per uccidere il fanciulletto

Forsennata! a me il ferro... ¶ (le strappa il ferro

ferro... ¶ (le strappa il ferro e lo ripone) ¶ Lutti

lui più ch'altro, ¶ ferro oppor io dovea: non

è ancor caldo ¶ il ferro, ond'ei sotto amistà

il mio petto il ferro; ella s'affaccia, ¶ e

ti posi in pugno ¶ ferro uccisor del padre mio

ei sol trattiemmi il ferro, ¶ che pace a me

Atreo. ¶ (si trae un ferro) ¶ — Vedi tu questo ¶ ferro

ferro) ¶ — Vedi tu questo ¶ ferro di morte? Mentre noi

eccoti il petto, il ferro. ¶ EROPE ¶ Tu il vuoi

mel porgi; ¶ (prende il ferro) ¶ e da me ascolta

voi. ¶ EROPE ¶ (accostando il ferro al petto) ¶ Vanne, o

Ti diedi io il ferro... ma... me sol... ¶ EROPE

rischio. ¶ TIESTE ¶ E il ferro?... ¶ EROPE ¶ A sant'opra

giuro. — ¶ EROPE ¶ (dandogli il ferro) ¶ Or l'abbi. ¶ IPPODAMIA

brando tirannico. — ¶ (impugna il ferro) ¶ Tu ferro ¶ vendicator, liberator

impugna il ferro) ¶ Tu ferro ¶ vendicator, liberator, ferisci. ¶ EROPE

Ferma: dove precipiti? Quel ferro ¶ a me, Tieste, a

il da lei tolto ferro, onde lanciarti ¶ inulto a

parte) ¶ Sempr'arte, e ferro mai? — Pur lieve ¶ fora

alle tue trame ¶ opposi ferro, e invano. Or tu

TIESTE ¶ Un brando, un ferro. ¶ (parte disperatamente) ¶ SCENA IV

io stesso ¶ (comparisce con ferro in mano circondato e