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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «ferro»

nautoretestoannoconcordanza
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estatico, freddava come il ferro bollente e diventava tutto
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quelle due gambe di ferro. Un pendolo sosteneva una
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con una canna di ferro. Nell’incedere aveva la
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in una rete di ferro. Il padrone dal banco
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aggrovigliati ai pali di ferro, lasciavano scorgere qualche strappo
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il mostruoso cetaceo di ferro si mosse, virò la
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svolazzante, balconi ingabbiati di ferro, tavoli, conche, piante di
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con delle chiavarde di ferro che collegavano quelle smosse
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anellati dal rigore del ferro, sulle spalle. Le braccia
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rinata! ¶ Il letto di ferro, senza coltri, lo copriva
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e diacciò come il ferro dell’ancora, tremò sospeso
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ed estraniati. Ossature di ferro s’innestavano sul pietrame
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in un mannello di ferro, il cielo occultato dal
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pentoli bisunti. Fragore di ferro, esplosioni elettriche, e la
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da un cordino di ferro. Uno scaffale di libri
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fe’ una scilecca a ferro diaccio. Gli parve che
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rotule. Delle spranghe di ferro gli spezzarono inopinatamente il
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della guazza notturna sul ferro. Anche la saliva prese
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diacciato in bocca un ferro rovente. Il cuore frangeva
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lo pertugiò con un ferro acuminato. Ogni battito di
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non avevano coltelli di ferro li tagliavano con una
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massime: Chi ha del ferro ha del pane. La
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giorno ritorneranno qui col ferro. ¶ XXIII. ¶ Isaia, adunati i
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spengono e addiacciano il ferro nel loro sangue che
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formula: Chi ha del ferro ha del pane. ¶ Mentre
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di reputazione, uomo di ferro e di paglia, pronunziata
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frontiere: chi ha del ferro ha del pane. Quelli
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sul caporuota, armati di ferro. ¶ La tradotta dinoccolava l
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armato: Chi ha del ferro ha del pane. ¶ — Lo
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e la testa di ferro c’è chi cerca
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guerre. Bisogna ritornare col ferro di là dai mari
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elementare, cartoline stampate col ferro di cavallo, l’edera
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del freddo. ¶ Raganelle di ferro tritolavano la sassaia, sorseggiavano
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magro. Su spranghe di ferro si muovevano lenti dei
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dei reticolati. Falasco di ferro fioriva il pietraio. Nelle
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spini, li sterpano col ferro. Traballano sotto i tavoloni
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L’ossa diventano di ferro, le articolazioni rugginiscono, le
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vino che sapeva di ferro diacciato gorgogliava nelle fauci
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in una gabbia di ferro rovente. ¶ Il vento urlava
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armavano la coda di ferro percuotendosi il costato e
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Proprio lui! ¶ Reti di ferro fitte fitte, come sulle
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Allora si batterà il ferro diaccio. Come quelli che
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donne sui letti di ferro e sulle coltri, che