Alessandro Manzoni, Adelchi, 1822

Quando all'oltraggio ¶ Pari fia la mercé, quando la

mercé, quando la macchia ¶ Fia lavata col sangue; allor

ricusi: ¶ Nemico aperto ei fia; questa incresciosa ¶ Guerra eterna

messaggi ¶ E di trame fia tronca; e quella al

È a noi: Roma fia nostra: e, tardi accorto

legato: il mio ¶ Dover fia scritto nella tua risposta

ravviluppa, o Svarto; e fia mestieri ¶ Sciorlo col ferro

che Svarto ¶ Manchi, non fia che più s'avvegga

arrivi, appena ¶ Qualche Latin fia che si volga; e

ti manca un giorno, ¶ Fia risoluta fra noi due

dal cielo, e non fia vana. ¶ CARLO ¶ Animoso Latin

Il mio capo ti fia. ¶ CARLO ¶ Se di quest

il conquisto, e quando ¶ Fia diviso il bottin. Tre

mi darà: gioia mi fia ¶ Che lunge ei sia

questa ¶ Certa ed agevol fia. ¶ ANFRIDO ¶ Torna agli antichi

nostre ad inciampar verranno, ¶ Fia servo il resto, e

inciampo! ¶ Sempre così, sempre fia d'uopo a forza

sa? ¶ ADELCHI ¶ Corriamo; ei fia ¶ Un drappello sbandato. ¶ (in

alla fuga: or or fia chiuso. ¶ DESIDERIO ¶ Ebbene; ¶ Moriam

ci divide, or or fia sgombro. ¶ CARLO ¶ Esser dovea

Al vostro regno ¶ Non fia mutato altro che il

Adelchi? ¶ VERMONDO ¶ Or or fia qui, lo spero; alla

che sguardo! Ciel! che fia? ¶ ERMENGARDA (in delirio) ¶ Scacciate

Ma che gloria ti fia? Tu stesso un giorno

timor né per lusinghe, fia, ¶ Mai, dal tuo labbro

mezzo ¶ Quando la notte fia, cheto vedrai ¶ Alle mura

scala ei porrà: quando fia posta, ¶ Ripeti il segno

gran disegno, e grande ¶ Fia il premio. ¶ (Amri parte

i voti? e agevol fia, siccome ¶ L'altra già

GUNTIGI ¶ Inutil rischio ei fia. ¶ Lascia perir chi vuol

mai ¶ Da noi non fia, stringiamo un patto, ad

E sogno ¶ Forse non fia: da più profondo abisso

più tarda ¶ L'entrata fia, ma non men certa

pur notata in cielo ¶ Fia contro te, né il